Esausta di questa giornata,andai in camera, l'unico problema era che mancava il letto, quindi quella sera avrei dormito sul divano.
Scesi in cucina, per prendere un bicchiere d'acqua, vidi mia madre sull'erta della porta e la superai.<<Cosa vuoi per cena tesoro?>>chiese con un tono dolce.
<<Ho voglia di pizza>>gli risposi, mentre cercavo di sorseggiare l'acqua gelida per rinfrescare la gola.
<<Ora hai anche le voglie?...non è che per caso sei incinta?>>.Il mio cervello, non ebbe nemmeno il tempo di elaborare la domanda che, sputai tutta l'acqua addosso a mia madre e la guardai inorridita.
"Ora te le suona come non mai" pensai, ma invece di dare di matto come al suo solito, si mise a ridere.
<<Va bene, provo ad ordinare le pizze>>disse ridendo.
Era talmente divertita che, mentre ordinava le pizze le scendevano le lacrime dagli occhi verde smeraldo.
Continuavo a guardala perplessa, pensavo che, l'aria della nuova città le avesse fatto partire le rotelle del cervello, non si era mai comportata in quel modo, e soprattutto,non avrebbe mai fatto una sceneggiata per quel maledetto shampoo, non avrebbe dato confidenza ad uno sconosciuto, e non si sarebbe messa a ridere sul fatto che sua figlia gli avesse sputato l'acqua addosso!
Era tutto troppo strano, l'unica cosa che volevo era sdraiarmi, chiudere gli occhi e dormire fino al giorno seguente.
Ma quel giorno non fu così.Da quando suonò il campanello di casa, iniziarono ad accadere cose ancora più strane...
***
Andai ad aprire la porta, con un sorriso stampato sul viso, speranzosa che fossero le pizze, ma mi trovai davanti un uomo gigante, con tanti muscoli,e i capelli neri e poco cervello...era Ian.
<<Ciao>>.
<<Ciao>> gli risposi imbronciata.
<<Ti va di andare al parco questa sera?>>mi chiese facendo un piccolo sorriso.
<<Certo che va a fare un giro al parco>>rispose mia madre alle mie spalle, prima ancora che aprissi bocca.
<<Perfetto, allora ci troviamo alle 21:30,a dopo>> e se ne andò.Ero talmente imbambolata, che mia madre dovette staccarmi dalla porta d'entrata e chiuderla; in quel momento non avevo intenzione né di parlare, né di muovere un muscolo dopo quello che aveva detto, volevo solo riempirla di parole.
Sentii di nuovo il rumore fastidioso del campanello, e questa volta andò mia madre ad aprire,e con grande fortuna erano arrivate le pizze.
Dopo essermi ustionata il palato con con la prima fetta, decisi di rompere il silenzio di tomba che si era creato.<<Allora che cosa ne pensi?>>.
<<Di cosa tesoro?>>.
<<Cosa ne pensi della pizza?>>le chiesi.
<<É buonissima>>rispose, mangiandone un altro pezzo.
<<Dai sbrigati,dopo devi uscire con quel tipo sexy>>.
<<Mamma smettila,se fosse per me non ci uscirei>> ribattei con la bocca piena di mozzarella filante.
<<Certo tesoro,ho visto come ti guardava,e sappi che non sei una brutta ragazza>>.
<<Grazie mille mamma, oggi sai proprio tirarmi su di morale>> le dissi guardandola negli occhi.
<<Ma dai sto scherzando,tranne sul fatto che secondo me gli piaci,e anche tanto>>."Io invece penso proprio di no, e anche se fosse non sarebbe la persona giusta per me",avrei voluto rispondergli ma mi trattenni.
Quando finimmo di mangiare erano quasi le 21:30 e, non sapevo ancora come vestirmi. Andai a prendere alcune magliette e dei pantaloni nei famosi scatoloni, decisi alla fine di vestirmi con una normalissima maglia grigia scollata sulla spalla, e dei jeans neri; dovevo ammettere che mi facevano un bel sedere quei pantaloni. Mi avviai verso il bagno a cercare un elastico per legare i capelli in un coda alta, altrimenti sarei morta di caldo e, non ci tenevo che Ian mi facesse la respirazione bocca a bocca.
Mi guardai allo specchio, e i miei occhi gridavano aiuto per la stanchezza. La sera prima, nella catapecchia non avevo nemmeno dormito, per colpa dei maledetti uccelli che continuavano a farsi la guerra.
Presi il correttore di mia madre, e iniziai a stenderlo abbondantemente sul viso. Con il gomito, per sbaglio,urtai la borsetta dei trucchi e cadde il rossetto rosso.
Era uno dei miei preferiti, lo guardai,indecisa se metterlo o no, ma preferivo essere naturale invece che apparire finta, anche se avevo addosso solo un po' di correttore.
Uscii dal bagno per andare a mettermi le scarpe e, non feci nemmeno a tempo ad aprire la porta che mi trovai Ian davanti. Balzai all'indietro per lo spavento, inciampai sui miei stessi piedi e persi l'equilibrio; con un riflesso veloce, quasi impossibile da vedere all'occhio umano, mi afferrò la mano e mi tirò a sé.
Mi trovai immobile, con la testa appoggiata sul suo torace, sentivo il battito del suo cuore che andava ad un ritmo regolare, preciso e ben definito. In quel momento volevo chiudere gli occhi, e addormentarmi sopra a quel petto possente, ma cercai di scollarmi da lui , e in fretta.
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XYO
FantasyUna storia che racconta un'amore senza limiti, ma solo il destino deciderà se il loro amore sarà la loro salvezza o la loro rovina.