È passato due settimana da quando Jimin scomparì nel nulla, inghiottito nell'oscurità più fitta e pesta dei meandri della notte priva di stelle, da rendere una distesa oscura agli occhi umani, lasciando solo il buio a sagomare gli edifici, jimin e lo sconosciuto non avevano lasciato alcuna traccia del loro frettoloso passaggio, avevano solo l'eco dell'urlo di disperazione che evava tirato jimin che risuonava ancora nella mente dei cinque ragazzi e ancora adesso sono assi spaventati per la sorte del loro prezioso amico che dovevano a tutti i costi salvarlo da quelle mani così immonde fatte solo per far soffrire il prossimo, mano a mano che i giorni passavano yoongi stava sempre di più peggiorando sia fisicamente che nel suo modo di atteggiarsi, si stava dando la colpa di non averlo protetto al meglio, si ripeteva che avrebbe dato la vita se era necessario solo per sapere che il suo Jimin fosse al sicuro e sopratutto felice essendo che se la meritava, si diceva ripetutamente di aver fallito miseramente e che era un completo fallimento come li dicevano sempre i suoi genitori, il senso di colpa di yoongi era del tutto infondato ma era immenso e lo stava logorando come se gli stessero versando dell'acido addosso facendo riaprire delle ferite nel cuore che credeva di aver risanato ormai tempo fa ma non era affatto così, erano belle visibili, presenti al suo animo ed assai aperti come uno squarcio da risucchiarlo in turbolenti e nefasti emozioni più che negative da investirlo in un sol colpo, yoongi odiava quella persona così deviata che ebbe rapito il suo ragazzo e tutti loro sapevano chi era l'artefice di quel rapimento, suo padre ma non sapevano dove fossero andati a finire
Quel verme la pagherà molto cara se alza solo un dito su jimin ed è una promessa che lo ammazzerò nei peggiori modi peggiori...l'ho manderò all'inferno ma senza biglietto di ritorno e non vedo l'ora era quello che pensava costantemente yoongi con un agghiacciante ed inquietante ghigno dipinto sul suo diafano volto privo di apparenti imperfezioni, era perfetto nella sua imperfezione
Jin e Namjoon non sapevano più che fare, come tirarsi su di morale sia se stessi e gli altri che stavano male, quello che allarmava e preoccupava allo stesso tempo era yoongi che stava saltando i pasti e la scuola, usciva da casa molto presto e questo era molto insolito poi per rientrare il tardo pomeriggio non rivolgendo o spacciando alcuna parola, poi si dirigeva in camera in assoluto silenzio e chiudersi in camera a fare chi sa cosa per poi uscire dopo cena ha fumarsi una sigaretta negli scalini all'esterno della villetta, i ragazzi avevano notato le profonde occhiaie che contornavano i suoi occhi felini, i più piccoli avevano provato a parlagli ma con scarso successo, egli rispondeva male e con sgarbo con un bel linguaggio scurrile, il più delle volte yoongi guardava la combriccola con occhi freddi e assi spenti, spesso gli altri pensavano che stesse a guardare il nulla alcune volte quando loro tentavano una conversazione con lui
-non può ritornare come un tempo e stato difficile riportarlo a galla dalla sua depressione, ho paura di perderlo definitivamente, non lo voglio più vedere in quello stato in cui era stato pochi anni fa...dobbiamo trovare assolutamente Jimin è l'unica persona in grado di restituirgli la felicità- disse namjoon con il volto serio ma con la voce un po' incrinata, si vedeva che stava raggiungendo il limite
-cosa possiamo fare altro l'ho abbiamo cercato da tutte le parti ma di jimin nessuna traccia o indizio- domandò in una esclamaziome hoseok con voce scura
Una cosa positiva accadde dopo questa catastrofe vicenda dove due innamorati vennero brutalmente separati con forza, stavano soffrendo come non mai per l'assenza dell'altro, ma la buona ondata di positività era il tanto atteso risveglio del lungo sonno di hoseok avvenuto dopo due giorni dalla scomparsa di jimin era come se fosse stato un miracolo, un segno che non dovevano darsi mai per vinti che la vita donava tanti ostacoli da superare ed andare avanti pero non da soli si riusciva solo grazie alle persone care ad appoggiati, a sostenerti e aiutarti al meglio e tutto si riesce
Hoseok dopo il suo risveglio se la vide con un Jin molto arrabbiato e allo stesso tempo assi preocupato e lo aveva anche rinsavito con il suo istinto materno iperprotettivo che lo investì come un treno in corsa con parole veritiere da fagli aprire gli occhi dalla stupidata che ebbe fatto, Hoseok si scusò infinitamente con tutti sopratutto con Yoongi che subito l'ho abbracciò in modo fraterno senza dire alcuna parola per poi staccarsi ed uscire nuovamente di casa per andare a cercare Jimin con scarsi risultati di ritrovamento del suo amato ragazzo
-non lo so, abbiamo bisogno di un miracolo- disse taehyung sospirando e di conseguenza facendo sospirare affranti gli altri
In quel preciso momento yoongi scese dalle scale in assoluto silenzio e stette a sentire la loro conversazione, sedendosi negli ultimi scalini con il suo abbigliamento Total black
-taehyung, jungkook voi che sapete di più della vita addietro di Jimin, potreste sapere dove probabilmente suo padre l'ha segregato- disse hoseok preoccupato, anche se non conosceva direttamente jimin era inevitabile che non si preoccupasse e da come avevano parlato i sui hyungs e i due maknae, Jimin era ed è una persona dolce, timida e di buon cuore in poche parole una stupenda e meravigliosa persona che non gli si poteva far del male se non sei un mostro
La porta di casa si salancò di botto e tutti, meglio dire quasi tutti i presenti saltarono dallo spavento, chi come hoseok urlò come una ragazzina, nascondendosi dietro ad un cuscino del divano, chi come jungkook e taehyung si alzarono e si misero in posizione in attacco pronti a combattere per protteggere gli altri pensando di essere dei combattenti nati per lottare battaglie epocali, chi come yoongi rimase lì seduto con il volto inespressivo che guardava la scena annoiato e chi saltò in braccio a Namjoom nascondendo il viso dicendo al suo ragazzo di proteggere la sua bellissima faccia e il suo fantastico corpo da modello nato e Namjoon roteo gli occhi con un sorriso sul volto
-ragazzi qualcuno vi deve dire una cosa molto importante...forza su-
Intanto Jimin con le forze allo stremo dopo tutti quei giorni che ebbe passato con il suo aguzzino non che padre a piangere ed implorare che finisse tutto questo o che l'ha smettesse di infilggergli dolore con così tanta crudeltà, in questo momento stava cercando di liberarsi con la sua mano libera strattonato alcune volte le manette in ferro arrugginito sperando che non facciano infezione sulle ferite, era legato alla testiera ossidata del letto, nudo infreddolito ed esposto agli occhi di tutti con dei nuovi evidenti lividi accompagnati da tagli anche essi di diversi dimensioni, il suo povero corpo provato di continuo dal essere violamento e delle percosse che non era più abituato a subire tutto questo, ogni volta jimin gridava di un esorbitante dolore che lo spezzava sempre di più come se egli fosse un piccolo ramoscello, Jimin pregava con tutte le sue forze che yoongi e gli altri arrivassero al più presto ha salvarlo ma doveva aiutarlì anche lui e jimin ne era conscio, allora cercò una soluzione per far sapere dove si trovasse essendo che nessuno sospetterbbe dov'era segregato perché era improbabile, egli era stanco e anche le scatole piene di subire tutto questa violenza fisica e psicologica, voleva essere per una buona volta felice con la persona amata e le persone a cui voleva più che bene come se fossero una parte di se
Jimin girò per caso la testa verso la destra e vi trovò poco più lontano dal suo corpo un cellulare vecchio ma ancora in funzione essendo che si illuminava ad ogni notifica che arrivava ed era posizionato sul comodino, si allungò e distese il braccio il più possibile ammettendo gemiti soffocati e diverse smorfie di dolore, stava quasi per prenderlo ma in quell'istante la porta si aprì lentamente lasciando fortunatamente il tempo a jimin di ritirarsi immediatamente più che spaventato che mai, non si poteva descrivere a parole quanto umanamente aveva paura Jimin pregando alcune volte qualcuno che gli troncasse la vita all'istante ma poi pensava a yoongi e alla promessa di stare per sempre insieme e di farci forza a vicenda ed egli stringeva i denti e sopportava finché yoongi non fosse arrivato, Jimin sapeva che il suo ragazzo l'ho avrebbe salvato, egli guardò la figura maschile che entrò in quella camera con due falciate nette ed un ghigno malefico da deturpargli il volto, si posizionò vicino al letto e disse...
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Ciauuu a tutti
Dovevo pubblicare ieri ma non ho avuto tempo scusatemi
Spero che vi piaccia con tutto il cuore
Come sempre commentate se ne avete voglia per farmi sapere cosa ne pensate o altro io sono disponibile ad leggere le vostre parole
E se ci fossero eventuali errori mi scuso molto e di dirmeli così correggerò
Ringrazio tutte le persone che leggono e stellinano questo libro...veramente grazie molte

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my light-yoonmin
Fanfiction[DEVO ANCORA CORREGERE] . . Jimin viene da una famiglia disastrata con un passato difficile e un altrettanto presente incerto. Yoongi un ragazzo freddo con le persone che non conosce ma premuroso e dolce con chi conosce e aiuta chiunque né abbia...