Capitolo 10 (seconda parte)

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Kathleen si svegliò molto presto, il sole aveva appena iniziato a sorgere all'orizzonte.

Si girò dando le spalle ad Harry, profondamente addormentato dall'altro lato del letto,e sul comodino accanto lei vide la sua piccola civetta, Moony, accovacciata tranquilla che faceva la guardia a una lettera.

Facendo attenzione a non svegliare Harry, Kat prese la busta, facendo qualche coccola di ringraziamento a Moony.

La lettera non era di molte parole, ma a Kathleen bastarono:

-Ciao Black, io sto bene.

Aspettavo di ricevere tue notizie. Dopo averti persa durante quell'attacco alla Coppa del mondo ammetto di essermi preoccupato non poco.

Non posso scrivere molto, voglio far tornare da te la civetta al più presto (Moony, giusto?) prima che mio padre o qualcun altro la noti.

Ci vediamo tra qualche giorno sul treno. Ti aspetterò in uno degli scompartimenti. Non preoccuparti di chi ci vedrà, sono sicuro che parlandogli nei giusti modi riusciremo a fargli tenere la bocca chiusa.

A presto,

Draco-

Kat rimase seduta sul bordo del letto a riflettere su cosa intendesse Draco con quel "riusciremo a fargli tenere la bocca chiusa" fino a quando non sentì dei rumore provenire dal salotto al piano di sotto.

Silenziosamente quindi prese la bacchetta e scese lentamente le scale. Avanzò in punta di piedi verso l'ingresso della salotto, dove ora potevano sentire chiaramente rumori di qualcuno che stava spostando qualcosa.

Di scatto allora accese la luce e con un movimento rapido entrò nella stanza, con la bacchetta puntata.

A pochi centimetri da lei un piccolo essere brutto e rugoso sobbalzò dallo spavento, cadendo di peso dalla sedia sulla quale era salito.

Kathleen trattenne a stento un urlo nel vedere la creatura schiantarsi a terra e indietreggiò leggermente. Quando quella fece per rialzarsi lanciò a Kat un'occhiata torva.

"Tu sei un elfo domestico!" Esclamò Kat, senza mai abbassare la bacchetta "Da quanto tempo sei qui?"

"Kreacher è qui da anni e da anni è un fedele servitore della famiglia Black. Il ritratto della mia povera padrona è stato messo a tacere da quel traditore del suo sang..."

"Hey!" Lo interruppe Kathleen, secca "Vedi di moderare le parole"

L'elfo domestico Kreacher fece per ribattere, ma subito si bloccò non appena sentì dei passi avvicinarsi sempre più al salotto.

Kat si voltò, trovandosi davanti suo padre.

"Va via, Kreacher" Ordinò all'elfo, con fermezza

Lui allora abbassò la testa e uscì, borbottando tra sé e sé vari tipi di insulti.

Kathleen lo fissò indignata finché questo non sparì fuori dal salotto.

"Devi lasciarlo perdere" Disse Sirius "Ha assorbito tutti i folli insegnamenti di mia madre e l'odio che lei provava nei miei confronti ha fatto in modo che passasse anche a quello stupido elfo. Poi zittire il suo quadro appena arrivato qui di certo non mi ha fatto guadagnare punti con lui"

Kat annuì in silenzio. Raramente Sirius nominava qualche membro della sua famiglia e ogni volta che lo faceva era comunque molto dura per lui parlarne, quindi decise di sviare subito l'argomento, anche se quell'elfo domestico l'aveva innervosita non poco.

"Come mai già in piedi?" Chiese

"Potrei chiederti la stessa cosa" Replicò Sirius, andando a sedersi sul divano davanti al camino

KathleenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora