Capitolo 8

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Due giorni dopo...
Stavo studiando per l'interrogazione, quando il mio telefono si illuminò avvisandomi di una videochiamata da parte di Ethan.
"Hey, tutto bene?"
"Sì, volevamo solo sapere come stessi"
"Sto bene, ma sto impazzendo"
"Sai ripassando i copioni?"
"No, sto studiando Platone"
"Ah, allora ti lasciamo stare"
"No, tranquillo, stavo per fare una pausa"
"Comunque sei pronta per venerdì?"
"No, sto ripassando ossessivamente i copioni, anche se ho poche battute, adesso sto studiando altro solo perché ho una verifica e non voglio rovinarmi la media"
"Vuoi ripeterceli?"
"Ma così vi rovino la sorpresa!!"
In quel momento si sentì una voce provenire da dietro i ragazzi e Thomas disse: "dobbiamo andare o ci ammazzano"
"Ok, vi aspetto allo spettacolo"
Il giorno dello spettacolo...
Ero agitatissima, non sapevo più nemmeno chi fossi, era il mio primo spettacolo con il gruppo di teatro e il pensiero che tutti i miei parenti, amici compagni e anche qualche professore che aveva letto la locandina dello spettacolo con il mio nome sopra fossero a lì a vedermi non aiutava di certo.
Ero talmente immersa nei miei pensieri che non mi accorsi che i Måneskin in qualche modo erano riusciti a intrufolarsi dietro le quinte per salutarmi.
Mi accorsi della loro presenza solo nel momento in cui Ethan, che non sapeva più come attirare la mia attenzione, posò una mano sulla mia spalla facendomi girare di colpo.
Quando lo vidi mi fiondai tra le sue braccia stritolandolo in un abbraccio interrotto dalle urla dei miei compagni di corso che avevano appena realizzato chi avessero effettivamente davanti.
Un attimo dopo comparvero anche gli altri tre, che mi salutarono con un bacio sulla guancia e un abbraccio.
"È passata una settimana ma ci mancavi già" sorrise Damiano
"Anche voi mi siete mancati"
In quel momento arrivò il regista per avvisarci che mancavano tre minuti alla nostra entrata in scena.
Salutai allora i quattro e in quel momento Vic mi disse: "dopo ti dobbiamo presentare delle persone"
"Ok", risposi io "ci vediamo dopo".
Entrammo in scena e, mentre i due personaggi iniziali davano avvio allo spettacolo, io azzardai un'occhiata al pubblico e notai delle persone sconosciute vicino ai ragazzi.
Che siano i loro parenti?
Aiuto si sono portati dietro i parenti!!!!
In quel momento sentii la corda legata alla mia vita tirare, liberai la mente e mi preparai a recitare la mia parte.
Eravamo arrivati più o meno a metà spettacolo quando, dopo una scena particolarmente faticosa, alzai lo sguardo verso il pubblico e notai che i ragazzi erano piegati in due dalle risate: lo spettacolo stava riscuotendo successo.
Dopo aver finito di recitare mi fiondai a cambiarmi, salutai velocemente i miei compagni di avventura e corsi fuori dal camerino con addosso la gonna di pelle e le calze a rete che mi aveva regalato Vic abbinata a una maglietta a maniche corte bianca.
Appena mi videro mi soffocarono in un abbraccio a cinque e mi rassicurarono sull'esito dello spettacolo.
"Siete stati bravissimi!!" Mi rassicurò la bionda "penso di non aver mai riso così tanto in vita mia"
"Sono contenta" risposi io "ci abbiamo lavorato veramente tanto."
"Ora che facciamo?" Chiese Damiano
"Decidete voi, per me va bene tutto"
"Ok, gelato?"
"Perfetto, vi portò io in un posto in cui so che non farò brutte figure!!"
Mi presentarono le persone misteriose (che scoprii essere loro parenti) che si complimentarono con  e per lo spettacolo, poi andammo a prendere un gelato, mostrai loro alcuni posti che la volta prima non eravamo riusciti a vedere perché avevamo poco tempoe andammo a cena tutti insieme.
Eravamo appena usciti dal ristorante quando notai una persona che conoscevo fin troppo bene sotto molti punti di vista tra la folla
Non è possibile, non posso essere così fortunata
Quasi a smentirmi un attimo dopo mi arrivò addosso un piccolo uragano, la mia più grande amica della palestra di scherma.
"Ti voglio bene anch'io, ma così mi soffochi!!" Scherzai io cercando di non venire stritolata dalle braccia della mia amica: era sempre stata piuttosto forte.
La presentai ai ragazzi e ci avviammo insieme verso la mia palestra di scherma, dove i ragazzi erano già stati quel sabato che erano venuti a scuola da me.
Arrivati in palestra salutai la mia insegnante, con cui avevo mantenuto un buon rapporto nonostante avessi lasciato lo sport, e chiacchierai con alcune amiche con cui avevo mantenuto saldi i rapporti.
Tornati a casa scrissi a Ele che voleva assolutamente venire da me per invitarla a cena e dieci minuti dopo era a casa mia.
Cenammo insieme parlando dello spettacolo, poi ci salutammo: ci saremmo visti tra poche ore.
SPAZIO AUTRICE
Seri??

SPAZIO AUTRICESeri??

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Basta, vi adoro.
Sto scrivendo il capitolo 9, appena riesco aggiorno... purtroppo non ho più idee.
Volevo salutare Marlena1717, grazie di tutto.
Detto questo, vi saluto.
Buona domenica!!

L'incontro che mi cambiò la vita -MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora