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la nostra storia inizia in un parco.

il parco con cui è cresciuto yoongi, pieno di bambini fastidiosi che lo bullizzavano e lo spingevano fuori dalle altalene.

yoongi non pianse mai, fece una faccia coraggiosa e guardò il ragazzo che lo infastidiva per un lungo momento, per poi tirargli un pugno. si lasciò alle spalle al bambino piangente.

si mise nei guai per quello, oh se successe. può ancora ricordare con il sorriso dolce della madre madre trasformato in un duro schiaffo in testa e una sgridata per aver colpito il bambino; ma poi cucinò la sua cena preferita e lo mise a letto.

non avrebbe detto nulla, ma yoongi sapeva che sua madre era comunque felice che suo figlio si difendesse dai bambini cattivi, anche se ciò significava ricorrere alla violenza.

quindi, yoongi era al parco il giorno; aveva circa nove anni, il sole stava tramontando ed era corso di nuovo verso le altalene quando suo padre iniziò a gettare i propri oggetti intorno alla casa per un motivo ancora a lui non chiaro.

yoongi era stanco di tutte le grida, voleva fare qualcosa al riguardo.
ogni volta che suo padre ripeteva un episodio come quello, però, scappava e si nascondeva; ma il solo pensiero di affrontare suo padre e di urlare contro di lui per far farlo tacere, spaventava il piccolo yoongi che faceva sempre ricorso a scappare in quel parco dove era al sicuro, gli altri bambini non andavano a giocare i sera.

tranne che quel giorno sembrava essere diverso. il destino aveva deciso di scrivere nel loro piccolo libro di yoongi che non avrebbe ottenuto la pace che voleva. invece guadagnò un amico, anche se un amico noioso e appiccicoso, ma alla fine un amico.

« ciao! mi chiamo kim taehyung e ti dichiaro il mio migliore amico! »

yoongi era così sorpreso e scioccato da aver lasciato che il ragazzo più basso con i capelli disordinati color caramello lo segnasse con un pennarello nero. solo un piccolo puntino nero a contrasto sulla sua pelle pallida.

il ragazzo, che yoongi non aveva mai visto prima, fece un forte un forte 'pop' prima di baciare l'altro sulla guancia, sorridendo come un matto.

per yoongi, il bambino assomigliava a una fata.

« ew! » yoongi urlò « è disgustoso! perché mi hai baciato?! »

il ragazzo con i capelli disordinati, come yoongi aveva soprannominato, corrugò la fronte e fece il broncio.

« sei il mio migliore amico e mia madre dice che è quello che fanno gli amici gli uni con gli altri »

ma yoongi alzò gli occhi al cielo, spingendo via il bambino basso lontano da lui, dove non sarebbe stato baciato.

« beh, smettila di farlo, non sono tuo amico, e non è quello che fanno gli amici. »

alla fine di quella frase il ragazzo dai capelli disordinati iniziò a piangere, e yoongi pensò che fosse bellissimo.

non aveva mai visto nessuno piangere in modo così carino prima, due perfette gocce di lacrime lucenti che cadevano lentamente sulla faccia rosea del ragazzo.

ma fece fatto sì che yoongi si sentisse male, a lui non piaceva. non avrebbe dovuto soffrire per far piangere qualcuno.

« forse puoi essere l'eccezione. » borbottò silenziosamente, girandosi dalla sua parte e calciando in modo imbarazzato il pacciame e la sporcizia sul pavimento del campo da gioco, diventando tutto timido e arrossendo mentre incrociò le braccia per guardare lontano dal ragazzo basso.

il ragazzo dai capelli disordinati o taehyung, come yoongi aveva ricordato era il suo nome, sorrise di nuovo:
« okay, sono nuovo qui e mia madre ha detto che ho bisogno di nuovi amici per non restare rinchiuso in casa tutto il giorno »

yoongi guardò il ragazzo basso, vedendo i suoi pantaloncini strappati e la sua camicia blu macchiata.
« quaanti anni hai, tae.. »

« taehyung. e ho otto anni! » alzò cinque dita della mano sinistra e tre della destra, sorridendo orgoglioso verso yoongi.

yoongi annuì « allora sono il tuo hyung, quindi inizia a chiamarmi yoongi hyung »

taehyung scosse la testa con entusiasmo e saltò su « la mamma ha detto di non rimanere fuori troppo a lungo perché papà si arrabbia, quindi ciao yoongi hyung »

prima che yoongi riesca a battere le palpebre, il ragazzo stava già scappando, diventando un granello di colori volanti da dove si trova yoongi.

si girò e iniziò a camminare verso casa, senza nemmeno accorgersi del sorriso gommoso sulle sue labbra. non sentì nemmeno le urla di suo padre o le suppliche di sua madre.

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