15.

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Sto tremando, i miei piedi affondano nella neve a ogni mio passo.

Devi correre, Y/N.

Non oso guardarmi alle spalle e corro nella foresta.

Sento dei passi dietro di me, che mi seguono. Non è frettoloso, sa che non ho vie di fuga.

I sassi e i rami coperti di neve mi fanno inciampare più volte, fino a quando cado in ginocchio.

Afferro un ramo grande da terra e mi alzo, girandomi verso di lui.

-Non avvicinarti!-

Inclina la testa di lato.

-Y/N.- Pronuncia il mio nome perfettamente.

Le mie braccia tremano ma tengo stretto il ramo.

-Per favore, fermati.-

-No.-

Fa un passo verso di me e lo colpisco con il ramo, ma lui lo afferra e me lo strappa dalle mani, buttandolo via.

Mi spinge, facendomi cadere di schiena, e velocemente sale sopra di me. Urlo il più forte possibile, ma ciò non sembra turbarlo.

-Lasciami andare!!-

Mi afferra tutti e due i polsi con una mano, portandoli sopra la mia testa.

-Shhhh, Y/N.-

La sua mano libera tocca il mio ginocchio, nel punto dove finisce il vestito, e comincia a muoverla sù, alzando il vestito con essa.

No, no, no...

Le sue mani che mi toccano contro il mio volere, mi fanno ricordare qualcosa che ho bloccato nella mia mente, qualcosa che non voglio ricordare.

-No! Ti prego fermati!-

Cos'è che non voglio ricordare? Perchè questa situazione mi è così familiare?

Quando le sue dita raggiungono il mio interno coscia, mi sento male.

Mi sveglio sussultando, con la testa che gira.

Mi alzo e corro al bagno, vomitando tutto ciò che ho mangiato la sera precedente.

La mia fronte è imperlata di sudore, un dolore lancinante alla testa mi fa gemere dal dolore.

Mi tengo il petto, mentre le lacrime mi rigano le guance.

Che sta succedendo?

Ricordando l'uomo nel mio sogno, vomito di nuovo.

E poi sento una mano calda tenermi i capelli, mentre l'altra mi accarezza dolcemente la schiena.

Vorrei spingerlo via, ma non ne ho la forza.

-Respira.- Dice, la sua voce è morbida. -Un respiro alla volta.-

Faccio come dice, riempiendo i miei polmoni d'aria e calmandomi.

Mi aiuta ad alzarmi e cammino verso il lavandino, bagnandomi il viso e la bocca.

Lo guardo attraverso lo specchio, i suoi occhi osservano ogni mio movimento con interesse.

-Hai avuto un incubo?-

Finalmente lo spingo lontano.

-Si, ti ho sognato. MI ricordo cosa mi hai fatto nella foresta, come...- Faccio una pausa, respirando profondamente. -Mi disgusti.-

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