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:- come ti permetti mocciosa? Ma sai almeno io chi sono?- sara spuntava rabbia ovunque
:- si una ragazza di strada qualunque- wow... questa bambina mi piaceva.
Sara stava per darle uno schiaffo, ma le presi il polso
:- provala a toccare e fai una brutta fine, ti avverto che quello che ti ho fatto sulla terra è niente in confronto a quello che potrei farti se provi anche solo a toccarla. Capito?- e cosi dicendo mi incamminai verso la mia stanza.
Arrivata posai la creatura sul letto gigante che avevo.
:- allora piccola, come ti chiami?- chiesi
:- Giulia- rispose con un sorriso.
:- vieni andiamo a fare un bagno- le proposi.
Il suo corpo era cosi gracile e piccolo.
Le preparai la vasca. Una volta dentro iniziammo a parlare.
G:- quanti anni hai?-
C:- 20,  piccola-
G:- perche hai un affetto pari a quello di una mamma?-
C:- forse perchè la mia non ć è mai stata quindi voglio che almeno le altre persone possano contare su di me- effettivamente era così.
Uscita dalla vasca le diedi delle cose che a me andavano piccole. Diciamo che quando ero piccola soffrivo di anoressia, pensavo che i miei non mi volessero perchè ero grassa, così misi di mangiare.
G:-ho paura- mi confesso una volta messa sotto le coperte difianco a me.
C:-di cosa? Nessuno può entrare qui, tranne me.-
G:- non voglio tornare in paradiso, voglio restare con te- si era affezionata cosi tanto a me.
Quando finalmente si fu addormentata usci dalla stanza qualche minuto, giusto il tempo di dire a meze che la mattina dopo mi sarei dovuta allenare. Quando tornai in camera, Giulia stava piangendo, e sara si stava avvicinando a lei con un coltello.
S:- questo non è il posto per te- le continuava a ripetere. Entrai di scatto la presi per i capelli e la trascinai in corridoio, aveva ancora il coltello in mano quando la lasciai.
C:- MA CHE CAZZO FAI? MA SEI IMPAZZITA, È UNA BAMBINA CAZZO- iniziai a urlare e molte persone si iniziarono ad avvicinare. Lei strinse ľ arnese che aveva in mano e me lo infilo in un lato dello stomaco. In quel preciso momento arrivarono Lucifer e Mazikeen. Stavano per parlare ma non gli diedi tempo, tirai un pugno a quella schifosa ragazza
M:-chloe... cazzo quanto sangue stai perdendo- meze si avvicinò a me, ma la mia unica preoccupazione ora era Giulia. Estrassi  il cortello e lo buttai a terra, ignorai tutte le persone intorno a me e rientrai in camera. Giulia er sotto le coperte che tremava come una foglia.
C:-hey va tutto bene, ora ci sono io qui. Ti ha fatto qualcosa?- chiesi avvicinandomi al letto.
Meze e lucifer entrarono in stanza.
L:- cazzo, perdi troppo sangue; io chiamo il medico.- non lo ascoltavo ero intenta a calmare la Bambina.
Mi risvegliai bruscamente, dove era Giulia, apri gli occhi di colpo, e notai Lucifer seduto su una sedia poggiata in un angolo della stanza, Giulia dormiva beatamente vicino a me.
L:- hey bellissima, come ti senti?- il diavolo era seduto vicino a me.
C:- ora meglio, ti prego dimmi che ho fatto male a quella puttana-
L:- è un demone, le fai male ma non le lasci segni-
Guardai il mio polso ed erano le 7 e 15
C:- a che ora si fa colazione?- avevo proprio fame.
L:- quando vuoi andiamo-
C:- mi faccio una doccia e torno.-
L:- io controllo Giulia-
Presi la biancheria intima e mi buttai sotto il getto della doccia.
Dopo 5 minuti, Usci dal bagno e mi diressi verso ľ armadio.
G:- chloe? - mi chiese un pò assonnata Giulia.
C:-dimmi piccola-
L:-buongiorno, mi aiuti oggi ad allenare chloe?- chiese pacato lucifer con un sorriso a 32 denti.
Lei annui divertita.
C:-hey 3 contro 1 non vale.-
Misi per finta il broncio ed entrambi scoppiarono a ridere. Iniziai a frugare nelľ armadio, così scelsi di mettere questo

 Iniziai a frugare nelľ armadio, così scelsi di mettere questo

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C:- in paese ć è tipo qualcosa per prendere vestiti.-
L:- ovvio se vuoi dopo ti accompagno- dovevo prendere dei vestiti per Giulia.
Ci dirigemmo verso la sala dei pasti. In braccio portavo la bambina dai capelli rossi e gli occhi chiari, notai per la prima volta che aveva delle lentiggini.
Entrammo in una stanza gigante, molte persone si inchinarono quando lucifer entro in stanza.
:-buongiorno sire- dissero tutti in coro.
L:-buongiorno sudditi, lei è chloe, una ragazza la quale tengo particolarmente quindi voglio che la trattiate bene. Lei invece è  Giulia, cacciata dal paradiso qualche giorno fa.- lucifer nel frattempo si era seduto e io avevo giulia sulle ginocchia.
:- allora sire, ha trovato questa giovane fanciulla in qualche negozietto?- mi stava dando della puttana?
C:- no, li è dove mi sa tu hai trovato il tuo cervallo- risposi senza sapere chi fosse, cosi tutta la tavolata scoppiò a ridere, compreso lucifer e la persona che avevo insultato.
:- bel caratterino, peso che noi due diventeremo grandi amici- scopri che quel demone si chiamava Vancol, era alto occhi dello stesso colore dei capelli, somigliava molto a meze. E proprio in quel momento indovinata chi è arrivato.
M:- ma buongiorno brutte persone- si proprio Mazikeen
C:- qualcuno qui è  felice è-
M:- come non potrei ho la mia migliore amica proprio qui, alľ inferno- si sedette vicino a me
G:- lei chi è?- mi chiese Giulia sottovoce
C:- lei è Mazikeen, la mia migliore amica. Fa gli alcolici più buoni di tutta Los Angeles- lucifer scoppio a ridere
L:- non ci credo ancora te lo ricordi.- si ovvio che mi ricordavo il nostro 1 incontro
L:- ti va di venire di sopra a divertirti con me?-
C:- te lo sogni-
L:- tanto un giorno sarai mia -
C:-si si certo.- tutti ci guardavano senza capire
C:- ah.. prof Monigstar, lei non sa spiegare- dissi ridendo.
Lui fece il finto offeso, mentre meze continuava a ridere.
Nessuno tranne la mia famiglia stava capendo niente.
V:- allora sorellina, come è andata sulla terra.- chiese Vancol, rivolgendosi a meze.
M:- sai che odio quando mi chiami sorellina, comunque bene.-
C:- aspetta siete fratelli?-
M:- si quel idiota è mio fratello-
V:- io ľ idiota, ma come ti premetti- la colazione ando  avanti cosi fino a quando fu giunto il momento di andare ad allenarsi.

innamorata del diavolo Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora