Arriviamo alla Villa del famoso Tougo Sakamaki, nonché padre del mio ragazzo, alias il mio rapitore.
Mi spinge verso la casa, intimandomi di muovermi.
Nonostante la paura e la rabbia rimango incantata difronte alla Villa: è il quadruplo di quella dei fratelli e tutta di marmo.
Gli sarà costata una fortuna, ma non penso che per lui i soldi siano un problema.
Mi spinge nuovamente dentro la casa, e inciampo nel gradino maledicendomi e maledicendolo.
"Sei proprio un galantuomo niente da aggiungere!" ringhio alzandomi per conto mio.
Vedere che assomiglia così tanto a Laito mi destabilizza: mi sembra di averlo in qualche modo qui.
Le lacrime sgorgano liberamente e in poco tempo mi ritrovo a singhiozzare.
Mi manca, lo voglio accanto ora, a proteggermi e dirmi di non preoccuparmi.
"Dio ma sei così frignona? Ami davvero così tanto mio figlio?" Chiede annoiato.
Annuisco e la nostalgia mi colpisce in pieno.
Mi ricordo del coltello di Subaru che tengo sempre nascosto nella coscia: lo prendo e me lo punto al cuore.
"Liberami o mi uccido!" Urlo.
Lui scoppia a ridere.
"Quello ammazza solo i vampiri puro sangue, non vampiri trasformati" dice.
Crollo in ginocchio e lo mando a cagare.
"Perché mi vuoi? Cosa posso rappresentare io per te?! Non ami tuo figlio? Perché fai così?!" Strillo nel pianto.
"Piccola una cosa per volta: io non amo per niente mio figlio, sono solo cavie per i miei esperimenti e nient'altro.
E riguardo a te: tu sei speciale, davvero tanto speciale; hai sue caratteristiche che mi fanno mozzare il fiato: riesci ad essere elegante come una regina, ma docile con chi vuoi e io ho intenzione di renderti docile come mio figlio ha fatto" mi dice ghignando.
"Sei un'idiota se pensi che mi faccia possedere in qualche modo da te! Laito è diverso! Lui ha mostrato fin da subito il suo interesse sessuale e non solo nei miei confronti, ma sono stata IO E SOLAMENTE io a dargli il consenso.
Se non mi piacesse e se non lo amassi, ancora sarei lì a dare calci e pugni a tutta la tua prole!" Strillo furiosa.
Tch! Compararsi a suo figlio che cosa ignobile!
Mi prende dai capelli, facendomi urlare dal dolore e mi trascina in una stanza spaziosa, larga e accogliente in qualche modo.
"Questa è la tua stanza: spogliati" mi dice duro.
"No!" Ringhio.
"Ho detto: spogliati!" Mi Strilla contro.
Incrocio le braccia sotto al seno, indisposta.
"Te lo scordi babbeo".
"Va bene allora lo farò io!".
Mi strappa i vestiti di dosso, lasciandomi in intimo, mentre io mi dimeno e scalcio.
Mi assesta due schiaffi ben piantati, uno sul labbro già martoriato di suo, l'altro sotto l'occhio, dove inizia a sgorgare del sangue.
Singhiozzo.
Entra dentro di me facendomi urlare.
"Cazzo" impreca col fiatone.
Mi tappa la bocca con la mano, mentre continuo a singhiozzare.
Lo odio.
Spero di morire da un momento all'altro e nel frattempo la mia mente si sposta a Laito ai gemelli.
Voglio tornare da loro.. il ricordo di me e occhi di Volpe insieme mi fa singhiozzare ancora di più.
Non mi rendevo conto cosa intendeva quando ripeteva continuamente questa frase "Sai come ci si sente ad amare così tanto una persona, che poi finisci per odiarla?".
Ora ne capisco il senso, e mentre sento il verme muoversi dentro di me, io non ho mai amato e odiato così tanto Laito insieme.
Una volta finito mi lascia da sola nella stanza a rimpiangere di essere nata e di essermi messa nei casini in questo modo.
Una settimana passa velocemente e l'idea di rivedere Laito e i gemelli mi fa emozionare.
Come al solito Karl mi ha preparato dei vestiti da zoccola, mi ha addirittura messo un collare che non posso mai togliere o sono guai per me.
Il mio corpo è ricoperto di lividi, in faccia il labbro spaccato, un occhio viola..
Non so come mai non spariscono in fretta.
"Sei pronta?" Tuona.
Annuisco.
Arriviamo alla Villa Sakamaki e suono il campanello.
Mi apre Laito.
Tento di abbracciarlo, ma Karl mi blocca dal collare, quasi strozzandomi.
"Fa' per bene puttana" mi ringhia contro.
"Ma come cazzo l'hai vestita? Come l'hai conciata?!" Chiede disperato Laito, toccandomi il viso.
"Va tutto bene" Rispondo.
"Vieni qui" mi ordina dolcemente occhi di volpe.
Faccio per avviarmi ma di nuovo mi blocca.
"Lasciami andare!" Ringhio.
"Hai osato rispondermi?!" Mi dice gelido lui.
Mi assesta uno schiaffo, uno dei tanti che mi fa nuovamente sputare sangue.
Piccole lacrime cristalline mi riempiono gli occhi, ma non oso ribattere.
Laito mi si avvicina e mi stringe nel suo abbraccio.
Nascondo il viso nel suo collo, singhiozzando.
"Ti sembra un buon modo per sottometterla?!
Non è un fottuto cane!" Urla nervoso Laito.
"Beh finché la scopo mi va tutto bene" risponde lui.
Laito mi osserva.
"Lo ha fatto davvero?" Domanda estremamente preoccupato.
Annuisco, mentre lui mi prende in braccio.
"Hana!" Strilla Ayato.
Si blocca, sconvolto.
"Ma che le hai fatto?!" Urla fuori di testa.
"Addomesticata" risponde Karlheinz.
"Sei solo un mostro!" Sussurro, a bassa voce.
Chiudo gli occhi aspettando il colpo, ma quando li riapro nessuno mi ha fatto niente.
Karlheinz è rimasto al suo posto, tranquillo.
"Visto? È così che si addomestica una persona, in questo caso la puttana qui presente" dice divertito.
"Perché il collare?" Domanda Laito, disperato.
"Perché in questo modo capisce chi è il suo padrone" risponde.
"Mi dispiace piccola mia..." sussurra Laito con le lacrime agli occhi.
Mi stringo a lui, continuando a piangere silenziosamente.
"Salvami ti prego" gli dico a bassissima voce.
Mi leva il collare che mi stringeva il collo, tirandolo contro suo padre .
"Finché è qui devi rispettare le nostre regole: se oso vederti con le mani addosso a lei ti faccio fuori" Ringhia Laito.
"Andiamo piccola?".
Annuisco convinta e gli stringo la mano, salendo al piano di sopra.
"La fotterò sempre io meglio di te!" Gli urla il padre.
"Sei proprio un coglione! Non vado a scoparmela! E poi potrei farlo quando mi pare visto che con me non ha problemi! Tu sei solo un fottuto mostro senza cuore!
Non è il modo giusto!" Gli risponde da sopra le scale Laito.
Una volta soli stringo Laito a me con tutte le mie poche forze.
"Non voglio stare più li! Ti prego riportami indietro!" Singhiozzo.
"Tu non hai idea cosa mi fa fare! Ti prego, ti prego portami via da quel posto e non permettermi di tornarci stasera.
Non voglio!" La mia voce non è mai parsa così disperata.
"Ci stiamo lavorando: tua madre ha proposto un piano: stanotte attaccheremo la Villa, tua madre, noi faremo di tutto per salvarti.
Reiji è riuscito a creare una specie di gas soporifero in grado di addormentare tutte le sentinelle di mio padre.
Tua madre una volta entrati dentro bloccherà temporaneamente mio padre e tu... lo ucciderai con questo coltello."
Mi mostra un coltello e sorrido, rincuorata.
"Ti amo" sussurro, facendolo sorridere.
"Non ti sei dimenticata di me allora" mi dice baciando ogni mio livido.
Mi porta in bagno e facciamo un bagno rilassante, successivamente mi cura una ad una le ferite, aiutandosi con la sua saliva curativa.
I brividi mi percorrono la pelle e lui lo nota, facendomi un occhiolino.
Mi toglie il vestito da troia che avevo, per darmi una delle sue maglie che annuso quasi volessi imprimermi addosso e dentro il cuore il suo profumo.
Mi fa una treccia a lisca di pesce e mi sembra di essermi ritrovata.
Mi porta successivamente dai gemelli e lì il mio cuore non regge.
Sono cresciuti in questa settimana, appena mi vedono tendono le mani verso di me.
Sono ancora piccoli e hanno bisogno di latte.
Li prendo in braccio e li attacco al seno.
Subito iniziano a poppare con insistenza.
"Come hai fatto a nutrirli in questa settimana?" Domando, baciando il capo di entrambi.
"Latte in polvere" risponde.
Sorrido e mi allungo verso di lui, baciandogli le labbra.
Mi lecca il labbro, facendomi gemere dal dolore.
In poco tempo sento la pelle ricomporsi e tornare allo stato normale.
"Grazie" rispondo.
Dopo averli allattati si addormentano come sassi e scendiamo al piano di sotto.
Mi metto dietro a Laito, stringendogli la mano.
Si mette a sedere sul divano, il più possibile lontano da suo padre: a destra ho lui, a sinistra Ayato.
Stanno fungendo da guardie del corpo.
Stringo con forza la mano di Laito, che mi bacia la tempia, con amore.
Sorrido e appoggio il capo al suo petto, mentre lui mi lascia un altro bacio in fronte.
"Come stai?" Domanda Mad in apprensione.
"B-bene" balbetto.
In presenza di Karl devo pesare ogni mia parola.
"Sei proprio un uomo senza cuore se adesso ha anche paura di parlare davanti a te" Ringhia Subaru.
"È così che deve essere" risponde.
"Eh ah... mi sembri un po' troppo sana, che ne pensi di un altro schiaffo?" Chiede, facendomi tremare.
"Non la toccherai con un dito." Ringhia Laito, stringendomi.
Karl sorride malizioso.
"Sei uno schifoso maniaco del cazzo" Ringhio.
"Come scusa?" Domanda.
Mi alzo in piedi, così anche Laito e Ayato.
"Ho detto: sei uno schifoso maniaco del cazzo" ripeto.
"Come osi?" Ringhia lui.
All'ultimo riesco a bloccare la sua presa e spingerlo contro il muro, spaccandolo.
"Come hai fatto?!" Strilla.
Non lo so nemmeno io.
"Non oserai mai toccarmi più con un dito e sai perché?! Perché mi sono rotta altamente in cazzo di obbedire ai tuoi ordini di merda! Non è così che si "addomestica" una persona!
Te l'ho sempre detto che Laito è diverso!" Strillo, prendendolo dalla gola.
I miei occhi sono diventati rossi, i canini sono aumentati.
Laito e Ayato lo bloccano contro il muro e io ne approfitto per appropriarmi della sua forza e del suo potere.
Lo mordo con violenza inaudita e affondo i canini così in fondo che strilla.
Bevo così tanto di quel sangue che sono sicura mi basterà per mesi interi.
Il mio fiato è caldo, ho il fiatone e la rabbia negli occhi.
Tiro fuori il coltello che nascondeva Laito nel giacchino e glielo pianto nel cuore.
"Crepa stronzo! Spero che ti torturino così tanto all'inferno da farti pentire di essere nato!" Strillo fuori di me, mentre la punta del coltello trapassa la sua schiena e si conficca nel pavimento, rompendolo.
"Questa è la morte adatta a chi tratta le persone come fai tu! Te lo seri meritato... Karlheinz". Ringhio, mentre lo vedo sospirare, in cerca di aria.
Tiro fuori l'altro coltello e gli taglio la gola, infilandolo nella sua giugulare con forza.
Ho le mani sporche di sangue, il fuoco negli occhi.
Anche se è già morto, il suo sangue è troppo prezioso per essere sprecato così.
Mi lecco le mani, ripulendole.
Sorrido.
"Beh? Che fate non vi servite?" Domando.
Loro negano con la testa.
"Lo sapete si che avete la possibilità di appropriarvi di una forza fuori dal normale?" Domando.
"Beh è un po' inusuale per noi bere il sangue di nostro padre, ma se tu vuoi fai pure.
Te lo meriti con tutto quello che ti ha fatto" mi appoggia Reiji.
Annuisco e mi servo.
Una volta finito mi lecco le mani, le labbra.
Delizioso.
"Mi spieghi come hai fatto?" Domanda Laito, pensieroso.
"Io... non lo so.. so solo che ero arrabbiata, tanto arrabbiata e non ho saputo fermarmi" affermo.
Osservo la figura di suo padre morto con due coltelli ficcati sotto pelle e sorrido, mentre un brivido di piacere mi scuote la schiena.
"È tutto finito". Mi sussurra all'orecchio Laito.
"Figlia mia... ti sei appropriata di tutto quel potere, sei sicura di poterlo controllare?" Domanda mia madre preoccupata.
"Perché non dovrei?" Domando.
"Perché Karlheinz era un puro sangue e i puro sangue sono portati a mantenere e controllare i loro poteri, ma tu? Tu eri una semplice umana e avendo adesso tutto il potere che hai distruggerai tutto e tutti" mi dice mia madre.
"Che idiozia!" Ribatto.
"Fa come ti pare " risponde lei.
"Dovremmo seppellirlo." Asserisce dopo pochi minuti.
I miei occhi verdi smeraldo la fulminano.
"Stai scherzando?!" Ringhio.
"Dopo tutto quello che mi ha fatto proponi anche di seppellirlo?! Fosse per me lo getteremmo in un lago!" Dico, mentre piccole crepe iniziano a increspare il vetro.
"Era pur sempre il re dei vampiri" Ribatte mia madre.
"Re un cazzo madre! Ti sembra di aver visto come mi ha conciata in solo una settimana?! Se Laito non mi avesse curata ancora sarei succube di quel mostro!" Urlo fuori controllo, mentre il vetro si infrange in mille pezzi.
Senza nemmeno rendermene conto, mia madre viene intrappolata al muro.
La lascio andare immediatamente.
"Perdonami..." sussurro, aiutandola ad alzarsi.
"Stai tranquilla" mi dice, accettando il mio aiuto.
Il potere che ora scorre nelle mie vene mi fa rinascere completamente.
Sento i canini ingrossarsi e diventare aguzzi, gli occhi che prima erano verde smeraldo scuro, ora diventano più chiari.
"Ehm.. Little bitch?" Mi richiama Laito.
"'Mh?" Domando, mentre dalla schiena sento due ali palesarsi.
"Cosa sono questi affari?!" Strillo nel panico rigirandomi come una trottola.
Non so come mi trasformo in pipistrello.
"Come cazzo si torna indietro?!" Domando sempre più impanicata.
Mi poso sulla spalla di Laito che mi osserva divertito.
"Sei proprio tenera sotto questa forma" afferma, accarezzandomi il capo.
"Vaffanculo." Sibilo.
Torno alla mia forma umana e sprofondo per terra con Laito sotto di me ad attutire il colpo.
"Cazzo!" Si lamenta.
"Perdonami tesoro".
Osservo la mia schiena e noto due squarci profondi.
"Fai impressione" afferma Mad.
"Davvero molta!" Le da spago Shu.
Pochi minuti dopo la pelle si rimargina.
"Sono guarita" affermo.
"Beh ora sei la regina dei vampiri, appropriandoti del suo potere lo hai sostituito e non ci vorrà molto prima che l'intera stirpe della notte giunga al tuo cospetto.
Dovrai mantenere l'ordine, farti rispettare e svolgere i tuoi incarichi da Regina." Afferma Laito divertito.
Lo guardo a bocca spalancata.
"Cosa?!" Strillo.
"E se volessi abdicare?" Domando, già nel panico.
"Non puoi, almeno che qualcun altro si appropri del tuo potere, come tu hai fatto con nostro padre" afferma Reiji.
La saliva mi va di traverso e il panico si fa spazio dentro di me.
"Ma... io... maledizione! Non potevate avvertirmi prima?!" Urlo innervosita, mentre riprendo la forma del pipistrello.
Oh maledizione che scocciatura.
"Come cazzo faccio a controllare questo coso?!" Domando, innervosita, mentre sbatto da una parte all'altra della casa.
"Aia!" Mi lamento.
Sospiro e mi appoggio al lampadario, mettendomi a testa all'ingiù.
"Non ti conviene metterti li" mi dice Kanato.
"Perch..." prima che possa finire la frase riprendo la mia forma normale e con una presa all'ultimo secondo evito che il lampadario in cristallo si possa frantumare.
"Ma cosa?" Domando sconvolta.
Mi ritrovo dritta, con un lampadario che pesa un casino in mano.
"Non mi sento pronta!" Strillo.
Sentiamo bussare alla porta e mi domando chi sia.
"Vai tu?" Domando a mia madre, mentre mi do una sistemata.
Un nobile vampiro si materializza in casa, osservandomi e osservando il corpo martoriato di Karlheinz.
"Allora è vero!" Sussurra.
"Perdonateci nostra Regina se siamo piombati in casa vostra senza avvisarvi, ma tutto il mondo ha sentito questo cambiamento e volevamo verificare di persona" afferma, inchinandosi.
Eh?!
Guardo Laito che mi osserva curioso.
"Beh, come ben vedete quello che è successo è reale, sono riuscita ad uccidere il re dei vampiri, prendendo il suo posto" dico, convinta.
Mi stupisco perché la mia voce è diversa: più regale, più elegante.
"Saremo lieti di servirla vostra maestà" afferma il vampiro.
"Di farvi da consiglieri." Afferma un altro.
I miei occhi li squadrano con attenzione e scavo nella loro mente: sono sinceri.
"Bene, sarò ben felice allora di avervi come consiglieri." Dico con un piccolo sorriso.
"La ringraziamo maestà per averci dato questa opportunità.
Vi riscriveremo in settimana per procedere alla cerimonia di incoronazione." Afferma.
La saliva mi va di traverso e Laito mi da una pacca sulla schiena.
"Che incoronazione?" Domando nel panico.
"Beh tutto il mondo dovrà sapere che voi siete la regina e che tutto vi è concesso.
Oro, ricchezze, potere, castighi, morti e punizioni" afferma.
"Il vostro compito sarà quello di essere il giudice della stirpe della notte, dovrete avere occhi e orecchie in tutto il mondo, in modo tale da poter applicare la nostra legge contro chi infrange le regole.
Il nostro segreto, dovrà rimanere tale, nessuno può sapere che siamo vampiri." Afferma uno, leggendomi nel pensiero.
Ah.
Bella merda.
"Ma... ma... " balbetto.
"Mia signora balbettare in pubblico è segno di di debolezza.
Abbiamo capito che voi non siete una sangue puro e siamo arrivati qui proprio per questo: darvi una mano" afferma.
"Pensavo di trovare sul trono una puro sangue come vostra madre, Amelia, ma invece siete capitata voi e percepisco la vostra inesperienza in questo campo.
In solo due mesi dovrete imparare a comportarvi come una Regina.
Se per voi Sakamaki non è un problema vorremo stabilirci qui per aiutare la regina." Afferma uno, guardando Reiji.
Perspicaci.
"Va bene" afferma.
Un dubbio mi coglie alla sprovvista.
"E lui?" Domando, indicando Laito.
Loro mi guardano come se avessi tre teste.
"Lui sarà il vostro compagno, vi accompagnerà nelle cerimonie, nelle premiazioni, sarà il vostro braccio destro, il vostro Re, ma sarà solo una figura di minore importanza rispetto a voi" afferma.
"Scusami se ti interrompo, mi diresti gentilmente il tuo nome?" Domando.
"Pierre"Risponde.
"Bene, mh: studiando a scuola, per quanto poco mi piacesse storia era sempre il Re ad avere più importanza rispetto alla regina, perché in questo caso io sono più importante di lui?" Domando.
Pierre sorride.
"Domanda più che lecita mia regina, ma vede è lei che si è appropriata del potere dell'ex re dei demoni e lei ha più rilevanza, se fosse stato il suo compagno a prendere il potere di suo padre, sarebbe stato più importante lui" afferma.
Ah.
"E riguardo i piccoli?" Domando.
"I vostri figli?" Domanda Pierre.
Annuisco.
"Loro saranno il principino e la principessa, prenderanno il vostro posto quando sarà giunto il momento e lei avrà una veneranda età" afferma.
"Verrà incoronato il gemello che per primo ha partorito" afferma di nuovo.
"Il potere è dinastico in questo caso?" Domando.
Lui annuisce.
"Voi vi siete appropriata del potere e quindi voi e la vostra stirpe manterrà il potere per secoli e secoli, a meno che qualcuno non vi uccida prima e faccia come avete fatto voi, ma il potere è sempre dinastico" aggiunge.
Ho bisogno di sedermi.
Troppe informazioni.
La testa mi gira come una trottola: io volevo solo proteggere la mia famiglia.
"Little bitch tutto bene?" Domanda Laito, mentre Pierre gli scocca un'occhiata indignata.
"Poco" rispondo.
"Capisco che è un momento difficile, ma noi saremo tutti con te in questa nuova vita." Afferma convinto.
"Io non la volevo questa nuova vita! Di nuovo qualcuno ha deciso il mio destino!" dico nervosa.
"Beh pensa al lato positivo; ora che sei la regina, potrai decidere tu il destino degli altri." Afferma, mordendomi un'orecchio.
Gli do una gomitata, spostandolo e lanciandogli un'occhiata furba.
"Che la mia nuova vita abbia inizio!" Esclamo, convinta.
Sono pronta? Decisamente no, ma con Laito al mio fianco sento che tutto andrà a meraviglia.Spazio autrice: aiut... 325 visualizzazioni, ma state bene?! Io no! Ho gli esami e ho voglia di buttarmi di sotto.
Vabhe, questa storia sta diventando fantasy😂, so bene che non rispecchia per niente Diabolik Lovers, o almeno non quanto dovrebbe.
Io ho visto solo l'anime e volevo informarmi di più a riguardo al gioco per non dire cazzate e attenermi almeno un poco alla trama, a chi non gli piace è libero di smettere di seguire la storia.
Io in tutto quello che scrivo ci metto anima e cuore e @storieoxlove lo sa bene, visto che le chiedo sempre consiglio su come continuare e rendere più movimentata la storia, per non farla apparire noiosa e monotona.
Detto questo, ringrazio davvero tanto le 325 visualizzazioni 😍 e vi auguro una buona serata!
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VampireTutta la vita rovinata: un cognome, una disgrazia, la fine di un'esistenza e l'inizio ad un'altra. Sakamaki: boriosi puro sangue, sempre in cerca di possibilità, mostri centenari, dotati di un bel visino e un'anima dannata. Hana? La loro vittima. ...