Prologo

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Tutti mi chiamano Diamante, é il mio nome in copertura si. Non dico mai il mio nome per intero, mi fa pensare al passato ed io non ne ho voglia. Ho voltato pagina, mi sono messa di impegno a non pensare più a quelle brutte cose che mi sono successe. Erano troppo da sopportare, troppo per una ragazza di 13 anni qualsiasi. Era tutto stretto, tutto mi incatenava a questa vita che a me non piaceva. Beh neanche ora mi piace, ma ho capito che nella vita l'unica cosa importante sono i soldi. Stai male? Devi fare una visita importante? Tira fuori i soldi e la avrai dopo due giorni, sennò puoi anche morire in lista d'attesa.
Sei depressa e hai bisogno di una vacanza? Soldi.
Vuoi mantenere il tetto sopra la testa? Ovviamente soldi.
I soldi sono all'ordine del giorno ormai, tutto gira intorno ad essi. E nei miei 25 anni ho capito che è l'unica cosa di cui ho bisogno. Non voglio altro. Dagli uomini voglio solo questo. Soldi e sesso, ovviamente. Prima o poi quello che ti fa venire lo trovi.
Sono una ragazza esuberante e per niente timida. Anche perché con il lavoro che faccio non puoi fare l'introversa, non sarebbe possibile.
Ho sempre cercato di uscire da questo lavoro ma ci sono sempre ricaduta. Il fatto è che è il lavoro più facile, quello che ti da soldi senza molti sforzi, anzi.. Ogni tanto si, diciamo che si trovano molti casi patologici, ma non è più il mio caso.
Lavoro in un night club. Si ora tutti pronti a giudicare,a dire che sono una puttana, ma non è così. Le vere puttane sono gli uomini. Padri di famiglia, uomini soli, vecchi porci, mariti e fidanzati, tutti alla ricerca del brivido, dell'adrenalina, della novità. Magari tua moglie non ti dà il culo e lo vuoi da me vero? Oppure la tua fidanzata non ha quel sex appeal e tu lo cerchi in me giusto? Perché io ti guardo e a te diventa duro mentre mi tocco. Ma questi non sono tradimenti, questi loro li considerano soltanto un momento di piacere, di liberazione. Ma voi non immaginate neanche quanti casi umani, porci, maniaci siano passati da queste parti.
Ho iniziato a 14 anni, presto direte voi. Si lo so. Ma era inevitabile, ora non sto a soffermarmi sul mio passato non ne ho voglia, io non mi confido mai. Dicevo: ho iniziato a 14 anni ma come ballerina. Ballavo sul cubo con mini abiti, muovendo il culo e le tette appena cresciute. Si mi pagavano, poco, ma riuscivo ad andare più avanti di quello che raccoglievo a fare la lava piatti. Quindi mi dividevo tra il night e il ristorante.
A 16 anni ho iniziato a spogliarmi. Rimanevo in topless quindi erano più soldi per me a fine serata. Il conto si stava allargando, i clienti erano entusiasti, il capo pure, direi che andava tutto bene. Ho dovuto mollare il ristorante però perché la sera io non potevo portare il cibo a tavola. Ero stata promossa anche lì. A 18 anni però mi si presentò la prima occasione di interagire con i clienti. A dir la verità avevo intravisto da un po' che le mie colleghe di tanto in tanto sparivano.
Il capo mi fece vedere che sopra di noi c'erano delle camere, la mia era l'ultima. Mi disse che se volevamo soddisfare veramente il cliente potevamo anche andare a letto con loro, se ci venisse chiesto. Si ma io mi sentivo a disagio ceh, perché?
Lui mi disse che dovevamo testare, per tutta risposta lo spogliai. Era un uomo affascinante, brizzolato, ma più grande. Era tipo un provino in cui spettava a lui giudicare. Il suo voto fu 9,ero stata promossa in qualcosa, io che non ho mai finito scuola, anzi quando ci andavo i miei voti erano come i passi di danza: 1,2 e 3.
Presi 9. Allora qualcosa sapevo fare. Mi diede il via libera, dovevo fare la gavetta. Perciò quella sera andai con due ragazzi su per giù della mia stessa età. Raccolsi 150 euro in una serata, il prezzo lo decidevo io. Mi sembrava un buon prezzo o no? Boh non ero esperta, per niente. Però non dovevo aspettare fine mese per prendere lo stipendio, il che potevo arrotondare la settimana con quelli. Si, mi piaceva, mi piaceva il fatto di farmi guardare, esagerare, non mettere limiti, scopare con uno che ti piace e poi non rivederlo più. Perché così era, gli uomini non venivano mai per più di una volta. E se venivano poi cercavano rapporti con le altre ragazze.
Comunque iniziai ad andare con qualsiasi tipo di ragazzo o uomo finché non misi limiti. Ero brava, tutti quelli che uscivano da camera mia facevano i complimenti al capo. Così tanto che poi volevano tornare e venire con me. No. No ceh, non scopo sempre con stessa gente. Iniziai a mettere delle regole a 20 anni.
No vecchi, anziani, sopra la 60. Ceh ti prego, già non mi fanno venire quasi mai, il vecchio con la pillola blu non lo posso reggere.
Niente baci sulla bocca, ne con la lingua, ne a stampo. Il bacio è una cosa seria, puoi scopare con tutti, belli, brutti, alti bassi, ma non baci chiunque, e un gesto intimo ed io non lo do mai. Mi fa schifo.
Solo uomini benestanti. Quindi toglievo dal rango un sacco di persone normali come lo ero io nella mia vita di prima. I "poveri" anche se mi scopavano, non mi soddisfacevano nel modo materiale. Pochi soldi e secondo il mio capo io, qui in mezzo ero la più costosa, tanto che le mie colleghe iniziarono un po' a guardarmi di sottecchi. Poco mi importava. Dovevo lavorare.
Quindi avevo chiesto che la tipologia di uomini sarebbe stata: avvocati, imprenditori, figli di papà, calciatori, attori, tutta gente col cash che può pagare i miei 600 euro stra meritati a rapporto. Anche perché di preliminari mai ricevuti, solo scopate così. Alcune volte vengo, altre faccio finta. Come il mio orgasmo. A volte, rare, è vero. A volte, spesso, è finto. Ma loro non lo notano. Sono soddisfatti e compiaciuto di aver fatto godere una troia, una bella troia come me. Finito il rapporto, strisciano il bancomat, si rivestono e se ne vanno dalle mogli come se non fosse successo niente. Quello che succede qui, rimane qui.
Ah una cosa pretendo, il preservativo. Non lo faccio mai senza. Lo esigo. No condom, no sex. Anche fuori la mia porta c'è scritto. Mi sembra logico. Che ne so io se quelli hanno qualche malattia. Meglio non rischiare. Il capo ci tratta da regine. Ogni mese facciamo le visite di rito e la puntura anti concezionale. Conviene, metti che succede qualcosa, siamo premunite, almeno io.
Oggi è sabato e sto per andare a lavoro. Ormai faccio solo quello, non ho tempo per altro perché non c'è la farei con i tempi.
Appena entro le mie colleghe mi vengono incontro per sapere quell'avvocato di ieri sera super figo fosse fidanzato o no. Boh non ne ho idea non parliamo dei problemi, non sono una psicologa. Non mi interessa nemmeno ceh. Scopo e basta. Chi vuole parlare pagasse un terapista. Due delle mie "amiche" sono anche fidanzate, quindi ci vanno più caute con il sesso. Io sono libera per cui posso fare come voglio e quanto voglio. Mi vesto con reggiseno pieno di paillettes e brasiliana coordinate. Mi trucco e mi faccio una coda alta. Siamo pronte per andare in scena. Mi diverto, ballo e mi guardo in giro. Chissà stasera chi entrerà in questo locale di appetibile. Intanto mi porto di sopra il giudice che aveva il caso dell'avvocato di ieri sera, poi si vedrà.

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