Erano arrivati a un appartamento nella zona nord pieno di persone, di modelli per essere precisi. Riconosceva alcuni volti dalle riviste e dalla tv, ma la verità è che la fama, non aveva mai attirato la sua attenzione.
C'era un DJ sulla terrazza e la musica si sentiva ovunque. C'erano vari banconi con bevande di colori diversi in bicchieri enormi e originali.
Ciò che richiamò la sua attenzione fu che c'erano molte coppie in giro. Si baciavano in modo eccessivo a ogni angolo dell'appartamento, era divertente.
Alcuni stavano ballando fuori, dove c'era una grande piscina, circondata da luci installate nel suolo. Tutto aveva un aspetto lussuoso, benché minimalista. Appena arrivati, i suoi amici modelli, dovettero adempire i loro doveri sociali, salutando tutti i conosciuti. Tutti si stavano divertendo tantissimo, parlavano la stessa lingua. Una lingua che creò momenti divertenti grazie al fatto che erano tutti ubriachi...o sotto l'effetto di altre sostanze.
Vale si sentiva bene. Era ancora un po' brilla, ma non ubriaca. Decise di andare a uno dei banconi. Si rese conto che Mirco, la seguiva tendendola per mano. Era lì per divertirsi, così decise di non dargli l'importanza che aveva. Mentre camminavano, riuscì a vedere alcune modelle che lo guardavano e commentavano con dei sorrisi maliziosi.
Le passò per la testa che Mirco potesse essere un giocatore conosciuto, di fatto è famoso, ma dato che non sapeva nulla di calcio, e per essere totalmente sinceri, neanche guardava molta tv, ne leggeva riviste di gossip, non poteva saperlo.
Ordinarono delle bibiti di cui non avevano la più pallida idea di ciò che contenevano, però erano buonissime.
Si sedettero fuori, dove c'era più aria.
—Allora Vale, che te ne pare di Buenos Aires?
—Mi piace. A volte non è molto diversa da ciò che conoscevo di Córdoba. Ma qui sto molto meglio
—Ti trovavi male lì? Per questo sei venuta?
—Si. Ho avuto alcuno problemi con della...gente...di lì. Non avevo più motivi per restare.
—Mmm...sì, so cosa si prova. Ma non si riesce mai a scappare dai propri casini. Ti seguono ovunque tu vada
Vale guardò. Aveva così tanta ragione. A molti kilometri di distanza la perseguitavano ancora gli stessi pensieri, ancora soffriva all ostesso modo.
—Beh, non scappare. Ma è un buono modo per ricominciare da zero. Cambiare scenario.
—Questo sì. Soprattutto conoscere gente nuova.
—Si, questo è bello.
— Io adoro conoscere gente nuova. Ma non ho mai il tempo per conoscere realmente qualcuno. Mi devo allenare molto ed essere concentrato, a volte non posso neanche uscire.
—Beh, approfitto ora che puoi. Andiamo a ballare un po'.
Andarono dove la musica suonava più forte, lasciarono i bicchieri sul tavolino e iniziarono a ballare.
Suonava un reggaetón, lei sapeva come ballare.
Mirco era stupido dal modo in cui si muoveva Vale e cercando di gridare sopra la musica gli chiese
—Sei una ballerina?
—No. —rise—Mi piace molto ballare. Anche a te, no? — gli chiese, redendosi conto che Mirco la seguiva senza problemi.
—Si, lo adoro.
Continuarono a ballare sentendosi sempre più a proprio agio l'uno con l'altro. Avvicinandosi, toccandosi sempre di più.
Mirco, le mise una mano intorno alla vita e con l'altra le accarezzava i capelli che volavano davanti al viso a causa del vento che c'era sulla terrazza.
Vale intontita per l'alcol, e per quanto si sentiva bene, gli prese il volto e iniziò a baciarlo. Mirco, sorrise, poggiò entrmabe le mani sui suoi fianchi per avvicinarla di più a sé.
Dopo qualche minuto, non stavano neanche più ballando. Si stavano solo baciando.
Baciare Mirco era piacevole. Lui, era carino e i suoi baci erano dolci. Sentiva il suo corpo attaccato a quello di lei, ogni volta più caldo.
Lui si sparò appena sfiorandole la mandibola con le labbra fino ad arrivare all'orecchio, sfiorandone il lobulo, le chiese se voleva andare dentro.
Vale sapeva perché voleva andare dentro. Mantenendo lo stato d'animo di quella serata si disse: perché no?
Annuì con la testa ed entrarono. Camminarono mano nella mano nell'appartamento. Le sue amiche erano occupate tanto quanto lei, quindi non ci pensò più di tanto. Camminarono in un corridoio scuro, pieno di porte. Si poteva stare lì?
A dire la verità non le importava, non sapeva neanche di chi era quell'appartamento comunque. Mirco la portò davanti una delle porte, bussò e non sentendo risposta, l'aprì.Con uno strattone della mano vi fece entrare Vale al suo interno per poi seguirla. Era buio, ma si rese conto che nel mezzo della stanza c'era un grande letto matrimoniale.
Mirco chiuse la porta a chiave, poi prese Vale e iniziò a baciarle il collo
Vale chiuse gli occhi. Mirco baciava molto bene.
Quando erano sul letto, lui si adagiò su di lei continuando a baciarla.
Qualcosa fece click nella testa di Vale. Iniziò a pentirsene. Non voleva fare questo. Mirco era divino, ma lei non poteva, semplicemente non poteva. Che momento orribile. Cos'avrebbe detto?
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Ed eccoci anche alla fine del quarto capitolooo...spero che la storia stia iniziando a piacervi, anche se non siamo ancora nel vivo, ci stiamo avvicinando u.u

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EscapandoME
ChickLitValentina è una ragazza normale, che dopo aver finito il liceo, si trasferisce a Buenos Aires per studiare fotografia professionale. Sta cercando di lasciarsi alle spalle il suo ex ragazzio, il suo primo amore, che l'ha tradita con la sua migliore a...