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<<E quale altra sorpresa mi hai riservato?>>chiesi curiosa.
<<Se è una sorpresa non posso rivelartela>>disse sorridendo.
<<Va bene, allora ti seguo>>risposi, aprendo la portiera della macchina.

Ci allontanammo dalla città e ci volle più o meno una mezzoretta per fermarci vicino ad un dirupo.
Davanti ad esso, a parecchi metri di distanza c'era in una collina isolata immersa nel verde.

<<Perché ci fermiamo qui?>>chiesi.
<<Perché ora dobbiamo usare le gambe"rispose ridendo.
<<Vedi quella collina?>>proseguì.
<<Sì>>risposi proccupata.
<<La raggiungeremo a piedi>>rispose.
<?Ma sei impazzito?>>chiesi.
<<No, ma tu fidati di me>>disse.
<<Va bene, ma se muoio sappi che mi avrai sulla coscienza>>dissi alla fine.

Scendemmo dall'auto e facemmo qualche passo verso il burrone.

<<Per raggiungere quell'altura ci dobbiamo buttare da questo dirupo>>dissi allarmata.
<<Io non credo>>rispose.
<<E come vorresti fare?>>chiesi rassegnata.
<<Guarda alla tua destra>>disse Jason.

Nascoste, affianco al burrone si potevano scorgere delle scale che probabilmete ci avrebbero portato ai piedi della collina.
Nel frattempo mentre camminavamo, mi chiedevo che diamine ci facevamo lì in mezzo al nulla. Ero curiosa di sapere di quale sorpresa stesse parlando, ma allo stesso tempo ero preoccupata; e se per caso Jason aveva cattive intenzioni?.
Senza volerlo, iniziò a salirmi il panico.

<<Che ci facciamo qui?>>dissi, cercando di avere un tono di voce naturale.
<<Se mi segui ti porto in un posto speciale che solo io penso di esserne a conoscenza>>.

In quel momento mi venne in mente il giorno in cui Ian bussò alla mia porta chiedendomi se avevo voglia di uscire e nella stessa sera conobbi anche Jeson.
Scacciai immediatamente quel pensiero, perché ora spettava a me decidere se seguirlo oppure inventarmi una semplice scusa per farmi riportare a casa all'istante.

<<Va bene, ti seguo>>dissi alla fine, facendo qualche passo verso di lui.
<<Sono felice che tu ti stia fidando di me>>rispose sorridendo.

Camminammo fino alla cima della collina, quella notte il cielo era stellato, non c'era nemmeno una nuvola che coprisse quelle meraviglie, spostai lo sguardo per osservare la bellezza che la natura ci offriva. Davanti a noi c'erano pile degli alberi illuminati dalla luce della luna e le loro ombre coprivano i ciuffi d'erba ai loro piedi. Era un posto tranquillo, ideale per leggere o scrivere un libro in santa pace. Porsi il mio sguardo ancora più in là e vidi la città di New York illuminata dalle sue solite luci, ma ero incantata da quel fantastico ed incantevole paesaggio.

<<Che ne pensi?>>chiese Jason guardandomi.
<<Sono davvero senza parole>>risposi sincera.
<<Sono contento, ma ora ti porto a vedere la vera sorpresa>>.
<<Non era questa la sorpresa?>>chiesi aggrottando la fronte.
<<Eh no>>rispose con un sorrisino malizioso.

Scendemmo dal colle e ci dirigemmo verso gli alberi. Quando fummo abbastanza vicini osservai la loro immensa chioma coperta di foglie, molto probabilmente di colore verde, i fusti erano molto robusti e di grandi dimensioni.
Ci inoltrammo in quella che sembrava una piccola foresta. Il silenzio ci avvolgeva, non si sentiva nessun animale e quella notte il vento non agitava il compatto fogliame degli alberi.
La luce della lune penetrava lievemente sopra le nostre teste e, dopo un paio di minuti ci trovammo in un ampio prato circondata da alberi ancora più grandi di quelli visti precedentemente. Aveva dei ciuffi d'erba di varie misure che la tappezzavano e Jason mi prese la mano per portarmi al centro.

XYODove le storie prendono vita. Scoprilo ora