ATTENZIONE: IL CAPITOLO CONTIENE LINGUAGGI FORTI, CONTENUTI DI DROGA E UNA THREESOME, SE SIETE SENSIBILI NON LEGGETE, SE INVECE SIETE PERVERTITE COME ME BUONA LETTURA :)
Infilo la divisa e attendo alla porta l'arrivo dei 5 fratelli, visto che uno è accanto a me; 10 minuti dopo siamo tutti quanti nella limo.
Laito mi accarezza dolcemente una coscia, sotto lo sguardo irritato di Ayato.
Una volta arrivati, occhi di volpe viene acclamato dalle sue ammiratrici e la gelosia mi fa assumere uno sguardo gelido.
Mentre passeggio per i corridoi facendomi gli affarai miei, la consapevolezza di non sapere cosa siamo io e Laito mi fa fermare e sedere.
Inizio a ragionarci e a farmi milioni di complessi mentali, senza riuscire mai a fare un pensiero ben formulato.
Nell'attesa dell'arrivo di occhi di volpe, prendo la mia medicina, "prescritta" da Reiji.
Non ho la minima idea di cosa ci sia dentro, ma mi fa rilassare e credere che il mondo va come voglio io.
Un ansiolitico? Non lo so, ma mi fa sentire bene.
Sento gli occhi lucidi e la pupilla dilatarsi.
"Little bitch ti senti bene?" Mi domanda stranito Laito, arrivando con una camminata degna del più bello dei modelli.
"Mai stata meglio" rispondo, facendo un piccolo sorriso.
"Ma hai iniziato ad assumere droga?" Mi domanda preoccupato, prendendomi il volto tra le mani.
"No è la medicina che mi ha dato Reiji.. non so cosa sia ma mi fa stare bene.." dico, ridacchiando leggermente.
Okay non mi sento bene: la testa mi gira da morire.
"Hai la pupilla completamente dilatata" dice, osservandomi.
"Da quanto è che la prendi?" Mi chiede facendomi alzare e portandomi in bagno.
Si strappa un pezzo di camicia e la bagna, tamponandomi la fronte, i polsi e il collo con dell'acqua fredda.
"Da quando te ne sei andato" rispondo con fatica.
Inizio a grattarmi il braccio con foga, diventando subito rossa.
Laito mi osserva senza dire una parola, serio e furioso come mai l'avevo visto, nemmeno quando ha scoperto dell'aborto era così.
Strizzo gli occhi sentendoli bruciare, mentre la testa invece è leggerissima.
"Little bitch ce la fai a rimanere sola per 10 minuti?" Mi chiede preoccupato.
Annuisco, continuando a grattarmi il braccio.
Vado verso le specchio e mi osservo: sembro un panda da quanto ho la pupilla dilatata.
Un senso di euforia enorme mi fa scoppiare a ridere.
10 minuti dopo come d'accordo Laito si ripresenta con Reiji.
"Guardala dannazione! Che cazzo le hai fatto assumere?! Sembra una fottuta drogata!" Strilla nevoso Laito, indicandomi.
"Non sapevamo come calmarla e allora le ho dato una medicina... il problema è che ho preso la polvere sbagliata..." dice Reiji, osservandomi il braccio.
"Sono già iniziati i sintomi..." aggiunge preoccupato.
"Che sintomi?!" Ringhia Laito.
"L'assuefazione" risponde Reiji.
"Maledizione! Riportala indietro! C'è un modo per toglierle questa abitudine?" Domanda nervoso occhi di volpe.
"È difficile uscirne... ma se le succhiamo il sangue possiamo eliminare ogni effetto fisico... questo però non significa che ne uscirà pulita.
Essendo una droga la chiederà ancora e bisogna fare tutto il possibile per farla stare lontana dalla mia stanza.." lo informa Reiji.
Laito annuisce e mi osserva.
Sto sentendo caldo, troppo caldo: allento la cravatta mentre sono in un mondo tutto mio.
Non c'è dolore, non c'è tristezza e io ne voglio ancora.
Prendo di nuovo a grattarmi il braccio, facendolo sanguinare.
"Aspetta Reiji.. non ha alcun effetto su di noi vero?" Domanda Laito.
"Certo che no". Risponde.
"Portiamola a casa.. se qualcuno la vedesse così per noi sarebbe finita" dice Laito.
Non so come mi ritrovo in macchina con tutta la famiglia.
"Senza tette ma che hai?" Mi domanda serio Ayato.
"Reiji l'ha drogata" risponde al mio posto Laito.
"Come drogata?!" Scatta subito Ayato.
"Guardala e dimmi che vedi" dice irritato Laito.
"Ha le pupille parecchio dilatate una faccia a pesce lesso... " risponde.
"Ti ho sentito Ayato" dico, ridendo.
Osservo uno dei triplets e tutto mi sembra diverso: la faccia di Ayato non è la sua faccia.
"Ragazzi non mi sento bene" Dico, sentendo una grande nausea.
"Resisti little bitch siamo quasi arrivati." Risponde Laito.
Annuisco e mi tappo la bocca evitando conati.
Una volta arrivati corro in bagno e vomito, anche sta volta non per mia intenzione e ho paura che la storia si ripeta.
Mi sdraio sul letto, sudando e vedendo il soffitto inizialmente bianco pieno di colori.
"Little bitch ora ti faremo un po' male, ma devi sopportare.
È per il tuo bene" mi avverte Laito.
Lo guardo e annuisco: cosa cazzo ha detto?
Vedo tutti i 6 fratelli attorno a me: occhi di volpe mi toglie la camicia mandida di sudore freddo.
"È gelida" dice preoccupato Subaru.
"Tentate di fare il più piano possibile" li avverte Laito.
Loro annuiscono.
All'improvviso i loro canini affilati penetrano la mia carne urlo come non ho mai fatto.
Brucia: mi sembra di morire.
Mi tengono ferma e succhiano con insistenza.
Piano piano, nonostante il dolore, mi pare di riacquisire lucidità mentale e capacità di movimento.
Osservo il soffitto: ora è bianco.
Sento caldo dappertutto e ho una gran sete.
20 minuti più tardi li osservo stranita e si spostano dal mio corpo.
"Ma siete impazziti?! Maledizione potevate avvertire!" Urlo sentendo un gran dolore.
"Ma poi perché mi avete spogliata?!" Continuo nervosa.
Ognuno prende a leccare i posti in cui mi hanno ferita e mi sento subito già meglio.
Laito mi osserva e sorride.
"Per un pelo..." dice.
"Cosa?" Domando allontanandomi da loro.
Maledizione che caldo.
"Shou mi faresti il favore di aprire la finestra?" Domando.
"Mi sentivo strana... Reiji ma che mi hai dato?" Chiedo al diretto interessato.
"Droga" risponde Laito.
Immediatamente mi giro verso occhi di volpe.
"Ho sentito bene?" Domando.
"Purtroppo si e ti avverto little bitch: starai lontana dalla stanza di Reiji e non accetterai mai più quello che ti darà.
Uscirne non sarà facile: sei assuefatta da essa, la chiederai di nuovo e quasi ammazzerai per averla.
Non te lo permetterò little bitch: non voglio che tu assuma quella roba e riprenderai a mangiare e a bere regolarmente o saranno guai per te." Mi dice in tono intimidatorio Laito.
Annuisco e sospiro.
"Io non volevo tutto questo." Dico, irritata facendo girare nella mia direzione Reiji.
"È colpa tua damerino e me la pagherai cara: ti avevo chiesto una medicina contro l'ansia non la droga! Ti giuro che un giorno lontano dovrai guardarti le spalle da me maggiordomo: improvvisamente ti ritroverai nello stomaco tutti i veleni che mi hai fatto ingerire e spero vivamente che tu ti ci affoghi e muoia nel peggiore dei modi!" Ringhio malefica e furiosa.
Laito alza le spalle.
"Beh non ha tutti i torti... l'hai fatta grossa" dice occhi di volpe.
Mi giro nella sua direzione.
"Tu sta zitto: tutto questo è sortito anche per colpa tua.
Avevo ragione quando dicevo che non eri pronto per fare il padre: te ne sei andato senza dirmi niente, lasciandomi in agonia di me stessa e se tu non mi perdonerai mai per averti negato l'occasione di diventare padre, io non ti perdonerò mai il fatto che tu te ne sia andato così." Dico dura, sentendo ridacchiare Ayato.
"Tu invece.. beh tu hai guadagnato punti" dico rivolgendomi a Ayato.
"Voi invece.. voi mi siete indifferenti." Aggiungo con noncuranza rivolgendomi a Shou, Kanato e Subaru, vedendoli rattristarsi.
"Ma vi ringrazio per avermi aiutata" asserisco, mentre mi rivolgono un gran sorriso.
La nausea non mi da pace e per la terza volta in un giorno corro in bagno.
"Little bitch ma che ha il tuo corpo che non va?" Domanda preoccupato Laito, reggendomi i capelli.
"Se lo sapessi te lo direi!" Ribatto nervosa, asciugandomi le labbra.
Mi lavo i denti con cura, sentendo la testa girarmi come una maledetta trottola.
Mi infilo a letto, mentre lui osserva la mia pillola.
"Little bitch... ti sei persa parecchi giorni... sei a rischio?" Mi domanda serio Laito.
"Ma che ne so!" Rispondo, mentre brividi di freddo mi percorrono il corpo.
"Lasciami morire in pace!" Aggiungo, nervosa.
Lui ride.
"Non stai morendo baka".
"Ah no? Mi pareva di si!" Dico, scompigliandomi i capelli.
"Girati" mi ordina.
"Almeno da morente potesti non darmi ordini? Mi irriti!" Asserisco.
"Puoi per favore girarti?" Mi domanda gentile.
Annuisco e sorrido.
"Dammi... mi daresti il laccino?"Chiede.
"Che ci vuoi fare con l' elastico per i capelli?" Domando, allungandoglielo.
Lo prende e prende la spazzola dalla mia scrivania.
Inizia a spazzolarmi i capelli lunghi, strigando ogni mio nodo.
Lo vedo armeggiare mezz'ora con la mia chioma fluente.
"Fatto!" Dice soddisfatto.
"Che hai fatto?" Domando.
"Guardati" mi dice.
Mi alzo barcollante dal letto e noto che mi ha fatto una deliziosa treccia a lisca di pesce che arriva alla fine della schiena, lasciandomi ciuffetti sul volto.
"Ti ringrazio è bellissima." Dico sorridente.
"Laito devo parlarti" esordisco seriamente.
"Dimmi pure" .
"Cosa siamo noi?" Butto lì la domanda.
"In che senso?" Chiede.
"Tutto quello che fai per me... perché lo fai? Io so benissimo cosa provo per te, ma tu? Cosa ti porta a starmi accanto?
Sono sicura che se tu non avessi provato qualcosa per me, non ti saresti comportato così.
Ho bisogno di capire, illuminami".
Lui fa un lungo sospiro e mi osserva.
"Non lo so little bitch... mi fai provare qualcosa che non riesco a definire, ma non sono in grado di amarti come vorresti." spiega.
"T-tu non mi ami..." Sussurro.
"Non ho detto questo" mi corregge.
"Non so amarti, no non ti amo." Aggiunge.
"In caso rimanessi incinta una seconda volta... cosa mi consiglieresti?" Gli pongo la domanda che tanto mi tormenta.
"Sei incinta?" Mi domanda smettendo di respirare.
Nego con la testa e lo vedo sospirare.
"Rispondi".
"Non saprei Little bitch.. tu cosa vorresti fare?" Mi chiede.
"Tenerlo" rispondo.
"Cosa è cambiato?"
"Il nostro rapporto: sei diverso da 3 anni fa... sei maturato e in caso rimanessi incinta io mi prenderei le mie responsabilità.
Non mi interessa se non mi ami, non mi interessa se mi sbatterete fuori, non importa se morirò dandolo alla luce... " Dico convinta.
Lui sorride e mi invita a sedermi sulle sue gambe.
Le sue parole non mi convincono affatto e se rimanessi incinta una seconda volta, cosa assai probabile, lo avvertirò e vedremo cosa fare insieme: se mi dirà di volerlo tenere sarò felice, in caso contrario prenderò tutte le mie cose e me ne andrò.
Sento la sua mano calda spostarmi la treccia, scoprendomi la spalla e tirandomi giù la spallina del reggiseno.
"Serviti pure" dico ironica.
"Grazie" risponde divertito.
I suoi canini affondano sulla mia spalla e gemo.
Dopo aver finito mi sento più debole del normale e tutti i miei movimenti si fanno scoordinati.
Mentre torno nella mia stanza, sbatto contro la parete e mi accascio a terra.
Maledizione non ci voleva.
"Little bitch sei caduta?" Mi domanda occhi di volpe e ho voglia di tirargli una testata.
"No avevo bisogno di abbracciare il tappeto" Ringhio.
Lo sento ridere di buon gusto, prendendomi in braccio.
"Sarà meglio farti visitare" dice serio.
"Che?" Domando.
"La tua salute mi sta preoccupando tantissimo Little bitch, anche il sapore del tuo sangue è cambiato: è meno dolce, meno intenso, quasi insapore e soprattutto ti stanchi con una facilità impressionante." Mi dice serio.
Mi adagia delicatamente sul letto e lo tiro per una manica.
"Rimani" lo imploro.
Lui sorride e mi abbraccia.
Affondo il viso nel suo collo, mordicchiandolo.
"Little bitch non voglio approfittarmi così di te, non in queste condizioni.
Smettila di tentarmi o non risponderò delle mie azioni" mi informa.
Sorrido maliziosa, assumendo il suo stesso sguardo caldo e lascivo.
"Magari non voglio che tu ti fermi.." asserisco con voce bassa e roca, baciando le sue labbra.
"Sei una maledetta tentatrice" Esordisce divertito.
"Ho imparato dal migliore" dico, sbottonando la sua camicia con maestria e posando dolci baci sul suo petto.
Intrappolo le sue mani e prendo a mordicchiare il suo collo, arrivando al suo orecchio.
Il metallo freddo dei suoi piercing stonano con le mie labbra calde.
"Prendimi e fammi tua come solo tu sai fare" gli sussurro maliziosa mordendogli piano l'orecchio.
In un secondo sono sotto di lui: le mani intrappolate, il corpo unito al suo.
Gemo il suo nome mentre lui affonda in me dolcemente e noto che qualcosa è cambiato nel suo sguardo: mi guarda con malizia ma anche con un sentimento che non gli appartiene.
Sembra dolcezza.. possibile?
Le sue labbra non lasciano mai le mie, si uniscono in una danza senza fine.
"Ti amo con tutta me stessa.." Sussurro nel suo collo, nascondendomi dai suoi occhi.
Lui sorride e mi morde la labbra.
Vengo e gemo, mentre lui unisce le nostre mani e sicuramente noto che in lui qualcosa è cambiato.
Dopo aver finito, prende accarezzarmi la schiena nuda mentre io sono appoggiata a lui, annusando il suo profumo.
"Laito..." lo richiamo.
"Mh?"
"Avresti voglia di suonare qualcosa?" Domando timida, sentendo le guance farsi rosse.
Lui annuisce e si riveste, lanciandomi la sua camicia.
"Come sapevi?" Domando.
"Ti conosco little bitch" risponde divertito.
Sorrido e lo seguo nella stanza dove c'è il pianoforte.
Si sgranchisce le dita e mi osserva.
"Anche tu una volta suonavi... cosa è cambiato?" Domanda.
La sua domanda mi fa rattristire: suonavo sempre, prima di rimanere incinta.
Dopo l'aborto tutto è cambiato.
"Tutto" dico sofferente accarezzando i tasti.
"Ora voglio sentirti suonare, poi facciamo a cambio".
Annuisco e stiracchio il corpo.
Le mie mani si posano sul piano e inizio a suonare.
Subito una melodia triste, ma dolce al contempo risuona nella stanza e Laito mi osserva sorpreso.
Il testo che ho scelto è Nuvole Bianche di Ludovico Einaudi.
"Laito ma che?" Esordisce Ayato, seguito a ruota da tutti gli altri.
"Shhh" li rimprovera.
Le note aumentano, il mio respiro uguale e la rabbia e la delusione si trasformano in lacrime: scelte sbagliate, amore proibiti.
Voglio fargli capire che questa canzone è per lui e sembro dirgli tramite la musica:
"Perché mi hai distrutto? Perché non mi ami? Cosa posso offrirti io?"
La melodia riprende lenta e dolorosa e ormai io sono persa nei ricordi, le mie mani vanno per conto proprio.
Laito... la mia rovina....
Lo amo così tanto da farmi male, lo amo così tanto che prenderei la pallottola al posto suo.
Lo amo così tanto da odiarlo.
Se mi avessero chiesto tre anni fa cosa è l'amore avrei riso istericamente, ma ora.. ora tutto è cambiato: il mio corpo, le mie mani, i miei sentimenti che mi paiono foglie al vento, i miei occhi che guardano la vita in maniera diversa, più triste rispetto a quando ho messo piede in questo posto.
Niente è più come prima, ma non so decidere se in meglio o in peggio, forse un po' un insieme di tutti e due.
Quando finisco di suonare sono in lacrime,singhiozzante.
Nessuno osa dire una parola: Laito mi circonda le spalle e mi bacia il capo.
"Sei stata fantastica Hana" mi dice sorridente Laito.
Suonare il piano mi ha fatto ricordare momenti, colori, immagini che fanno soffrire il mio cuore, ma tento di non pensarci e metto su un sorriso imbarazzato.
"Sei davvero brava senza tette" si complimenta Ayato sorpreso.
Osservo Shou: per la prima volta non ha le cuffie nelle orecchie e mi guarda quasi con le lacrime agli occhi.
"Dai tocca a me, spostati" mi dice allegro occhi di volpe.
Annuisco e mi metto al suo fianco.
Appena suona le prime note riconosco subito la melodia.
"Rivers flows in you..." dico sconvolta.
Lui annuisce e continua a suonare.
Dopo mezz'ora sto già piangendo di nuovo e mi pare di capire che è una risposta alla canzone che gli ho dedicato.
Sembra dirmi" Little bitch non so come fare ad amarti: sono sempre stato da solo, non so come rendermi utile.
Conosco solo il dolore."
"Sei ingiusto" singhiozzo pesantemente, dopo che la canzone è finita.
"Ops" Dice divertito.
"Sei un maledetto stronzo.. perché farmi piangere così?!" Strillo, prendendolo a schiaffi sulle braccia.
"Perche ti amo"
Kanato che stava pigiando tasti a caso si ferma e "intona" un tadadaaa.
"Cosa?" Domando, tremando.
"Hai capito" mi dice.
Sento la testa leggera e svengo.
"È svenuta davvero?" Domanda per la prima volta divertito Subaru.
Sono semi cosciente, ma riesco a sentirli.
"Perché è svenuta?" Domanda Laito, sorpreso.
"Fratellino che domande! Le hai detto una cosa del genere senza avvisare! È normale che le prenda un colpo al cuore." Risponde Ayato.
"Gesù mi è passato un camion in testa?" Chiedo stordita.
"Dove sono?" Domando, facendoli ridere.
"Papà certo ti ricordavo in maniera diversa" dico ancora rincoglionita rivolgendomi a occhi di volpe.
Lui scoppia a ridere.
"Potrei anche abituarmi a sentirti chiamarmi Daddy" dice divertito.
Lo osservo meglio e i suoi occhi verdi mi osservano.
"Cosa? Ma tu tu, tu.. voi, io.." farfuglio.
"Ha reagito meglio quando le abbiamo detto che era la nostra vittima e ora non riesce a reggere un "ti amo"" . Esordisce divertito Kanato, continuando a pigiare tasti a caso e ricevendo un colpo alla mano da Laito.
"Qualche gentiluomo che si offre di alzarmi?" Domando.
"Non spingete" dico ironica tirandomi su da sola.
"Se dovessi aspettare voi sarei bella stecchita" Esordisco irritata.
"Bene... noi vi lasciamo" dice furbo Ayato.
"Dove andate di bello?" Domando.
"Da nessuna parte, fatti gli affari tuoi." Mi risponde divertito Ayato.
Chiudono la porta e osservo il piano.
"Possiamo parlare dopo? Ora vorrei suonare un'altra cosa se a te non dispiace" dico imbarazzata.
"Affatto, sono felice di ascoltarti... basta che non piangi di nuovo" mi risponde divertito.
"Improvviso sappilo, l'avrò suonata 6 anni fa questa melodia, composta da me.." dico imbarazzata.
"L'hai composta tu?" Domanda sorpreso.
Annuisco e inizio a suonare.
Questa canzone mi arriva sempre al cuore ed è di una malinconia incredibile.
Non che mi senta senza speranze, ma è così dolce, così triste da farmi sentire di essere rimasta senza niente, senza speranza.
La canzone è abbastanza corta, ma è in grado di provocarmi un dolore inimmaginabile.
Interrompo la melodia senza finire e mi asciugo una piccola lacrima.
"È bellissima.. Dio l'hai fatta davvero tu?" Mi domanda Laito.
Annuisco e chiudo il pianoforte.
"Lo sai che sei capace di dirmi e trasmettermi milioni di informazioni, parole, tramite il piano?
Ho capito cosa intendevi dirmi Little bitch."
Mi dice serio.
Sussulto e lo osservo.
"Non l'ho fatto di proposito.. io.. io mi odio così tanto per averti causato questi problemi..
Non pensavo tu ti potessi ridurre così, davvero.
Mi spiace."
La sua voce non è mai stata seria in questo modo.
"Non importa Laito; l'importante è che sei qui ora" dico, stringendolo nel mio abbraccio.
Lui sorride e mi bacia la fronte.
"Ragazzi scendete per la cena?" Chiede gentile Reiji.
Annuiamo e ci mettiamo a tavola: osservo il cibo e sento lo stomaco chiudersi.
Non per il fatto che non mi piaccia, quanto per la nausea.
"Little bitch tutto bene?" Mi domanda Laito.
Scuoto la testa.
"Devi mangiare.... per favore, ti imploro" Continua occhi di volpe.
Sospiro.
"Se fai la brava dopo mangiato ti premierò" mi sussurra all'orecchio.
Sorrido e addento un pezzo di carne, masticando con lentezza.
"Ingoia" ordina gentile.
Butto giù il boccone con fatica, bevendo un sorso dal mio bicchiere.
Sento uno strano sapore e sputo schifata.
"Cosa cazzo è sta roba? Sembra tipo... vino?" Domando.
"Non ti piace?" Domanda Reiji.
"Affatto, o almeno non quello rosso.. e poi non posso berlo" dico, scambiando il bicchiere con quello di Laito e prendendo un sorso d'acqua.
"Perché non puoi?" Domanda ingordo Kanato.
"Ho la nausea" rispondo.
"Ah Reiji: domani la portiamo dal medico... la sua salute mi preoccupa" lo informa Laito.
Prendo un altro boccone perché costretta sentendo già lo stimolo di andare in bagno e rigettare tutto.
"Ah rettifico Little bitch... ti darò la sorpresa se quello che mangi lo tieni dentro lo stomaco." Aggiunge facendomi irritate.
"Devi sempre avere il coltello dalla parte del manico tu" lo riprendo bevendo altra acqua.
"Bene io ho finito di mangiare.." dico felice.
"Ma che hai finito?! Non sei nemmeno all'inizio" mi dice Ayato.
Perdo il sorriso e assumo un'aria da cane bastonato.
"Vi prego non mi dite che la devo mangiare tutta..." supplico.
"Non ce la faccio, sento di vomitare da un momento all'altro" protesto.
"Laito non puoi costringerla a mangiare tutto" dice Ayato.
"E va bene Little bitch... almeno il dolce lo vuoi?" Domanda.
"Cosa c'è?" Chiedo leccandomi le labbra.
Amo i dolci.
"Fragole con panna" mi dice.
"Davvero?!" Domando.
Lui annuisce divertito e mangio tutto in pochi minuti.
"Alla faccia del non mangiare senza tette" Esordisce sbalordito Ayato per la mia velocità.
"Little bitch" mi richiama Laito.
"Mh?"
"Hai della panna all'angolo delle labbra e sembra qualcos'altro" mi dice malizioso.
Divento bordeaux e mi lecco le labbra.
"Ti piacerebbe che fosse qualcos'altro" rispondo, facendolo sorridere.
"Ma che schifo! Siamo a tavola!" Ringhia Subaru.
"Come se tu non avessi mai parlato di cosa produce l'affare che non usi mai, aggiungo, in mezzo alle tue gambe. " ribatto, incrociando le braccia sotto al seno.
Subaru spalanca la bocca.
"Non è vero!" Dice.
"Ma si invece, ti ho sentito proprio l'altra volta" ribatto furba.
"Anche I muri parlano caro Subaru... e il tuo in particolare" aggiungo.
"Guarda che si sente anche te eh!" Mi riprende irritato.
Sorrido maliziosa.
"Magari è proprio quello il mio intento" gli faccio un occhiolino e lascio la stanza, seguita da un Laito divertito.
Mi siedo sulla scrivania e lo osservo.
"Beh?" Domando aspettando la mia sorpresa.
"Vieni qui" mi dice, allungando una mano.
Scendo dalla scrivania e mi avvicino a lui, prendendo la sua mano.
Mi porta nella sua stanza e mi fa sdraiare sul letto.
Mi benda gli occhi e sento entrare dentro di me qualcosa di freddo.
"Non sono le tue dita vero?" Domando.
"No little bitch" mi risponde.
"Dio è gelido!" Rabbrividisco.
"Fatto! Ora alzati e dimmi se ti da fastidio" mi dice.
Mi alzo, levandomi la benda e cammino: ad ogni passo corrisponde una dolce tortura.
"Laito che diavolo è questo affare" domando, sentendomi già accaldata.
"Non lo saprai mai, ma se lo tieni finché non si torna a casa, avrai la vera sorpresa.
Hai l'interrogazione oggi no?" Mi domanda.
Annuisco, non cogliendo il punto.
"Ci sarà da divertirsi" sorride malizioso e mi preparo per scuola, con estrema difficoltà.
Maledizione!
Sarà difficile camminare e non gemere: questo coso si scontra con il mio intimo tutte le volte che muovo un passo.
Non parlo, non ci riesco.
Arrivo a scuola e mi metto seduta, con laito accanto.
"Bene: ci sono volontari per oggi?" Domanda la professoressa.
Alzo la mano e vado alla cattedra, seguita da un'altra ragazza.
Accavallo le gambe, sentendolo sfregare dolcemente contro di me.
Osservo Laito che si sta mordendo un'unghia visibilmente eccitato.
"Vai Little bitch, io sono proprio qui" mi incoraggia malizioso Laito.
"Il tuo fidanzato è proprio gentile" mi dice la professoressa sorridendo.
Annuisco diventando bordeaux.
"Bene Ikeda.. cosa puoi dirmi di Apuleio?" Mi domanda l'insegnante.
Faccio per parlare, ma sento questo maledetto aggeggio iniziare a muoversi e non è un dannato vibratore.
Mi mordo le labbra e sento ghignare sommessamente Laito..
"B-beh A-Apuleio è n-nato a Madaura i-intorno al 125 d.C e..." interrompo il discorso, trattenendo un gemito a fatica.
Maledizione non ce la faccio.
Stringo la mia gonna tra le dita e dissimulo una tosse, per trattenere i gemiti.
"M-m-mi scusi p-professoressa n-non m-mi sento m-molto bene" balbetto, sentendo il viso accaldarsi in maniera esagerata.
"Mi sembri parecchio accaldata piccina, vai pure, all'interrogazione rimedieremo" mi dice gentile.
Sorrido e tento di uscire dalla classe, trattando la mia voce ogni volta che cammino.
"Professoressa potrei accompagnarla? " domanda Laito.
La prof annuisce ed entrambi usciamo, dirigendoci a gran velocità verso il bagno femminile dove non si reca mai nessuno, per via della lunghezza e della lontananza.
Rilascio un gemito prolungato arrivata al bagno e mi aggrappo al termosifone.
"L-Laito m-maledizione spegni quell'a-aggeggio" ansimo.
"È divertente vederti così" mi dice aumentando la velocità.
Quasi strillo: chiudo gli occhi, non riuscendo a fare altrimenti.
Le sue labbra percorrono il mio collo e non posso fare altro che aggrapparmi a lui e gemere col fiatone.
Quando sto per venire l'aggeggio si interrompe facendomi quasi ringhiare.
"Mi ecciti tremendamente" mi sussurra all'orecchio Laito.
Sorrido e prende a sbottonarmi la camicia, scoprendo il mio seno.
Morde e lecca il mio collo, facendomi aumentare i battiti cardiaci.
Mi mette a sedere su un lavandino, stuzzicandomi.
Le mie mani si infilano fra i suoi capelli, mentre la sua lingua lavora sul mio corpo.
Gemo sommessamente quando la sento entrare gentilmente dentro di me.
A questo punto io sono già persa nel piacere che mi sta regalando.
Mi osserva dal basso della sua posizione, con le pupille dilatate, stringendo le mie coscia tra le dita.
Addio mondo.
La sua lingua si muove freneticamente facendomi inarcare la schiena e vergognare di me stessa.
"Laito..." gemo ad alta voce il suo nome, mentre lui continua imperterrito il suo lavoro.
"Sto per venire" lo avverto.
Mordicchia e lecca, facendomi andare in estasi.
Vengo sulle sue labbra che lecca con gusto.
"Wow" Esordisco ancora col fiatone, senza riuscire a muovermi un millimetro.
"Wow" ripeto, mordendomi le labbra, mentre lo vedo sorridere.
"Piaciuta la sorpresa?" Mi domanda baciandomi.
Annuisco sorridendo.
"Torniamo in classe?" Domando.
"Fatti levare prima quello che hai dentro" mi dice divertito, aggeggiando con il mio basso ventre.
Aspetto pazientemente e poi mi sento improvvisamente libera.
"Palline sensibili?" Domando sconvolta.
"Uno dei tuoi aggeggi"immagino.
"Esatto" risponde divertito.
"Immaginavo" dico, prendendolo per mano.
Torniamo in classe: lui con i capelli scompigliati e le labbra rosse e io con la camicia abbottonata male.
La prof ci osserva con attenzione e nasconde un sorrisetto divertito.
"Andate a posto ragazzi, Hana come ti senti?" Domanda.
"Meglio, la ringrazio e scusi per l'interrogazione" dico.
Lei sorride.
"Non preoccuparti, la recuperiamo appena ci si rivede" mi dice.
Annuisco e suona la campana.
"Sakamaki, Ikeda, venite qui" dice la prof.
Guardo Laito, stranito quanto me.
"Ragazzi la prossima volta aspettate la fine della campanella, e magari aggiustatevi quando avete finito di fare le vostre cose" ci dice divertita.
Divento bordeaux.
"Cosa?" Domando.
"Sono stata giovane anche io e un amore così violento e passionale mi fa tornare in mente ricordi felici.. andate" sorride birichina e ho voglia di sotterrarmi.
"Magari la prossima volte le chiediamo se vuole unirsi" scherza Laito beccandosi un'occhiata di fuoco.
Lo spingo contro il muro, ponendomi di fronte a lui.
"Laito sarò sincera con te: ora ti reputo mio e non accetterò moine e dita, di qualcun'altra a toccarti.
Se solo vengo a scoprire che disgraziatamente sei andato con qualcuna alle mie spalle non esiterò a ferirti nel modo più crudele del modo.
Sei mio e di nessun altro" Ringhio.
"La tua gelosia mi lusinga Little bitch" dice osservandomi e prendendomi per i fianchi, tirandomi verso di lui.
Bacia le mie labbra con passione, posandomi le mani sul sedere.
Suscitiamo invidia e sguardi in mezzo alla folla femminile e sento commenti cattivi.
Rido divertita e prendo Laito per la cravatta.
"Ma dimmi se è possibile una cosa del genere" dico osservando la popolazione femminile.
"È possibile.. sono bellissimo" dice.
Alzo gli occhi al cielo e lo tiro per la cravatta trascinandolo via.
"Mi strozzi" dice.
"Mh" dico maliziosa.
"Ti è mai piaciuto il bondage?" Domando.
"Che domande che ti faccio!" Mi sbatto la mano contro la fronte dandomi della stupida.
"Domanda troppo scontata Little bitch" mi risponde.
"Ma ti ci vedo benissimo" aggiunge malizioso.
"Mhh non vedo l'ora allora.." dico.
"Ma la smettete di confabulare?" Domanda irritato Ayato una volta salito in macchina.
Rido divertita e mi siedo sulle sue gambe, mentre vedo Laito osservarmi geloso.
"Sta tranquillo occhi di volpe, ho occhi solo per te" dico sorridendo.
"Bene Ayato, ora sto considerando anche te.. va meglio?" Domando, lasciandogli un bacio sulla guancia sonoro.
Lo vedo aprirsi in un sorriso sbarazzino e mi siedo di nuovo accanto a Laito.
Arriviamo nella villa mi viene in mente che domani è il mio compleanno e mezzanotte ancora non sono scattate.
Sono le 10 in punto.
"Ragazzi..posso chiedervi un favore..?" Domando imbarazzata, guardando per terra.
Si fermano a guardarmi.
"Ecco.. Beh.. tra due orette farò 20 anni.. ehm volevo chiedervi se avevate voglia di ehm, festeggiarlo insieme.. a me" balbetto.
Loro si aprono in un sorriso benevolo.
"Non pensare che non ti abbiamo preso qualcosa! Laito ha insistito così tanto che ad un certo punto mi sono caduti i gioielli di famiglia per terra" dice Ayato.
Divento bordeaux.
"Non dovevate prendermi niente.. mi bastava la vostra presenza" dico imbarazzata.
"Little bitch meriti questo e altro " asserisce Laito, dandomi un bacio sulla tempia.
Sorrido.
"Bene inizio a preparare un dolce! Volete?" Domando.
Loro annuiscono.
"Nutella e panna?"domando.
"Siiiii!" Urla Kanato.
Sorrido.
"Chi mi vuole aiutare?" Domando.
"Non esagerare." Dice subaru.
Perdo il sorriso.
"Antipatici!" Ringhio.
"Allora me la mangio tutta io!"dico.
"Tanto ingrassi tu" mi dice Reiji.
"Reiji ma non affoghi nel tuo stesso veleno?" Domando irritata.
"Mhh no" mi dice divertito.
"Sparisci maggiordomo".
"Ti aiuto io" mi dice malizioso Laito.
"Andiamo sexy chef".
Lo prendo dalla cravatta e lo trascino in cucina chiudendo la porta.
"Hai intenzione di preparare davvero il dolce?" Mi chiede Laito.
Annuisco.
"Possiamo giocare con la panna?" Domanda.
Annuisco nuovamente divertita.
"Sdraiati" mi ordina spostando le cose dal tavolo.
Faccio come dice e rimango senza reggiseno.
"Che vuoi fare maestro?" Domando maliziosa.
"Non riesco a fare a meno di te.. mi viene da toccarti sempre, perché?
Mi sento insaziabile" spiego provata.
"Vorrei non spostarmi mai dal letto e continuare all'infinito.. mi ispiri sesso così violento.." dico mordendomi le labbra.
Lui ride divertito.
"Tranquilla little bitch la tua sorpresa non è finita" asserisce malizioso, riempendomi di panna.
"Maledizione è gelida!" Mi lamento.
"Shh" mi riprende.
Lecca via la panna dal mio seno, facendomi gemere e rabbrividire allo stesso tempo.
"Little bitch fa piano".
Laito lecca gli ultimi rimasugli della panna e mi mordo le labbra.
Entra Subaru nella cucina e spalanca la bocca.
Mi copro il seno leggermente cresciuto con le mani e sorrido sbarazzina.
"Subaru.. vuoi unirti?" Domando maliziosa.
"Volentieri" mi spiazza.
"Che?!" Strillo.
"Tu continua pure a divertirti con la panna, io mi approfitterò solo del sangue.. è una preda comunque.. solo perché ora è la tua ragazza non significa che non possiamo più bere il suo sangue, no?" Domanda il più piccolo dei Sakamaki.
Laito annuisce leggermente divertito dal mio spiazzamento.
"La cosa si fa imbarazzante" dico.
"Shh tu non ci pensare" mi tranquillizza Laito.
"Pensa a quanto possa essere piacevole: la mia lingua da una parte i suoi canini nel tuo seno..doppio piacere no?" Mi domanda sussurrando nell'orecchio a bassa voce.
Annuisco convinta e sospiro.
"Prego, serviti pure" mi riferisco a Subaru, rimettendomi giù.
Lui sorride sbarazzino e me li ritrovo tutti e due addosso.
Contemporaneamente Laito e Subaru mi mordono: occhi di volpe nel collo e Subaru nel seno.
Gemo, mordendomi le labbra.
Non è malaccio così.
I loro respiri si fanno pesanti, così il mio.
Infilo le dita simultaneamente nei capelli dei due vampiri stringendo leggermente.
Subaru prende a stuzzicarmi, così Laito.
Mugugno dal piacere e mi odio: un anno fa non mi sarei trovata in queste condizioni a farmi mordere e toccare da due maschi.
Magari hanno ragione: magari sono solo una puttana.
"Okay io mi fermo qui.. rischio di fare qualcosa che non dovrei" dice affannato l'ultimo Sakamaki.
"Puoi andare avanti, solo se a lei non da fastidio." Dice Laito.
Lo osservo e annuisce.
"Va bene".
Subaru sorride maliziosamente e si catapulta sul mio corpo.
"E tu che fai?" Domando rivolgendomi a Laito.
"Gli facilito il lavoro, tu fidati di me" mi dice occhi di volpe.
Annuisco e mentre Subaru infila dolcemente un dito dentro di me, Laito prende a baciarmi il collo, le labbra, le spalle.
"Dio sei zuppa.." dice Subaru infilando un secondo dito.
Chiudo gli occhi perdendomi nel piacere che mi stanno regalando.
Gemo vergognosamente e li vedo sorridere.
"Subaru, cambio di ruolo" asserisce malizioso Laito.
Si scambiano e ora a toccarmi sono le dita di Laito.
"Fratellino non scherzavi" dice sbalordito.
"Little bitch quanto sei eccitata?" Domanda Laito con voce basa e roca.
"Troppo" rispondo, unendo le mie labbra a quelle di Subaru e mordendogliele.
"Little bitch non esagerare" mi riprende Laito.
"È l'unico modo per farmi tacere o rischio di svegliare gli altri" dico.
Lui sbuffa e mi lascia fare.
Vengo in pochi minuti, e Subaru mi tappa la bocca con le sue labbra e mi ritrovo a gemere sulla sua bocca.
Sospiro, col fiatone: sul corpo i segni del loro passaggio.
"Gesù cristo: tre orgasmi in un giorno non li reggo" dico sfinita.
"Aspetta il quarto little bitch da soli nella stanza".
Sento il mio corpo diventare gelatina.
"Ah Subaru non farne parola con gli altri, sai che non sopporto quando condividete questi dettagli fra di voi" lo supplico.
Annuisce e mi dedica un piccolo sorriso.
Scendo dal tavolo.
"Magari potrei abituarmi a una treesome" dico mordendomi le labbra gonfie.
"Poi divento geloso" asserisce Laito sorridendo.
"Piaciuto?" Mi domanda occhi di volpe, toccandomi la guancia.
"Tu che dici?" Domando maliziosa.
"Dai mettiamoci a lavoro" dico motivata.
In mezz'ora abbiamo preparato tutto e sfinita mi siedo sul divano.
"Hai intenzione di farmi venire una quarta volta?" Domando, mentre lui mi accarezza i capelli.
Lui annuisce e senza rendermene conto mi addormento, sotto le sue carezze.
"Svegliaaaaa senza tetteeee!" Urla Ayato nell'orecchio.
Gli assesto un pugno e mi giro dall'altra parte.
"Mamma ancora 10 minuti" sbadiglio a bocca aperta.
"Che maleducazione" mi riprende mia madre.
"Vaffanculo madre, nemmeno tu sei tanto educata, soprattutto quando lo fai davanti a me con papà" ribatto, assonnata.
Sento un silenzio assordante e apro gli occhi.
I 6 fratelli mi osservano con la bocca aperta.
"Che ho detto?" Domando preoccupata.
"Davvero tua madre e tuo padre copulavano davanti a te?" Mi domanda Laito.
Annuisco, stropicciandomi gli occhi.
"Capisco molte cose ora" dice Occhi di volpe.
Sorrido.
"Buon compleannoooo" urlano tutti i 6 fratelli.
"Grazie ragazzi" sorrido.
Bacio sulle labbra Laito e sulla guancia tutti gli altri.
"Auguri little bitch, da parte di tutti noi" occhi di volpe mi porge una scatola di velluto.
Le mani mi tremano quando la prendo in mano e sento l'emozione già farsi spazio in me.
La apro e spalanco la bocca: un ciondolo con uno smeraldo dello stesso colore degli occhi di Ayato e Laito.
Mi tappo la bocca e inizio a singhiozzare ringraziando.
"Ahh voi umani sempre così sensibili" si lamenta Subaru.
"Grazie ragazzi... davvero.. grazie" dico abbracciandoli.
La infilo subito e dona colore alla mia pelle bianca.
Sorrido.
"Ho deciso di farvi un regalo anche io" dico.
"Lo spumante lo bevete tutti?" Domando e li vedo annuire.
Sorrido e mi dirigo in cucina.
Riempi i bicchieri e poi li porto di la in un vassoio.
"Little bitch che vuoi fare?" Domanda divertito Laito.
"Fidati di me" rispondo.
Prendo il coltello di Subaru e mi taglio il palmo della mano trattenendo un gemito.
Lascio scorrere il mio sangue nei loro bicchieri e unisco spumante e sangue, per il loro piacere.
Distribuisco i bicchieri e li vedo sorridere.
"Wow senza tette... mi stupisci.. grazie" dice Ayato.
"Figurati" rispondo, sentendo la testa girarmi.
Ho messo parecchio sangue in tutti i loro bicchieri.
"Vieni qui little bitch" mi ordina Laito e mi siedo su di lui, mentre mi lecca la mano, pulendomi dal sangue rimasto.
Incastro il viso nel collo di Laito e sbadiglio.
"La torta cazzo! " Esordisco alzandomi con troppa fretta sentendo la testa girare come una trottola.
Laito mi prende al volo.
"Sta ferma, vado io" dice preoccupato.
Annuisco e mi sdraio e sul divano.
"Non dovevi offrirci il tuo sangue Hana.. sei troppo debole per spartirlo con tutti quanti." Mi avvisa Shou.
"Volevo ringraziarvi come si deve" rispondo, mentre Ayato mi prende le gambe, alzandole e facendomi circolare il sangue.
Mi sento subito già meglio, ma sento gli occhi pesanti.
Tento di resistere e dopo mezz'ora crollo nelle braccia del mio angelo.
"Little bitch andiamo" mi sussurra all'orecchio Laito.
"Non ce la faccio a camminare, mi porti in braccio?" Domando, facendo fatica ad aprire gli occhi.
Lui annuisce e mi infila a letto, mentre io lo tiro per la manica.
"Rimani" dico.
"Vado a prendere il pigiama e torno" mi avverte.
"Che te lo metti a fare? Io sono nuda.. vieni dai" lo vedo sorridere e spogliarsi, circondami nel suo abbraccio e addormentandosi.SPAZIO AUTRICE: ciao, buona lettura e buona notte! No scherzavo 😂.
Volevo ringraziare di cuore tutte le persone che mi seguono e vi chiedo scusa se ci sono errori, via via li correggo, ma non ho mai tempo per guardare bene.
Buonanotte pervertite😍
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Animals
VampireTutta la vita rovinata: un cognome, una disgrazia, la fine di un'esistenza e l'inizio ad un'altra. Sakamaki: boriosi puro sangue, sempre in cerca di possibilità, mostri centenari, dotati di un bel visino e un'anima dannata. Hana? La loro vittima. ...