Capitolo 14

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Me ne sto tutta la giornata a pianificare nei minimi dettagli mosse, parole e azioni.
"Hana scendi?" Domanda mia madre.
"Si arrivo" le rispondo.
Arrivo in sala da pranzo e mi accomodo accanto a Shou, lasciando il mio trono alla sguattera.
"Ma cosa?" Chiede stranita Mad.
"Prego, accomodati pure al mio posto" dico.
Lei tentenna e poi si siede, nel frattempo arriva anche Laito, che osserva la scena.
"Little bitch come mai hai cambiato posto?" Domanda.
"Così" rispondo vaga.
Lui continua ad osservarmi, perplesso.
"Buona sera Laito" dice gentile Mad.
"Ma se mi hai visto due ore fa, cosa mi saluti a fare?" Chiede, facendola rimanere male.
1-0 per me.
Hehehehhe.
Loro due parlano tra di loro durante la cena, ma Laito continua a lanciarmi occhiate che però non ricambio.
Ha le testa altrove ma è qui fisicamente e conoscendolo bene come lo conosco io, sono arci sicura che stia pensando al mio comportamento assurdo.
Io dal canto mio mi crogiolo nella mia solitudine, per niente sofferta a dire la verità e non parlo con nessuno.
Ho deciso di giocare sporco sia con lei, sia con Volpe.
Laito è prevedibile, anche troppo e ho preso l'importante decisione di utilizzare con lui la psicologia inversa: è un narcisista, vuole stare sempre al centro dell'attenzione e io farò in modo che mettendomi da parte, torni da me strisciando.
"Little bitch che hai? Mi pari strana" afferma pensieroso Laito, stoppando il discorso con la ritardata.
"Io? Assolutamente niente" rispondo, mangiando il mio dolce con tutta la tranquillità del mondo.
"Ha ragione Laito, stasera non hai minacciato nessuno" nota Reiji.
Alzo le spalle e decido di non rispondere.
Dopo cena, Laito mi prende per mano e mi bacia: un bacio disperato, che racchiude tutta la sua ansia.
Mad ci osserva quasi delusa e sembra che il mio piano stia funzionando a meraviglia.
Ci mettiamo tutti in sala e decido di precedere la ragazza, lasciandogli anche il mio posto sul divano, mentre io mi accoccolo su Subaru, che mi lascia un dolce bacio sulla fronte.
È incredibile quanto profumi questo ragazzo.
Laito continua a fissarmi, mentre la ragazza tenta un approccio.
"Laito cosa hai da osservarmi?!" Chiedo.
"È maleducato girare le spalle a chi ti sta parlando, non badare a me, non ti sto minacciando e ti sto dando il permesso di parlarle civilmente con questa dement..ehh Maddy" mi correggo.
"Mi hai appena dato della demente?" Chiede Maddy.
"No" Rispondo semplicemente, mettendo le gambe su quelle di Subaru che prende a farmi i grattini.
A fine serata Laito è sempre più ansioso e stressato.
Dentro di me sto godendo come una bambina, ma anche Mad sembra non fidarsi di me e testa la mia reazione.
"Laito passeresti in camera mia dopo? Volevo farti vedere quel libro di cui ti ho parlato" dice subdola, osservandomi.
Ho gli occhi di tutti addosso e metto su un sorriso sbarazzino, celando prontamente la mia irritazione.
"Va pure tesoro, io nel frattempo vado a farmi un bagno e ti aspetto a letto, quello su cui scopiamo giornalmente e che condividiamo da tre anni INSIEME" ribatto divertita.
Mad sembra fumare di rabbia ed è chiaro ormai a tutti che dietro le nostre conversazioni si nasconde un significato più profondo.
Sento una risatina trattenuta e capisco che proviene da Ayato.
Se Maddy pensa di potermi fottere così, ha sbagliato di grosso: sono io la regina delle tentazioni e delle menzogne, della psicologia, della manipolazione.
Se pensa di mettersi contro di me ha sopravvalutato la mia pazienza e non penso conosca la storia psicopatica che io e Laito condividiamo, così come non lo sapeva la ragazza che ho ammazzato prima di lei.
Jenna si chiamava? Giada? Bho, ormai è morta decrepita.
"Non posso passare Mad, ho da fare" Ribatte dopo poco Laito.
Le faccio un occhiolino e mi alzo dal mia posizione, facendomi prendere in braccio da Laito e trasportare lungo le scale.
Alzo il dito medio a Mad e le auguro una buona notte, mentre viene morsa contemporaneamente dai 5 fratelli.
Faccio fatica a trattenere la mia risata, ma alla fine ci riesco.
Laito una volta arrivato in stanza mi spoglia,
Infilandomi dolcemente dentro la vasca e mettendosi dietro di me.
Mi rilasso completamente e appoggio la mia testa sulla sua spalla, mentre mi lascia dolci baci sul collo.
Oggi ho vinto io.
Mi mordicchia l'orecchio, sussurrando:
"La tua gelosia nei miei confronti non ha limiti  bitch chan, ma la calma che sei riuscita a dimostrarmi oggi mi ha particolarmente colpito".
Sorrido e mi stiracchio, infilando le dita tra i suoi capelli bagnati.
"Lo so" dico divertita.
Nel frattempo la sua mano si è intrufolata dentro di me e emetto un gemito strozzato, mentre il suo respiro profondo, accelerato si infrange contro il mio orecchio.
Ridacchia divertito.
"Bitch chan non ti smentisci mai: pronta subito per me" continua con voce strascicata.
Il suo modo di parlare rude e sporco mi fa eccitare in maniera esagerata.
Le guance si fanno subito rosse.
"È da parecchio che non mi mordi" dico, mentre lo vedo sorridere malizioso.
"Vuoi che ti morda little bitch?" Chiede,spostandomi leggermente dal suo corpo e facendomi girare, in modo tale da avere il mio piede tra le mani.
"Sai che puoi fare di me ciò che vuoi" lo informo.
"È più divertente se mi dici cosa vuoi che io ti faccia, non credi anche tu?" Domanda, baciandomi la caviglia.
I suoi occhi verdi smeraldo mi osservano, lucidi , mentre un lieve rossore si sparge sulle sue guance.
Maledizione rischio già di venire solo a guardarlo.
"Mordimi come solo tu sai fare" sussurro, mordendomi le labbra.
"D'accordo, ma tu nel frattempo devi dirmi che sei solo mia, la mia puttana" dice, leccando la mia coscia.
Rabbrividisco, annuendo.
"Dillo, fatti sentire, voglio sentire la tua voce implorarmi".
Con la sua voce strascicata mi sono già persa e lui mi ha già in pugno.
"S-sono tua e solamente tua" balbetto.
Laito continua ad indugiare, ma ho bisogno di sentire quel lieve pizzicore e consecutivo dolore che i suoi canini mi provocano.
"Laito ti prego" lo imploro, ormai al limite della sopportazione.
"Sei proprio una piccola puttana" mi dice divertito, mordendomi l'interno coscia, facendomi gemere.
Simultaneamente al morso, le mie labbra vengono racchiuse dai miei denti e i miei canini pungono la mia carne, facendomi uscire il sangue.
Lecco il mio stesso sangue, trovandolo in qualche modo buono.
Laito stringe la mia coscia tra le mani, infilando contemporaneamente un dito dentro di me.
Le sue dita da pianista sono perfette, veloci, agili, folli, come folli sono i miei pensieri ora, come il mio respiro che si infrange e si sparge nell'aria, stanco, stroncato.
Laito è follia, è sangue, è oscurità: è quel tipico ragazzo che ti da alla testa con un solo bacio.
Quando sono con lui mi pare di essere in un eterno limbo di lussuria e castità, dannazione e beatitudine, morte e vita.
Lui è tutto questo, è come una droga che non puoi smettere di prendere, è brividi nella schiena, mani intrappolate in una presa sicura e parole sporche sussurrate nell'orecchio.
Laito è pianto, lacrime salate, un sapore dolce amaro che ti rimane nella lingua e ti entra nel cuore, confondendoti le idee, la mente, mette in subbuglio la tua anima e i tuoi capelli, facendoti desiderare di entrare nel mondo del peccato più grave.
Carne contro carne, sesso contro sesso, labbra sopra le labbra.
Lui è un maledetto vertice sensazionale che ti toglie il fiato e da bravo ladro quale è,  è riuscito a portarmi via tutto, senza farsi vedere e io mi ritrovo ad essere la vittima delle sue più impavide e nascoste perversioni.
Sono più che sicura che sia in grado di sussurrarti " ti amo", mentre ti lancia giù da un balcone; si, deve essere così, perché il mio cuore sente questo quando sono con lui.
"L-Laito ti voglio, adesso" Esordisco, presa da una eccitazione febbricitante.
"Sembri un pomodorino" mi schernisce malizioso, prendendomi in braccio e posandomi delicatamente sul letto.
La sua pelle profumata e bagnata si infrange contro la mia lingua calda.
Lecco e mordo il suo collo, il suo petto, mentre quasi lo imploro di farmi male.
La mia mente non regge più, il mio corpo nemmeno: ho bisogno di lui.
Entra più che con facilità dentro di me e geme.
"Maledizione Little bitch sei stretta.."
I suoi gemiti e i suoi ansimi mi fanno davvero andare fuori di testa: la sua voce è maledettamente pazzesca.
"Non farlo" lo imploro, già al limite.
"Fare che?" Domanda, leccandomi il collo.
"Gemere.. rischio di scoppiare subito" lo informo.
"Ti piacciono davvero tanto?" Chiede dando una spinta e gemendo di nuovo.
Maledizione.
"L-Laito.." balbetto, mentre lo sento dare spinte decise.
Porca puttana.
"Sei un fotutto lago" mi fa notare Volpe e arrossisco.
Non mi sono mai eccitata così tanto con qualcuno come faccio con lui.
I suoi gemiti mi arrivano dritti laggiù, facendomi stringere la presa su di lui.
"Lo stai stritolando" mi dice Laito, mordendosi le labbra.
"Ti avverto che non ho molto". Lo informo.
"Di gia?" Domanda divertito.
"Fanculo".
Le mie labbra si uniscono alle sue e tento di farlo tacere, stroncando sul nascere i suoi ansimi.
"Pensavi di fregarmi eh little bitch?" Chiede divertito mentre io mi stringo maggiormente a lui.
"Ci speravo" rispondo.
"Amo vederti fuori di testa per causa mia." Sussurra nel mio orecchio.
Porca puttana.
"Smettila!"
"Perché? Lasciati andare e fammi sentire come gemi il mio nome.
Dovrà sentirti tutta la Villa e non intendo fermarmi finché non otterrò quello che voglio.
Ciò significa tutta la notte se necessario." Sibila.
"Cazzo" impreco.
"V-va bene".
Riprende a muoversi e in pochi minuti sento il mio corpo irrigidirsi, tremare e quasi urlo.
"Brava Little bitch."
"Ma adesso, prendi un attimo fiato e tieniti pronta: si ricomincia" mi dice.
Così si rinizia tutto da capo e mi sembra davvero di perdere la testa.
Il piacere mi annebbia la mente, andiamo avanti fino a notte tarda e i miei gemiti, uniti ai suoi danno vita ad un'armoniosa melodia.
Quando il suo corpo si sposta dal mio è spuntata l'alba.
Siamo sudati davvero tanto e sfiniti.
Crollo in un sogno tormentato e le mie peggiori paure si concretizzano.
Urlo, urlo cosi forte da risvegliare l'intera casa: i miei incubi stanno prendendo forma davanti ai miei occhi e io sono incapace di reagire.
La mia più grande paura? I clown, seguiti dai ragni, dal buio e gli spiriti.
Sono incapace di fare qualsiasi mossa e davanti a me vedo questo clown dimenarsi, posseduto, ricoperto di ragni.
Provo ad urlare, ma non ci riesco.
Sono paralizzata.
"Aiuto" Chiedo aiuto solo dentro la mia testa e vedo la figura avvicinarsi sempre di più.
Grido ancora, più grido e più sembra che questo pagliaccio goda.
Mi sembra che sia tutto reale.
Mi nascondo dal suo sguardo sovrannaturale, malato e singhiozzo pesantemente.
"Svegliati!" Urla una voce potentissima.
"Hana svegliati!".
Apro gli occhi e lancio un urlo spaccatimpani.
Mi dimeno, tremo, convinta che sia un sogno ad occhi aperti.
"Finite incantatem".
Tutto torna normale: i primi occhi che vedo sono quelli estremamente preoccupati di Laito, seguiti da quello degli altri.
Osservo i piedi del letto, dove vedevo la figura, ma non c'è più.
"Hana.." la voce di Laito mi arriva ovattata.
Sono stanca, tanto, ma ho paura che chiudendo gli occhi possa ripresentarsi.
"Piccola va tutto bene" mi dice mia madre, facendomi ingurgitare un calmante.
"Amelia ma che le prende?! Hai visto come urlava? Sembrava la stessero squarciando la gola" dice preoccupato Laito.
Tremo come una foglia ancora, il sudore mi si appiccica al pigiama.
"Sono riuscita a vedere le tue più infide paure e quello che ho visto ha terrorizzato pure me" dice mia madre rabbrividendo.
"Di cosa hai paura?" Mi chiede Laito.
"Clown, buio, ragni e spiriti, più che altro possessioni" lo informo.
"Wow, che incredibile coktail"dice Maddy.
"Cosa ci fa lei qui?! Non ce la voglio!" Ringhio, continuando a tremare.
"Mad perdonala, ma ti conviene uscire ora, deve stare tranquilla" le dice mia madre.
Lei annuisce e sparisce, rivolgendomi un sorriso sinistro che si trasforma in sovrannaturale.
"M-mamma sto ancora dormendo?" Domando.
"Certo che si scocchina".
La voce di mia madre diventa un singulto.
Urlo fuori di me e ho paura di non sapere quando svegliarmi.


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