capitolo 31

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Namjoon dopo essersi guarito come più potev da solo il volto tumefatto dalle contusioni e alcune ferite dove fuoriusciva un po' di sangue sia quello fresco e quello secco, imbrattando non solo il suo viso ma anche il colletto della sua camicia bianca, era da solo in infermeria dove non ci fu manco il medico che di solito ci doveva essere ma per namjoon era un bene ex una fortuna, essendo che non aveva la ben che minima voglia di sentire domande inutili con lui che si inventava delle risposte alquante in vero simile credibili che qualcuno ci possa credere, non voleva altri problemi e seccatura da risolvere, per sua fortuna non incontrò nemmeno sehun e il suo amico Jongin da nessuna parte, si fermò e tirò fuori dalla tasca dei suoi jeans il suo cellullare per guardare l'ora sul display e si rese conto che stava per suonare l'ultima ora di lezione e che doveva andare a prendere seokjin

Ho perso il primo giorno di scuola che stata appena aperta, fantastico...tutta colpa di quel biondo ossigenato che pensa solo con il suo piccolo amichetto pensò namjoon con nervosismo ed irritazione

Si prese un secondo per calmarsi dai suoi nefasti pensieri che lo stavano portando ad un eventuale incazzatura, per calmarsi un po'  prese dei respiri profondi  e dopo andò a ricuperare il suo fidanzato per poi andare dai due più piccoli, namjoon si procupò del fatto di non sapere cosa dire a jin del flagello sulla sua faccia ma una cosa lo tirò su di morale che sehun era messo peggio di lui, namjoon odiava la violenza ma doveva scendere a patto con il diavolo delle volte per non rimanere scottato dagli eventi, era radicato nel suo pensiero che anche ha costo di farsi male avrebbe protetto le persone più importanti che aveva e che avrà in futuro al suo fianco, nessuno li avrebbe fatto male se cera lui nei paraggi e quella era una promessa

Arrivò a destinazione appena fu annunciato il trillo della assi fastidiosa campanella facendo uscire delle mandrie di bisonti fuori dalle proprie aule per ritornare a casa, con spintoni e parole non tanto delicate passando anche alle bestemmie sussurrate che arrivavano al suo orecchio, jin uscì per ultimo tranquillo dalla sua aula con lo zaino su una spalla e si ritrovò davanti a namjoon che cercava di nascondere il più possibile il suo viso 

-oddio amore che ti è successo- urlacchiò jin coprendosi dopo con la mano alla bocca per la sorpresa e dallo spavento, egli non lì importava se avesse urlato con quella confusione di corpi ammassati tra di loro intenti a guardarsi male nessuno lo stette a sentire

Jin li fu subito vicino da prenderli delicatamente il volto ricoperto da tagli e lividi come se fosse davanti ad una tetro dipinto raffigurato dolore e violenza, a quella vista il maggiore incominciò a versare le prime lacrime di paura e dolore ha vederlo così 

-non è nulla jin dopo vi spiego a casa non è il momento, asciugati le lacrime che non voglio vederti così...voglio solo vedere il tuo sorridere e la tua risata coinvolgente da far raregrare il prossimo, ora andiamo a prendere l'alieno e il coniglio- disse dolcemente con meraviglioso e timido sorriso, sperando che il maggiore si calmasse almeno un poco e namjoon lo vide sospirare chiudendo gli occhi per prendersi del tempo per far calmare la paura che li alleggiava intorno come una nebbiolina invisibile portatrice di brutti presagi alcuni di essi infondati

-Va bene ma a casa non scappi alle mie grinfie e ti curo meglio le ferite...sembra sia stato un bambino ubriaco a curarti- li disse jin baciandoli con estrema delicatezza le labbra spaccate di namjoon, quest'ultimo arrossi all'ultima frase detta jin 

-adesso andiamo- aggiunse il maggiore prendendo la mano del minore ed intrecciarla alla sua incomminciandosi ad incamminarsi dai due maknae che di sicuro li stavano aspettando vicino al cancello della scuola e il maggiore  aveva anche ragione

Quando furono davanti a loro Jin fece segno si stare zitti e con le dita mimò anche un dopo, tutto all'insaputa di namjoon che teneva il volto rivolto verso il basso trovando le proprie scarpe più che interessanti ma inutilmente, si vedevano i lividi e i tagli come se fossero delle luci al neon a notte fonda con solo loro a far compagnia alla strada buia e tenebrosa

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