6.

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-Jimin...- Sussurro, sentendolo dietro di me.

Sono intrappolata. La mia guancia è schiacciata contro la porta, non riesco a muovermi, ma non sono nemmeno sicura se io voglia spostarmi, avendo il suo corpo caldo contro il mio.

Provo a girarmi ma lui mi spinge di più contro la porta, il suo respiro caldo sul mio collo.

-Jimin... lasciami andare.-

Lui avvicina il suo viso proprio vicino al mio orecchio.
-Perchè?-

Deglutisco a fatica.
-Mi stai facendo male...-

-Non è vero.- Risponde, accarezzando il lobo del mio orecchio con le sue labbra morbide.

-Jimin.- Dico più seriamente, e sorprendentemente, lo sento indietreggiare.

Mi giro verso di lui e lo vedo fissarmi. -Cosa?-

Ridacchia e cammina verso il mio letto, sedendoci sopra.
-Sei così facile da leggere, Y/N.- Sospira, sdraiandosi sul letto.

-E tu sei così facile a metterti comodo, scendi dal mio letto.-

In risposta, sposta le mani sotto la sua testa, facendosi più comodo.
-Costringimi.- Sorride, sfidandomi.

Oh davvero? Sfida accettata, Jimin.
Comincio a camminare verso il letto, mentre i suoi occhi seguono ogni mio movimento.

Mi fermo davanti a lui, e velocemente afferro l'ombrello sotto il mio letto.
Lui corruga le sopracciglia confuso e mi fissa.

-Te lo ricordi? L'ombrello che ti ha quasi infilzato?-

Lui ridacchia dolcemente.
-Si, e allora?-

Mi avvicino a lui, un sorriso mi compare sul volto mentre porto il mio viso proprio davanti al suo.

I suoi occhi mi guardando attentamente e pieni di curiosità.

Ma quando appoggio la punta dell'ombrello sul cavallo dei suoi pantaloni, i suoi occhi si spalancano e il suo sorriso scompare.

-Lo infilzerò proprio lì se non scendi dal mio letto.-

Lui velocemente alza le mani in segno di pace.
-Hai vinto, scendo.-

Sorrido in vittoria mentre si siede, quando noto un sorriso divertito sul suo volto.

Perchè sta sorridendo?

In un gesto fulmineo, mi toglie l'ombrello di mano e lo butta a terra, prima di afferrare i miei polsi e spingermi sul letto.

Succede tutto così in fretta che non ho neanche il tempo per capire, ma lui finisce sopra di me, tenendo stetti i miei polsi accanto alla mia testa.

I miei occhi si spalancano, e il mio respiro accellera.

Le sue labbra si curvano all'insù.
-Non dovresti sottovalutarmi, Y/N.- Dice, mentre i suoi occhi neri sono fissi nei miei.

-Avrei dovuto infilzarti quando ne avevo l'occasione.-

I suoi occhi diventano delle piccole mezzelune, e si lascia scappare una risata.

Dio, è così bello quando ride.

-Perchè sei così sulla difensiva con me?- Chiede, inclinando la testa da un lato.

-Perchè vieni soltanto per infastidirmi, l'hai detto tu.-

-Vero, ma vengo anche per assicurarmi che tu stia bene.-

Quello mi coglie di sorpresa. -Perchè lo faresti?-

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