Capitolo 20

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ATTENZIONE: il capitolo contiene scene esplicite di sesso, se siete sensibili non leggete.



"Maledizione no! Quello è a sinistra e deve stare a destra!" strillo nervosa.
Sono nella sala del trono a dare ordini a destra e a manca il giorno prima dell'incoronazione.
"Perdonateci altezza" risponde umile.
"Pff è già tanto che vi faccia rimanere in vita" affermo.
Sospiro e mi siedo sul trono disperata, massaggiandomi il capo.
Mi sdraio completamente sulla mia sedia e mi massaggio le tempie: domani questo posto sarà mio.
"Little bitch" mi richiama Laito.
"Laito" dico sorridente.
Occhi di volpe prova a salire la scalinata ma qualcosa lo blocca.
"Non riesco a muovere un passo" afferma sorpreso.
"Vieni pure".
Dopo queste parole me lo ritrovo davanti e osserva le scale.
"Perché non riuscivo a venire da te?"chiede stupito.
"Piccolo incantesimo chiesto a mia madre: la prudenza non è mai troppa"affermo, vedendo la sala del trono vuota.
Le nostre voci riecheggiano nell'enorme stanza.
"Domani diventerai una vera e propria Regina... come ti senti?" mi domanda curioso, aggiustandosi la piccola corona che gli ricopre il capo.
"Non dimenticarti che anche tu diventerai Re" gli ricordo.
"Ma sono meno importante di te" dice.
"Non sarai mai meno importante di me Laito: tu sei il mio Re, la mia roccia.
Ogni buona regina e viceversa ha un buon re a sostenerla.
Un esempio? Mary Stuart e il Delfino di Francia" dico sorridente, unendo le nostre mani.
Ad un certo punto entra nella sala Lea, la balia, preoccupata.
"Altezza! Non ho idea di cosa gli sia preso!"
dice nel panico.
Mi alzo dal trono e corro incontro a Ren.
"Cosa ha?" domando preoccupata.
Il suo volto è pallido, vomita sangue e bava.
"Guardie! Un medico subito!" urlo.
Arriva il dottore e ci rechiamo in un batti baleno nella mia stanza.
Lo visita accuratamente ma non capisce cosa ha: ad un certo punto entra Reiji.
"Veleno" strilla.
Gli fa ingurgitare una pozione e il piccolo smette di vomitare.
Osserva la bava di Ren e sorride.
"E il più pericoloso" afferma.
"Veleno?"
"Come facevi a saperlo?"chiedo con le lacrime agli occhi.
"Mi è stata rubata una scorta dalla mia stanza" mi informa.
"Reiji.." lo richiamo, affidando il piccolo a Laito.
Gli corro incontro e lo abbraccio, affondando il viso nel suo petto.
"Hai salvato mio figlio.... non so come ringraziarti" singhiozzo.
"Farei di tutto per te Hana" mi dice, col sorriso.
"Grazie davvero Reiji!" lo ringrazio di nuovo.
Lui mi lascia un buffetto sulla guancia e si dilegua.
"Pierre"ringhio.
"Si vostra altezza?" chiede Pierre.
"Riunite tutti immediatamente nella sala del trono e chiudere tutte le entrate: nessuno oserà uscire o entrare" affermo.
"Tu" richiamo Laito.
"Con me!"ordino.
"Prendi Nives"
"Io prendo Ren"aggiungo.
"Voglio vederti incazzato come mai ti ho visto" sussurro nel suo orecchio, leccandomi i denti.
Infilo la tiara fra i capelli e procedo a passo spedito verso la sala del trono.
Mi siedo sul trono elegantemente, ma dentro brucio dalla rabbia: volevano avvelenare i miei figli, se è così che voglio iniziare il mio ruolo da regina? No, assolutamente.
Gli farò vedere io chi comanda.
Sento voci sussurrare, indicando i gemelli: avevo sempre evitato di esporli così tanto, ma anche nascondendoli e proteggendoli hanno rischiato di togliermeli per sempre.
"Grazie per essere venuti" affermo nervosa.
"Stasera è avvenuta una cosa che mi ha fatto capire che qui avete tutti quanti bisogno di capire chi comanda seriamente.
Stasera il mio primogenito Ren, ha rischiato di morire, per colpa di un veleno." affermo, tentando di mantenere il controllo.
"Se non fosse intervenuto Reiji, Ren sarebbe morto." prendo un respiro profondo e sento la mano di Laito posarsi sulla mia.
"Voglio sapere chi è stato" affermo.
Loro sussurrano fra di se, ma nessuna parola esce dalle loro bocche.
Inizio a infuriarmi seriamente.
"Ho detto: voglio sapere chi è stato" ripeto.
"Altezza non credo che nessuno qui dentro si sia preso la briga di fare fuori un neonato".
Rido, ironica.
"Questo sta a me deciderlo! Non si tratta di un primogenito qualunque, si tratta di MIO figlio, il principe ereditario e tutti qui sappiamo come funziona la dinastia e il potere!
Voglio essere sincera con voi: non ho scelto io questa vita, non ho scelto io di diventare regina.
Quando ho uccido Karlheinz sapevo quel che facevo, ma lo facevo per pura difesa personale.
Sono stata abusata, maltratta, picchiata da lui e il mio orgoglio da combattente non è riuscito a farmi tenere le mani a posto.
Ora é l'istinto di conservazione che mi fa parlare, l'istinto primordiale di madre, di amore per i propri figli e stasera, proprio davanti ai miei occhi, la mia vita, mio figlio stava per abbandonarmi e io... voglio sapere chi è stato!" urlo facendo tremare il pavimento.
"Se entro 10 minuti non si fa avanti il colpevole VI ASSICURO CHE LA SALA DEL TRONO SI SPARGERÀ DI SANGUE!" urlo fuori di me, palesandomi in tutta la mia forza.
Le ali sputano, i canini si allungano, gli occhi cambiano colore, le unghie diventano artigli.
"Maledizione il nome!" strillo alzandomi e venendo in contro alla folla che tenta di scappare.
Sorrido, sadica e malvagia come mai ero stata.
"Non potete scappare razza di idioti! Io sola ho il comando di aprire quelle porte e finché porca troia non mi direte questo maledetto nome vi posso assicurare che vi farò fuori tutti: uno per uno" ringhio.
Inizia il vero scempio: il sangue zampilla dalle mie prede, la piccola tiara che  avevo in testa è essa stessa coperta di sangue, le mie mani, il mio viso.
"Basta altezza!" strilla ad un certo punto Lady Lola.
Pierre mi passa un fazzoletto e mi pulisco le mani, osservandola.
"Si?" chiedo.
Torno al mio trono, mentre sento la lingua di Laito leccarmi le labbra.
Sorrido e gli mordo il labbro, dando un buffetto leggero sulla guancia di Ren.
"Parla pure lady Lola" affermo.
"Sono stata io!" urla disperata.
Sorrido.
"Ci voleva tanto?" domando.
"Questo è quello che succederà se voi cani bastardi proverete di nuovo a toccare i miei figli e il mio Re.
Andate!" strillo.
Osservo lo scempio compiuto e sospiro: quante volte ancora dovrò uccidere, quante volte ancora dovrò macchiarmi le mani, per proteggere le persone che amo?
"Grandissima prova di forza maestà: la sua punizione è stata centrale.
Nessuno aveva mai visto una cosa del genere, io in primis Altezza" si complimenta Pierre, lasciando una dolce carezza sul volto di Ren che ride.
"Grazie per essere venuto Pierre, è notte fonda, ti conviene andare" affermo, dolce.
Lui fa un piccolo inchino e si dilegua.
Sospiro.
"Andiamo?" chiedo provata.
Laito annuisce e mi segue in silenzio.
Mettiamo a nanna i piccoli e mi spoglio, rimanendo in intimo.
"Bagno?"chiedo maliziosa.
"Anche subito"risponde divertito.
Riempio la vasca e ci infilo, mentre l'acqua limpida si colora di un rosso accesso.
"Ucciderei anche la regina Elisabetta in persona se osasse farti del male" confesso, mentre infilo le mani fra i suoi capelli bagnati e mi perdo ad osservarlo: è tanto che non lo faccio.
Gli occhi verdi smeraldo scintillano, illuminati dalla debole luce delle candele presenti nel bagno, le labbra rosse e proibite si distendono in un sorriso sbarazzino.
I capelli gli ricadono vaganti sopra gli occhi,  il piccolo neo sotto il labbro inferiore gli donano l'aria di un dannato demone, pronto ad infilarsi nelle parti più remote del tuo essere.
Osservo il suo fisico con bramosia e non posso davvero credere che sia mio, ogni parte di lui ora lo è.
Guardo le sue mani da pianista, le spalle grandi, il suo petto, le sue gambe lunghe, il suo nasino delicato e ben proporzionato.
"Finito l'ispezione?"chiede divertito.
Sorrido di rimando e lo tiro a me, iniziando a baciargli lentamente le spalle, mentre lui infila una mano tra i miei capelli bagnati, stringendo la presa in un pugno.
Salgo sopra di lui e proseguo con i miei bollenti baci lungo tutto il suo collo diafano.
Non posso fare a meno di toccare la sua pelle liscia e morbida al tatto, così tanto bianca che mi viene voglia di sporcare il suo candore con il sangue.
Gli lascio un succhiotto sul petto, sotto la clavicola e i suoi gemiti strozzati raggiungono il punto giusto.
"Quante volte ti avrò detto di non farlo" ringhio, mordicchiandogli l'orecchio con i piercing.
Sentirli contro le mie labbra in qualche modo mi calmano.
"Fare cosa?" domanda sbarazzino.
"Gemere nel mio orecchio: credimi volpe non ti conviene" affermo,mordendo il suo collo.
"Dillo" mi sprona.
"Di le parole magiche" continua in tono lento.
Indugio, preferendo soffrire un altro po'.
Lui mi osserva e dopo molto riesco a cogliere il suo punto debole: l'impazienza.
Sorrido.
"Abbiamo tutta la notte" asserisco, continuando a torturarlo nei più piacevoli dei modi.
"Little bitch" mi richiama implorante.
"Impaziente mio Re?" domando.
"Abbastanza" risponde.
Infila un dito dolcemente dentro la mia bocca e la mia lingua lo accoglie, leccando il dito, mentre i miei occhi si incatenano ai suoi.
"Piccola puttana" afferma divertito e eccitato allo stesso tempo.
Le sue mani si posano sul mio seno, stringendolo, mentre le sue labbra si posano sulle mie spalle.
Gemo, mentre mi reggo a lui; sposta i miei capelli dalla schiena, stringendomi al suo corpo.
La sua bocca calda e bagnata finisce sul mio seno, che stringe fra i denti.
Cazzo.
La sua intimità è a stretto contatto con la mia.
"Ops... mi deve essere scivolato" risponde, palesemente ironico.
Rido.
Certo, scivolato.
"Cazzo ma così fa più male" mi lamento.
"Solo perché sei tu sopra" afferma, leccandomi il collo.
"Va' little bitch, fammi vedere che sai fare" mi sprona, mentre le sua mani si posano sul mio sedere.
Inizio a muovermi su di lui, aumentando il ritmo mano mano che vado avanti.
Laito ha gli occhi chiusi, appoggiato con la schiena alla vasca; i denti bianchissimi stringono a sangue le labbra.
Lecco via un rivolo della sua buonissima linfa e infilo la mia lingua prepotentemente nella sua bocca.
La mia lingua bagnata si mischia con la sua, in un gioco senza fine.
"Hana.."geme il mio nome, per la prima volta.
Sentirmi chiamare così, da lui mi destabilizza.
"Non farlo" lo imploro.
"Non chiamarmi col mio nome, non tu, non lo sopporto da te" confesso, evitando il suo sguardo.
Mi prende il viso tra le mani e da vita ad un bacio dolce e passionale allo stesso tempo.
Mi prende in braccio e mi trascina a letto.
I nostri corpi si uniscono una seconda volta e io per una seconda volta mi perdo.
Crolliamo entrambi, lui si addormenta come un sasso, io mi metto una veste leggera sopra e esco silenziosamente.
"Altezza dove state andando?"chiede una guardia.
"Nelle segrete, uno d voi due vuole accompagnarmi?"domando.
"Vado io".
Sorrido e mi incammino quattamente per i corridoi, arrivando alle segrete.
L'odore di morte aleggia dentro queste celle e le grida di Lady Lola mi arrivano ovattate.
Entro dentro la cella e mi siedo elegantemente sulla sedia.
"Perché lo hai fatto?"domando calma.
I suoi occhi azzurri mi squadrano con insistenza.
"Volevo io il potere! Voi siete arrivata prima di me a mettere le mani su Karlheinz!"ringhia.
"Io non volevo niente di tutto ciò.
Pensi che mi faccia piacere essermi spostata dalla villa, nella quale ho racchiuso momenti, pensieri e tanto altro?
Io non sono abituata a questo, io non sono stata preparata fin da piccola per fare la Regina.
Pensi davvero che a me interessi governare voi cani bastardi?
Pensi che mi faccia piacere lasciare i miei figli, che tra parentesi hai quasi ucciso, alla balia tutto il giorno?
Io mi ero preparata ad una vita tranquilla, con Laito e i miei figli, ma Karlheinz é venuto da me e mi ha rovinata.
Ricordatelo Lady Lola, io non volevo tutto questo: non mi piace macchiarmi le mani di sangue innocente, se tu avessi parlato prima nessuno sarebbe arrivato a morire per colpa tua!
Domani diverrò regina e volente o nolente tu morirai per tradimento"affermo gelida e stanca.
Mi alzo dalla mia postazione e il rumore delle chiavi della cella risuonano nelle mie orecchie.
Prima di arrivare a destinazione sento spostamenti di sedie, vetri rotti, provenire dalla stanza di Ayato e Mad.
Rimango ad ascoltare.
"Sei un maledetto bastardo Ayato! Sai quanto io sia gelosa di te, tu non fai altro che farmi sentire inferiore davanti a tutti gli altri!
Hana domani diverrà Regina e non avrà più tempo per me! Era l'unica che mi considerava davvero!
Ne tu, ne i tuoi fratelli mi degnate di uno sguardo!
Io voglio solo te Ayato, ma come posso averti se ti allontani sempre di più?" chiede disperata.
"Tu non sei degna di me".
Ayato ma cosa cazzo stai dicendo?!
"Allora vattene! Cosa cazzo ci fai ancora qui con me a perdere tempo con una schifosissima umana?!" Strilla.
Non sento più niente, ma la porta mi viene scaraventata nel muso.
Porca troia che dolore.
"Ayato cazzo!" urlo.
"Non si origliano le conversazioni Altezza"mi schernisce, sparendo.
Porca puttana!
Mi massaggio il naso e entro nella stanza, distrutta.
"Hei..." tento un approccio gentile, abbracciando la ragazza.
"Hai sentito tutto?" domanda la ragazza in lacrime.
Annuisco.
"Mad il fatto che io diventi Regina non cambierà affatto il nostro rapporto, tu sarai sempre la rompicoglioni numero 4" affermo.
"Perché numero 4?"chiede.
"Dopo Laito e i gemelli" rispondo col sorriso.
"Senti, bando alle ciance: risolvi questa cosa con Ayato, se ancora non ti vorrà il mese prossimo, con la luna piena vieni da me." le faccio un occhiolino.
"E che vuoi fare?"
"Trasformarti in vampiro"rispondo, sparendo.
Mi materializzo in camera mia e mi metto alla finestra, ad osservare il mare sotto il castello.
Come sono finita in questo maledetto casino?
Io volevo solo una vita tranquilla e pacata: inevitabilmente due piccole lacrime salate scorrono lungo il mio volto.
Capisco cosa  prova Subaru: avere ricchezze, essere forti, non ti porta a niente, se ti senti continuamente sola.
Prorompo in singhiozzi controllati e silenziosi e mi giro verso Laito che dorme beatamente, stringendo il cuscino.
Sospiro e esco una seconda volta dalla stanza, arrivando alla parte più alta del castello: la torre.
Un vento leggero mi spettina i capelli, facendoli ondeggiare.
Qui mi sento in pace, ma stanotte qualcuno ha deciso di venirmi dietro.
"Shu" affermo, guardando l'orizzonte.
"Beccato"risponde lui con un sorriso.
"Che ci fai qui?"chiedo sorridendo.
"Hai pianto"nota, senza rispondere.
Maledizione.
Non rispondo e continuo a guardare dritta.
"Non hai bisogno di mostrarti forte con me Hana, io non sono Laito.
Io non mi prendo gioco di te come fa lui, io non ti umilio, io non ti chiamo puttana.
Non so cosa tu ci trovi in mio fratello".
La sua voce alterata mi stupisce.
Mi ritrovo schiacciata contro la colonna di marmo e rabbrividisco per il freddo.
"C-che vuoi fare?"chiedo balbettando.
È più alto di Laito, ma non ci vuole molto a scavalcarmi: sono alta un metro e un cazzo.
"Sei tu"afferma; gli occhi blu illuminati dalla luce della luna, scintillanti come zaffiri.
Inclino la testa di lato, non capendo.
"Sei tu la ragazza che mi piace" continua.
"C-come?"
"Non fare la finta tonta, l'hai sempre saputo".
"Ti sbagli" dico.
"Cosa ha Laito che io non ho?!"mi ringhia contro.
"Shu n-non lo so" balbetto.
"Ti piace farti trattare come la peggio puttana, perché?!"
Le sue mani catturano i miei polsi, stringendoli.
"S-sono stata abituata da lui"rispondo dolorante.
Strano: sto per diventare la regina dei vampiri ma non riesco a utilizzare il mio potere con i 6 fratelli.
"Che masochista e cattiva ragazza" afferma divertito.
"M-mi lasci?"chiedo, ma desiderano che lui non lo faccia davvero.
"Stai ferma per favore" mi implora, leccandomi il collo.
"S-Shu fermati".
"Sta ferma e non fare rumore" mi intima.
Mi morde il collo, facendomi gemere.
"Shu fermati ti prego: se Laito lo viene sapere mi ammazza" lo prego.
"Chi ti dice che lo verrà a sapere?"mi domanda.
Non rispondo, mentre le sue mani mi prendono dai fianchi e mi avvicinano a lui.
Riesco a sentire il suo desiderio e divento bordeaux.
"Fermati"lo imploro.
"Smettila di dire che non ti piace"mi rimprovera, mordicchiandomi il collo.
Lecca la mia pelle facendomi rabbrividire e le sue labbra si uniscono alle mie.
Entra prepotentemente nella mia bocca e unisce la sua lingua alle mia.
La menta si unisce alla liquirizia del mio dentifricio, creando un mix perfetto.
I suoi pozzi oceanici mi osservano.
Infilo le dita tra i suoi capelli e mi prende in braccio, appoggiandomi alla colonna.
Bacia, lecca il mio collo, le mie spalle.
Mi rendo conto di cosa ho fatto...
"Shu lasciami" lo imploro.
"E se non volessi?"chiede.
"Stava andando tutto bene prima che tu ti mettessi a pensare a Laito" ringhia, mordendomi il labbro.
"Shu ti ordino di lasciarmi andare".
Lui ride divertito e mi appoggia per terra.
"Prego."
Gli assesto uno schiaffo.
"Cosa cazzo hai fatto?" domando, nel panico.
"Cosa ho fatto?!" strillo.
"Esagerata per un semplice bacietto" afferma.
"È colpa tua!"
"Non mi sembrava ti dispiacesse Hana" ribatte, irritato.
"Io... sparisci".
I suoi occhi blu mi osservano un'ultima volta e sparisce.
Mi porto le dita alle labbra che bruciano per il morso.
Cosa cazzo ho fatto?!
Laito non dovrà mai saperlo: la punizione che potrebbe infliggermi sarebbe peggiore di tutte quelle che mai mi ha inflitto.
Torno con il cuore in subbuglio nella stanza e mi faccio circondare dal suo abbraccio.
Nel frattempo spunta l'alba.
Maledizione.
Non riesco a chiudere occhio: l'ansia, il rimorso, le nostre labbra unite mi tormentano.
"Buongiorno Little bitch" afferma sbadigliando Laito.
"Buongiorno".
"Dormito bene?" chiede.
"Non ho dormito"affermo.
"Come mai?"domanda apprensivo, baciandomi la spalla.
Indugia e si mette ad annusare la mia pelle: il mio cuore perde dei battiti.
"Con chi eri stanotte Little bitch?"domanda, studiandomi.
"Da sola" ribatto, irritata.
"Menti" ringhia.
"Ti giuro di no"affermo.
"Smettila di mentirmi sai che non lo sopporto!"
"Ti ripeto la domanda: con chi eri stanotte?" chiede.
Osservo i suoi occhi e mi rendo conto che sono nella merda: sono diventati verde scuro.
"Sono andata nelle celle a parlare con lady Lola"asserisco.
"E poi?"ringhia.
"Sono ehm andata alla torre".
"Con?"domanda.
"Da sola!" ringhio.
"Bugiarda" ribatte.
Mi allontano da lui, spaventata.
"Dove pensi di andare?"chiede divertito.
"A fare pipì" dico.
"Quando sei bugiarda per Dio!" sbraita.
"P-per favore non farmi male" lo imploro.
"Dipende solo da te" risponde.
Mi blocca i polsi contro il materasso, facendomi male.
"Chi ti ha morsa?"domanda.
"Nessuno"
"Risposta sbagliata".
Infila con forza i canini nel mio labbro, per poi passare al mio seno.
Urlo di dolore.
"Laito per favore lasciami"lo imploro.
"Sta zitta!"
"Con chi sei stata?! Maledizione voglio sapere chi ti ha toccata!".
"Nessuno" singhiozzo.
"Smettila di dire cazzate!" strilla.
Prende un coltello e inizia a fare dei tagli lungo il mio polso e il mio braccio.
"Laito fa male!" piango.
"Finché non me lo dici non toglierò questo coltello dalla tua pelle! Quindi dimmi il nome!" urla.
Se faccio il nome di Shu, andremmo nei casini lui e io.
"Per favore lasciami andare".
Mi dimeno, dolorante, mentre il sangue macchia i miei vestiti.
Mi morde di nuovo, con più intensità e più dolore.
Ora sono in lacrime.
Mi morde l'interno coscia con forza disumana.
"Basta" lo imploro.
"Ti conviene parlare o il tuo corpo brucerà per via dei morsi.
Chi vuoi proteggere?"ringhia.
Non rispondo, singhiozzando.
"Le tue lacrime non mi fanno niente: sputa quel nome."
Mi morde di nuovo, ancora e ancora.
Braccia, seno, gambe, spalle, collo: tutto è coperto di sangue.
"Shu! Ero con Shu" strillo dolorante.
Si stacca dal mio corpo e si lecca le labbra.
"Con Shu?!"ringhia.
"Che ti ha fatto?"
"L-lui beh... lui..."
"Piantala di balbettare e dimmelo!"
Cosi fuori di testa mai lo avevo visto.
"Mi ha baciata" rispondo.
Si alza dal mio corpo e esce dalla stanza.
Mi rivesto, col sangue che mi ricopre.
"Altezza dove..."
"Guarda i piccoli!"strillo alla guardia.
"Laito non farlo!"lo imploro, seguendolo.
"Stai zitta!".
Arriva alla stanza di Shu e apre la porta.
"Hana.. che lei hai fatto?!" sbraita il maggiore.
"Dato una lezione." risponde.
"Laito ti prego non farlo" lo prego.
"Ti piace?"domanda.
Tentenno e mento.
"No"Rispondo.
I suoi occhi sono smeraldi puro, furiosi come mai l'avevo visti.
Assesta un pugno a Shu che sputa sangue.
"Laito no!" urlo mettendomi nel mezzo.
Mi spinge via, facendomi sbattere la schiena contro il muro.
Gemo di dolore.
"Non le devi mettere mai più le mani addosso! Porta il mio marchio!"ne parte un altro e lancio un urlo.
"Basta Laito! Gli fai male!" grido.
"Sta zitta!" ringhia.
"Laito non parlare così!".
Se le stanno dando di santa ragione.
Mi metto in mezzo di nuovo, Shu prende il colpo al posto mio, circondandomi con le sue braccia.
Osservo il viso del maggiore e mi porto le mani alla bocca.
È messo malissimo: il colpo che doveva essere di Shu è quasi arrivato a me, se non fosse intervenuto.
"Laito cosa hai fatto?!"strillo, nel panico.
"Potevi prendere me coglione!"urlo.
"Non dovevi metterti in mezzo!"ringhia.
Ha il fiatone, un labbro spaccato, le nocche spaccate.
"Dio... cosa hai fatto"sussurro.
"Shu.. come ti senti?" domando.
Shu non mi risponde, mi guarda e basta.
"Laito!"Ayato ha il fiatone e osserva la scena.
"Portalo via"ringhio.
"Non vado da nessuna parte senza di te"afferma nervoso.
"Hana... cosa cazzo è successo?" domanda Reiji.
"Se le sono date di santa ragione"rispondo, accarezzando i capelli di Shu.
Non si meritava questo dolore.
"Sei bellissima"sussurra debole.
Laito scatta avanti ma viene fermato da Ayato.
"Laito maledizione vattene! Tu non sei così!
Cazzo guardalo! È tuo fratello!"urlo fuori di me.
"Guarda come cazzo l'hai conciato per un semplice bacio!" strillo con le lacrime agli occhi.
Porto solo guai.
"Ha significato qualcosa quel bacio per te?"chiede, sputando sangue.
Nego con la testa.
"Dillo ad alta voce, dillo davanti a lui".
Ci risiamo: l'ennesimo attacco di gelosia, l'ennesima umiliazione.
"Vattene Laito immediatamente".
Mi giro di spalle, ma lui all'ultimo mi prende, mordendomi il collo.
"Lei è mia! E tu non oserai toccarla di nuovo con un dito!" sbraita Laito.
"Laito mi fai male!"strillo con le lacrime agli occhi.
"È ciò che ti meriti per aver ricambiato il suo bacio.
Non sono idiota come credi Little bitch"sputa nervoso.
"Per favore lasciami!" dico singhiozzando.
"Se ora decidi di seguire lui, puoi scordarti di me"ringhia.
"A te la scelta".
Singhiozzo, accarezzando il viso di Shu.
"Perdonami Shu.." sussurro, lasciandogli un bacio sulla fronte.
"Non mi scorderò mai di te e del bacio che abbiamo avuto Hana"mi sussurra.
"Non odiarmi".
"Non lo farò".
"Mad prenditene cura"affermo alzandomi con le lacrime agli occhi.
"Dio questa scena è patetica" la voce tagliente di Laito mi giunge alle orecchie.
"Stai zitto!" sbraito.
"Tutto questo è avvenuto per colpa tua!"strillo.
"O per colpa tua?"domanda subdolamente.
"Avrò sbagliato, ma cazzo! È tuo fratello Laito!" urlo.
"E allora? Tu puoi uccidere chi ti pare ma io non posso prendermi a botte con mio fratello?".
Boccheggio.... ha ragione.
"Andiamo".
"Laito... non farle del male: sei stato abbastanza violento oggi"lo richiama Ayato.
Laito mi trascina in stanza e mi sbatacchia al muro.
"Se questa situazione ti fa stare così male allora vattene!
Lo so che provi qualcosa anche per lui!" mi urla a due cm dalla faccia.
Lo allontano con una spinta.
"Quello che provo per lui è diverso!"
"Ah si? Cosa cambia? A te basta avere degli uccelli da prendere!" mi sibila contro.
Gli assesto uno schiaffo, ferita nel profondo.
"Ho scelto te per un motivo, ma non pensavo arrivassimo a questo punto" affermo dolorante.
"È colpa tua!"
"No! È colpa tua! Non avresti dovuto prenderlo a pugni!"affermo provata, scivolando sul pavimento e piangendo disperatamente.
Ho il dolore negli occhi, la marea nel cuore.
Lui sospira, scompigliandosi i capelli.
"Rimarrai per sempre la cosa più preziosa che ho avuto nella mia vita" sussurra, nel mio orecchio.
Non rispondo e mi stringo a lui, singhiozzando profondamente.
"Perché?! Perché Laito?! Non c'entrava niente!
Tu non sei così! Tu sei il primo ad invitare le persone a fare una cosa a tre, tu sei il primo che è espansivo, cosa ti porta a comportarti così?!"
"La gelosia: ho nella mente le immagini di lui che ti tocca e la cosa mi fa imbestialire!".
Mi appiattisco al muro.
"Non ti farò del male" afferma sincero.
Bugia.
Le sue bugie sono così dolci, da accettarle all'istante.
Mi prende in braccio e mi adagia sul letto.
Mi spoglia lentamente e so che la rabbia prenderà il sopravvento.
Come predetto entra dentro di me con un colpo così secco da farmi singhiozzare, di nuovo.
"Lo so che ti piace, fingi che ti faccia male, ma stai godendo peggio di una puttana."
I suoi insulti mi investano e nascondo il viso , mordendomi le labbra e asciugando le lacrime, che nonostante ciò continuano a scorrere.
"Maledizione sei stretta"afferma con il fiatone.
"Per favore non voglio.." mi permetto di dire.
"Bugiarda"
"Ogni cazzata che dici è un colpo"afferma.
"P-per favore Laito lasciami andare" balbetto.
"No".
Si muove dentro di me e nonostante tutto ha ragione.
Amo come si muove, amo come bacia violentemente il mio corpo e malgrado ciò, i miei occhi non smettono mai di lacrimare.
Viene e sparisce nel bagno, lasciandomi li, da sola, nuda, con il marchio del suo possedimento.
Sono sempre stata una cosa sua: la mia dignità al contrario non è mai stata una cosa che mi caratterizza.
Mi circondo le ginocchia con le braccia e piango lacrime amare.
Porto solo guai, se non avessi ricambiato il bacio di Shu non sarei in queste condizioni per colpa di Laito.
"Altezza sono io, posso entrare?"chiede Pierre.
"Un minuto!" mi copro.
"Vieni".
Osserva la stanza sorpreso, ma non si permette di dire niente.
"Manca solo un'ora all'incoronazione, siete pronta?"domanda.
Annuisco, per niente felice.
"È successo qualcosa?"chiede.
Annuisco nuovamente.
"Laito vado a fare due passi con Pierre.." dico con voce debole.
"Ok" risponde da dietro la porta.
Esco dalla stanza con Pierre affianco e ci incamminiamo nel grande giardino di rose.
Il loro profumo intenso mi ricordano Laito.
"Perché porto solo guai?" chiedo, sconsolata.
"Maestà?"domanda Pierre.
"Ho ricambiato il bacio di Shu"affermo.
"E Laito ha reagito di conseguenza, punendovi e punendo suo fratello..." conclude al posto mio il mio consigliere.
"Così violento non lo avevo mai visto e se da una parte il mio cuore ha scelto Laito, dall'altra  sento che provo dei sentimenti anche per Shu..
Cosa devo fare?!"strillo disperata.
"Prendervi del tempo, lontano da tutti e due e capire se quello che provate per Laito è amore vero"asserisce.
"Dopo che sarete regina avete poco tempo per occuparvi di Laito e dei figli" mi informa.
"Stare dietro alle scartoffie vi farà bene"aggiunge, picchiettando in modo gentile la mano sulla mia spalla.
Lo spero seriamente.
"Andate a prepararvi altezza" afferma Pierre.
Annuisco e mi dirigo in stanza, passando prima a insaputa di Laito da Mad.
"Come sta?"domando.
"Meglio, ma è ancora parecchio ammaccato"mi informa la ragazza.
"Dagli questa".
Le porgo una fialetta di sangue.
"Fagliela avere per favore"la prego.
Lei annuisce.
"Ci si vede dopo l'incoronazione" sorride.
Mi dirigo nella stanza, trovando Laito già pronto.
Mi infilo in vasca senza rivolgergli parola.
Quando finisco non c'è più, ma vedo una sorridente Lily palesarsi difronte ai miei occhi.
"Gesù mi hai fatto prendere un colpo!"
"Perdonatemi altezza".
Mi veste di tutto punto, sapendo ormai che prediligo i vestiti verdi smeraldo.
Mi dirigo nella sala del trono, dove vedo Laito attendermi e tutti i nobili già presenti.
Come stabilito Pierre e Luke mi sottopongono alle prove, manca solo la terza, la più difficile.
Mi inginocchio difronte a trono, mentre sento posarsi sulla mia pelle un marchio di fuoco.
Non un lamento mi esce dalla bocca, sono sudata mezza, fa malissimo, ma i miei occhi si incatenano a quelli di Laito che mi da la forza necessaria.
Dopo il giuramento, Luke mi lava la fronte, il polso con dell'acqua gelida, che allevia il mio bruciore.
Luke mi porge un mantello e mi inchino difronte a lui.
"Per il potere conferitomi da voi maestà, dopo aver affrontato con coraggio, impegno, onestà le tre prove, io vi incorono Regina della notte, madre di tutti i vampiri, legittima sovrana della stirpe della notte.
Lunga vita alla Regina!"
Mi viene posato sul capo una corona enorme,  piena di diamanti e smeraldi che nella notte brillano come stelle.
Prendo Laito per mano e ci avviamo lungo la scalinata che porta ai nostri troni.
Mi siedo su quello più grosso sorridendo e guardando la folla.
"Lunga vita alla Regina" urlano in coro.
Cerco con lo sguardo Shu, ma non c'è.
Sospiro e mi giro verso Laito, che da vita ad un bacio dolce.
"Cel'hai fatta mia Regina!"sussurra.
Sorrido, ma il mio sorriso si spegne, Shu non è venuto.
Dopo la cerimonia ci spostiamo in sala da pranzo e la cena organizzata in mio onore prosegue tranquilla, noiosa.
Dentro il mio cuore un tumulto: Laito... o Shu...
Mi mostro sorridente, felice, ma ho solo voglia di sprofondare nella solitudine.
"Mad"la richiamo.
"Mh?"
"Ho bisogno che tu mi copra"affermo.
Annuisce.
"Andiamo"affermo.
"Laito vado in bagno"mento spudoratamente.
Lui mi guarda per poi annuire.
La bionda mi segue e fa in modo che nessuno ci segua.
"Shu.." lo richiamo.
"Entra".
"Fa la guardia" mi rivolgo a Mad.
"Si signora".
Entro dentro la stanza e lo guardo.
"Il mio sangue ha funzionato"asserisco sorridente.
"Sei bellissima" dice.
"La corona ti dona"aggiunge.
"Grazie."
"Come mai non sei venuto?"chiedo.
"Per cosa? Vedere tu e Laito mano nella mano?"
"Ci tenevo" rispondo.
"Maledizione... io non..." mi appiattisce al muro.
"Non riesco a starti lontano"sussurra.
Mi bacia le labbra, prendendomi il viso tra le mani.
"Mi stai incasinando la vita Shu, sappilo" dico sospirando.
"Ho bisogno di capire cosa voglio davvero e per i prossimi giorni non vi voglio accanto" lo informo, mentre unisce di nuovo le nostre labbra.
Lui annuisce e le sue labbra percorrono il mio collo.
"Shu fermati, sai che Laito ha il naso di un segugio.
Devo andare; spero di vederti più tardi".
Lascio la sua mano e  esco dalla stanza, giusto in tempo per raggiungere il bagno e far finta di uscire da lì.
"Sei viva!"mi riprende divertito Laito.
Ancora non mi va giù il fatto che mi abbia punita in quel modo e da una parte il suo comportamento mi intriga, dall'altro sto iniziando a pensare che essere dolci a volte non fa male.
Metto su un sorriso glaciale e mi accomodo di nuovo al mio posto.
La serata procede tranquilla, fra canti, balli e vino.
Io non tocco cibo ne vino: ho lo stomaco chiuso.
Ora come ora, seguendo il mio cervello, sono più portata verso la parte di Shu, nonostante Laito abbia rappresentato per me  la mia adolescenza e la mia maturità.
"Little bitch che hai?"domanda.
"Niente".
"Non dirmi che sei ancora arrabbiata" dice.
"Non sono arrabbiata Laito, sono furiosa" affermo.
"Oh andiamo! Non gli ho fatto nemmeno parecchio male!"
È solo un dannato sbruffone.
Il nervoso mi sale e non riesco a stargli vicina.
"Little bitch." mi richiama.
"Stammi lontano".
Lui sospira e si stropiccia gli occhi.
Mi nascondo dalla sua vista e guardo fuori.
Mi si affianca Ayato, che beve un sorso di vino e mi osserva.
"Non ci parliamo da un bel po' tettona" afferma.
"Non avevo niente di cui parlarti"ribatto.
"Cosa ti turba?"
"Laito"rispondo.
"In particolare?"mi sprona.
"Hai visto come ha reagito quando ha scoperto di me e di Shu... non tollero più le sue punizioni, se da una parte mi intrigano, dall'altra c'è questo lato dolce di Shu che mi attira come api con il miele."
"Ahi.... non puoi avere un piede in due scarpe".
Sospiro, affranta, stanca, nervosa.
"Lo so anche io! Ma non riesco a scegliere e mi sembra di essere la stronza, la puttana della situazione.
Laito mi è entrato così sotto pelle che anche il mio stesso sangue odora di lui.
Ha rappresentato la vita per me, ma ora?
Lo osservo e vedo solo un sadico... un bellissimo sadico che con uno schiocco di dita riusciva ad avermi tutta per se.
La punizione che mi ha inflitto andava ben oltre ogni mia aspettativa e io ho bisogno ora come ora di qualcuno che curi le mie ferite, non che me le faccia." affermo.
"Ma so bene che se mi allontano troppo da Laito c'è il rischio che poi lo perda davvero."
Do un pugno al muro, disperata.
"Mio fratello non è mai stato semplice da tenere sotto controllo, ma tu in qualche modo sai tenerlo a bada..
Questi tuoi nuovi sentimenti per il biondo mi sono nuovi, quand'è che ti sei avvicinata a lui?"chiede, curioso.
"Da non molto"rispondo, evasiva.
"Se Laito ha reagito così per un semplice bacio, pensa cosa farà se disgraziatamente ci vado a letto"ribatto.
"Hai intenzione di andarci?"mi chiede Ayato, sorpreso.
Evito di rispondere.
"Lasciamo perdere" affermo.
"Prenditi il tuo tempo tettona, vedrai che il resto andrà per conto suo".
Ayato mi circonda in un piccolo abbraccio.
"Tu con Mad?"
"Non le va a genio il fatto che parli con altre ragazze..."
"Siamo sicuri che ci parli e basta?" chiedo.
"Hei!" si lamenta.
"Cosa ne pensi se la trasformassi in vampira?"
"Lo faresti davvero?"
Annuisco.
"Solo se vuole lei"afferma.
"Bene".
La conversazione finisce lì e io torno al mio posto, mentre con gli occhi cerco Shu.
Il mio sguardo incrocia il suo e gli faccio un occhiolino.
"A chi hai fatto l'occhiolino?"domanda Laito.
"Mad".
La sua ossessione nei miei confronti aumenta mano mano a che si va avanti.
"Laito devo parlarti" dico.
Lui annuisce e ci allontaniamo dalla festa.
"Come ben capisci ho tantissime cose nella mente e ho bisogno di capire cosa provo davvero.
Per questo in questi giorni non voglio accanto ne te, ne Shu.
Voglio stare sola e capire chi amo davvero"
Lui mi osserva e calde lacrime gli scorrono sul volto.
"Non puoi lasciarmi!"
"Laito non ti sto lasciando, voglio solo avere un po' di tempo da dedicare a me stessa"affermo.
"Non puoi"
Alzo un sopracciglio.
"Laito non ti sto lasciando! Ho bisogno di respirare!
Con te accanto non ci riesco!".
"D'accordo Little bitch".
Passa la prima settimana da sola, con la testa in mezzo alle scartoffie da firmare, ai conti, alle leggi, ai libri.
Non parlo con nessuno, non dormo da giorni e il mio cuore è in subbuglio e la mia aura ricoperta da un nero tempesta.
L'unica cosa che riesco a fare è stare china, senza mai alzare lo sguardo.
Passa un mese e io me ne sto rinchiusa esclusivamente nel mio "ufficio".
"Mia Regina state lavorando davvero troppo."
Alzo lo sguardo dalla frase  "pecunia" soldi in latino.
Ormai non m serve nemmeno più il dizionario.
"Pierre, Buona sera, non ti ho sentito entrare"affermo, continuando a guardare la lettera.
"Maledizione" impreco.
"La banca inglese sta avendo dei problemi e chiede un finanziamento, ma non ne abbiamo abbastanza, anche perché bisogna pagare le navi che arrivano dal nord: tutto deve essere perfettamente bilanciato".
Mi massaggio le tempie.
"Solo che se perdiamo l'alleanza con l'Inghilterra non so quanto ci convenga."
"Altezza... siete chiusa qui dentro da un mese senza vedere nessuno, solo con la testa sulle lettere.
Da cosa fuggite?"domanda dolce Pierre.
"Da me stessa e dal mio tormento".
Bevo un sorso di vino e osservo fuori.
"I vostri figli hanno bisogno di voi" afferma.
"C'è la Balia".
"Sapete cosa intendo".
Sospiro.
"Pierre perdonami ma non mi va di parlarne." dico.
"Come volete altezza."
Rimetto la testa sulle lettere, quando sento bussare.
"Pierre hai dimenticato qualcosa?" domando, scrivendo.
Alzo gli occhi e vedo Laito.
"Laito.." sussurro.
Vederlo mi fa tremare le mani e battere il cuore.
"Pensi di uscire prima o poi da questo posto?"chiede serio.
"I gemelli hanno bisogno di te: Ren in particolar  modo".
"C'è la balia".
Mi rimetto sulle carte.
"Puoi fermarti due secondi?"ringhia.
Sospiro.
"Non posso Laito: lo governi tu questo regno?"chiedo profondamente irritata.
"Cazzo sei chiusa qui dentro da un mese: tutti ti cercano!".
"Da che stai fuggendo?".
Gli occhi si fanno lucidi.
"Dalla mia decisione" affermo.
Butto giù il vino in un solo sorso.
"Ancora sei indecisa?"
"Non ci ho mai pensato a dire la verità" mento.
"Piccola bugiarda"sorride.
"La verità Laito è che sto tentennando: vi sto trattenendo dal colletto, ma dovrei semplicemente lasciarvi andare...
La verità è che ho paura che se ti lascio andare, tu te ne vai davvero; riconosco che sei già al limite e io sul filo del rasoio".
Lui evita il mio sguardo e so di aver ragione.
"Cosa vuoi in particolar modo?"domando.
"Riaverti indietro" risponde, avvicinandosi.
Mi massaggio le tempie nervosa.
Le scartoffie che firmo ogni giorno sono solo una scusa per non pensare a loro e alla scelta che farò, portando inevitabilmente verso il baratro l'altro.
Non voglio macchiarmi di un crimine tanto grande: non voglio essere la ragione per cui la famiglia si disgregherà.
"Non voglio essere il motivo per cui la famiglia Sakamaki cessa di esistere." affermo.
"Cosa?"chiede confuso.
"Se scelgo te, o viceversa Shu... porterò inevitabilmente uno di voi in basso, distruggendovi e io non voglio!"ribatto.
"E quindi?"inarca un sopracciglio sempre più confuso.
"Credo di non voler scegliere, ma semplicemente lasciarvi andare"rispondo.
"Non puoi!"
Non ribatto, e mi siedo sulla mia scrivania agitata e nervosa.
Laito si avvicina e appena appoggia la mano sulla mi coscia sbuffa.
"Maledizione anti sesso sei diventata con questi vestiti!"ringhia.
"Cioè sei bellissima, ma per sciogliergli ci vuole una vita!".
Assottiglio lo sguardo.
"E tu come fai a saperlo?"chiedo.
Lui si morde le labbra.
"Con chi sei stato?"lo tormento.
"Una... anzi più di una"confessa.
Annuisco... non posso dirgli niente: ecco perché ha tardato  a venire.
Io dal canto mio non posso ribattere.
"Laito non mi fa voglia... devo lavorare"affermo.
"Ci si vede stasera"dico.
"Cosa c'è stasera?"chiede.
"Il compleanno di Mad." affermo.
"Cazzo!" impreca.
"Le ho già fatto il regalo anche da parte tua."
Lui annuisce e appena esce dalla stanza mando in rovina tutto il mio lavoro.
Tiro contro il muro il bicchiere e la brocca, urlando e singhiozzando.
È colpa mia! Se fa così è per colpa mia! Non posso dire niente! Non posso ribattere, non posso urlargli contro..
Crollo a terra.
"Maledizione!"sbraito quando un vetro mi taglia la mano, nel tentativo di rimettere tutto a posto.
Osservo l'ora e mi asciugo le lacrime.
Tiro su col naso e mi avvio per i corridoi, andando dritta nella mia stanza.
Lily arriva puntuale come un orologio svizzero e mi lascio preparare da lei, non ne ho la forza da sola.
"Altezza ha pianto?"domanda.
Annuisco e mi osservo allo specchio: la corona ufficiale, gioielli, un vestito bellissimo, ma vuota dentro: la mia anima non ha più nutrimento, è fredda come il ghiaccio.
Sospiro, almeno stasera verrano a trovarmi anche i Mukami.
I capelli asciutti e lucenti si spostano ad ogni mio passo.
Prendo Ren, l'unico gemello rimasto solo e mi avvio verso la sala del trono.
Tutti mi osservano, non ci faccio caso e cammino spedita.
"Perdonatemi se in questo mese sono stata assente, ma sono stata impegnata con la parte burocratica di questo mio ruolo.
Bando alle ciance! Siamo qui tutti riuniti per festeggiare il compleanno di questa donna, la migliore damigella e amica che io possa aver mai avuto.
Auguri Mad!"
La ragazza corre ad abbracciarmi, stampandomi un bacio sulla guancia.
"Grazie altezza!" singhiozza.
"Cosa piangi?!" rido, divertita.
"Non lo so!"risponde.
"Buon compleanno ancora" le do il mio regalo e do inizio ai festeggiamenti.
Stasera la stella indiscussa è Mad: è radiosa.
Io dal canto mio le sorrido, ma dentro sto sprofondando.
Gli occhi di Laito e Shu sono su di me, insistenti, taglienti da una parte e dolci dall'altra.
"E qui la festa?"chiede un vampiro biondo.
Mi alzo dal trono.
"No, lasciatelo passare"affermo.
"Come volete altezza" rispondono le guardie.
Scendo con tranquillità gli scalini, arrivando davanti a lui.
"Kou! Che piacere!" Lo stringo in un breve abbraccio.
"Sei maledettamente sexy" afferma divertito.
Gli do una gomitata.
"Ma guardati.. una vera Regina..." dice osservandomi.
"Kou dovresti darmi del voi, loro sono a vecchio stampo."lo informo.
"È un piacere essere al vostro cospetto Altezza" fa un breve inchino, baciandomi la mano.
Sorrido divertita.
"Prego accomodati: Ruki e gli altri?"chiedo.
"Vi starete domandando chi sia questo individuo ebbene è un mio vecchio amico, un amico che avevo quando ancora non ero Regina, ma trasformata da poco in vampiro." Li informo, sapendo che se no avrebbero parlato tutta la serata.
"Dovrebbero arrivare a momenti".
"Siamo dietro di te!"
Rido.
"Ruki, Azusa, Yuma.. benvenuti"
"Prego continuate pure la festa!".
La musica riparte e io mi accomodo al tavolo con i ragazzi accanto.
"Allora Hana come te la passi? Dalle stalle alle stelle eh?"chiede Yuma, divertito.
Sorrido.
"Non hai tutti i torti"affermo.
"Rimani una bomba sexy!"
Scuoto il capo e Kou fa per toccarmi la corona.
"Giù le mani! La corona reale non si tocca!"
"Ma sono veri?"
"Certo che si!"
"Ti vedo parecchio bene Hana" aggiunge anche Ruki.
"Ti ringrazio".
"Ti piace ancora il dolore?"chiede Azusa facendomi ridere.
"Credimi Azusa anche troppo"lo informo.
"I gemelli?" domanda Kou.
"Uno lo hai davanti".
Kou spalanca la bocca.
Me lo ruba dalle braccia e inizia a giocarci, facendolo ridere.
"Altezza".
"Mh?"Chiedo, girandomi.
"Urgenti questioni".
Sospiro e mi alzo.
"Scusatemi." asserisco.
"Kou te lo affido finché non ritorno, prenditene cura".
"Prego, servitevi pure e divertitevi, stasera è il compleanno di Mad." continuo col sorriso.
Mi dileguo e seguo Luke.
"Lady Lola."
"Dovreste decidere cosa farne di lei"afferma Luke.
Mi sbatto una mano in capo.
"Sarà ghigliottinata domani mattina, io stessa lo farò"affermo.
Lui annuisce, ma mentre torno verso la sala principale, vengo trascinata in una stanza.
"Laito!"ringhio.
"Mollami"continuo a sbraitare.
"Sei patetica"afferma, cattivo.
"Se ti sembro tanto patetica allora perché hai chiuso a chiave la porta?"domando, incrociando le braccia sotto al seno.
"Perché ti voglio immediatamente".
"Non avrai niente da me"sputo nervosa.
"Chi te lo dice?"
"Io!".
"Ma guardati... guance rosse per la rabbia o per altro?"domanda.
"Ti odio quando fai così!"
"Tu mi ami"ribatte.
"Lasciami in pace".
"Non voglio e non lo farò"dice convinto.
"Smettila di provocarmi: poi ti rispondo"ringhio.
"Mai stuzzicare il serpente"affermo.
"Che paura."
Lo spingo al muro, ma prima mi tolgo la corona: sono pur sempre diamanti e smeraldi.
Lo intrappolo al muro e il mio sguardo diventa glaciale.
Senza preavviso infilo una mano nei suoi pantaloni.
Gli sfugge un gemito strozzato.
"Ti avevo detto di starmi lontano, ti avevo detto di non provocarmi Laito."
Inizio a muovere la mano in modo frenetico, veloce, sentendolo abbandonarsi al piacere che gli sto regalando.
"Cazzo Little bitch" impreca gemendo.
"So che a te interessa solo questo"dico, leggermente delusa.
I suoi occhi verdi smeraldo mi osservano.
"Tel'ho sempre detto: potrai farti scopare da tre mila puttane, il tuo cazzo rimarrà sempre mio.
Ogni parte di te rimarrà sempre mia: dalla punta dei capelli, a quella dei piedi.
TU MI APPARTIENI LAITO" sussurro.
"Com'era sbattersi quelle zoccole? Com'è stato infilarlo in un buco che non era il mio? Com'è stato fartelo prendere in bocca?!
Il tuo corpo é mio, la tua voce è mia, i tuoi gemiti sono miei." ringhio, aumentando sempre di più la velocità.
"Little bitch..." mi richiama col fiatone.
Appena sento che è vicino, rallento, andando sempre più piano.
"Little bitch"ringhia.
Lo sbatto di nuovo al muro, furiosa.
"Ora si gioca al mio gioco Laito".
"Te lo toccavano come faccio io? Hai sussurrato loro quanto fossero troie?
Hai questa caratteristica che quando parli sporco fai eccitare.
Dimmi Laito... ti sta piacendo?"chiedo, mentre la mia lingua circonda il suo lobo.
Mordicchio il suo orecchio e lecco il collo.
Tenta di spingermi via, ma gli blocco le mani.
"Sta fermo"gli intimo.
Aumento il ritmo, per poi diminuirlo di nuovo.
"Hana.." geme, mordendosi le labbra a sangue.
Gli succhio il labbro, infilando i miei canini nella sua tenera carne.
"Dimmi che ti piace, dimmi che stai andando fuori di testa"lo struzzico, abbassandomi ai suoi piedi, tirando fuori la lingua.
"Oh Dio"sussurra.
Incateno lo sguardo al suo e le sue mani vanno a finire tra i miei capelli.
"Little bitch porca troia" geme.
Nel frattempo che lavoro con la lingua la mia mano continua a muoversi.
Mi tiro su e continuo a stuzzicarlo.
"Voglio sapere se io sono la numero uno in questo campo o se la altre troie te lo prendevano in bocca come ho fatto io ora"ringhio.
"Ti p-posso a-assicurare che sai quello che fai... cazzo".
Quando vedo che è abbastanza eccitato, quasi da andare fuori di testa mi allontano.
Gli ho lasciato succhiotti dappertutto: se vuole andare a scopare qualcuna, la ragazza troverà una piacevole sorpresa.
Mi rimetto la corona.
"Divertiti Re delle tentazioni" facci un piccolo inchino e lo lascio a bocca asciutta.
"Hana!"strilla.
"Mh?"
"Non puoi lasciarmi così!"sbraita.
"Va pure a scoparti qualcuna, ma non credere che stasera il mio letto rimarrà vuoto.
Moneta paga moneta"gli faccio l'occhiolino e sparisco.
"Perdonatemi l'assenza ragazzi"affermo, sedendomi nuovamente alla mia sedia.
"Mh.. labbra rosse, guance rosse, chi è il fortunato?"domanda Kou, porgendomi di nuovo mio figlio.
"Laito ha avuto quello che si meritava"ringhio.
"Cioè?"
"Credimi Kou non ti conviene saperlo, a meno che tu non voglia venire nei pantaloni" affermo, buttando giù un sorso di vino, alla goccia.
"Uhh... ci siamo fatte cattive."
"Ma guardalo questo dannato bastardo come si diverte a prendermi bellamente per il culo davanti alla Corte"sbraito.
Laito qualche metro più la ha le labbra appiccicate ad una giovane donzella e mi osserva compiaciuto.
"Solo perché ho bisogno di pensare se voglio lui o Shu! Maledizione lo odio!"strillo, rompendo il bicchiere di cristallo.
"Cosa?! Ti piace il bradipo?"domanda Kou.
"Ho bisogno di una fottuta scopata.." affermo.
"Io ci s..."
Il mio sguardo si posa su Shu.
"Credo tu sia stato appena friendzonato"scherza Ruki, rivolgendosi a Kou.
"Perdonami Idol, ma tre ragazzi non li reggo" affermo, facendogli l'occhiolino.
"Tu"ringhio verso la ragazza che Laito tiene tra le braccia.
"Mi ha scopata 10 minuti fa".
"Verme!" strilla, assestandogli uno schiaffo.
"Quando vuoi cara" ci scambiamo il 5.
"Maledizione Little bitch"mi maledice.
"Buona caccia"affermo, sadica.
"È inutile che fai la coraggiosa, anche la tua vagina rimarrà sempre la mia.
Sono stato il primo in assoluto a scoparti selvaggiamente, sono stato il primo a infilarmi dentro di te, sentendoti calda e umida.
Potrai farti scopare da Kou, da Shu, da chi ti pare, ma il primo colpo in assoluto tel'ho dato io.
La tua bocca, la tua lingua, le tue tette... tutto è già stata utilizzato da me"ringhia al mio orecchio.
"Per non parlare delle volte che ti scopavo con violenza... quando gemevi il mio nome, dimenandoti sotto il mio tocco..
Nessuno sarà in grado di toccarti, baciarti, leccarti, prenderti come faccio io, quindi prego little bitch.
Divertiti con chi vuoi, l'attesa del piacere è in se stessa il piacere.
Divertiti quanto ti pare, ma quando mi stufo tu torni al mio fianco e non accetto un no come risposta.
Voglio ricordarti che abbiamo due figli, non possiamo andare a fare i puttanieri per tutta la vita."mi sussurra all'orecchio, mordendolo.
"Va all'inferno Laito!"sbraito.
"Togliti dai piedi!"affermo nervosa.
Lui ride e si scompiglia i capelli, mordendosi le labbra.
Vaffanculo stronzo, giochi sporco.
Sbottono leggermente il vestito, facendo intravedere il seno e gli faccio un occhiolino.
"Lotta all'ultimo sangue?"domanda bevendo Ayato, con Mad al suo fianco, ubriaca.
"Dio ma è ubriaca?"domando, divertita.
"Mh si".
"Gli ormoni sessuali si sentono in tutta la stanza... sia tu che Laito emanate scintille .
Chi sarà il fortunato stanotte?"domanda divertito, osservandomi il seno.
Gli arriva una manata.
"Sono ubriaca ma ci vedo coglione" ribatte Mad, facendomi ridere.
"Credo Shu"affermo.
"Va amica mia e fatti trapanare!"strilla Mad.
"Fatti trapanare come Ayato farà con me stanotte!"aggiunge, ridendo.
Osservo Ayato.
"Andiamo a nanna piccola" ribatte invece Ore-sama.
"Mhh hai già voglia?" chiede.
"Si di andare a dormire"afferma Ayato, sbadigliando.
Rido e mi allontano, sedendomi in braccio a Shu.
"Hana"sorride.
È rimasto per tutto il tempo da solo.
"Come va?" chiedo.
"Mi stavo annoiando"afferma con un sorrisone stampato in faccia.
"Ringrazia la tua salvatrice" scherzo.
"Senti hai voglia di andartene dalla festa?"domando.
Lui annuisce.
I suoi occhi azzurri oceano mi osservano.
Nel cammino verso la mia stanza intravedo appiccicato ad un muretto Laito con un'altra preda.
I nostri occhi si incontrano per un momento, poi ognuno torna a fare quello che stava facendo.
Proseguo il mio cammino, mano nella mano con Shu.
Chiudo la porta a chiave e metto nella teca corona e gioielli.
"Che lusso"afferma divertito.
Sorrido, salendogli sopra e togliendogli l'mp3 che si porta sempre dietro.
"Spero tu non te la sia presa"dico, imbarazzata.
"No tranquilla".
Le mie labbra percorrono il suo collo diafano, mentre le sue mani si posano sul mio sedere.
Unisco poi le nostre labbra e il bacio con lui è profondamente diverso da quello di Laito: dolce, passionale.
Mi spoglia con lentezza, quasi con amore, baciandomi con gentilezza, ma determinazione.
Sa dove mettere le mani  il ragazzo glielo concedo.
È molto più alto e lungo di Laito, quindi quando entra dentro di me strillo.
"Fa male cazzo!"affermo.
Lui mi circonda nel suo abbraccio e io praticamente da quanto sono bassa sparisco.
"Perdonami".
"Mi dai l'idea che Laito non si tanto dotato".
Smetto di respirare un secondo, per poi scoppiare a ridere.
"In realtà è nella norma, solo che tu sei più alto di lui e io sono minuscola... sei tu che sei esagerato" confesso.
Lui unisce le nostre mani e prende a muoversi, facendomi andare di traverso la saliva.
Porca puttana sono in paradiso.
Il ritmo lento e strascicato mi fa desiderare di sprofondare nel più dolce dei paridisi.
"Cazzo Shu."mi mordo le labbra, sospirando di piacere.
Stritolo le nostre mani e inarco la schiena, mentre i suoi occhi azzurri oceano mi guardano con bramosia.
Sto davvero in alto mare.. e il modo in cui si muove.... Dio.
"Che cattiva ragazza"sussurra.
"Molto cattiva" gli do spago, dimenandomi sotto il suo tocco.
Esce da me e finisce col viso in mezzo alle mie gambe.
La sua lingua mi fa urlare e stringere la presa sulla sua chioma.
"Shu porca puttana"impreco, sentendo caldo dappertutto.
"Sta ferma, non muoverti in alcun modo" dice.
Sento i canini infilarsi proprio in quel punto e inizia a bere.
Mi esce un gemito miagolato e tra poco mi metto a fare le fusa.
Pure lui è sorpreso e stringe le mie cosce tra le dita.
"Shu ti prego non ce la faccio più" mi lamento al limite del piacere.
Lui sorride e mi lascia un ultimo bacio li.
Il movimento continua per tutta la notte e diversamente da quanto mi aspettavo il maggiore è pari a Laito in questo campo.
Mi addormento sfinita, tra le sue braccia.





Spazio autrice: beh che dire 366 visualizzazioni non sono poche..
GRAZIE❤️❤️❤️
Sotto la foto del vestito.






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