Epilogo

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"...vi dichiaro marito e moglie."
Eccomi qui, oggi, il giorno più bello della mia vita.
Io e un certo batterista dai capelli lunghi ci sposiamo. Ricordo come se fosse ieri quel giorno, quando quello che oggi posso finalmente definire mio marito (mio marito!) mi ha posto la fatidica domanda.
Flashback
Era il giorno del mio compleanno, stavamo festeggiando a casa mia solo io, i ragazzi, Ele e Thomas. Finalmente Damiano aveva trovato la sua Marlena e Vic il suo Bacco (e no, non stavano insieme il King e la Queen). In mezzo alla festa, quando tutti stavano per tornare e casa, Ethan mi aveva preso da parte e mi aveva posto la fatidica domanda: "Rossana, tu sai che ti amo più di me stesso?"
"Ethan, devi dirmi qualcosa?"  Avevo risposto scherzando, non capendo dove volesse andare a parare il mio ragazzo.
"Io... ecco...- riprese fiato- mi vorresti rendere l'uomo più felice del mondo? Mi vuoi sposare?"
Non capii più niente, ero al settimo cielo. Riuscii solo, in lacrime per la felicità, a rispondere semplicemente "SÌ!", dopo quello ricordo solo le congratulazioni e la gioia che mi riempiva completamente.
Fine flashback
Dopo i festeggiamenti era finalmente arrivato il momento di vedere la casa nuova. Una volta scherzando gli avevo raccontato il mio sogno da bambina, ovvero quello di vivere in una villa tutta per me.
Flashback
"Come la immagini la casa in cui andarci a vivere quando ci sposeremo?"
Era passato qualche giorno da quel compleanno ed eravamo già impegnati in preparativi infiniti.
"Non lo so, da piccola sognavo di andare a vivere in una villa enorme con giardino, tipo Villa Carlotta ma con qualcosa dei cottage scozzesi e delle villette polacche, con uno steccato bianco che circonda un piccolo giardino, e quando ho incontrato voi ho perfezionato il mio sogno, perché mi sarebbe piaciuto tantissimo andare a vivere con voi quattro, però ora come ora preferirei una villa più moderna. Siete la mia famiglia, non vi lascerei per niente al mondo.
Fine flashback
"Chiudi gli occhi." Mi ordinò Damiano,  e io eseguii. Mi aiutarono a scendere dalla macchina (con i vetri oscurati, i ragazzi erano ancora famosi) e mi accompagnarono per un tempo infinito... o almeno a me era sembrato tale, forse perché indossavo ancora l'abito lungo e non ero abituata a muovermi sui tacchi. Quando finalmente mi permisero di riaprirli rimasi senza fiato: era una casa stupenda!

Questa dovrebbe essere la casa, non avevo voglia di descriverlaEra enorme, e c'era anche una sala prove!!! Era perfetta

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Questa dovrebbe essere la casa, non avevo voglia di descriverla
Era enorme, e c'era anche una sala prove!!! Era perfetta. I gemellini, che ora avevano cinque anni ed erano scatenati al l'ennesima potenza, si fiondarono dentro insieme a Victoria e al suo nuovo fidanzato, mentre io ed Ethan indugiavamo sulla soglia: stava per iniziare la mia nuova vita.
FINE

L'incontro che mi cambiò la vita -MåneskinDove le storie prendono vita. Scoprilo ora