Capitolo 19

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Mia regina non così!" strilla Pierre.
Cado come una pera cotta, mentre un libro mi colpisce la testa.
Sento una risata cristallina arrivare alle mie orecchie e girandomi vedo ridere di gusto Laito.
"Sei un maledetto stron" vengo interrotta da uno sguardo serio da parte di Pierre.
"Riprovate" mi sprona il consigliere.
Mi rimetto in piedi, su tacchi di 20 cm a spillo, su un terreno dissestato, con 2 tomi enormi sulla testa.
Muovo un passo, muovo il secondo, sento la caviglia tremare, ma continuo a camminare su una linea immaginaria: un piede davanti all'altro e arrivo alla mia meta.
Esulto, togliendo i tacchi altissimi anche per me.
Sono passate tre settimane, Pierre e Luke mi stanno aiutando tantissimo: ho migliorato la postura, adesso cammino impettita, mi siedo elegantemente, mangio elegantemente, bevo elegantemente, le uniche cose su cui dobbiamo lavorare sono il linguaggio e la mia cultura abbastanza limitata e superficiale.
Ho anche imparato a mascherare prontamente le mie emozioni e contenere il mio potere, per poi usarlo quando voglio.
I gemelli nel frattempo sono cresciuti tantissimo, ho introdotto loro anche qualche pappa, in modo tale da non averli sempre attaccati al seno.
"Sei stata bravissima" mi dice Laito, baciandomi le labbra.
"Bene, dopo pranzo lezione di latino" afferma Luke.
Mi lamento pienamente.
"Ma a cosa mi serve il latino?!" domando.
"Ti arriveranno lettere scritte in tantissime lingue e questa è una di quelle, anzi una delle più usate" afferma.
"C'è gente che usa ancora il latino?" chiedo, sorpresa.
Lui annuisce e sospiro: sono sessualmente repressa.
Da quando i miei insegnanti sono entrati nella Villa ho tutto il mio tempo occupato con loro.
"Vostra maestà, dopo pranzo dovremmo colloquiare di alcune importanti faccende" afferma Pierre.
"Va bene, in privato?" chiedo, sedendomi elegantemente sulla sedia.
Poggio i gomiti fuori dal tavolo e sto dritta con la schiena: ormai mi viene naturale.
"Hana mi rendi fiero! Finalmente qualcuno con buone maniere!" afferma felice Reiji.
"Anche fin troppe" lo riprende Laito a bocca piena.
Mi pulisco gli angoli delle labbra e scocco un'occhiata a Laito.
"È maleducazione parlare a bocca piena amore" lo richiamo.
"Dovresti iniziare ad assumerti pure tu le tue responsabilità, sei il mio compagno e ho intenzione di proteggerti e amarti come farebbe una vera regina con il suo re, ma non puoi mettermi in imbarazzo davanti agli altri.
Inizia seriamente a pensare al tuo ruolo di Re" affermo, mentre lui spalanca la bocca.
"Ben detto mia regina" afferma Luke.
"Devo seguire pure io le lezioni?" chiede Laito, sconvolto.
"Ve lo stiamo ripetendo da tre settimane Sire" risponde pazientemente Pierre.
"Cosa?! Ma non c'era nel contratto!" afferma.
Mi lascio sfuggire una risata che maschero con un colpo di tosse.
"Perdonatemi" mi scuso, non nascondendo un sorriso.
"Pensa al lato positivo Laito: staremo sempre a contatto" affermo, ridacchiando.
Lui mi lancia un sorriso malizioso e posa una mano sulla mia coscia.
"Pierre devo farti una domanda" dico, buttando giù un sorso di vino.
"Ditemi pure" risponde cordiale.
Mi mordo il labbro, leggermente nervosa.
"Vedi ho qualche problema a trattenere la rabbia e la gelosia nei suoi confronti: appena vedo una ragazza avvicinarsi, io stessa temo per la loro vita.
Ho già ucciso per gelosia e lo farò nuovamente se necessario, ma immagino che una regina sappia controllarsi e non scannare la prima nobil donna che gli si avvicina.
Come faccio?"chiedo.
Lui ci ragiona su.
"Si questo aspetto nessuno ha mai detto niente, siete libera di potervi muovere altezza" afferma.
Spalanco la bocca.
"Davvero?" domando.
Lui annuisce.
"Non verrò giudicata dal mio stesso popolo se uccido una ragazza che ha allungato le mani su di lui?" chiedo.
"No Vostra Altezza, voi siete la Regina, voi potete decidere della vita degli altri" mi dice.
Annuisco e lascio cadere il discorso.
Dopo pranzo ci spostiamo nella mia stanza, trasformata in un prototipo di stanza reale.
Mi accomodo dietro la scrivania, facendo segno ai due di accomodarsi davanti.
Accavallo le gambe e li osservo.
"Manca poco all'incoronazione e i tuoi consiglieri dovranno sottoporti a delle prove fisiche.
Vorremo spiegarti come funziona una cerimonia di incoronazione e dovremmo discutere anche della corona" dice Pierre.
"Prego".
"Allora la cerimonia non è altro che una prova che la regina o il re deve affrontare, davanti a tutta la popolazione dei vampiri.
La prima prova sarà quella più semplice: dovrai dimostrare a tutti che sei tu la vera Regina e che hai il potere.
Come? Palesando le tue ali e la tua forma vampira.
La seconda prova riguarda l'affrontare le tue paure, quelle più infide.
Tua madre ricreerà un prototipo di scena in cui tu dovrai affrontare i tuoi incubi.
La terza sarà quella più difficile: ti marchieremo il corpo con il fuoco e dovrai sopportare tutto." afferma.
Cazzo.
"C-con il fuoco?" domando.
Loro annuiscono e sospiro.
"Che pietra preziosa volete nella corona?" domanda Pierre.
"Lo smeraldo" rispondo.
"Come mai lo smeraldo?"
"Gli occhi di Laito" affermo.
"Molto bene allora, sui libri ora!" mi richiama Luke.
Sbuffo e inizio a tradurre una versione, ricordandomi delle varie declinazioni.
Ci impiego un intero pomeriggio, visto che è parecchio lunga e complicata.
"Finito!" esordisco, guardando l'orario.
"Sono le 9!" affermo sconvolta.
"Ci avete impiegato meno delle scorse volte" mi schernisce Luke.
Il mio sguardo lo fulmina e abbassa gli occhi.
Scoppio a ridere.
"Stavo scherzando Luke, stai tranquillo, mi fido di voi" asserisco.
"Ma " mi alzo e mi avvicino a due uomini.
"Osate solo voltarmi le spalle una volta e tradire la mia fiducia e vi ASSICURO che sarete spazzati via in nemmeno due secondi" ringhio, tirando fuori i canini.
"N-non lo faremo mai sire" afferma spaventato Luke.
"Allora in quel caso non avete niente di cui temere, vi ho già detto che mi fido di voi" dico con nonchalance.
"G-grazie maestà."
Sorrido benevola e scendo al piano di sotto, inciampando in uno scalino.
"Caz... spiterina" mi correggo, rimanendo però in piedi.
"Mh ti sei corretta all'ultimo" afferma divertito Shu.
Emetto un piccolo ringhio e sospiro, prendendo in braccio i piccoli.
"Apri la bocca Ren" lo minaccio.
Lui mi guarda irritato.
"Dai apri!"lo imploro.
Sospiro di nuovo.
"Arriva l'aereoplanino!" dico mentre lo vedo aprire la bocca.
"Dio mi sembro una dannata babbea" affermo.
"Non lo sei?" domanda Ayato.
I miei occhi si posano glaciali su di lui.
"Ripetilo se hai il coraggio" dico calma.
"Perdonatemi sire" mi schernisce.
"Ne riparleremo quando avrò il potere di giudicarti" lo schernisco a mia volta.
"Uhh che paura" afferma.
Gli alzo il dito medio.
"Idiota" rido.
Ren emette un piccolo ruttino.
"Buon pro piccolo mio" dico divertita.
Lui sorride e si appiattisce contro il mio seno.
Mi giro per vedere Laito e Nives e noto che anche la piccola è addormentata.
"Nanna?" mi domanda Laito.
"Scusateci" dico, avviandomi al piano di sopra con Laito.
Mettiamo i piccoli nella culla e Laito mi scaraventa sul letto.
Sorrido e lo accolgo.
"Non ti pare più bello aspettare dopo cena?" domando, mentre lo sento leccare e mordere il mio collo.
"Cazzo" impreco quando lo sento dentro di me; le guance si fanno rosse e il sangue circola più velocemente.
"Perché non avere tutti e due?" chiede.
Geme nel mio orecchio e io vado in tilt.
"Laito..." gemo il suo nome quando inizia a muoversi velocemente dentro di me.
Le mie mani si infilano tra i suoi capelli, mentre lui si abbassa sul mio seno, leccando e mordendo.
Mi stringo a lui, mordendomi le labbra.
"Odio controllarmi così!" afferma irritata.
"Chi ti dice che a letto tu debba controllarti? Io voglio sentirti urlare Little bitch" mi risponde.
Non me lo faccio ripetere due volte e la mia voce si alza.
Questo nostro incontro è violento: cerchiamo tutti e due di dominare l'altro, in una lotta senza fine.
Stanca decido di dargliela vinta e lo vedo ridere.
Vengo in pochi minuti, lui dopo me e ci rivestiamo.
Scendiamo di nuovo al piano di sotto e vedo ridacchiare Mad.
"Che caz..spita ridi?" domando fulminandola.
"Non si vede nemmeno che vi siete dati da fare" afferma divertita.
Le faccio il verso, imitandola perfettamente.
"Che comportamento maturo" mi riprende Ayato.
Gli faccio la linguaccia e mi rimetto a sedere.
"Laito" lo richiamo.
"Mh?" domanda.
"Lo senti questo gorgoglio?"chiedo.
Lui poggia l'orecchio sopra la mia pancia.
"Laito cosa diamine stai facendo?" chiede Shu.
"Io..? Ehm... stavo sentendo il suo gorgoglio" afferma.
"Sei incinta?" domanda Mad sconvolta.
"Certo che no!" le ringhio contro.
"Ho solo mal di stomaco!" ribatto.
"Subito a pensare male!" mi appoggia Laito.
Ad un certo punto sentiamo i gemelli piangere disperati.
"Avevano mai pianto così?" chiedo a Laito.
Lui scuote il capo e ci teletrasportiamo in stanza: quello che vedo mi fa gelare il sangue e infiammarlo allo stesso tempo.
Un vampiro malandato tiene in braccio Ren e sta per morderlo.
Subito gli vado addosso e lo sbatto con violenza al muro.
"Chi sei?" strillo, costringendolo ad inginocchiarsi.
"Mia Regina perdonatemi! Sono solo un povero vampiro in cerca di cibo!" dice disperato.
Lo sbatto di nuovo al muro furiosa.
"E ti sembra un buon motivo per permetterti di mettere le tue luride mani sui miei figli?! Sui figli della tua Regina?!" Urlo.
"Erano abbandonati!" strilla.
"E questo cosa significherebbe?!" ringhio.
"Hana!" mi richiama Ayato.
Immediatamente i 5 fratelli, più i miei consiglieri si palesano nella stanza.
"Molla mio figlio!" dico gelida.
"Perdonatemi vostra Altezza" singhiozza.
"E perché dovrei farlo?!" sibilo, riprendendo in braccio Ren.
"Per clemenza! Farò tutto quello che volete!" strilla.
"Va' via e diffondi questo messaggio a tutti quelli come te: la Regina non perdona, non dimentica, ucciderà chiunque si metta nella sua strada e sarà determinata a portare avanti e far rispettare le regole e le leggi del mondo della notte.
Chiunque si azzarderà di nuovo ad entrare in casa MIA senza lettera di avvertimento verrà eliminato a prescindere!" ringhio.
"Si vostra maestà".
Sparisce in un secondo e mi giro preoccupata verso Nives, che Laito tiene in braccio.
"Avete dato prova di grande clemenza maestà, c'è chi è stato ucciso per molto meno" mi appoggia Luke.
Laito mi circonda i fianchi e mi lascia un bacio sulla tempia.
"Avete palesato anche le vostre ali altezza" afferma Pierre.
"Come?" domando.
"Da domani inizieremo a lavorare sulle tre prove a cui vi sottoporremo" mi informa Pierre.
Sospiro.
"Little bitch che prove?" chiede curioso Laito.
"Per la mia incoronazione" affermo.
"Che tipo di prove?" chiede Mad.
"La prima consiste nel mostrare a tutti quanti il mio potere e palesare le mie ali, la seconda nell'affrontare le mie paure più infide... la terza.... verrò marchiata col fuoco" li informo.
"Cosa?!" strilla Laito.
"Se non verrà riconosciuta dai vampiri lì presenti?" chiede Shu.
"Verrà uccisa e i suoi figli bruciati".
Spalanco la bocca.
"Voglio iniziare stanotte" affermo.
"Se per voi non è un problema" aggiungo.
"Affatto mia regina".
Ci spostiamo tutti quanti in giardino sotto le luci della luna e dei lampioni.
"Per mostrare le ali dovete arrabbiarvi, infuriarvi, ma non perdere il controllo" mi dice Pierre.
"Ci vuole un incentivo"aggiunge Luke.
"Laito spero che per  voi non sia un problema" afferma Luke.
All'improvviso Laito viene imprigionato e gli viene puntato un coltello alla gola.
"Lascialo andare!"
"Solo se riuscirai a trasformarti!".
Luke avvicina sempre di più il coltello alla gola di Laito: prendo un bel respiro e sento il solito calore partire dai piedi, fino ad arrivare alla mia testa e quando riapro gli occhi enormi ali nere coprono la mia figura.
"Lascialo immediatamente."
La mia voce da vampira è completamente differente da quella normale che ho tutti i giorni: più dura, grezza, profonda.
Luke lo lascia andare e lo stringo a me, coprendo entrambi con le ali.
"Hei? Ci siete?" chiede Mad, estasiata.
Alzo un'ala e mi copro d nuovo, mentre unisco le labbra a quelle di Laito.
Tutto dopo, torna nella norma.
"Abbiamo trovato l'incentivo e il tasto di spegnimento in un solo giorno! Complimenti Altezza!".
Sorrido, ma continuo a stringere Laito a me.
"Mi lasci andare?" chiede divertito.
Nego con la testa.
Assumo la forma di pipistrello di nuovo e volo fino ad un albero, trascinando Laito con me.
Mi appendo a testa all'ingiù, circondando occhi di volpe con le mie ali.
"Little bitch... mi arriva il sangue al cervello così" afferma.
Sbuffo e lo rimetto a terra.
"Bravissima!" si complimenta Mad.
"Se qualcuno te lo chiede: digli che sei pazza" le dico.
"Riguardo a?" chiede.
"Tutto questo" rispondo sbarazzina.
Prendo Laito per mano e mi dirigo nella mia stanza.
Subito i nostri corpi entrano in contatto, mani nelle mani, pelle contro pelle, cuore contro cuore.
Tutto di lui mi appartiene: la sua anima, il suo cuore, il suo sangue, il suo corpo.
Veniamo entrambi e crolliamo nel letto sfiniti.
Le settimane a seguire sono in vero e proprio incubo: siamo costretti a dire arrivederci alla Villa, per poi spostarci nella residenza regale.
"Ma non capisco, perché dobbiamo andarcene da casa?" Chiedo affranta.
"Perché dal castello riuscirete a tenere d'occhio il vostro popolo" afferma Pierre.
"Ma Karlheinz non viveva in un castello!" mi lamento.
"Veniva regolarmente a Palazzo".
Sbuffo.
"Ragazzi sapevate di questa cosa?" chiedo.
"Beh in parte si, ma non ci siamo mai entrati dentro" risponde Laito.
Interessante.
Una volta arrivati a Palazzo la mascella mi cade per terra: è fottutamente enorme.
"Cazzo!" affermo.
Il castello si perde a vista d'occhio e sembra in tutto e per tutto simile alla residenza reale di Versailles e di Buckingham Palace.
"Ma gli umani sanno di questo castello?" chiedo.
"No" risponde Reiji.
"Tutti stavano aspettando il vostro arrivo altezza" afferma Luke.
Un corteo di ragazze, ragazzi, vecchie e vecchietti mi circonda, mantenendosi a debita distanza.
Procedo impettita e dritta, mostrando sicurezza e determinazione anche se mi sto letteralmente cagando addosso dall'ansia.
"Benvenuta vostra Altezza!" dicono in coro.
Stringo la mano di Laito e proseguo.
"Mi sembra di essere in un film" sibilo nell'orecchio a Laito.
"Hai presente quando Queen Betta si affaccia alla terrazza e saluta? Beh in quel modo"
ci scherzo su.
"Buonasera altezza!" mi salutano tutti.
Ma che cazzo?!
"Bene vostra maestà: dovrete scegliere le vostre damigelle di compagnia e soprattutto le vostre schiave." afferma Luke, incrociando le braccia.
"Schiave?" domando.
"La Regina deve sempre essere impeccabile" afferma Luke.
"Non voglio chiamarle schiave e sicuramente non le tratterò come tali" ribatto indignata io.
"Sentite come funziona qui? Posso spostarmi per conto mio? Avrò qualcuno che mi romperà l'anima sia di giorno che di notte?" domando.
"Non potrete muovervi per conto vostro: avrete sempre delle guardie e per quel che concerne la seconda domanda: potete stare tranquilla, finché non verrà incoronata, delle pratiche burocratiche ci penseremo noi"
mi tranquillizza Luke.
Sorrido e osservo il dentro del palazzo, soffermandomi ad un certo punto ad una sala.
Ci entro e mi pare di essere rimpicciolita, rispetto all'enorme spazio che mi circonda.
Drappi rossi e oro si mostrano in tutta la loro bellezza, un lampadario di cristallo , bello il doppio di quello di Villa Sakamaki adorna il soffitto, dipinto in maniera egregia.
La sala è enorme, ci entreranno un'orda intera di persone.
Quello che mi colpisce di più sono i troni: una piccola scalinata di marmo, coperta da un tappeto rosso sangue li circonda.
Osservo il trono più grande, che si erge possente e autoritario: i braccioli sono d'oro, incastonati di pietre preziose, il tessuto rosso risalta i rubini che sono incastrati perfettamente nella sedia.
Improvvisamente mi manca l'aria.
"N-non respiro" affermo.
Cado a terra, col fiatone.
Vedere tutto questo lusso mi ha fatto male, contando che sono una persona davvero umile.
"Guardie! Presto! Un medico!" urla Pierre.
"Little bitch guardami" mi richiama.
Il mio sguardo si incastra in quello di Laito.
"Andrai alla grande, non farti prendere dal panico: sei nata per questo!".
"Ogni tuo atteggiamento, ogni tua scelta ti ha portato a quello che diverrai e io non posso che essere felice di avere accanto una vera Regina." continua occhi di volpe.
Vengo trasportata nella mia stanza, dove un enorme letto ricopre metà stanza.
"Non mi piace tutto questo oro e questo rosso" affermo.
"Potrete cambiarlo quando volete altezza" afferma Pierre.
Il medico nel frattempo mi osserva: mi punta una luce nelle pupille e ringhio infastidita.
"Altezza state bene, avete avuto solo un piccolo mancamento, dovuto a stress" mi informa il medico.
"Grazie" affermo.
"Potete pure andare" aggiungo.
"Questo castello è enorme: come farò ad ambientarmi?" chiedo disperata.
"Avrete sempre qualcuno" mi informa Pierre.
Mi alzo dall'enorme letto e mi dirigo nel bagno davanti.
"Ragazzi ma secondo voi cagherò pietre preziose?" domando scurrile.
Laito scoppia a ridere.
"Hana ... cazzo" afferma Mad entrando nella stanza, già tutta cambiata di tutto punto.
È bellissima.
Una piccola coroncina di Alloro le ricopre il capo e il vestito che ha indosso è meraviglioso.
"È proprio la stanza di una regina" afferma col fiatone.
"Pierre, Luke siccome la prudenza non è mai troppa posso chiedevi di svolgere un lavoro per me?" chiedo.
Loro annuiscono.
"Voglio due guardie difronte alla mia porta, che non lascino mai la stanza e che la sorveglino SEMPRE.
In più voglio che i gemelli siano portati qui e che venga affidato loro una balia che sceglierò personalmente, potete andare" li liquido.
"Subito altezza".
"L'erba voglio non cresce nemmeno nel giardino del re" afferma divertita Mad, stupita anche per il mio tono di voce.
"Cazzo Hana! Da una semplice sposa sacrificale alla regina del mondo della notte..." dice estasiata la bionda.
Come ordinato i gemelli vengono portati nella mia stanza e due guardie si inchinano di fronte a me.
"Lieti di servirla maestà" dicono.
Sorrido impercettibilmente.
Prendo in braccio Ren, cullandolo dolcemente.
Bussano alla mia porta e le guardie aprono, facendo entrare 10 ragazze.
"Ecco a voi le balie e le damigelle di compagnia" dice Pierre.
Osservo una ad una le ragazze, di cui una un po' più vecchia.
"Hai esperienza nel campo di balia?" le domando, indicandola.
"Io?" chiede.
Annuisco.
"Ho cresciuto molti principi nella mia vita e tutti sono stati soddisfatti del mio servizio altezza." mi dice, abbassando lo sguardo.
"Non deludermi e soprattutto prenditi cura di loro come se fossero figli tuoi.. ma" mi alzo dal mio letto e avanzo sicura.
"Se oso vedere anche un graffio su di loro reputati una donna morta" ringhio.
"Non lo farò altezza: li tratterò come se fossero i miei figli" dice.
"Bene, Ehm.. ricordami il tuo nome" le chiedo.
"Lea" afferma.
"Bene Lea, puoi andare, verrò a chiamarti io stessa quando avrò bisogno di te" le sorrido gentile e lei fa un piccolo inchino, sorridendo a sua volta.
"Per quanto riguarda loro.. mh potete andare" sorrido cordiale.
"Non volete compagnia?" chiede Pierre.
"Ho già scelto la mia compagnia" affermo, indicando Mad.
"Mi fido solo di lei" dico, mordendomi le labbra.
"Molto bene".
Sentiamo bussare una seconda volta ed entra una ragazza più o meno della mia età che fa un piccolo inchino.
"Buona sera altezza, sono stata incaricata dal vostro consigliere di prepararvi per la serata.
Stasera conoscerete tutti i nobili vampiri e dovrete essere impeccabile" afferma.
"Okay?" domando.
"Vi lasciamo".
Rimango da sola con la ragazza, anche Laito è stato portato via per prepararsi.
Mi infila in vasca e mi lava accuratamente.
"Questa cosa è imbarazzante" affermo.
"So lavarmi da sola" aggiungo.
Lei ride divertita e mi pone sul letto tre vestiti bellissimi.
Ne scelgo uno particolare: verde smeraldo con i ricami d'oro di pizzo.
La ragazza mi lega i capelli in una treccia, dove infila una tiara argentata, piena di diamantini con uno smeraldo al centro.
"Siete bellissima" mi complimenta la ragazza, infilandomi una collana e degli orecchini, abbinati alla tiara.
Mi spalma una specie di crema oleosa che mi fa scintillare manco fossi una stellina.
"Little bitch..." prova a parlare Laito, ma si ferma, osservandomi.
"La vostra regina è bellissima Sire" afferma la ragazza, osservandomi.
"Hai fatto un bel lavoro, complimenti".
"Ti ringrazio Lily" affermo.
Lei fa un piccolo inchino e sparisce.
"Perché questo colore?" chiede divertito Laito.
"Perché è lo stesso dei tuoi occhi" dico.
"E ancora non hai visto la corona" aggiungo, divertita.
Esco dalla stanza, accompagnata da Laito, che mi prende per un fianco.
"Mi raccomando affido a voi la sicurezza dei miei figli" dico, rivolgendomi alle due guardie.
"Non vi preoccupate maestà".
Sorrido e prima che possa entrare nella sala da pranzo, Luke mi ferma.
"Dovete prima essere annunciata ai nobili" afferma.
Ah.
Sentiamo delle trombe suonare e scoppio quasi a ridere.
"La futura regina Hana e il suo compagno, nonché Re, Laito"
Dio ma fanno sul serio?
Entro nell'enorme sala da pranzo, imbandita a dovere.
Cammino sicura, con Laito accanto e i miei due consiglieri dietro.
La gente mi osserva stupita e guardano ogni mio minimo particolare.
I loro sguardi mi fanno agitare.
"È bellissima" afferma uno.
"Mai visto donna più bella" dice un altro.
Sento la presa di Laito farsi più stretta.
"Babbei" sibila.
Lo rimprovero con lo sguardo e mi siedo al centro.
A destra Laito, a sinistra Pierre.
Via via che la cena prosegue, si presentano vari nobil uomini e nobil donne.
"Lei è la contessa di una zona dell'Irlanda del Sud" mi informa Pierre.
"Ma non era sotto dominio inglese?" chiedo.
"Da un punto di vista politico e umano si, ma lei controlla i vampiri di quelle zone" .
Ah.
"Piacere di fare la vostra conoscenza mia regina" saluta allegramente la donna.
"Piacere mio.." aspetto dica il suo nome.
"Lady Lola".
"Piacere mio Lady Lola" dico, sentendomi profondamente ridicola.
Dopo tre ore di presentazioni ho la testa in fiamme.
"Io lo ammazzo!" sibila visibilmente nervosa Mad.
Butto giù un sorso di vino e osservo le persone danzare.
Sembriamo essere tornati nel Medioevo.
Mi giro verso di lei.
"Ayato!" strilla.
Sposto il mio sguardo su uno dei triplets e lo vedo conversare animatamente con una balda giovane vampira.
"Oh" dico solamente.
"È da quando siamo arrivati qui che continua ad ignorarmi e a parlare con le femmine!" ringhia.
"Fatti valere stronzetta! È il tuo uomo!" le suggerisco.
Lei annuisce convinta e mi godo la scena, mangiando un grappolo d'uva.
"Scusa contessina... io non ho titoli, ne sono un vampiro, ma le mani che tu ora stringi sono quelle del mio ragazzo!" ringhia.
"E allora?" domanda lei.
"E allora levati dal cazzo".
La ragazza se ne va indignata e la vedo trascinare fuori dalla sala Ayato.
Laito è sparito, accanto ho solo Pierre.
"Pierre non ti disturbare, va pure a divertirti, mi sei stato d'aiuto, grazie mille" lo ringrazio sincera.
"No, non posso lasciare il vostro fianco" mi dice imbarazzato.
"Va', c'è una nobil donna che ti sta puntando" affermo divertita.
"Va pure davvero".
Così mi ritrovo io da sola e qualche metro più la Shu, visibilmente imbarazzato.
"Shu" lo richiamo.
Lui appena mi vede sorride e occupa il posto di Pierre.
"Ti sta piacendo questo posto?" mi domanda il maggiore.
"A dire la verità? Sento già odore di guai" affermo, appoggiando il capo alla sua spalla.
"Sei bellissima" mi complimenta il biondo.
"Ti ringrazio".
"Tu non vai a rimorchiare?" chiedo.
Lui scuote la testa.
"Ci sono tantissime belle ragazze" lo sprono.
"In realtà me ne interessa solo una" mi informa, osservandomi con i suoi occhi blu elettrici.
"Chi è?" chiedo curiosa.
"Nessuno" risponde, evitando il mio sguardo.
Lascio cadere il discorso e mi alzo.
"Prego continuate pure a protrarre la festa, io ho delle cose di cui mi devo occupare" affermo, alzandomi.
Più in la vedo chiacchierare Laito con una ragazza.
Lei gli sta decisamente troppo vicina e lui non sembra fare niente per allontanarla.
Gli accarezza i capelli e io non ci vedo più.
Mi schiarisco la voce.
"Altezza" fa un inchino profondo.
"Buona sera" dico gelida.
"Cosa pensavi?" domando squadrandola da capo a piedi.
"Altezza?" chiede spaesata.
"Cosa pensavi di fare con lui?" domando gelida.
"Io , io..." balbetta.
"Tu cosa?" ringhio.
"Non penserai davvero che uno come lui possa entrare nelle tue grinfie" rido divertita.
"Io beh...." abbassa lo sguardo.
"Hana non è necessario!" mi richiama esasperato Laito.
"Tu fila via e fatti trovare in stanza: ne ho anche per te".
Lui sospira e si dilegua.
"Rispondi!" strillo.
"Ho detto: non penserai davvero di poter mettere le mani su di lui".
"N-no altezza" afferma balbettante.
"Bene... voglio avvertirti e voglio avvertire tutte le ragazze qui dentro" alzo la voce e  salgo qualche scalino, per farmi vedere e sentire chiaramente.
"Come ben sapete diverrò Regina,  ma voglio avvertirvi su una cosa, in modo tale da non dover diventare una tiranna" Esordisco.
"Voglio essere una regina clemente, giusta e buona e vi prometto che lo sarò, ma voi fanciulle, dal canto vostro non dovrete fare niente che possa farmi arrabbiare seriamente.
Come molti sanno io sono estremamente gelosa delle mie cose e delle persone: ho ucciso e ucciderò di nuovo se necessario per amore.
Laito Sakamaki è il mio Re, solo mio e non permetterò a nessuna di voi di mettergli le mani addosso o posso assicurarvi sul mio stesso regno che non vedrete l'alba."
"Sono stata chiara?" urlo.
"Si altezza" rispondono.
"Detto questo, continuate pure a divertirvi, io ho una questione in sospeso" dico.
"Spero che il messaggio ti sia chiaro" ringhio contro la ragazza.
"Perdonatemi altezza, non succederà mai più" mi avverte la ragazza, guardando in basso.
Bene.
Sorrido e lascio la stanza, subito due guardie mi si affiancano.
Arrivo davanti alla stanza.
"Andate"
Loro obbediscono e entro.
"Sono stati degli angioletti" mi informa la balia.
"Grazie del tuo lavoro Lea" affermo, sorridendo.
"Puoi andare a riposare e se non sei stanca c'è ancora la festa nella sala da pranzo, va pure te lo sei meritato" dico dolce.
"Vi ringrazio maestà" afferma lei, inchinandosi.
"Non c'è n'è bisogno quando siamo da sole."
Ci lascia soli e osservo la culla dove ci sono i piccoli.
Ripongo in una teca di vetro i miei gioielli e la mia tiara, chiudendola a chiave e infilandola al collo.
"Tu" ringhio innervosita.
"Io?" domanda innocentemente Laito.
Mi alzo dal letto e mi dirigo fuori dalla stanza.
"Non fate entrare nessuno, non vogliamo essere disturbati" comando.
"Va bene vostra altezza" rispondono.
Richiudo la porta.
"Tu! Ogni volta la stessa storia!" sbraito.
"Cioè?" domanda sbarazzino Laito.
"Ci prendi gusto a farmi ingelosire?" ringhio.
"Molto" mi da spago.
"Sei solo un fottuto stronzo! Quante volte dovrò scoparti per farti entrare in quella dannata testa che sei solo mio?!" urlo, agitata e nervosa.
"Probabilmente tutta l'eternità che ti ritrovi davanti" sussurra malizioso.
In un secondo gli sono addosso: gli intrappolo i polsi nella mia presa forte.
"Non importa se mi fai ingelosire, il mio marchio è sotto la tua pelle.
Puoi farti scopare da chi vuoi, ma tu porti il mio segno" ringhio, mordicchiandogli l'orecchio.
"Chi te lo dice?" domanda.
"Io" sibilo come un serpente, infilando i canini nel suo collo.
"Hana maledizione!" si lamenta gemendo.
"Stai zitto" dico autoritaria.
Cerca di liberarsi dalla mia presa.
"Sta zitto e fermo" gli intimo.
Levo i canini dal collo e glieli pianto sulla spalla.
I suoi gemiti di dolore mi arrivano dritti laggiù e adesso che ho il potere di dominarlo non posso che esserne felice.
"Correvano bei tempi quando eri tu a dominarmi" ridacchio divertita.
"Chi ti dice che siano finiti?"domanda di rimando lui.
"Non so forse il fatto che sopra di te ci sono io e che fai di tutto per liberarti dalla mia presa non riuscendoci?" chiedo furba.
"Riuscirò a liberarmi"mi ringhia contro.
Gli lecco le labbra divertita.
"Muoviti quanto vuoi, il tuo dolore non fa altro che farmi eccitare" sussurro.
i suoi occhi verdi smeraldo sono dentro ai miei.
Lo mordo nella clavicola e tenta di mettermi sotto.
"Ah ah mio Re, non così veloce" lo riprendo.
"Mollami" strilla, comunque visibilmente eccitato.
Mi apro in una smorfia maliziosa.
"Perché dovrei?" domando.
"Perché te lo ordino".
"Non sei nella posizione di dare ordini" affermo, mordendomi le unghie.
In un attimo di distrazione io sono sotto di lui.
"Maledizione!" mi lamento.
"Ce l'avevo quasi fatta" mormoro irritata.
"Non farti distrarre la prossima volta" afferma lui divertito.
"Ora.. dove erano rimasti?"chiede.
"Dimmelo tu"lo riprendo.
Sta volta è lui a bloccarmi i polsi nella sua ferrea presa.
Infila i canini nella mia gola, bevendo direttamente lì.
Annaspo in cerca di aria e mi mordo le labbra.
I suoi occhi verdi smeraldo mi osservano maliziosi e tentatori come mai erano stati.
"Ti odio".
"Anche io" risponde malizioso.
"Ora... non azzardarti a tenere la tua voce dentro la gola, voglio sentirti urlare e voglio che pure le guardie la fuori ti sentano" afferma con voce roca.
"Dovremmo avere un po' di rispetto per loro" dico, divertita.
"Ma chissene frega" mi dice lui.
Scuoto la testa e mi spoglia del mio bellissimo vestito, lasciandomi in intimo.
Le sue mani mi toccano dappertutto, facendomi andare in un mondo sconosciuto: bacia, lecca, brucia il mio corpo con le sue labbra.
Entra dentro di me con un colpo secco e mi stringo a lui, maledicendolo per il suo essere così perfetto.
"Sei mio" ringhio, mordendogli un orecchio.
"Sempre" afferma lui in risposta muovendosi con velocità.
Intreccio le mie mani alle sue e in poco tempo la mia voce si alza.
Vengo, lui dopo di me e mi addormento come un sasso.
Il tempo scorre, piano piano riesco ad infilarmi in tutti i punti strategici del castello, stringendo amicizie, spie e tanto altro.
Mancano solo due giorni all'incoronazione e mi sento più pronta che mai.

Spazio autrice: eh vabhe, 337 visualizzazioni! Vi sto amando❤️
Buona giornata.

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