¿colpa dei sogni?

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Qualche giorno dopo
Ora capisco, capisco perché Lee Seunghoon è odiato in questa azienda, da quando abbiamo avuto quel piccolo dibattito nel magazzino continuo ad odiarlo.
Continua a stuzzicarmi e poi non capisco neanche io perché dovevo nascondermi.
Ora pensa che mi piaccia anche se in parte.

Non lo sopporto più, ogni volta che ci incontriamo finiamo per litigarci pesantemente.

Proprio ieri abbiamo litigato, stavo sistemando dei giochi in vetrina e mi ha fatto subire il finimondo, è venuto e ho dovuto rispostare tutto a suo piacimento e allora io gli ho risposto male, gli ho detto che se deve farmi rompere la schiena è meglio che faccia lui i lavori al negozio e poi sono andata a casa visto che era l'ora di staccare da lavoro.

Comunque ora sono nel negozio alla casa e sto aspettando che dei clienti che si trovano nel negozio da ormai un quarto d'ora a guardare paghino.

Però nel negozio entra il diavolo, Seunghoon e si avvicina

"Qualcuno può sostituire Cha Sun Hee? Devo fare una riunione con lei" cosa? Riunione?

"Si certo vado io" dice Soyeon, la ragazza più simpatica in questo negozio.

"Cha Sun Hee le comunico che d'ora in poi lei sarà la mia segretaria e quindi dovrà aiutarmi anche in tutto, ora prenda le sue cose e si trasferisca nell'unico accanto al mio nella sede centrale, comincerà da oggi"
Queste sono le parole che escono dalla sua bocca

"Eh?"
Sembra che lo fa per infastidirmi, sicuramente mi vuole infastidire

"Non le va bene la paga forse? Dovrei raddoppiarla?"

Io non rispondo

"Va bene quindi la sua paga sarà triplicata allora?"

Io continuo a non rispondere
Pero annuisco

"D'accordo allora a dopo nel mio ufficio, le devi spiegare delle cose"

"Va bene a dopo direttore" dico inchinandomi

Impacchetto le mie cose in una scatola e mi avvio verso la sede centrale.

"Che fortuna" - "vorrei lavorare io con il capo" - "beh io sarei dispiaciuta al posto suo" - "sai che brutto stare al finaco di quello? È praticamente Satana! "

Queste sono tutte le cose che ascoltavo mentre uscivo dal negozio, solo Soyeon, che ormai è diventa la mia amica, quasi migliore amica, viene da me e mi abbraccia

"Mi mancherai... poi oggi pomeriggio ti scrivo"
Dice

"Anche tu Soyeon mi mancherai, poi oggi ci vediamo"

Ci abbracciamo e io vado nella sede centrale

Non sapevo se essere felice dato che era il mio idolo o no.
Ma cosa idolo? Ora lo odio, lo odio, non ce la faccio ad odiarlo! È sempre così carino anche se insopportabile.

Entro nella sede centrale dell'azienda, che è tremendamente enorme, le pareti sono tutte in vetro ed è tutto modernizzato,  chiedi ad una segretaria del centro informazioni dove so trova il suo ufficio e la ragazza, molto dolce anche lei mi dice che si trova al decimo piano, cioè l'ultimo.

Entro nell'ascensore con i pacchi in mano e mi scontro con un ragazzo abbastanza alto, capelli tinti di biondo e degli orecchini, che presumo lavori li.

"Scusami, non volevo urtarla" dico

"Non si preoccupi, scommetto che non vedi con quei pacchi"

"Già"

"Comunque, sono Song Minho, parliamoci informalmente, penso che abbiamo la stessa età" dice portandomi la mano

La afferro " piacere di conoscerti, io sono Cha Sun Hee, sono nuova quindi se puoi potresti aiutarmi?"

"Certo non ti preoccupare, ti lascio anche il mio numero nel caso vorresti venire anche a prendere della pizza con me "

"Grazie, ti contatterò di sicuro"

Sono felice che in questa azienda ci sia della gente dolce e sono felice che abbia fatto amicizia con questa gente.

Minho mi lascia il suo numero e l'ascensore si apre.

Arrivo subito davanti all'ufficio e noto che accanto che un bancone, che presumo sia dove debba lavorare io.

Busso alla porta e Lee Seunghoon mi da il permesso di entrare.

"Beh vedo che alla fine sei venuta" mi dice con tono sfottente

"Beh mi ci hai quasi costretto" rispondo io infastidita

Lui però non continua e mi spiega dove lavorerò, cioè a quel bancone fuori e cosa devo fare, praticamente sono diventata la sua servetta.

"Comincerai da ora, quindi sistemarmi tutti questi documenti in ordine alfabetico" mi riempe pe mani con una pila di documenti e poi mi fa uscire dall'ufficio.