Capitolo 29 (seconda parte)

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Dopo che i maghi sparirono nel labirinto regnò il silenzio e circa una mezz'ora dopo Kat iniziò ad annoiarsi in maniera evidente.

Iniziò a guardarsi intorno, sbuffando di tanto in tanto, fino a quando qualcosa fuori dall'arena allestita per la prova, attirò la sua attenzione.

Kathleen riconobbe immediatamente il gatto nero che si aggirava in zona indeciso se entrare o meno e pochi secondi dopo averlo osservato meglio, la giovane Serpeverde sbiancò dal terrore nel vedere che il gatto zoppicava.

"Devo assentarmi un attimo" Disse a Draco, alzandosi dal suo posto e cercando di tenere controllato il tono di voce

"Dove vai?" Chiese lui, sospettoso

"Faccio due passi, devo sgranchirmi le gambe" Si affrettò a rispondere lei "DA SOLA" Aggiunse in un tono non molto delicato, vedendo Draco alzarsi a sua volta.

Lui la guardò con un espressione mista tra il confuso e l'offeso che per Kat fu come un pugno allo stomaco. Tenere tutta quella situazione per sè si stava rivelando una cosa sempre più insostenibile.

Abbassò lo sguardo e senza aggiungere altro si precipitò fuori dall'arena, diretta verso il gatto che, non appena la vide, si spostò in un posto più isolato, ritrasformandosi in forma umana.

"Si può sapere dov'eri finito?!" Esclamò Kathleen preoccupata "Cosa ti è successo? Perché zoppichi?"

"Hey hey troppe domande tutte insieme, frena!" Replicò Regulus, guadagnandosi un'occhiata di puro veleno dalla nipote, che in quel momento gli ricordò in maniera preoccupante suo fratello Sirius.

"Ero riuscito ad infiltrarmi nell'ufficio di Moody ma quel bastardo mi ha attaccato alle spalle" Iniziò a raccontare lui "Mi ha colpito e sono svenuto, cadendo mi sono slogato una caviglia e quando mi sono svegliato ero chiuso in uno stanzino del castello. Mi aveva imprigionato con un incantesimo"

"E come ti sei liberato?" Chiese Kat

"Nipotina, io sono Regulus Black" Rispose lui, scostandosi una ciocca di capelli dal viso "Sono riuscito a scappare da una morte certa anni fa, questo a confronto è stato una barzelletta"

La giovane Serpeverde alzò gli occhi al cielo, esasperata. Se c'era una cosa che entrambi i fratelli Black non conoscevano era la modestia. Quindi decise di cambiare argomento ed affrontare la questione più pesante.

"Sei riuscito però a scoprire qualcosa?"

"Nulla che noi non sospettassimo già. Il suo ufficio era pieno di pozione Polisucco, quindi ora abbiamo la conferma che quello non è Moody, ma solo uno con le sue sembianze"

"E non hai idea di chi potrebbe essere" Domandò di nuovo Kat, impaziente

"Ho un presentimento, alimentato anche da un fatto successo oggi. Ma spero vivamente di sbagliarmi"

La nipote lo guardò con crescente curiosità e preoccupazione, in attesa di sapere di più

"Prima che il finto Moody mi attaccasse ho trovato sulla scrivania una copia della Gazzetta del profeta che riportava in copertina la notizia che Bartemius Crouch è stato trovato morto"

"Crouch?! Quel Crouch?! Perché a scuola nessuno ne ha parlato?!" Esclamò Kathleen, stupita

"Perché quella copia della gazzetta non è ancora stata rilasciata. Hai presente che panico scatenerà la notizia? Era ovvio che avrebbero aspettato la fine del torneo per dirlo al pubblico" Replicò Regulus in tono pratico

"Non capisco però il nesso tra questo fatto e il professor Moody" Disse poi Kat, facendosi pensierosa.

"Qui arriva il bello" Iniziò suo Zio "Anni fa Crouch condannò suo figlio ad Azkaban, perché ritenuto un seguace di Vold... Hem... Tu Sai Chi. Pochi mesi dopo si diffuse la notizia che il figlio era stato trovato morto in cella. Ma nessuno sa che quello ad Azkaban non era il figlio, ma solo una persona con le sue sembianze. La moglie di Crouch"

"E tu come diamine fai a saperlo?"

"Diciamo che conosco molto bene le storie di quasi tutti i Mangiamorte. Per ovvie ragioni che tu già immagini." Rispose Regulus "La moglie di Crouch decise di sostituirsi al figlio, che invece venne reso invisibile e tenuto sotto la maledizione Imperio, nella speranza che in futuro sarebbe cambiato. Cosa che invece non ha fatto. Bartemius l'ha tenuto sotto controllo per tutto questo tempo ma, proprio ora che stanno succedendo cose strane collegate a Tu Sai Chi, lui muore. La domanda quindi sorge spontanea: Suo figlio dov'è?"

Kat impallidì leggermente, intanto che metteva insieme tutti i pezzi della storia di Reg "Quindi tu pensi che il professor Moody sia in realtà il figlio di Crouch? E perché mai dovrebbe nascondersi ad Hogwarts?"

Regulus alzò gli occhi al cielo, spazientito "Pronto, Nipotina? Il nome di colui che ha fermato Tu Sai Chi salta fuori dal Calice di Fuoco a caso, intanto che i Mangiamorte escono di nuovo allo scoperto. Se davvero vogliono farlo tornare, gli servirà anche quello che lo ha fermato la prima volta. E quale modo migliore per tenerlo d'occhio e manipolarlo se non direttamente da qui?" Spiegò, come se fosse una cosa ovvia

"Ma Lui non può tornare, vero? Insomma, come potrebbe?"

Regulus fece per rispondere, quando una fitta al braccio sinistro lo colpì, facendolo imprecare dal dolore.

"Zio!" Esclamò Kat, preoccupata, correndogli accanto "Zio cosa succede?!"

"No no no no" Sussurrò lui più a se stesso che alla nipote "Non può essere"

Si arrotolò la manica della camicia nera che indossava fino al gomito, scoprendo il tatuaggio simbolo dei Mangiamorte.

Kat trasalì leggermente alla vista di quel marchio, ma cercò di non scomporsi, vedendo anche l'espressione di orrore negli occhi di suo Zio.

"Cosa sta succedendo?!" Chiese di nuovo, scuotendo Regulus, che fissava il vuoto senza dire una parola, per riportarlo alla realtà.

"Fino a ieri questo stramaledetto marchio era sbiadito e a malapena visibile" Disse in un soffio di voce, fissando quel tatuaggio che ora invece era più nero e marcato che mai.

Kat notò anche con un certo disgusto che si muoveva leggermente "E perché ora è così?"

"Il Marchio torna vivido solo quando colui che l'ha creato chiama" Replicò Regulus "E' il segnale che Lui sta richiamando a raccolta i suoi seguaci, è il segnale che..." E si interruppe, intanto che il fiato gli si faceva sempre più pesante.

"Che?!" Lo incalzò Kathleen, scuotendolo di nuovo

"E' il segnale che è tornato"...

KathleenDove le storie prendono vita. Scoprilo ora