. Capitolo 24 .

2.2K 87 4
                                    

Quando mi svegliai ero nella mia stanza ed ero sola, mi rannicchiai su me stessa e pensai a quello che era successo fino a poco fa: Ines mi vuole morta e vuole Niklaus: << No Niklaus, non puoi partire da solo, dobbiamo gestire questa situazione insieme, così come abbiamo sempre fatto >> le urla di Elijah si sentivano fin quassù, di certo non servivano i superpoteri per sentirli litigare: << No, è una questione mia, Ines la deve pagare per ciò che ha fatto a Vic, ciò che ha fatto secoli fa e soprattutto deve pagare per ciò che ha fatto Marcus >>
<< No Niklaus, Elijah ha ragione, dobbiamo stare insieme e dobbiamo sconfiggerla insieme, Ines è potente e servirà l'aiuto di tutta la nostra famiglia >>
<< D'accordo, ma Victoria resterà a casa, non voglio averla tra i piedi >> "Non voglio averla tra i piedi? Ma chi si crede di essere? Io so difendermi anche da sola" << Ora vado a vedere se si è svegliata >> non volevo più vederlo, così presi la mia giacca e scappai.
Bussai alla porta finché qualcuno non mi venne ad aprire: << Vic? Che cosa ci fai qua? >>
<< Posso entrare Rick? >> ero ritornata a casa, l'unico luogo dove mi sentivo al sicuro: << Certo, questa è ancora casa tua >>
<< Mamma non c'è? >> domandai cercandola per casa: << Mamma è dovuta andare dai tuoi nonni, c'è suo padre che non sta bene... ma dimmi è successo qualcosa con Klaus? >> mi sedetti sul divano disperata: << È successo un vero casino... Ines è viva e vuole uccidermi e Niklaus ed io abbiamo litigato... non so più cosa fare Rick, la mia vita è un vero casino >> mi coprii il volto con le mani, non volevo che Rick mi vedesse piangere: << Vic, la tua vita può essere un vero casino, ma finché avrai al tuo fianco Klaus e tutta la loro famiglia, ti sentirai al sicuro, protetta e soprattutto amata, ora vai a lavarti la faccia, non vorrai che qualcuno ti veda in questo stato >> andai nel bagno che avevo in camera e mi guardai allo specchio, ero un vero straccio, mi asciugai le lacrime e mi lavai il viso, me lo asciugai e mi cambiai d'abito, mi sdraiai a letto e mi addormentai.
<< No Klaus non puoi vederla!! Così come lei non vuole vedere te! >> mi svegliai per le urla di Klaus: << Lei non ha nessun diritto per non farmela vedere, Victoria!! >> presi le cuffie e le attaccai al cellulare: << Vattene Klaus!! >> e feci partire la musica, non volevo più sentire le sue urla e soprattutto non volevo più sentire la sua voce arrogante.
La mattina mi svegliai, mi toccai gli occhi e li avevo gonfi, beh era normale, avevo pianto tutta notte; mi alzai e andai in bagno, aprii l'acqua della vasca e aspettai che si riempisse, tornai in camera e notai un biglietto sulla mia scrivania "Per Victoria" quella calligrafia la potevo riconoscere ovunque, era la sua, presi la lettera e la strappai, ritornai in bagno e m'immersi nella vasca "Chissà cosa c'era scritto in quella lettera... No non deve interessarmi... Però sono curiosa... No devo stargli lontana dai piedi" finito di lavarmi mi avvolsi in asciugamano e quando rientrai in camera mia, lo vidi in piedi di fronte alla finestra: << Che cosa vuoi Klaus? Come vedi ti sto lontana dai piedi, così puoi fare quello che vuoi con Ines... hai già deciso come ucciderla? Le strappi il cuore? Oppure le stacchi la testa? >>
<< Sono venuto a salutarti, io e la mia famiglia partiamo per New Orleans >>
<< Beh allora buon viaggio >> gli diedi le spalle: << Vedo che non hai letto la lettera >>
<< Non m'interessa quello che c'è scritto >>
<< Però sei curiosa >> guardai la lettera in mille pezzi: << Ti sbagli >>
<< Se cambi idea sai dove trovarmi >> sentii una ventata, mi voltai e Klaus non c'era più "L'ho perso per sempre" .

I live through your love Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora