Capitolo 15

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ATTENZIONE: questo capitolo contiene momenti yaoi(?), scene esplicite di sesso fra femmine e sesso in generale, se siete sensibili non leggete, in caso contrario buona lettura pervertite 😂😏

La notte prima di partire abbiamo tutti le valigie pronte: sospiro, mentre Mad mi sta parlando di qualcosa che non capisco.
"Mi stai ascoltando?"
"Si."
Mini flash back mi si parano nella mente.

"Ti amo Little bitch".
"Sai ameno cosa significa amare una persona?" Domando, sospirando nella sua bocca.
"Che domande..." dice ovvio.
Attendo la sua risposta.
"Tu in realtà credo confonda l'amore con il sesso, ma a me va benissimo così" lo informo con un sorriso dolce.
"Alla fine mi dimostri che sono importante in altri modi" calo la voce.
"Pervertita"
"Da che pulpito" rispondo, leccandogli le labbra.
"Lecca qualcos'altro" mi provoca.
"Subito" rispondo arrivando poco dopo il suo ventre.
È caldo, morbido, mio.
Mi stacco subito: sicuramente questi tipo di preliminari non sono di mio gradimento.
Mi lecco le labbra salate e gli mordo il labbro, mentre lui mi mette sotto.
I suoi capelli mi solleticano la fronte e inizia la vera dolce tortura.

I flashback si interrompono e sembra che la mia voglia sessuale sia aumentata a dismisura.
I suoi gemiti mi riempiono le orecchie e sento dal mio labbro uscire del sangue.
Sono presente nella stanza, fingo di ascoltare la ragazza che chiacchiera da ore, ma nella mia mente solo lui e il suo corpo statuario, la sua lingua calda, le sue mani... Dio...
Sospiro.
"Capito?" Chiede Mad.
Annuisco.
"E quindi?" Domanda mettendomi alla prova.
Merda.
"Si?" Chiedo.
"Oh sei incorreggibile ma a cosa pensi?!" Mi sbraita contro irritata.
"Niente scusa, ora ti ascolto seriamente" dico dispiaciuta.
"Non sono più vergine" riassume facendomi andare di traverso l'acqua.
"Porca puttana Mad! Me lo dici così!" Sbraito.
"E come devo dirtelo?" Chiede.
"Non così!" La rimprovero.
"Beh è stato fantastico.. Dio non pensavo si potesse godere così tanto" mi dice.
"Ehh tu sapessi" ribatto io con le guance rosse.
Puntualmente il suo profumo, le sue labbra mi tormentano e mi perdo un'altra volta.
"Scusa Mad torno subito" le dico.
Corro in salotto, prendo Laito dalla cravatta e mi teletrasporto in camera.
Gli sbottono velocemente la camicia e i suoi occhi verdi smeraldo mi osservano incuriositi.
"Ti sei morsa di nuovo il labbro pensando a me" mi legge nel pensiero e lo maledico.
Le mie mani tramano.
"Che tu sia maledetto per l'eternità.. non riesco a starti lontano per più di due ore e mi fai venire voglia di fotterti come se non ci fosse un cazzo di domani.
Cosa diamine mi hai fatto?!" Gli ringhio contro, mentre le guance si tingono di rosso e il mio corpo va a fuoco.
Laito mi intrappola al muro, portandomi le mani in alto e leccando il mio collo e il mio orecchio.
"Non avrei potuto scegliere compagna migliore: sei esattamente come me.
Schiava del sesso, la mia schiava." Mi dice.
"Non volevo tutto questo!" Lo rimprovero quasi vergognata da me stessa.
Occhi di volpe mi gira di schiena, prendendomi un braccio e tirandolo dietro la mia schiena, intrappolandolo.
Il suo bacino si posa sul mio sedere e avvampo.
Con una mano mi tiene prigioniera, con l'altra mi sposta i capelli e mi toglie il reggiseno, mordendomi la spalla.
"Laito.." gemo.
E meno male che c'è lui e il muro a reggermi, se no sarei già a terra per l'emozione e l'intensità del momento.
Mi toglie l'intimo e mi prende contro il muro.
È violento, fuori di testa come piace a me.
Una volta finito sento le gambe tremarmi e se non ci fosse stato lui a prendermi sarei caduta.
Nonostante abbiamo finito, ho voglia di nuovo e tutto questo desiderio mi destabilizza.
Lacrime amare mi scorrono nel volto e lui sembra accargorsene.
"Non puoi negare a te stessa che tutto questo ti piace Hana.
La tua fedeltà nei miei confronti è fuori dal normale, il tuo corpo è stato fatto apposta per incastrarsi con il mio e il mio solamente.
Tu ami quando ti scopo contro il muro, a te piace qualunque aspetto del sesso che facciamo.
È inutile che provi a negare l'evidenza, tu lo ami, tanto quanto ami me" mi dice sicuro, mentre mi prende il viso tra le mani.
"Non capisco perché ti ostini a rendermi tua schiava.. sono tua da quando ho messo piede in questa maledetta casa e ho visto o tuoi occhi" dico amara.
"Perché amo semplicemente come urli il mio nome e ti dimeni sotto il mio tocco".
"Basta maledizione! Io non ce la faccio più!" Strillo disperata.
"Voglio essere una persona normale!".
I suoi occhi mi osservano per niente turbato.
"Non puoi, ti piace troppo il rumore che i nostri corpi fanno quando si uniscono, ti piace troppo il rumore della frusta sul tuo culo perfetto" mi dice.
Le lacrime ormai scorrono liberamente e mi trovo a chiedermi come possa essere diventata così.
"Va via." Lo liquido.
"Quanto passerà prima che tu mi riprenda dalla cravatta e mi implori di scoparti?" Chiede, esasperato.
"Probabilmente nemmeno 10 minuti" rispondo.
"Tra 10 minuti allora".
"Vaffanculo!" Urlo contro al niente.
"Hana!" Mi richiama preoccupata Mad.
"Cosa c'è?!" Ringhio.
"Cosa succede?" Mi domanda apprensiva.
"È colpa sua! È sempre colpa sua! Maledizione io così non ce la faccio più! Il mio corpo non reagisce al mio cervello, il mio corpo risponde solo a lui, esclusivamente a lui.
Ho la vagina distrutta eppure continuo a farmi scopare senza sosta e sai perché?!" Urlo.
Lei scuote la testa.
"Perché sono schiava del suo maledetto gioco!" Sbraito.
"Non puoi dirgli semplicemente di no?" Domanda.
"No! È quello il problema! Non ci riesco! Sono succube di lui" rispondo distrutta.
"Aia bel problema" mi dice Mad.
"C'è qualcosa che posso fare per aiutarti?" Domanda.
"Prestarmi la tua vagina, perché la mia è distrutta" rispondo, scherzando.
"Magari l'avessi distrutta pure io" dice piagnucolante.
"Cioè? Laito.. eh Ayato Scusa non ti tocca a dovere?" Chiedo.
Lei scuote la testa.
"Mhhh non ci siamo" rispondo.
"Non dirmi che anche tu sei schiava del sesso" ribatto.
"No non ai tuoi livelli" mi schernisce.
"Fanculo" le rispondo.
"Ti aiuto io" aggiungo convinta.
"Come?"Chiede.
Heheheheh.
"Vedrai!" Dico.
"Ragazzi!" Urlo.
"Si?" Chiedono.
"Stasera si va a cena fuori" rispondo.
"Dove?" Risponde incuriosito Laito.
"In un ristorante che manco a farlo apposta si chiama Pandemonium.
Ha più sale, da una parte c'è il ristorante, dall'altra la sala giochi e vicino al ristorante c'è una discoteca." Dico.
"Domani bisogna partire" mi ricorda Reiji.
"Tappati quella fottuta bocca Reiji, stasera si fa come dico io" Ringhio.
"Andiamo su, tutti a prepararsi" aggiungo.
"Tu biondina, con me".
Facciamo un bagno insieme veloce, si ride e si scherza e poi è il momento di prepararsi.
Le metto davanti dei vestiti parecchio provocanti, mentre io commento seduta sul letto.
"Sembri mia nonna" ribatto scocciata.
"Che stile di merda hai" ribatto osservando i suoi vestiti.
"Sta zitta e provati questo" le passo una mia gonna di pelle, con un body trasparente e un reggiseno imbottito.
Se lo prova ed esce imbarazzata.
"Sei una cazzo di bomba" dico.
"Non dimentichiamoci il tocco di classe." Aggiungo, mettendole alla coscia destra una giarrettiera di pizzo che la fascia la gamba a meraviglia.
"Sai andare sui tacchi?" Le chiedo.
"Poco" risponde.
" Oh Gesù, tieni" le presto un paio di tacchi con il tacco grosso.
Fa una camminata avanti e indietro e annuisce.
"Perfetto! Grazie!" Mi abbraccia, mordendomi una guancia.
"Bleah, togliti" dico, divertita.
Io mi preparo in mezz'ora e posso dire che sembriamo davvero gemelle: io gonna di pelle rossa, body nero e tacchi a spillo.
Mi faccio una treccia e mi infilo il capello di Laito.
"Pronta!" Dico.
Scendiamo a braccetto e in fondo alle scale ci sono i 6 fratelli che chiacchierano tra di loro.
"Oh ce l'avete fatta"dice irritato Subaru.
I ragazzi ci osservano a bocca spalancata.
Riusciamo a scendere le scale senza fare figure di merda e sorridiamo complici.
"Ayato ti senti bene?" Chiedo, vedendolo mordersi le labbra.
"S-si" balbetta, osservando Mad.
Io dal canto mio vengo presa dai fianchi da Laito che mi lascia un dolce e provocante bacio sul collo scoperto.
"Sei bellissima" mi sussurra.
"Anche tu" rispondo col sorriso.
"Potete evitare di fare i romantici?" Domanda irritato Reiji.
"Vuoi essere coccolato pure tu?" Chiede Mad, divertita.
"Per carità!" Risponde maggiordomo.
Arriviamo al ristorante e la scritta lampeggia.
"Beh, benvenuti nel mio mondo" dico, facendoli entrare.
Ci accomodiamo e ordiniamo da bere e da mangiare.
Nel frattempo si chiacchiera tra di noi e noto con la coda dell'occhio la mano di Ayato sulla coscia scoperta di Mad.
Le faccio un occhiolino e mi concentro su Laito.
"Sai mi è davvero piaciuto prima in stanza, il tuo modo di essere in quei momenti li mi manda fuori di testa" mi sussurra all'orecchio, posando la mano sulla mia coscia, vicino all'inguine.
"Laito non qui" Ribatto, bevendo un po' il mio Vodka Lemon.
Lui da un sorso al suo Negroni e il suo alito che sa  di alcol mi si infrange contro il volto, accaldandomi.
Esco all'aria aperta, seguita da Laito.
Tiro fuori una sigaretta e l'accendo, passandola un'altra a Laito.
"Non dovresti fumare" mi rimprovera.
"Una non fa male a nessuno"dico.
Occhi di volpe mi si pone di fronte e mi intrappola contro la parete.
La punta del mio tacco si conficca nel muro alle mie spalle e Laito mette una mano sulla mia gamba appoggiata al muretto.
Fumo tranquillamente la mia sigaretta, soffiandogli il fumo in faccia.
"Sai cosa significa quando una persona ti soffia il fumo nel viso?" Mi chiede.
"Certo che si" rispondo.
"Vuoi scoparmi Little bitch?"
"Sempre" .
Il suo sorriso sbarazzino mi arriva dritto laggiù.
Mi mordo le labbra ricoperte da un rossetto rosso.
Laito spegne la sigaretta e unisce le sue labbra alle mie: la sua lingua cerca la mia.
Il suo alito che sa di alcol e fumo crea un mix perfetto.
Essendo una fumatrice e una bevitrice, il sapore di tabacco sulla sua lingua non mi da affatto fastidio.
Mi stacco col fiatone, leccandomi le labbra, per poi prenderlo per mano e tornare al tavolo.
"Dove eravate?" Domanda birbante Mad.
"A fumare" rispondo.
"Ti fa male fumare" mi rimprovera Shou.
"Biondino fatti i cazzi tuoi" ribatto.
Dopo mangiato ci dirigiamo nella sala giochi dove troviamo il biliardino libero.
"Questa volta biondina ti faccio il culo!" Dico divertita, riferendomi a Mad.
"Vedremo" .
Sistemo le biglie e mi abbasso sul biliardo.
"Hana ti si vede il mondo"mi informa Subaru.
"Piace la vista?" Rispondo prendendo la mira.
Laito si mette dietro di me, coprendomi il sedere.
"Un vestito meno succinto non lo hai?" Domanda leggermente irritato.
Nego con la testa e tiro: due imbucate.
Bingo!
"Vediamo che sai fare stronza" la provoco.
"Mad ti si vede il culo" dice sta volta Ayato.
"Colpa sua, è lei che mi ha vestita" si difende la bionda.
Rido.
"Non dirmi che non ti piace quello che vedi razza di pervertito, stai sbavando" lo stuzzico.
Ayato non risponde e le tira giù la gonna.
"L'hai fatto apposta Little bitch?" Chiede divertito Laito.
Annuisco.
"Ahahahaah sfigata! Non ne hai imbucata nemmeno una!" La derido, giocosa.
"Questo perché tu ci giochi da di più" risponde.
Sta di nuovo a me e di nuovo occhi di volpe si mette dietro di me: sta volta il suo coso lo sento attraverso il tessuto.
"Laito.. potresti.. " balbetto, rossa.
"Che?" Chiede, non accennando a muoversi.
"Ehm.. lascia perdere" mi abbasso ancora di più, giocando al suo gioco e tiro.
Non ne ho imbucata nemmeno una per colpa sua.
"Non me lo aspettavo da te Hana" mi dice Mad.
"Sono stata distratta" rispondo solo.
Alla fine vincono Ayato e Mad: Laito per tutto il tempo non ha fatto altro che starmi appiccicato al culo, destabilizzandomi.
"Penitenza!" Strilla Ayato.
"Quale sarebbe? Domando, mentre ci dirigiamo in discoteca e ordiniamo di nuovo da bere.
Fanculo la gravidanza.
La musica è assordante; ci sediamo sui divanetti e osserviamo la gente e le luci del locale.
"Bacio con la lingua con Mad".
Questa penitenza mi piace decisamente tanto.
"Ci stai bionda?" Domando.
Lei annuisce e si mette accanto a me.
Le prendo il viso tra le mani e unisco le nostre labbra, infilo dolcemente la lingua dentro la sua bocca e le succhio la lingua, mentre lei emette un gemito.
L'odore di ciliegia si unisce al mio di vodka e mi da alla testa.
Il nostro bacio si fa più esigente, infilo una mano tra i suoi capelli e la tiro a me.
Continuo a giocare con la sua lingua e a succhiarla, facendola gemere.
"La situazione sta degenerando" Ribatte con voce roca Ayato, seguito da Laito.
Mad mi monta sopra e continuiamo a baciarci.
Le mie mani le stringono i fianchi, mentre lei percorre con la sua lingua il mio collo.
Le palpo il sedere e inizio davvero ad eccitarmi.
Le mordo il labbro, succhiandolo.
"O-okay basta così" dice con voce piena di eccitazione Ayato.
Mad si stacca a malavoglia da me e mi sorride.
"Little bitch piaciuto questa penitenza?" Chiede divertito e agitato Laito.
Annuisco e mi mordo le labbra.
"Ma guadati, hai tutto il rossetto sbaffato." Mi dice Occhi di volpe.
"Mad hai voglia di accompagnarmi in bagno?" Le Chiedo.
Lei annuisce e scompariamo.
La sbatto contro il muro del bagno e unisco di nuovo le mie labbra alle sue.
"Da quando mi piacciono le femmine?" Chiede lei sorpresa.
"Da quando hai scoperto il mondo del piacere" le rispondo, infilando una terza volta la mia lingua dentro la sua bocca.
La mia mano contemporaneamente, si infila sotto la sua gonna e le accarezzo l'intimo.
"Sei già fradicia" le dico, sorridendo.
Le sposto l'intimo e infilo dolcemente un dito dentro di lei.
"Hana"geme.
Le lascio dei succhiotti sul collo e inizio a muovere il dito freneticamente.
I suoi gemiti strozzati mi arrivano alle orecchie, facendomi andare fuori di testa.
Viene in pochi minuti e mi lecco le dita.
Mad ha ancora il fiatone, ma nonostante ciò sbatte me contro il muro,incominciando a toccarmi con insistenza e determinazione.
"Cazzo"impreco.
"Non smettere" la imploro.
Vengo e la osservo con gli occhi lucidi.
"Da rifare" commentiamo insieme.
Ci siamo una sistemata e torniamo sui divanetti, dove Laito e Ayato ci osservano curiosi.
"Che avete fatto in bagno?" Chiede divertito Laito, sapendo già dove vuole andare a parare.
"Little bitch hai caldo? Hai le guance rosse e gli occhi lucidi" mi riprende leccandosi le labbra.
"Molto" rispondo, osservando Mad.
"Tu uguale.. che avete fatto in quel bagno?" Domanda Ayato.
"Fatti gli affari tuoi" lo riprende irritata la ragazza.
"Non ditemi che vi siete toccate a vicenda!" Ci smaschera Laito.
Io e Mad ci guardiamo.
"Esattamente, qualcosa in contrario?" Chiede Mad.
"Affatto" risponde occhi di volpe.
"Com'è stato?" Chiede Ayato alla bionda.
Lei sorride maliziosa e si lecca le labbra.
"Paradisiaco" risponde, facendomi sorridere.
"Quando vuoi bionda" le dico, facendole un occhiolino.
"Fate schifo" ci dice Reiji.
"Reiji, caro, qui dentro si sente l'odore di sesso e di ormoni da kilometri, mi stai dicendo davvero che non ti sei eccitato a vedere due femmine baciarsi e slinguazzarsi come se niente fosse?" Domando.
"No." Risponde.
"Cazzi tuoi" Ribatte Mad.
Laito nel frattempo appoggia una mano calda sulla mia coscia.
"Vieni con me".
Mi prende per mano e mi trascina in bagno, chiudendo la porta a chiave.
Mi osserva mordendosi le labbra e mi spinge al muro.
Il suo dito entra dentro di me e mi osserva sorpreso.
"Ti sei eccitata così tanto quando ti ha toccato  lei?" Chiede divertito.
Annuisco.
"Deve essere proprio brava" dice.
Non rispondo e so che in realtà se prima era calmo e tranquillo, adesso è fuori di testa e geloso fino all'osso.
"Vediamo quanto ci impieghi a venire, vediamo se sono più bravo io!" Ringhia.
Leva il dito infilandosi dolcemente dentro di me.
Maledizione.
"L-Laito sai che tu sei il numero uno" balbetto.
"Implorami di scoparti o non vado avanti".
Mi sta decisamente umiliando.
"Per favore"
"Un per favore non è sufficiente" dice.
"Ti prego!" Lo imploro.
"Ah ah no no, non ci siamo".
"Perché devi umiliarmi in questo modo?" Chiedo.
"Perché è una maledetta lezione che ti meriti".
"Non è affatto vero!" Ringhio.
Lui ride.
"Sta zitta".
Mi cucio la bocca e prende a muoversi violentemente, ma nonostante ciò mi fa impazzire.
Le mie mani si infilano tra i suoi capelli e la sua lingua percorre il mio collo mordendomi in profondità.
"Cazzo Laito" esclamo dolorante.
"Meriti questo e altro" dice furioso.
Gli mordo le labbra e mi lascio travolgere dalla sua rabbia.
Alla fine vengo e senza dire niente si veste e esce, lasciandomi in lacrime.
Mi fermo a pensare al nostro rapporto malato: non stiamo bene.
Mi rivesto e scappo dal locale con la coda tra le gambe.
"Che le hai fatto?!" Strilla nervosa Mad.
"Impartito una lezione, quello che dovrebbe fare anche Ayato" risponde irritato Laito.
"Sei un mostro!" Gli urla contro Mad.
Si alza, vedendomi in contro.
"Hei.." sussurra, abbracciandomi.
Scoppio a piangere disperata: non è tanto per la punizione, quanto più per quello che sto diventando.
Sto andando inesorabilmente verso la deriva, mi sto abissando e ancorando al presente, a lui, nonostante mi stia trascinando giù.
Io all'inizio ero normale, lui mi ha resa insana, le cicatrici ormai chiuse si riaprono e dopo tanto desidero  essere libera, libera dalle sue parole che sanno di sale, dai suoi baci che sanno di menzogna, del suo corpo che mi trasmette veleno ogni volta che si unisce al mio.
La mia umanità sta scomparendo come polvere al vento, il mio cuore brucia per lui, ma come velocemente si infiamma, tanto veloce si spegne, lasciandomi con brandelli di cenere in mano.
Singhiozzo così pesantemente che scoppia a piangere anche Mad.
"Perché piangi?" Domando.
"Perché sento il tuo dolore" risponde, singhiozzando.
"Perché state piangendo?" Domanda una ragazza.
"Fatti i cazzi tuoi" le urliamo in coro.
Laito, e gli altri ragazzi escono dal locale.
"Ti odio!" Gli urlo contro, furiosa.
"Non fai altro che maltrattarmi, che scoparmi, mi tratti come le peggio puttane del tuo corteo e non lo accetto!
Lasciami andare ti prego!" Imploro singhiozzante.
"Non sembra ti dispiaccia quando ti lasci frustare e distruggere la vagina" risponde in tono rude.
"Perché sei tu che me lo fai piacere! Voglio smetterla con tutto questo! Voglio una persona normale accanto!
Il fatto che tua madre ti scopava ti ha fatto cambiare radicalmente.
Laito tu non sei così!" Dico, mentre lo vedo spalancare la bocca.
"Laito no!" Urla Ayato, mettendosi in mezzo e fermando il suo colpo.
"Ma sei impazzito?!" Strilla Shou.
"Vattene puttana e non farti più rivedere!" Mi ringhia contro.
Le sue parole mi uccidono.
"Ma.." provo a parlare.
"Vattene cazzo! Sei libera di andartene, sei libera di prendere altri uccelli, va via!" Strilla.
Le sue parole mi fanno sprofondare nell'oblio.
Mi rialzo da terra, mi tolgo i tacchi e mi dirigo a piedi lontano da loro, col cuore in mano.
"Hana!" Urla singhiozzando Mad.
"No Mad, sta' con loro, vivi la tua vita e sii felice con Ayato.
È un po' psicopatico, ma col tempo cambia" la rassicuro con le lacrime agli occhi.
"Non puoi andartene!" Sussurra.
"Divertiti amica mia".
Osservo il volto di Laito e i suoi occhi verdi bruciano sul mio corpo, come se lo avessi ricevuto davvero il colpo.
"È permanente la tua decisione?" Chiedo rivolgendomi al terzo triplets.
"Si." Ringhia.
"P-Posso venire a prendere prima la mia roba?" Chiedo.
Sbattuta fuori una seconda volta, per una decisone non mia.
"Il più velocemente possibile, prendila e poi sparisci, perché se rivedo la tua faccia ti farò parecchio male" sibila.
"Laito" lo richiama Ayato.
"Toglimela dal davanti".
"Va' Hana, ci risentiamo" mi dice Ayato abbracciandomi.
"Mi mancherai..." sussurro, abbracciandolo a mia volta.
"Anche tu tettona, va'.
Ti voglio bene".
Lo guardo con le lacrime agli occhi e mi incammino verso la villa, facendo i bagagli sul serio.
Me ne vado e mi reco in un hotel di prima mano.
Il giorno dopo cerco lavoro e lo trovo come una squallida barista.
Cerco un appartamento piccolo e lo pago con i soldi rimasti.
Mi sistemo e in due settimane tutto è al proprio posto .
Queste due settimane sono state un inferno: non ho voluto sentire e vedere nessuno.
Incredibile il fatto che gli abbia urlato di lasciarmi andare e ora che sono libera mi sento persa.
Lui era il mio senso, il mio scopo e io senza di lui non sono niente.
La situazione sta degenerando, il mio sangue scorre libero nel lavandino, così i miei singhiozzi.
I tagli sui polsi, i lividi sul corpo, le occhiaie sotto gli occhi.
Lavoro, pulisco casa, riordino, "mangio", "dormo"; tutto procede alla perfezione.
Siamo quasi vicina al parto e mi domando cosa dovrò fare, come potrò  dirgli che il padre ci ha abbandonati.
Osservo il bagno e il lavandino, coperto del mio stesso sangue, ma le cicatrici non ci sono più, la mia pelle si rimargina subito.
Vorrei che rimanessero  li, a dimostrarmi quanto sia stata stupida a parlargli così.
Lui non ha colpe.
Stupida!
Mi manca, mi manca Mad, Ayato...
Il mio telefono ormai squilla sempre, ma non rispondo mai.
Un giorno mi suona il campanello e stranita vado ad aprire.
"Mad..." sussurro.
Lei mi da un potente schiaffo e poi mi abbraccia, singhiozzando.
"Sei una scema! Cosa ti costava rispondere!" Urla nervosa e triste.
"Perdonami" dico solo.
"Tesoro non credi di esagerare?" Domanda Ayato.
"Ayato!" Lo abbraccio.
"Tett... mica tanto... hai smesso di bere sangue?" Chiede.
Mento e li faccio accomodare nella piccola casa.
"Scusate il disordine" dico imbarazzata.
"Vivi davvero in questa topaia da tre mesi?" Domanda Ayato.
Annuisco.
"Volete qualcosa da bere?" Domando.
Loro negano e mi siedo sulla sedia.
"Non ti sembra un po' piccola?" Chiede Ayato.
"Ayato smettila! La metti a disagio così" Ringhia la bionda.
"No tranquilla" rispondo, mordendomi l'unghia.
"Come mi avete trovata?" Domando curiosa.
"Ayato ha minacciato ogni agenzia per trovare il tuo nome sulla lista." Mi dice divertita Mad.
La osservo e noto che è cambiata tantissimo.
"Sono felice per voi due" dico, notando il piccolo anello della ragazza.
Lei sorride.
"Come stai?" Domanda serio Ayato.
"Sto" rispondo.
"Laito...  beh è uscito fuori di senno.
È incontrollabile, irascibile, violento oltre misura." Mi informa Ore-sama.
Al solo sentire il suo nome una fitta mi toglie il fiato.
Non rispondo, preferendo guardare fuori.
Nonostante sia estate, sta piovendo.
Ripenso ai progetti, al mio futuro.
"Come ti paghi questo posto?" Chiede la ragazza.
"Lavoro in un bar" rispondo.
"Quante ore?" Domanda serio Ayato.
"Più di otto" rispondo.
"Quante?!" Mi domanda di nuovo.
"12" rispondo.
"E quanto prendi?"
"800€ non è tanto, ma mi basta." Rispondo, umile.
"Dio non ci credo che mio fratello ti abbia tagliato i viveri così." Ringhia furioso.
"Sei incinta e tra poco partorisci, non puoi continuare a vivere con 800€" Ribatte.
I soldi finché stavo con Laito non erano un problema, ne avevo anche troppi, ma stando tre mesi da sola, ho imparato che la vita non è facile.
"Non importa" dico.
"Sei cambiata Chichinashi" mi informa Ayato.
"Il dolore profondo cambia le persone". Rispondo.
"Sei diventata più passiva, più fredda, più saggia e la tua lingua è meno tagliente" nota.
Guardo per terra.
Nessuno dice niente e lo sguardo di Ayato mi mette a disagio.
"Non parli mai con nessuno?" Domanda Mad.
Nego con la testa.
"Ma come fai a vivere così?!" Ringhia la ragazza.
"Ci vivo per forza così! Questa ormai è la mia casa, che mi piaccia o no e il padre dei miei figli mi ha sbattuta fuori; ora che sono vicina al parto non so nemmeno se dirglielo o meno che ci siamo quasi.
Come sarà dirgli ai miei figli che il padre ci ha abbandonati?!
Mad se le cose non le sai non parlare!" Ringhio.
"Scusa" mi dice la ragazza.
"Non hai intenzione di dirglielo?" Domanda sconvolto Ayato.
"Mi ha chiaramente detto di no farmi rivedere mai più." Dico, ricordando con dolore il suo discorso.
Una fitta violenta mi fa accasciare al suolo.
"No! Non ora!" Prego i miei due piccoli.
"Hana!"
"No non adesso!".
Perfetto.
Le doglie mi fanno urlare dal dolore.
"Sta per partorire!" Urla Ayato nel panico.
"Imbecille non stare lì impalato, chiama Laito e un'ambulanza!" Dice calma Mad.
Il panico mi assale, ho il fiatone e un'altra doglia mi fa piegare in due .
Vengo trasportata in ospedale d'urgenza e il dolore mi fa svenire.


Spazio autrice: eh niente la parte depressa non poteva mancare, quindi niente, godetevi il capitolo e piangete con me.
Ciao.

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