# explosions ,,

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taehyung non era un grande fan delle sigarette, ma non giudicava yoongi e non gli diceva di smettere. spesso si diceva: lasciamogli fare quello che vuole,qualsiasi coso lo renda felice.

yoongi era grato di questo; apprezzava il fatto che taehyung non gli dicesse le solite stronzate della morte e sul fatto che non si dovesse fumare.

le persone pensano che sia stupido e ignorante?
certo che sa che morirà, ma la gente muore ogni giorno. la sua morte non farà una grande differenza nel mondo.

lo disse anche a taehyung una volta, il ragazzo era rimasto in silenzio a guardare il cielo stellato « farà la differenza per me. »

dopo questo, yoongi smise di fumare vicino taehyung. beh, ci provava. cercava di fumare solo una sigaretta quando erano insieme.

con la sigaretta appena alle labbra, yoongi guardava taehyung con occhi senz'anima. taehyung gli diceva che quando fumava aveva un luccichio negli occhi.

yoongi rispondeva sempre che era a causa della sua presenza, e lui arrossiva sempre.

era un'altra fredda notte di febbraio, il vento soffiava forte e faceva ballare alcune ciocche di capelli.

taehyung convinse yoongi a comprare una cassa di sei birre per bere, il compleanno di yoongi si avvicinava e non voleva niente di meno.

anche se yoongi aveva diciassette anni, e taehyung ne aveva compiuti quindici, era in grado di convincere l'uomo al bancone a vendergliela.

non ci volle molto, solo un paio di banconote in più e il vecchio gli diede subito la cassetta in una busta.

« cazzo, la birra e le stelle fuori! di che altro abbiamo bisogno per essere felici, hyung? »

yoongi ridacchiò e tirò fuori il pacchetto di sigarette, sorridendo ancora di più quando taehyung alza gli occhi e si nasconde nella sua sciarpa lavorata a maglia.

yoongi lo guardò con la coda dell'occhio, meravigliandosi della sua bellezza; dalle sue lunghe gambe al dolce sorriso che gli accarezzava le labbra.

« yoongs- »
« hyung, moccioso. »
« -apri la prima bottiglia. »

yoongi aprì la bottiglia e la consegnò al minore, osservandolo divertito mentre cercava di sputare via il sapore amaro e aveva le lacrime agli occhi.

si mise a ridere con la testa piegata indietro per le silenziose risate.

taehyung ridacchiò con lui, questa volta bevendo con cautela. yoongi non fa lo stesso, non essendo un grande fan del bere.

gli ricordava troppo spesso il suo vecchio. tira fuori una sigaretta e la accende, chiudendo gli occhi mentre una cuffia riproduceva il penso e delicato suono dei violini mentre con l'altro orecchio ascoltafraele frasi sussurrate da taehyung.

gli piaceva tutto quello, per yoongi sembrava un sogno. il suo corpo era intorpidito a causa del freddo invernale ma dentro stava bruciando.

il fumo intasava il suo interno e la sua mente correva intorno alle parole lasciate dalle labbra di taehyung. prese un altro tiro di sigaretta, sbattendo ripetutamente le palpebre mentre guardava la luna e le stelle.

la notte saliva e con essa le ore del tempo erano diventate una sfocatura nella mente di entrambi i ragazzi. la testa di yoongi fluttuava tra le stelle; i suoi polmoni erano diventati pesanti e avevano bisogno di aria, aria fresca.

ma continuava a fumare, quel dolore era piacevole e gli ricordava che era con taehyung e che il forte urlo nella sua mente era solo un fantasma. un fantasma bisognoso di sicurezza e amore.

nel mentre taehyung cantava dolcemente, la sua voce si mescolava con la musica che ascoltava yoongi. era così bello, migliorava ancora di più le sue emozioni.

il più giovane era steso sull'erba, la sua testa era più leggera. voleva addormentarsi lì, sotto le nuvole che coprivano la luna e le stelle che si confondevano alla sua vista per poi rifocalizzarsi.

yoongi gli disse di dormire, che lo avrebbe tenuto al caldo.

« ti amo yoongs, ti prendi sempre cura di me »

yoongi si congelò, gli occhi spalancati dal panico e il cuore che batteva tanto forte da bloccare il suono del pianoforte.

la frase continuava a riecheggiare nella sua mente, diventato più prominente del fumo che la annebbiava.

una stella esplose.