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Perfetto...le cose potevano andare molto peggio di quanto pensassi, mi dissi.

<<E tu chi saresti?>>disse la ragazza rivolgendomi uno sguardo di sfida.
<<Mi chiamo Lia>>risposi porgendogli la mano.
<<An, sei tu quella...>>.
<<Quella chi?>>chiesi.
<<Quella che se ne va in giro con il mio ragazzo per tutta la città>>disse irritata.
<<Non sono io ad andare in cerca di lui, ma è il contrario>>risposi schiettamente.
<<E ti aspetti davvero che io ti creda?>>.
<<Perché non dovresti?>>.
<<Perché a tutte quelle come te piacciono i ragazzi come Ian e gli sbavano dietro come delle lumache arrapate>>rispose diretta.
<<Rimarrai sorpresa, perché ti posso assicurare che i ragazzi rudi e stronzi come lui non mi attraggono per niente, quindi te lo puoi tranquillamente tenere>>dissi chiaramente.

Ian si girò a guardarmi ma non volevo che i nostri guardi s'incrociassero, non dopo quello che stava succedendo.

<<Ti ringrazio per avermi dato dello stronzo>>disse Ian dirigendosi verso le scale.
<<Tesoro aspetta un secondo>>disse Ashley.
<<Dimmi>>rispose Ian.
<<Perché non mi hai detto che ieri sera hai dormito a casa di questa zitella?>>disse indicandomi con la mano.

Dall'espressione di Ian di sicuro la domanda non se l' aspettava.

<<Non volevo che ti preoccupassi>>rispose con un sorriso innocente.
<<Ah, quindi, non avete dormito nella stessa stanza, ovvero nella camera di sua madre>>disse con un tono convinto.

Infatti, aveva perfettamente ragione, ma come faceva a saperlo?.

<<Ma ti sei bevuta il cervello? Ma ti pare che io vada a dormire insieme ad una che sembra uno scorfano?>>rispose Ian.
<<Io sarei una scorfana?>>chiesi molto irritata.
<<Sai una cosa...confermo quello che avevo detto prima su di te e se non ti è chiaro posso ripetertelo senza alcun problema>>risposi fermamente.
<<Lia ha perfettamente ragione che sei uno stronzo>>disse sua sorella in mia difesa.
<<Ora sorellina non mettertici anche tu>>replicò il fratello.
<<Siamo solo venuti per prendere il materasso in camera tua, perchè non resisterei un'altra notte in quel maledetto divano duro come il marmo>>disse rivolgendosi alla sorella.

Ora mi era tutto più chiaro... Ian mi aveva dato della scorfana non per offendermi, ma solo per non far scoprire ad Ashley che avevamo dormito nello stesso letto.

<<Lia vieni a darmi una mano>>disse Ian.

Lo seguì, ma prima di raggiungere le scale Ashlay mi prese un braccio e mi tirò a sè.

<<Occhio a quello che fai, se provi a flirtare con lui per te è finita>>disse minacciosamente a bassa voce.

I brividi mi percorsero la schiena fino a raggiungere le punte delle dita dei piedi.

<<Non ti devi preoccupare, non ho alcuna intenzione di portartelo via>>risposi guardandola dritta negli occhi.

Raggiunsi Ian nella stanza di sua sorella. Era molto spaziosa di un colore rosa molto delicato, c'era un letto a mezza piazza, sembrava così comodo, era come lo avevo sempre sognato. Le pareti erano decorate con dei disegni probabilmete fatti a mano; rappresentavano delle strane figure di diversi colori, ma non mi soffermai a chiedere che cosa raffiguravano, perchè ero convinta che un giorno avrei avuto l'oppurtunità di chiederlo direttamente ad Emy. Ian tirò fuori con agilità da sotto il letto un altro materasso più piccolo che, a colpo d'occhio sembrava fatto della giusta misura del mio letto.

<<Bene, ora basta solo portarlo giù>>disse Ian.
<<Prendiamolo per i lembi>>proposi.
<<Ho pensato anch'io la stessa cosa>>disse con un sorriso.

XYODove le storie prendono vita. Scoprilo ora