Sono ancora dentro di lei, cercando di regolarizzare il mio respiro. Le annuso il collo, mi piace il suo profumo, mi fa sentire colmo, pieno. Era un sacco di tempo che un profumo non mi stuzzicava qualcosa. Ma subito, fino al primo istante che mi si è avvicinata due mesi fa. La prima cosa che ho sentito è stato il suo profumo, quindi non perdo occasione di mettergli il naso sul collo, sui capelli. La respiro, me la respiro tutta fino a che questa cosa non diventerà nulla di buono. Perché si sa, quanto può durare una cosa così? Poco, anzi è già durata un po' troppo. Dovremmo allontanarci ma per ora mi godo quello che sto facendo.
Non sono sazio, però. Ne voglio ancora, voglio sentirla godere ancora di più, non so che mi è preso, ma mi si è risvegliata la voglia, pensando ancora a mia moglie, la mia ex moglie che felice si scopava il mio ex migliore amico. Sento il fuoco dentro.
Mi guarda, lo sento. Strofino le labbra ed esco da lei per cambiare preservativo. Ne avevo un altro qualora fosse danneggiato questo. Me lo metto, tanto sono già duro pensando di scoparmela di nuovo.
"Uh secondo round?" mi dice.
"Si ti dispiace?" rispondo.
"No affatto. Ma sei agitato?" mi chiede. Lei che non fa conversazione con nessuno, mi ha anche strillato quella mezza volta a momenti perché le avevo chiesto qualcosa ed ora mi dice se mi dispiace e sono agitato.
Mi sa che è talmente bipolare che quando lo facciamo, siamo in tre. Forse lo è più di me.
"Un po'.. Si sente?"
"Lo vedo.. Neanche mi guardi" mi dice.
Non la guardo perché è meglio così, non andrà avanti sta cosa non posso abusarne, sono un personaggio pubblico, lei fa questo lavoro, io non posso andare avanti in sta cosa perché alla fine si, chi non vorrebbe scoparla a sangue per tutta la vita ad una così bella, che ci sa fare, con questo profumo.. Ma vorrei anche offrirgli il caffè e portarla al mare. E non si può fare, non è possibile. Ho bisogno di tranquillità, di riposo, di calma. E lei non me la può dare, anche se non nego che la curiosità e la voglia di conoscerla al di fuori ci sia. Ma non è per me, io non sono così. Per me è troppo.
"Ma va.. Ti guardo bene" le rispondo.
La faccio girare, d'altronde sono io che comando no? Io che pago, posso fare quello che voglio. Lei lo fa, senza obiezioni si gira e si mette sulle ginocchia, appoggiando le mani al cuscino. Le lecco la schiena, sulla spina dorsale, la inarca.
Le allargo di più le gambe, sono nervoso, non so neanche io il perché, o forse si. Una vita di merda, fatta di merda, guarda dove cazzo devo stare, per lasciare indietro i miei pensieri che stanotte non mi lasciano in pace neanche qui, nel luogo della passione. E mi martellano la testa mentre le entro dentro e si lascia sfuggire un gemito con un saltello, non se lo aspettava. Ed io spingo, sfogando, ancora di più quello che non sono diventato, quello che non diventerò mai. Un uomo che in tutta la sua vita non si è mai tenuto niente. Non ha mai ricevuto niente. Perché se quello era amore, allora l'amore non esiste, non ci ho capito un cazzo. Eppure sono grandicello, qualcosa ci dovrei aver azzeccato.
Non la guardo negli occhi così, la scopo è basta. La prendo per i fianchi e spingo veloce. Entro ed esco come un forsennato. Ansimo e sento che piace anche a lei, si muove da sola, la lascio fare e mi scopa anche lei, mentre le metto la mano tra le cosce e gioco un po' col suo clitoride. Respira male, si di piacere. Mi fa uscire e rientrare piano, ma stasera non sono in vena di giochi per cui si fa a modo mio. La prendo per i fianchi e continuo a scoparla per bene. Mi piace la sensazione quando gli sto dentro, è bella, la tiro un po' su, quasi facendola sedere su di me. Le respiro sul collo e lei mette una mano dietro la mia testa, toccandomi i capelli e ansimando a bocca aperta. Una cosa che mi piace di lei è questa, che mi tocca i capelli. Sono geloso dei miei capelli, ma lei ha un tocco delicato, ci infila le dita, li fa scivolare tra di esse. Sa fare un sacco di cose ma questa le viene benissimo. Le tocco il seno mentre continuo a muovermi sotto di lei. Glielo stringo che sennò balla e le fanno male. Gira la faccia mi guarda ed io mi mordo il labbro. Mi bacia la guancia e mi giro un po'. Prima ho provato a baciarla, il gesto l'ho fatto intendere ma lei si è girata e non ci proverò più. Se mi baci non me ne vado, ti giuro che torno. Baciami e ti porto al mare. Ti porto dove cazzo vuoi tu. Baciami però. La guardo adesso. La guardo negli occhi mentre continuo a muovermi sotto di lei e gode, ma non mi bacia. Appoggia la fronte alla mia e mi ansima sulle labbra. Non lo fa, è un suo divieto. Ma se ora lo facesse giuro su me stesso che potrei tornare tutte le sere. Che cazzo mi prende? Non può essere solo questa la ragione che mi fa staccare dai miei pensieri pessimi. Le stringo i capelli e sta volta mi giro io, evitando equivoci, tanto se non lo ha fatto prima che ce lo avevamo scritto negli occhi non lo fa più. Viene e vengo anche io. Si alza ed esce da me, sdraiandosi. Mi stendo anche io col fiatone per riprendermi.
"Wow.. Agitato rendi meglio.." mi dice.
"Ah si?"
"Mhmh.." dice e fa scorrere le unghie sul mio petto. Che fa ora?
Le guardo le unghie, pitturate di un rosso acceso, in pandan con i capelli.
"Ci avevi ripensato nel tornare qui?" mi chiede.
"No perché avrei dovuto farlo?"
"Non lo so. Si vede che non sei a tuo agio qui, beh a letto molto, devo dire che hai sbagliato mestiere, avresti potuto darti al porno" mi dice.
"Mi stai dicendo che faccio schifo come calciatore?"
"Ma no! Non lo seguo il calcio non ti ho mai visto giocare" ride e se tira su a sedere sulle ginocchia, ancora nuda.
"Male, male"
"Non ho tempo ceh, lavoro sempre agli orari delle partite, oppure dormo" mi dice e si tira indietro i capelli.
In questo momento sembra una bambina, capricciosa, ma una bambina. La guardo.
"Vabbè un giorno che hai libero e magari coincide potresti vedermi" dico.
"Boh chissà dipende" si lecca le labbra.
Metto il braccio dietro la testa. Mi passa la mano sul petto con quegli occhi da furbetta. Si avvicina e ci passa la lingua. Non sa stare ferma, questo è un bene. Mi sale a cavalcioni e si struscia.
"Sai.. Non c'è due senza tre.." mi dice e se lo infila dentro ancora col preservativo di prima. Mette le mani sul mio petto per reggersi e mi scopa, forte. Buttando la testa indietro e ansimando. Mi scopa forte. Ansimiamo, godiamo, gli orgasmi si mischiano e l'odore di scopata è più bella di quella dell'ultima volta che l'ho sentita. Questa non è illegale, è libera. La tengo per i fianchi mentre penso che anche lei sfonderebbe nel porno. La guardo, si tiene i capelli e non ne ha ancora abbastanza. È ancora sopra di me, mi fa salire più voglia, ma stavolta lascio guidare lei, rimango a prendermi il godimento che mi aspetta. Le metto le mani sul culo mentre viene e si lascia andare in un gemito che fa venire anche me. Mh, ora si..
Esce di nuovo e mi sfila il preservativo, lo butta.
"Meglio ora.." mi dice e si mette su un fianco vicino a me. "parli poco anche tu.. Come prima volevi fare conversazione ora non ti va più?"
"Ma se neanche mi hai detto come ti chiami, che ti devo dire che ogni volta mi ammonisci"
"Mhhhh.. Dai, no non te lo dico il mio nome. Ma ti do un indizio. Inizia con la C.."
"Se vabbè ma sai quanti nomi ci stanno con la C?? Dai ceh ne esco pazzo"
Scoppia a ridere.
"Eh impegnati, poi torni e mi dici come mi chiamo, io ti dirò si o no" fa spallucce. Quindi vuole che torni qui. Non ci sto capendo un cazzo, giuro. Appena prendo una decisione, e ne sono convinto, sbam, ritratto e cambio idea. Bipolare lei eh ma pure io non scherzo, cazzo.
"Quindi torno? Lo dai per scontato?"
"Beh, se torni a me fa piacere, dai non fare lo strano che la prossima volta non ti vengo a cercare, non l'ho mai fatto, sono gli uomini che cercano me, quindi dai"
"Se ti aspetti di vedermi qui tutte le sere, hai sbagliato persona, non sono a mio agio te l'ho fatto capire penso no?"
"Si lo so, ho notato" ridacchia "poi quando ti sciogli eh, dai il meglio di te"
"Beh logico, quando saliamo non ci penso più che sono finito in un posto in cui non avrei mai pensato di venire" dico.
"Beh allora bravo il tuo amico" mi fa l'occhiolino. Si diverte anche lei.
Stavolta non sta sull'attenti, non la vedo di fretta, parla lentamente e non di corsa come se mi volesse cacciare da un minuto all'altro. È piacevole così, almeno non mi sento a disagio nel dover scappare come un ladro. Ma si è fatta una certa e devo andare sennò faccio tardi e domani ho anche allenamento.
Gli faccio notare che sono le tre e mezza e subito scatta in piedi.
"Cazzo! Avevo esibizione, porco due, il capo mi fa a pezzi" si veste di corsa e si da una sistemata al trucco e i capelli. "devo scappare Kostas, mi ammazza. Tu sai che devi fare tanto no? Vestiti non stare nudo qua che se entra qualcuno non ti si deve scopare in camera mia. Ci vediamo. Ah la terza l'ho offerta io, niente scuse, non fare come l'altra volta che paghi per interno e non usufruisci dello sconto mh" mi dice, saluta con la mano e scappa via.
Che tipetta. Mi tiro su e mi rivesto. Pago al pos, strisciando la carta. Faccio come mi ha detto sennò la prossima volta mi mena mica no. Ne sarebbe capace. Mi sistemo e scendo dopo un po'. Lei sta sul palco. Non so se mi nota, ma io le do un'ultima occhiata prima di andare via. Risalgo in macchina e riparto. Che cazzo sto facendo? Sospiro ma sono più tranquillo, più calmo e rilassato. Ora devo solo pensare ad un nome di donna con la C.
Bel dilemma. Nel divano letto le penso tutte. Claudia, Clarissa, Chiara?
Cassandra, Cristina, Cecilia.
No forse Caterina.
Tutti i nomi mi fanno tipo il contare delle pecore e mi addormento pensando che prima o poi la rivedrò.
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Qui, ti ho salvato dal buio.
FanficCATULLO, Odi et amo (carme 85). "Odi et amo. Quare id faciam, fortasse requiris. Nescio, sed fieri sentio et excrucior." --- "Odio e amo. Forse mi chiedi come io faccia. Non lo so, ma sento che ciò accade, e ne sono tormentato." ~~~ Lei e lui. Mai v...