. Capitolo 3 .

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<< Bonnie posso uscire? Sono giorni che non metto piede fuori e sinceramente mi sento carcerata >> stavo guardando fuori dalla finestra, mentre Bonnie stava sfogliando il grimorio di sua nonna: << Vic ne abbiamo già parlato... Non puoi uscire e se Klaus ti vedesse? Non sappiamo come si comporterà, é un pazzo psicopatico... L'hai sentito Damon al telefono cos'ha detto? >>
<< Sì, l'hanno già conosciuto e non é andata molto bene, li ha messi ko subito... Ma forse possiamo avere un vantaggio su di lui, posso uscire allo scoperto e salvare la vita di Elena >> scesi le scale e quando stavo per aprire la porta d'ingresso, Bonnie la spinse per chiuderla: << Non se ne parla Victoria, non voglio perdere le mie due migliori amiche >> mi voltai per guardarla: << Non mi perderai Bonnie te lo prometto, ma ti prego lasciami uscire, devo svagarmi >> posó la sua mano sul viso e accennó un no con la testa: << D'accordo, a patto che venga anch'io >>
<< Va bene >>
<< Allora dove andiamo? >>
<< Mmh che ne dici del Grill? >>
<< Beviamo qualcosa e poi torniamo a casa, non accetto compromessi >> mi disse Bonnie sorridendo

 Ma forse possiamo avere un vantaggio su di lui, posso uscire allo scoperto e salvare la vita di Elena >> scesi le scale e quando stavo per aprire la porta d'ingresso, Bonnie la spinse per chiuderla: << Non se ne parla Victoria, non voglio perdere...

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<< Grazie Bonnie, vado a prendere la borsa e le chiavi della macchina >>.
Entrammo al Grill, era molto pieno il locale, non c'era più posto per i tavoli, così optmammo per metterci a sedere al bancone: << Ciao Bic, ciao Bonnie, cosa vi dó? >> ci domandó Matt mentre puliva il bancone: << Due birre grazie Matt >> concluse Bonnie; Matt ci stappó il tappo e ci consegnò le due bottiglie: << Alla salute >> dicemmo in coro, bevemmo un sorso: << Victoria mi assento un attimo, non ti muovere >>
<< E chi si muove? Sono in compagnia di una bellissima birra e se non ti sbrigherai, finiró anche la tua >>
<< Spiritosa, faccio presto e non parlare con gli estranei >> accennai un no con la testa per dire "Come no". Ripresi a sorseggiare la mia birra: << Perché non devi parlare con gli estranei? Non sei grande abbastanza? >> mi voltai e di fianco a me c'era un ragazzo, biondo, di pelle chiara e con tratti nordici, anche lui stava sorseggiando una birra

 Ripresi a sorseggiare la mia birra: << Perché non devi parlare con gli estranei? Non sei grande abbastanza? >> mi voltai e di fianco a me c'era un ragazzo, biondo, di pelle chiara e con tratti nordici, anche lui stava sorseggiando una birra

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<< É preoccupata per me, ha paura che qualcuno possa farmi del male... Comunque non ti ho mai visto, sei nuovo? >> domandai allo sconosciuto: << Ho vissuto nei pressi di Mystic Falls anni fa, poi mi sono trasferito a New Orleans >>
<< Capisco... E cosa ti ha portato qui a Mystic Falls? >>
<< Affari >> mi disse sorridendo, era un sorriso freddo, quasi glaciale, da mettere paura insomma: << Parlami un po' di te >> concluse lo sconosciutoc che ancora non si era presentato: << Non c'è molto da dire... Sono una ragazza sfortunata in amore e che sa rendersi invisibile, mi sento inferiore a tutti, persino inferiore ai miei amici, loro pensano solo a proteggere Elena, perché é lei quella sempre in pericolo ecc, però quando torno a casa e inizio a dipingere niente e nessuno mi riesce a rendere invisibile e inferiore >>
<< Ti piace dipingere? >>
<< Sí, é il mio hobbie preferito e il tuo? >>
<< Anche il mio, ma ultimamente non ho mai tempo, ho prima una questione urgente da portare a termine >> "Chissà cosa sarà questa questione urgente da portare al termine, anche perché il tempo per dipingere si trova in ogni caso" << Eccomi Victoria, scusa ma c'era la fila in bagno >> Bonnie si era riseduta vicino a me: << Vedo che hai finito la mia birra... Quindi possiamo andare >> guardai la bottiglia e notai che era già finita la sua, presi la borsa e scesi dallo sgabello: << Ci vediamo in giro... Ciao >> salutai lo sconosciuto e lui fece altrettanto.

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