Capitolo 5

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Mancava un giorno al primo settembre.

Mancava un giorno alla partenza per Hogwarts.

Di Sirius non si avevano notizie, nessun avvistamento, niente di niente.

Il clima in casa Black era molto teso. Dal giorno in cui Remus aveva detto a Kathleen che avrebbe dovuto frequentare Hogwarts i due avevano discussioni continue.

L'ultima fu proprio quel mattino del 31 agosto.

Kat si era rifiutata categoricamente di preparare il suo baule per Hogwarts, ritenendolo una sciocchezza e Remus andò su tutte le furie per la testardaggine della ragazza.

Uscì dalla stanza fumante di rabbia per poi scendere al piano di sotto, chiudendosi nello studio che, un tempo, apparteneva a Sirius.

Kathleen si buttò sul letto, esasperata, e rimase qualche minuto sdraiata a fissare il soffitto.

Pensò a Lupin e a quello che stava facendo per lei. Forse veramente andare a Hogwarts era la scelta migliore... Forse stava sbagliando atteggiamento.

In effetti il ragionamento del suo tutore non era sbagliato. Se loro fossero andati ad Hogwarts allora nessuno avrebbe sospettato alcun accordo con Sirius da parte dei due. E magari col tempo sarebbe anche riuscita a mettersi in contatto con il padre, non destando comunque alcun sospetto.

Kat si alzò dal letto e si mise ad osservare le cose di Hogwarts che Remus, con immensa pazienza, le aveva procurato.

Era stata talmente arrabbiata all'idea di non poter cercare Sirius che aveva ignorato completamente la soluzione più logica.

In quel momento si sentì tremendamente in colpa per il comportamento che aveva avuto. Aveva scaricato tutta la rabbia su Remus, che non voleva altro che tenerla al sicuro e lontana da qualunque accusa. Le aveva procurato tutto l'occorrente per la scuola, andandolo a cercare da solo perché lei si era rifiutata. E non aveva ricevuto il minimo ringraziamento.

"Sono un'idiota" mormorò lei raccogliendo i libri di scuola che aveva buttato a terra i giorni scorsi in un impeto di rabbia. Li appoggiò sul piccolo tavolino della sua stanza e poi uscì, dirigendosi lentamente verso l'ufficio.

Quando arrivò bussò alla porta e aprì lentamente.

"Remus? Posso?" Chiese con voce tremante

"Lo sai che non è necessario che bussi, Kat, entra pure" Rispose Remus, distaccato

Kathleen allora entrò e trovò Lupin seduto alla scrivania, davanti ad una gabbia con all'interno una piccola civetta marrone, con dei grandi occhioni gialli.

"E' davvero bella" Commentò lei osservandola "E' tua?"

Remus la guardò accennando un sorriso "E' per te in realtà. Te l'ho presa ieri, ma visto l'andamento di questi giorni ho preferito aspettare a dartela"

La ragazza abbassò lo sguardo, iniziando a rigirarsi tra le dita una ciocca di capelli. Cosa che faceva spesso, quando era nervosa.

"A proposito di questo" Iniziò lei "Sono stata una stupida. Mi sono comportata malissimo con te quando non te lo meritavi. Ho reagito in maniera impulsiva senza mai fermarmi a pensare che quello che stavi facendo era la cosa migliore per me... Per noi"

"Se non fossi impulsiva non saresti una Black" Replicò Remus sorridendo "Ogni giorno che passa gli somigli sempre di più, sai?"

"Me lo dici spesso" rispose Kat ricambiando il sorriso "Mi dispiace per come mi sono comportata, Remus"

Lui a quel punto si alzò e la abbracciò "E' tutto ok piccola"

"No che non è ok" Ribatté lei ricambiando l'abbraccio "Sono stata davvero pessima e non ti ho mai ringraziato per quello che hai fatto e che stai facendo per me"

Remus la guardò sorridendo dolcemente, scostandogli dal viso una ciocca di capelli

"Non devi ringraziarmi. Tu per me sei come una figlia, e quello che faccio per te lo faccio perché ti voglio bene"

Kat sentì gli occhi inumidirsi dall'emozione. Era da tanto che non aveva una conversazione così con Lupin. In quel momento si sentì immensamente fortunata ad averlo nella sua vita.

"Anch'io te ne voglio, non so cosa sarei senza di te" Sussurrò abbracciandolo di nuovo

"Ora però non farmi piangere, Kat" disse lui ridendo

Kathleen rise anche lei, asciugandosi velocemente una lacrima che le ricadeva sulla guancia.

"Ti va di aiutarmi a preparare il baule?" Chiese "Non so da dove cominciare"

Remus sorrise raggiante "Ma certo piccola" Rispose "Se vuoi puoi portare su anche la tua nuova amica" Aggiunse indicando la gabbia con la civetta

Kat si avvicinò, aprì lo sportello e la piccola creatura volò sulla sua spalla, becchettando teneramente qualche ciocca dei suoi ribelli capelli ricci

"Vedo che già le piaci" Commentò Lupin divertito "Devi anche darle un nome"

Kathleen ci pensò un po' su, accarezzando dolcemente le ali della civetta

"Beh, dato che è un tuo regalo... Credo che la chiamerò Moony" disse sorridendo

La civetta sentendo il nome emise un verso quasi di approvazione.

Poi tutti insieme si incamminarono verso il piano di sopra per preparare il baule...

KathleenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora