1.

2.1K 71 59
                                    

Il sole brilla attraverso le finestre, scaldando la mia pelle.

Guardo gli uccelli volare nel cielo blu, e non posso fare a meno di desiderare di essere libera come loro. Sospiro, appoggiando il mento sulla mia mano mentre guardo fuori dalla finestra.

«Signorina Y/N.»

Quando sento il mio nome guardo davanti a me, realizzando che l'insegnante è in piedi davanti al mio banco, con le braccia incrociate al petto.

«Pensi che gli uccelli siano più interessanti della mia lezione?»

Si, ma non voglio problemi, quindi mi scuso.

«Mi scusi, non era mia intenzione essere maleducata.»

Lei annuisce, non sembrando molto contenta, ma si gira e ritorna alla sua scrivania.

Potreste pensare che questo posto sia un college normale, ma è tutt'altro.

Questo college è una clinica psichiatrica che, in maggioranza, ha pazienti giovani che soffrono di diversi tipi di disturbi psicologici.

I tre piani di questo edificio sono classificati in base ai tipi di disturbi, cominciando da debole, medio e disturbo grave.

I pazienti del primo piano, come me, possono andare a scuola per evitare di rimanere indietro con lo studio e anche per farci pensare che siamo normali.

Ma la verità è che, tutti qui sono un po' pazzi.
Tutti hanno le proprie follie, quelle con cui devono vivere e imparare a controllare.

Quindi invece di una clinica psichiatrica, lo chiamerei... un manicomio.

Non sapevo nemmeno che un posto come questo esistesse, fino a quando i miei nonni mi hanno proposto di venire qui lo scorso mese.

Perchè?

Perchè i miei genitori non sono più qui. Sono stati violentemente uccisi due mesi fa.

Solo a pensarci mi dà la nausea.
Ero lì quando è successo, ma non riesco a ricordarmi chiaramente quella notte, è tutto così sfocato e confuso nella mia testa.

Mi ricordo solo urla, sangue e i miei genitori morti sdraiati nel salotto. Dopo quello, mi sono svegliata alla centrale di polizia.

L'assassino ha ucciso tutti tranne me.

La polizia mi ha detto che l'assassino era un serial killer che aveva già ucciso quattro famiglie prima della mia, e che lo stavano ancora cercando.

Hanno detto che ero molto fortunata per essere sopravvissuta, ma non mi sento per niente fortunata.
Dopo l'accaduto, i miei nonni decisero di mandarmi qui.

Credo non fossero pronti ad affrontare una diciott'enne diagnosticata con un disturbo da stress traumatico, depressione con attacchi di panico e tendenze suicide.

Loro temevano per la mia vita, ed ero sicura che gli ricordavo costantemente dei miei genitori, capivo il loro dolore.

«Y/n.»
Una voce sussurra dietro di me e mi giro.

È Jihye, l'unica amica che mi sono fatta fino ad ora.

Nessuno riesce a dire il mio nome correttamente qui, il loro accento coreano è molto forte quando pronunciano il mio nome inglese, ma lo trovo carino.

«Ho bisogno del tuo aiuto con inglese, ho una verifica domani.»

«Come sai che sono brava in inglese?»

L'inglese è la mia prima lingua mentre sono cresciuta in una piccola città negli US (Stati Uniti).
La mia famiglia e io vivevamo lì fino a quando mio padre si fece alcuni nemici a lavoro. Lui era un'avvocato, che ha mandato alcuni criminali in prigione che probabilmente cercavano vendetta.

MadhouseDove le storie prendono vita. Scoprilo ora