Finalmente mi sono decisa: andrò alla festa!
Si, mi sono resa conto di dovermi prendere una pausa dal clima familiare e, considerato il fatto che mio padre non se ne importi proprio di quel che faccio, ci andrò e mi divertirò un mondo.
Chiamo Arthur al cellulare per avvertirlo che domani vado alla festa e lui tutto contento mi risponde con un "siiiii" di approvazione.
Non resta altro che comprare il costume: avevo in mente di vestirmi da Lucifer, il personaggio della serie tv, che amo alla follia.
Tutto ciò che mi serve sono essenzialmente delle ali finte da diavolo e delle lenti a contatto rosse. Lo smoking e la cravatta ce li ho già.
Scendo da casa di corsa, sono le 21 e ho già cenato. La bottega sotto casa mia è ben allestita per Halloween: decorazioni spettrali dappertutto, sia dentro che fuori. Entro ma al bancone non c'è nessuno. Strano. Decido allora di suonare il campanello e all'improvviso sento alle mie spalle una voce macabra. "Come posso aiutarti?" sento udire. Mi giro e spiego al tale vestito quasi come un vampiro che mi servono delle ali da diavolo e delle lentine rosse. "Certo. Le abbiamo. Abbiamo tutto qui" mi risponde. Aspetto circa quindici minuti e il tale torna da me con ciò che gli ho chiesto. "Grazie!" esclamo. Ma prima di potermene andare, il signore da dietro al bancone mi urla qualcosa dicendo: "tieni specialmente le lentine integre e non perderle: sono speciali". Io annuisco perplessa e torno a casa. Cosa c'è di speciale in queste lentine? Bah, sembrano soltanto delle comuni lenti a contatto... domani lo scoprirò.
Il giorno seguente, ci viene consegnata la posta e ricevo l'invito per la festa: "Sei stato invitato/a dalla scuola Rummoford a partecipare alla speciale festa di Halloween che si terrà sabato 31 ottobre dalle ore 20 presso il complesso scolastico. Ti aspettiamo!". Penso che sia strano il fatto che me lo abbiano mandato il giorno stesso della festa e non prima... però almeno si sono ricordati di invitarmi anche se tardi.
Passo l'intera giornata a leggere, a scrivere e a disegnare anche se avrei da studiare davvero tanta roba per lunedì. Beh sono fatta così, che ci posso fare?
Finalmente, poi, arriva la sera e mi comincio a preparare per la festa. Smoking, cravatta, ali, tutto pronto insomma. Devo solo mettermi le lentine e si va. Le prelevo con cura dallo scatolo e le comincio a mettere. Stranamente le riesco subito a inserire nell'occhio, senza nessun problema. Sono molto rosse e mi piace l'effetto che hanno.
"Un momento ma... un secondo fa erano rosse... ora guardando meglio... sono del colore dei miei occhi! Mi hanno venduto delle lenti a contatto false!" esclamo una volta sbattuti gli occhi due-tre volte per fissarle meglio.
"Perfetto... sarà una serata schifosa se inizia già così..." e rassegnata, uscii da casa salutando gli altri miei familiari da lontano.
Mi incammino verso la scuola e, lungo il tragitto, vedo bambini e bambine travestiti da mostri, vampiri e quant'altro con sacchetti stracolmi di dolcetti.
Inoltre, le urla e i pianti dei bimbi più piccoli mi fanno quasi ridere. La cosa bizzarra che però ho udito ad un certo punto, è stata la voce di una bambina dire, appena sono passata: "hai visto quella ragazza? Appena ha riso gli occhi hanno cambiato colore... da marroni a gialli..." . Non penso che sia riferito a me, anche perché non avrebbe senso... o forse le sarà sembrato di vedere qualcosa ma in realtà si sarà sbagliata.
Vabbè, comunque sia, arrivo davanti alla scuola agghindata già da fuori con mille spettri e fantasmi finti e uno striscione gigante con su scritto "Benvenuti" a caratteri cubitali. Vedo arrivare anche Arthur che mi viene incontro. "Hey Alexa! Sono felice che tu sia venuta! Entriamo? Sono super felice!" e senza neanche avere il tempo di rispondere, mi trascina all'interno complesso scolastico.
Già sono tutti presenti, quasi trecento ragazzi lì a ballare e a ubriacarsi come non mai. Sul palco, una band rock si esibisce sfrenandosi in più balli possibili, coinvolgendo quasi tutta la sala. È incredibile come il preside abbia permesso tutto ciò... insomma, è proprio forte!
Ovviamente la serata deve poi prendere una brutta piega: mentre io e Arthur ci sbizzarriamo come non mai, per sbaglio urto qualcuno dietro di me, il quale si gira di scatto e mi scaraventa accidentalmente la bibita addosso. "Scusami tanto! Non volevo..." mi risponde la ragazza. "Oh... non ti preoccupare... ora vado in bagno e cerco di sistemarmi..." le rispondo, cercando di non far capire che mi sono innervosita per ciò che è successo, anche se è in parte colpa mia.
Vado in bagno a cercare di fare qualcosa per il vestito ma niente: quella macchia di Coca Cola non vuole proprio andarsene. La serata poi continua, di certo non in maniera diversa: infatti, entra in bagno anche Roxy, la più popolare e antipatica della scuola, seguita da Beth e Scarlet, le sue "scagnozze". Sono vestite tutte e tre dalle ragazze di Pretty Little Liars e sono estremamente odiose.
"Oh, guarda chi c'è... la nostra cara amica Alexa... come va sfigatella?" dice Roxy, accompagnata da una fragorosa risata di Beth e di Scarlet. "Vattene, Roxy... non hai nessun altro da infastidire stasera?" le rispondo in maniera netta. "E perché dovrei? È più divertente infastidire te... questa festa è così noiosa...". Io a quel punto, spazientita al massimo, tento di uscire ma, prima di poterlo fare, Roxy mi sgraffigna il cellulare da mano con così tanta disinvoltura da prenderla proprio a schiaffi.
"No, tu non te ne vai... visto che ora ho il tuo telefono" dice Roxy ridendo e consultando il mio cellulare con le altre.
A quel punto, ha superato ogni limite per me. "MA QUANDO LA PIANTERAI DI ESSERE COSÌ STRONZA NEI MIEI CONFRONTI?" le dico, togliendomi un peso enorme dalle spalle. In quel momento, i rubinetti del bagno cominciano a riempire il lavabo dei lavandini finché l'intera stanza non si trova immersa nell'acqua. Tutti coloro che sono nel bagno cominciano a soffocare nell'acqua che ha invaso la stanza, tranne me. Perché io ne sembravo immune? Mi giro verso lo specchio e noto qualcosa di inatteso: le mie pupille sono diventate rosse.
"Oh diamine" penso e dico ad alta voce. "Sono un mostro".
Tento di uscire ma la porta sembra bloccata. In preda al panico, colpisc9 la porta con una tale violenza da sfasciarla per riuscire ad uscire.
"Ma... cosa? Da quando ho la super forza? No... deve essere un sogno... non c'è altra spiegazione" penso nella mia testa.
Nel frattempo, dopo aver sfasciato la porta, tutta l'acqua comincia ad uscire dalla stanza, trasportando anche le persone bagnate fradicie fuori da essa.
Roxy si alza e va sul palco. "Interrompete la musica all'istante!" urla al microfono. "Quell'inetta di Alexa Smith ha rovinato la festa a tutti con i suoi scherzetti del cazzo". In quel momento comincio a sudare per l'imbarazzo e si cominciano a intravedere delle crepe sui muri e sul soffitto. L'intero edificio crolla su tutti gli invitati alla festa, compresi i professori. Io, ancora una volta, rimango immune a ciò che succede. Sono spaventata. Ho causato davvero io tutto questo? I miei occhi ora sono grigi e non più rossi. Era questo quello che rendeva speciale queste lenti a contatto? Farmi sembrare un mostro?Ciao cari lettori! Ho pubblicato tre parti già in una giornata... wow, mi sorprendo tantissimo! Secondo voi ora cosa succederà? Che cosa succederà a Alexa? Lo scoprirete nel Capitolo 3!

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Multicolor Eyes
Fantasy[COMPLETATA] Alexa è una normale ragazza con dei problemi tipici dell'adolescenza. Finché un giorno la sua vita non viene cambiata radicalmente da un curioso e strano evento che ha a che fare con... il colore dei suoi occhi! La ragazza farà di tutto...