Il buio mi circondava ed io precipitavo nel profondo degli abissi, volavo nel vuoto e più scendevo più il vento penetrava in ogni singola parte del mio corpo.
Cresceva la sensazione di vuoto e prima o poi mi sarei schiantata al suolo, ma quando?
Continuo o a scendere i forse era solo una mia sensazione?.
Ebbi il coraggio di aprire gli occhi e vidi una luce, la solita luce.
Questa volta, però, non stavo correndo né precipitando; l'aria mia stava sospendendo distesa nel vuoto.<<Lia>> sentii sussurrare. <<Sono qui>> proseguí la voce.
Quel suono era familiare, ma non riuscivo a identificarne la provenienza.
Era davvero impossibile che fosse la luce a parlarmi, perché le uniche volte che lo aveva fatto la sua lingua era incomprensibile a tutti gli effetti.<<Ma se non era lei, allora chi stava parlando?>> mi domandai nel sogno.
Quando mi capitava di fare quel sogno in particolare era come se fosse nella vita reale, perché sembrava talmente autentico che se mi fossi ferita avrei sentito il dovere esattamente come nel mio mondo.
<<Chi sta parlando?>> ebbi il coraggio di domandare.
Ero completamente paralizzata, non potevo muovere nemmeno un muscolo per la compressione dell'aria sul mio corpo e questa cosa mi faceva letteralmente impazzire.
L'unica cosa che potevo fare era guardare il punto luminoso davanti a me.
Mano a mano che trascorreva il tempo la luce si avvicinava sempre di più verso il mio corpo, fino a quando dovetti chiudere gli occhi per il suo fortissimo bagliore luminoso.
Sentivo la luce a contatto con la mia pelle, era calda e piacevole al tatto. Avevo la sensazione che mi stesse accarezzando con delicatezza, ma non ne ero pienamente sicura.<<Apri gli occhi>> continuava a ripetere la voce. <<Apri gli occhi Lia>> ripetè. <<Sono Jason>> disse alla fine.
<<Che cosa?>> dissi nel sogno e mi svegliai con il respiro affanato.Sobbalzai sul divano per lo spavento terribile.
Ero sudata fradicia e terrorrizzata, le mani mi tremavan lievemente e i musoli dell schiena erano copletamente rigidi; in particolare, facevo fatica a muovere le spalle e il collo
<<Tranquilla Lia, sono io>> disse prendendomi la mano.
<<Che ci fai qui?>> chiese con le lacrime agli occhi.
<<Avevi detto che se avevo bisogno di ripetizioni potevo venire da te e così ho fatto>> rispose.
<<Giusto, ma non farlo mai più>> dissi seria.
<<Scusami, non era mia intenzione spaventarti a morte, ma dato che non mi venivi ad aprire ho scoperto dov'è tua madre ha nascosto la chiave e così sono entrato>> confessò.
<<Ma perché tutti sanno dove si trova quella maledetta chiave tranne io?>> domandai seccata.
<<Non saprei>> rispose. Forse perchè il posto in cui l'ha nascosta è molto facile da trovare.Feci un sorrisino per nasondere le mie emozioni. Perchè continuavo a fare quei sogni strani completamente senza un senso logico?
<<Sei sicura di stare bene? Sei tutta sudata, sembra che tu abbia corso una maratona>>rispose Jason fissandomi intensamente.
<<Sì, non ti devi preoccupare per me, sto bene, ho solo bisogno di una doccia fresca>> risposi cercando di sembrare il più sincera possibile.Alcune volte mi stupivo perfino di me stessa su quanto fossi brava a mentire con le persone, ma era meglio non farci l'abitude perchè nella vita tutto ha un costo e quando le persone entrano nel mondo delle bugie finiscono per fare del male non solo a loro stesse ma anche a tutti gli altri.
Era tutto talmente strano, niente aveva un senso e più ci pensavo più domande mi ponevo... forse il problema di quei strani sogni stava nel fatto che soffrivo di qualche forma dei depressione, ma quei sogni e quelle sensazioni erano troppo reali.
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XYO
FantasyUna storia che racconta un'amore senza limiti, ma solo il destino deciderà se il loro amore sarà la loro salvezza o la loro rovina.