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Stavano letteralmente morendo dal ridere per l'ennesimo infarto.

<<Siete due cretini>> dissi.
<<Ma dai Lia è stato fantastico>> rispose Emy accovacciata per il dolore all'addome.
<<Avresti dovuto vedere la tua faccia quando ho acceso la luce>> continuò Ian ridendo a crepapelle. <<In effetti non è stato male come scherzo>> disse Jason.
<<Ora non provare ad allearti con loro>>, risposi guardandolo con gli occhi in fiamme.
<<Che diamine ci fate qui? E come siete entrati?>> domandai con un tono di voce più severo.
<<Tua madre mi ha scritto di passare per vedere se stavi bene e vedo che sei in compagnia>>, disse Ian incrociando le braccia al petto e tornando finalmente serio.
<<Non hai risposto alla mia domanda>> replicai. <<Come diavolo siete entrati?>> ribadii.
<<Tua madre ci ha detto dove tiene la chiave per le emergenze, quindi labbiamo presa ed ora eccoci qui>> rispose Emy.

<<Mia madre sta letteralmente dando i numeri>> pensai.

Perché quando era presente Ian mi sentivo smarrita nel vuoto? Perché dovevo sempre arrabbiarmi con lui per ogni singola cosa? Perché non mi lasciva in santa pace?

<<Dai andiamo Ian, lasciamo i piccioncini tranquilli>> disse la sorella facendoci locchiolino. <<Che cos'hai detto?>> chiese il fratello voltandosi verso la sorella.

Non me lo aspettavo affatto, ma in quel momento Ian sembrava davvero arrabbiato ed offeso.

<<Io non me ne vado se c'è Gigio a fargli compagnia>> disse severo.
<<Mi chiamo Jason.>>
<<Come ti pare, ma penso sia ora che tu te ne vada>> disse Ian.
<<Frena la lingua biforcuta, l'unica persona che se ne dovrebbe andare da questa casa sei tu>> risposi con tono fermo. <<Hai una ragazza e dovresti passare le giornate con lei e non con me>> proseguii.
<<Vedo che Ashley di interessa particolarmente>>disse con un sorrisino.
<<Non penso proprio>> risposi con uno sguardo di sfida. <<Ma sai benissimo che lei sarà sempre più bella di te>> disse Ian.
<<Su questo non ho mai avuto nessun dubbio>> risposi voltandogli le spalle.

Si era creato un silenzio di tomba ed Emy cercava di strattonare il fratello fuori dalla porta, ma era un'impresa impossibile.

Nel frattempo Fox si era svegliato dal suo dolce pisolino pomeridiano e fu proprio lui a rompere il silenzio con un sbaglio rumoroso.

<<E quello che ci fa qui?>> chiese la sorella con gli occhi spalancati.
<<L'abbiamo trovato ferito nel bosco e l'ho portato qui per curarlo>> dissi.
<<Ian, vedi anche tu quello che vedo io?>> continuò Emy.
<<Sì>> rispose il fratello mettendo le braccia lungo il corpo.
<<Sapete che cosè vero?>> ci chiesero entrambi in coro.
<<Sì, è una volpe>>, rispose Jason prima che aprissi bocca.
<<Attento a quello che dici>>, disse Ian con tono minaccioso.
<<Ma voi due la volete piantare oppure no! Non che cosa tu abbiamo con Jason e in questo momento non mi va nemmeno di saperlo, ma la devi piantare>> dissi rivolgendomi ad Ian. 

Per qualche strano motivo vidi il suo corpo irrigidirsi e i pugni erano serrati lungo i fianchi.

<<Perché non lo chiedi a lui?>> domandò.

Quando vidi lespressione di Ian mi venne in mente lo stesso ragazzo che mi aveva aggredita la stessa sera in cui avevo conosciuto Jason per la prima volta.

<<Andiamo>> disse Emy  mentre il fratello usciva dal salotto.

Fu un miracolo sentire finalmente la porta dentrata chiudersi.

XYODove le storie prendono vita. Scoprilo ora