sei bellissima

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Questa mattina stranamente sono in orario cosi mi preparo, indossando questo:

Questa mattina stranamente sono in orario cosi mi preparo, indossando questo:

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E lasciai i capelli sciolti.
Avrei avuto solo 4 ore. Misi il regalo di Lucifer era bellissimo.

Ed in più stava benissimo con tutto

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Ed in più stava benissimo con tutto.
Presi il primo autobus cosi da poter arrivare 10 minuti prima di tutti. Ne approfitto per andare a prendere due caffè, infondo dovevo ringraziare lucifer in qualche modo.
Arrivata in classe lo trovai seduto alla scrivania intento a scrivere qualcosa.
:- buongiorno, prof- dissi porgendogli il caffè.
:- grazie, bimba. Oggi sei di buon umore è..-chiese lui con un sorriso smagliante. Bimba... Mi aveva chiamata bimba.
:-già- risposi andandomi a sedere al mio posto.
Lui si alzò venendo nella mia direzione, per poi guardarmi per lunghi secondi, poi disse.
:-sei bellissima, quanto vorrei fossi mia - per poco non mi andava il caffe di traverso.
:- Lucifer perchè? Solo perchè non sono venuta a letto con te? Come cazzo è possibile che una come me possa piacere a te? Jack e gli altri hanno ragione sono una nullità.-
Stavo per scoppiare a piangere.
:- woo.. woo... woo.. 1) proprio perchè non sei voluta venire a letto con me sei diversa. 2) sei bellissima come fai a non renderete conto. 3) a quelli gli spezzo le ossa.- mi calmò.. non so ma stare con lui mi faceva sentire speciale. Andò poi al suo posto per cominciare la lezione.
Il tempo passo in fretta e la campanella della terza ora suonò, facendo scattare tutti gli alunni in piedi. Mi stavo dirigendo verso la porta quando qualcuno mi afferrò facendomi tornare indietro, per poi abbracciarmi e sussurrarmi alľ orecchio
:- non sottovalutarti bimba, sei bellissima.- e mi diede un leggero bacio sulle labbra. In classe erano rimaste solo le ragazze che ovviamente dovevano filtrare con ľ uomo più bello di tutta L.A. ma quello che videro le stava facendo ribollire dalla gelosia.
:- a domani ragazze- disse lucifer rivolgendosi alle alunne davanti a loro, mentre mi accompagnava alla prossimo lezione.
:-vuoi venire a pranzo con me oggi?- chiese pacato.
:- non posso, ecco vedi... - non sapevo cosa dirgli. Così decisi di dirgli la verità.
:-ecco io devo andare in ospedale, a.. a trovare mio nonno- mi senti un colpo al cuore, mio nonno ormai da 5 anni era malato, ed ogni volta che potevo gli andavo a fare visita.
:- ah.. mi spiace.. come andrai? la tua moto è rotta - mi ricordò
:-in autobus- risposi entrando in biblioteca e salutando con un gesto della mano Sara la bibliotecaria.
:- senti facciamo così, ti vengo a prendere e ti porto io, poi andiamo alľ Lux ok?- mi suggeri sedendosi al tavolino più infondo di tutta la biblioteca.
:-no, ti ringrazio ma non ti vorrei distu..- mi blocco subito
:-nessun disturbo.- lo ringrazia, senza capire il motivo di perchè faceva cosi tanto per me. Parlammo per 1 ora intera, poi suonò la campanella che segnava la fine delle lezioni, cosi mi incamminaì verso casa...

innamorata del diavolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora