Lover of Mine (epilogo)

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Un anno dopo

Non ero mai stata in Sardegna e non credevo che ci sarebbe mai stato un giorno in cui mi sarei potuta permettere di andarci. Poi ho incontrato Sofia, di madre patria sarda. Sofia ha deciso di dire di si alla proposta di matrimonio fattale dal suo ragazzo, Federico, e ora mi ritrovo sotto al sole splendente della Sardegna. A Cuglieri per essere precisi. Le foto su Pinterest non credo rendano abbastanza giustizia alla bellezza di quest'isola, sul serio. Se prima credevo che fosse spettacolare ora credo che sia più che meravigliosa. La sera, verso il tramonto, è tutto così magico.

La brezza leggera che scompiglia i ciuffi ribelli sfuggiti dalla coda, il caldo non afoso e per nulla umido che mi permette di non cambiare maglietta ogni cinque minuti, la felicità.

Io, Amelia e Sofia ci stiamo gustando un calice di vino sul terrazzo di casa di Sofia -Come si sta bene qui, non voglio tornare a Verona dove il caldo e l'afa bloccano i polmoni- sbuffo, facendo il broncio.

-Lo so, è comprensibile-

-A me un po' manca però Verona- dice Amelia.

-A me per nulla-

-Lo so che non vedi l'ora di andartene e abbandonarmi per andare a seguire il tuo musicista- Amy fa una smorfia.

Le lascio un'amichevole pacca sulla gamba -Ma che dici stupida, non è vero-

-Lo so che alla fine sceglierai il master in Canada e mi abbandonerai qui-

-Grazie eh- dice Sofia, offesa.

-Ma no amore mio lo sai che parlavo anche per te, ormai siamo una cosa sola è per questo non ti ho nominata- cerca di difendersi.

Rido sotto ai baffi e bevo un altro sorso di vino.

Domani Sofia si sposa. Ancora non ci posso credere! Siamo qui ormai da qualche giorno, ieri sera abbiamo festeggiato l'addio al nubilato insieme alle sue amiche e ci siamo divertite veramente troppo. È stato così bello che nessuna di noi ha avuto bisogno di esagerare con l'alcool per aggiungere un pizzico di brio in più, eravamo abbastanza sobrie e forse questo ha reso tutto ancora più divertente.

Socchiudo leggermente gli occhi e immagino una vita qui, in mezzo alla calma e alla pace. In mezzo a tutta questa bellezza che l'uomo e la natura hanno costruito.

Gli uomini sono da un'altra parte, sono a casa di Fede, mentre noi siamo a casa di Sofia. Porta sfortuna ai due quasi sposi passare la notte prima del matrimonio insieme e la mamma di Sofi è una persona decisamente attaccata alla tradizione, ma noi non discutiamo, anche se credo che vedere Fede tranquillizzerebbe la mia amica che è una fiamma di agitazione.

-Come stai?- le chiedo, appoggiando il mento sulle ginocchia che stringo al petto.

-Sono felice, forse non ho bene in mente che domani mi sposo..è così strano. Stiamo insieme da tanto tempo ormai, abbiamo convissuto per altrettanto e quindi dovrei già essere abituata a tutto ciò eppure le mie mani non fanno altro che tremare-

-Forse sono tutti i caffè che ti sei bevuta quest'oggi- Amelia la prende in giro.

-Voi? Come state? State bene qui?-

Io e Amy annuiamo all'unisono -Si. È tutto così bello e perfetto..-

-Credi davvero che me ne andrei lasciandovi qui così facilmente?- chiedo ad Amelia, riprendendo il discorso di prima.

Il fatto è che dopo la laurea ho avuto bisogno di un po' di tempo per pensare a cosa fare, non sapevo se continuare con una magistrale a Verona in storia o paleontologia, oppure se guardare per qualche master nel campo dell'editoria.

Cliché || S. M.|| [COMPLETA]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora