Quando la mattina mi sveglio sento l'acqua della vasca scorrere, segno che Shu si sta facendo un bagno.
Sbadiglio, stropicciandomi gli occhi, successivamente Shu esce dal bagno con i capelli gocciolanti e mi mordo il labbro.
"Buongiorno"
"Giorno a te"rispondo, facendo un altro enorme sbadiglio.
"Dormito bene?"chiede, stampandomi un bacio.
Annuisco e ricrollo a letto.
"Non ho voglia di fare niente oggi! Solo poltrire." affermo.
"Altezza?"
"Mh?"chiedo.
"Posso entrare?"
"Vieni".
Mi copro col lenzuolo e osservo assonata Pierre.
"Altezza stanno aspettando tutti il tuo arrivo per giustiziare Lady Lola."
Cazzo!
"Mi vesto e arrivo"affermo.
Esce dalla stanza e balzo su, vestendomi di tutto punto e infilando la corona.
"Dio è pesante!"mi lamento.
"Shu ti aspetto di la, a dopo!"corro nel cortile e prima di uscire, mi aggiusto i capelli.
Cammino fino al palco di legno, dove la ragazza mi fissa con le lacrime agli occhi.
Pierre mi passa una spada: cazzo ma devo tagliare una testa mica fare pesi!
La osservo scintillare sotto il sole.
Il mio sguardo gelido successivamente si posa su lady Lola.
"Vi prego mia regina!"strilla singhiozzando.
"Chi mi dice che non tenterai di uccidere il principe ereditario una seconda volta?
Scusami ma non mi fido nemmeno delle persone che frequentano il mio letto"affermo, scoccando un'occhiata a Laito.
Con un colpo secco ma ben piantato la sua testa rotola lontana e io conficco la spada nel legno.
Che schifo.
"È questa la fine che faranno i traditori della corona.
Credetemi che non vi conviene mettervi contro di me: parola di madre e Regina."ringhio.
Loro sussurrano e sospiro: il terrorismo psicologico ora non fa più parte di me, ma proprio quando pensavo di doverlo mettere da parte, ne ho avuto bisogno un'altra volta.
Mi reco in sala da pranzo dove consumo la mia colazione in santa pace, da sola, completamente.
Finisco la mia colazione e mi dirigo nel mio "ufficio": questo ritmo sta diventando monotono e noioso.
Sbuffo e osservo la pila di fogli che richiedono la mia attenzione.
"Pierre!"strillo.
"si altezza?"domanda.
"Guarda tu questa roba, oggi la mia testa non regge la burocrazia"affermo.
"Va bene Altezza.. ".
"Io credo andrò a farmi una bella cavalcata"
"Le stalle sa dove si trovano"sorride.
"Perdonami Pierre, domani riprenderò il mio lavoro, ma oggi davvero non ci riesco".
"Andate altezza me ne occupo io".
Sorrido e decido di cambiarmi da questa veste, infilando la corona nel teca di vetro indistruttibile e la chiudo a chiave, infilandola al collo.
"Dove vai?"chiede Laito di tutto punto.
Sobbalzo e stringo il frustino per il cavallo tra le dita: se avessi la possibilità di fargli del male lo farei, ma vincerebbe lui.
Se avessi la possibilità di usarlo su di lui la mia giornata migliorerebbe.
"Dove mi pare"rispondo scortese.
"Nervosa?"chiede.
"Affatto."
"Shu non ti ha soddisfatta?".
"Al contrario damerino"rispondo irritata.
"Mi sono anzi resa conto che è bravo quanto te".
Lo stuzzico.
"Pf, puttana."
"Puttaniere bastardo senza cuore"rispondo irritata.
"Fino a qualche giorno fa te la scopavi questa puttana.."affermo.
"Ed era semplicemente meraviglioso".
Sbuffo.
"Togliti dal cazzo"
"Ma se ci vuoi sempre stare".
Il doppio senso arriva a scoppio ritardato e ringhio.
"Te lo ripeto Laito: levati dal cazzo"sbraito.
"Adoro stuzzicarti"
"Vai a scoparti qualcuna, ma non rompere i coglioni a me".
"Che cattiva".
Sospiro esasperata e tento di andarmene, ma vengo bloccata da lui.
"Laito giuro che se non mi lasci ti arriva il frustino in parti che è meglio per te che non colpisca, se vuoi procreare."
Continua a tenermi e perdo la pazienza.
Lo scaravento al muro e sospiro.
"Maledizione little bitch ci sei andata giù pesante" si lamenta.
"Cazzi tuoi, buona giornata".
Esco dalla stanza, ma decide di seguirmi.
"Dio Laito, ma non hai nient'altro da fare?"sbraito, facendo prepare il cavallo, o meglio lo stallone.
Porca troia è enorme.
"E io come ci salgo su questo coso che sono alta un metro e un tappo?"domando allo stalliere.
"Altezza metterò dei gradini"afferma.
Ah.
"Guarda che lo sapevo eh!"ribatto, salendo sul cavallo.
"E tu che diamine fai?"chiedo a Laito.
"Una passeggiata a cavallo".
Oh fanculo.
Do una leggera pedata al cavallo che parte al trotto e vengo sballottata in su e in giù.
"Cristo mi sta venendo la nausea"affermo, rallentando.
"Ma sei mai andata a cavallo?"domanda divertito Laito.
"Per chi mi hai presa?".
"Non hai risposto".
"No!" rispondo, facendolo scoppiare in una risata cristallina.
"Cosa cazzo ridi? Non è divertente"affermo, col sorriso.
"Come si ferma questo coso?!"domando.
"Hei! Affare peloso fermati!"
Tiro le redini di scatto e il cavallo si impunta, disarcionandomi e gettandomi in un lago.
Spruzzo acqua dalla bocca.
"Maledetto cavallo!"ringhio.
"Cra cra cra."
Un rumore fin troppo familiare mi giunge alle orecchie e balzo sul posto.
"Rospiiiiii" urlo spaventata, correndo sulla riva, zuppa da capo a piedi.
Sento ridere Laito come mai aveva fatto.
"Dio che schifo!"rabbrividisco.
"Maledetto coso peloso é colpa tua!".
Il cavallo sembra guardarmi con insufficienza e lo mando a cagare.
Mi sdrai al sole, liberandomi dai vestiti bagnati.
Sento un fischio di apprezzamento e faccio il dito medio a Laito.
"Perché mi hai seguito Volpe?"chiedo, chiudendo gli occhi.
Lui non risponde e non sento più niente: penso di essere libera ma tutto ad un tratto me lo ritrovo addosso.
"Laito cazzo non sei una piuma!"grido senza fiato.
"Questo lo dici tu"ribatte.
"No lo dice il mio stomaco martoriato" dico ansimando.
Sembra debba morire da un momento all'altro, ma sono una Queen drama, quindi tutto nella norma.
"Hei little bitch hai un ragno tra i capelli".
Urlo e mi alzo in piedi scuotendomi i capelli con fare ossessivo.
Maledetto!
"Dov'è?! Laito non ridere e dimmi dov'è!"strillo nel panico.
"Maledetto sai che sono aracnofobica!"urlo infilando la testa nell'acqua.
"Non c'è stai tranquilla, non lo hai mai avuto."mi informa.
Simpatico.
Strizzo i capelli su di lui e diamo vita ad una battaglia d'acqua.
"Bastardo! Ero impreparata!". ribatto ridendo.
"Svegliaaa"strilla.
All'improvviso il cielo si annuvola e grossi goccioloni ci finiscono in testa.
Prendiamo in cavalli e galoppiamo nella direzione opposta da dove siamo venuti, sbagliando.
"Hei little bitch guarda!" mi richiama zuppo Laito.
Scendo da cavallo e li leghiamo ad un albero, ben nascosti.
"Cosa?"domando rabbrividendo dal freddo.
"Una casetta abbandonata!"afferma.
"Laito non mi piacciono le case abbandonate"lo informo.
"Oh andiamo,ci sono io con te."
"Dovrebbe tranquillizzarmi?"chiedo.
"Stronza"dice entrando.
"Realista"rispondo io, seguendolo.
Al contrario di quello che pensavo la casa è ben messa,pulita e ordinata.
"Ma che?!"domanda stranito Laito.
"Da fuori pareva abbandonata" dico osservandomi intorno.
"Già".
"Magari sono dovuti fuggire da un momento all'altro." propongo pessimista.
"Oppure sono morti".
"Laito guarda! Un biglietto!"dico.
Lo prendo in mano e leggo ad alta voce:
"Siamo ad una fiera, con amore i tuoi genitori".
"Mhh immagino quanto siano amorevoli."
Un suono metallico mi arriva all'orecchio e spingo Laito di lato, prendendo il colpo di spada al suo posto.
"Maledizione!"strillo di dolore.
"Chi siete?"ringhia una ragazza.
Dal volto noto che è un vampiro.
"Sono la tua regina! Hai appena colpito a morte la tua regina!"strillo di dolore, mostrandole il marchio.
La ragazza impallidisce.
"Verrai ammazzata per questo!"ringhio.
"Lo sapevo che questo non era il ruolo giusto per me! Sono passata da uccidere la gente ad essere uccisa!"ci scherzo su, mentre sento la vista annebbiarsi qualche minuto.
"Altezza perdonatemi! Non vi preoccupate starete bene!".
"Lo spero per te o rischi la vita!"sbraito.
"Hana sei una stupida! Perché lo hai fatto?!"mi strilla contro Laito.
"Ho agito d'istinto, come sempre d'altronde quando si tratta di te"affermo prima di chiudere gli occhi.
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Animals
VampireTutta la vita rovinata: un cognome, una disgrazia, la fine di un'esistenza e l'inizio ad un'altra. Sakamaki: boriosi puro sangue, sempre in cerca di possibilità, mostri centenari, dotati di un bel visino e un'anima dannata. Hana? La loro vittima. ...