Is this ok?

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La sveglia suona, perché ho dimenticato di disattivarla, ma sembra che a sentirla sia stata solo io visto che la bella addormentata accanto a me sta ancora dormendo profondamente.

La spengo e sbadiglio, crogiolandomi ancora qualche secondo nel letto comodo.

Vado in bagno, perché se aspetto ancora un po' mi farò addosso la pipì, poi mi lavo i denti e infine esco sul piccolo terrazzo che da una splendida visuale sul mare particolarmente cristallino della Grecia.

Appoggio uno dei libri che devo studiare per l'esame di luglio e indosso gli occhiali da vista, sedendomi poi sulla sedia in vimini, coordinata al tavolino.

Certo che qui a Mykonos la gente si tratta bene. Hanno delle case pazzesche, per non parlare del mare in cui spero di riuscire a fare un bagno prima di tornare a Verona.

Domani ripartiamo, Shawn andrà a Toronto dalla sua famiglia. Due settimane e poi partirà per l'America.

Dovrei essere felice e godermi l'istante ma sento già la malinconia che mi attanaglia lo stomaco per quando dovremmo salutarci. Farà più male e ne sono sicura.

Scuoto la testa e bevo un sorso di acqua, giusto per tenermi idratata. Non vorrei svenire sulla Divina Commedia, mi dispiacerebbe fare questo affronto a Dante e a Virgilio che al momento stanno attraversando il Purgatorio.

Ho talmente tante cose da studiare che mi chiedo come farò ad impararle tutte per davvero; dovrei avere un hard disk anziché un cervello.

Avrei dovuto portare la crema solare, perché dopo mezz'ora di intensa lettura sento le spalle e la faccia bruciare. Non vorrei essere pessimista ma sono abbastanza sicura di essermi già scottata.

Ebbene si, sono così pallida. Due minuti al sole e tutte le lentiggini che ho sulla faccia e sulle spalle si fanno più vive che mai, oltre che al rossore dovuto alla futura scottatura.

Mi maledico mentalmente perché mi chiedo come diamine io abbia potuto scordare una cosa così che mi perseguita da più o meno quando sono nata.

La mia melanina del mio corpo è ricercata in cinquanta stati diversi, motivo per cui non sarò mai in grado di abbronzarmi come le persone normali.

Prima divento rossa, mi scotto e forse (se tutto va bene) divento di un color rosa normale. Esatto, non mi abbronzo, raggiungo solo un colorito normale. Quello che dovrei avere tutti i giorni.

Che devo dire, una volta una signora al supermercato scambiò la mia mano per una mozzarella, si accorse dell'errore solo quando notò non esserci il prezzo sopra.

Una mano calda si posa sulla mia spalla, facendomi sussultare spaventata e anche imprecare mentalmente per il dolore.

-Perché sei già sveglia?- mi chiede, la voce ancora assonata di Shawn.

La bella addormentata credo che stia ancora dormendo, quello che parla è solo il suo involucro.

-Ho dimenticato di togliere la sveglia e quindi mi sono alzata- alzo le spalle -E poi sto studiando- mordo la matita, altrimenti mi metto a piangere per la disperazione.

-Siamo in vacanza, non devi studiare!-

-Sei geloso perché dedico del tempo al mio vero ragazzo e non a te?-

-Assolutamente si! Torna a letto, dai, studierai domani- prende le mie mani e mi trascina con lui sul letto, mentre io mi lamento contraria.

-Avevi detto che avrei studiato!-

-Ho mentito- sorride, furbo.

Scuoto la testa e rido, affondando la testa sul cuscino. Non mi dispiacerebbe dormire ancora, ma devo almeno finire il canto che ho iniziato.

Cliché || S. M.|| [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora