Capitolo 9 (seconda parte)

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Kat non sapeva da quanto tempo era in quella stanza, sdraiata sul letto a fissare il soffitto.

Era ormai notte tarda, quando sentì dei passi salire le scale. Sentì le voci di Sirius e Remus passare oltre la porta della sua nuova stanza, anche se Sirius per un attimo si fermò, con l'intenzione di bussare, ma rinunciò subito dopo alla cosa.

Kathleen non poteva crederci di averci litigato. Era la prima volta che succedeva. Avevano spesso piccoli battibecchi, essendo due caratteri forti, ma erano sempre state piccole leggerezze che si risolvevano in pochi minuti.

Questa volta invece era diverso e se non avessero chiarito in quella settimana, poi Kat sarebbe andata ad Hogwarts.

Lei però era decisa a non fare il primo passo. Sentiva di avere lei tutta la ragione. Suo padre non poteva pretendere che lei prendesse bene il fatto di non vederlo da settembre a giugno, dopo che si erano ritrovati da nemmeno un anno.

Sirius era una delle persone più importanti della sua vita, voleva recuperare più tempo possibile con lui, avrebbe anche rinunciato alla scuola se si fosse rivelato necessario. Non avrebbe mai accettato di stare lontano da suo padre e Remus solo per via di una psicopatica evasa da Azkaban, non lo avrebbe permesso.

Il flusso dei suoi pensieri fu interrotto da un timido bussare alla porta della sua stanza.

"Harry è tardi, vattene" Disse Kat, senza nemmeno alzarsi dal letto

"Solo 5 minuti" Replicò Harry dall'altra parte della porta "Per favore"

La ragazza allora alzò gli occhi al cielo, dirigendosi di malavoglia ad aprire.

"Che cosa vuoi?" Chiese, secca, rimanendo in piedi all'ingresso, appoggiata allo stipite

"Volevo sapere come stavi" Rispose Harry, gentile

"E come vuoi che stia?" Replicò Kat lanciandogli un'occhiataccia

"Hey! non c'è bisogno di prendertela anche con me" Ribatté lui ricambiando l'occhiata velenosa

Kathleen picchio un pugno sullo stipite della porta a cui era appoggiata "Ah no? Potevi dire qualcosa prima, mentre eravamo giù. Potevi almeno fingere di sostenermi o almeno prendere una posizione. Invece cos'hai fatto? Assolutamente niente, Harry, sei stato zitto tutto il tempo"

Le parole uscirono quasi incontrollate, come un fiume in piena. Kat non riusciva più a controllarsi. Era furiosa, era arrabbiata con tutti.

Era arrabbiata con suo padre e Remus, per quella loro decisione,

Era arrabbiata con Harry per il suo silenzio durante la discussione,

Odiava quella Bellatrix che, anche se non in prima persona, aveva scatenato tutto quel putiferio

Odiava i Mangiamorte per aver rovinato quella serata perfetta con la sua famiglia,

Era successo tutto così in fretta che al momento non si era resa del tutto conto di quello a cui stava andando incontro.

Tutto questo era arrivato in una sola sera, colpendola come un forte pugno allo stomaco.

-Troppe cose tutte insieme- pensò ad un certo punto. Non sapeva fino a quando i suoi nervi avrebbero retto a tutto questo.

Harry rimase a fissarla, ripensando alle parole che gli aveva appena detto.

"Non sapevo cosa dire Kat. Era una discussione tra te e Sirius"

"Che però comprendeva anche te maledizione!" Replicò lei, ormai con le mani che tremavano di nervosismo "Non puoi dirmi che non sapevi cosa dire. Proprio tu poi! Avrai un pensiero, un parere, qualunque cosa!" Aggiunse cercando di non alzare troppo la voce.

Harry allora abbassò lo sguardo, fissandosi la punta delle scarpe "Io penso... Beh..."

"Allora?!" Lo incalzò Kathleen

"Io penso che Sirius e Lupin abbiano ragione" Disse infine "Lo fanno per il nostro bene. Vogliono saperci al sicuro, almeno finché la storia non sarà sistemata"

Kat sorrise sarcastica, lasciandosi sfuggire una risata amara, comportamento ereditato in tutto e per tutto da Sirius.

"Beh, tanto a te non cambia nulla rimanere ad Hogwarts vero? Hai Ron ed Hermione pronti a stare con te anche durante le vacanze. Che ti importa se io non rivedo un padre ritrovato da nemmeno un anno per mesi e mesi, tu starai bene lo stesso, no?" Disse, ormai senza più dare un freno alle parole

L'espressione di Harry si indurì di colpo "So cosa vuol dire sentire la mancanza di un padre, fidati" Replicò scandendo ogni parola.

Quella frase colpì Kathleen come uno schiaffo. Non si era resa conto del peso di quello che aveva appena detto.

Abbassò lo sguardo, con gli occhi gonfi di lacrime e le mani che ormai tremavano visibilmente.

"Mi dispiace" Sussurrò con un filo di voce "Mi dispiace" ripetè  

Poi si voltò per chiudersi di nuovo in camera, ma Harry fu più veloce. La afferrò per un polso e la tirò a se, abbracciandola.

"E' tutto ok" Mormorò Harry accarezzandole i capelli, intanto che lei scoppiava a piangere sulla sua spalla.

"Non volevo dirti quelle cose" Singhiozzò lei con voce rotta "Non volevo... Non volevo"

"Lo so, Kat, stai tranquilla" Replicò Harry, stringendola ancora a se, nella speranza di riuscire a confortarla almeno un po' "Vieni, hai bisogno di sederti"

La accompagnò in camera, facendola sedere sul letto. Harry poi, silenziosamente scese al piano di sotto per poi risalire pochi minuti dopo con un bicchiere d'acqua per Kat.

"Sei troppo gentile con me" Disse lei abbozzando ad un sorriso, con ancore le guance rigate di lacrime.

"Che amico sarei se non ti stessi accanto in momenti come questi?" Replicò Harry ricambiando il sorriso.

"Cosa ho fatto per meritarmi un migliore amico come te?" Disse poi Kat, in un momento di estrema sincerità. Raramente si lasciava prendere da queste sdolcinerie.

"Beh, evidentemente il fato ti ha fatto un gran regalo" Rispose Harry, con una finta espressione fiera, che finalmente riuscì a strappare una risata a Kathleen.

"Ora è meglio che vada. Hai bisogno di dormire" Disse il moro, alzandosi

Kat però lo chiamò poco prima che arrivasse alla porta "Resta con me, per favore" Disse con la voce ancora leggermente incrinata "Non voglio restare sola"

Harry allora tornò indietro senza pensarci, coricandosi dalla parte opposta del letto.

"Tu non sarai mai sola" Sussurrò intanto che Kathleen si sdraiava accanto a lui.

Harry la circondò con un braccio e le accarezzò i capelli finché Kat non si addormentò.

Avvenimenti come quelli che erano accaduti quella sera potevano avere due effetti: Affievolire la loro amicizia o rinforzarla ancora di più.

E quel giorno, Harry ne era sicuro, avevano vinto loro...

KathleenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora