Assassino...
Non si muove, rimane lì guardandoci a distanza.I miei occhi si posano sulla sua mano sinistra, dove tiene una pistola.
Riesco a sentire il suo sguardo su di me, anche se non riesco a vedere i suoi occhi.
Finalmente sei qui.
Non vivrò più circodata dalla paura, il momento decisivo è arrivato, e anche se sono terrorizzata, una parte di me ha bisogno che tutto questo finisca, nel bene o nel male.
Sopravvivere non è abbastanza, voglio vivere.
L'assassino inclina la testa da un lato, il suo movimento è a malapena visibile nell'oscurità. So che devo muovermi, scappare, urlare, ma il mio cervello non sembra reagire.
Poi, Jihye mi afferra il braccio. -Cazzo, cazzo! Dobbiamo andarcene da qui.-
Faccio un passo indietro con lei e il killer raddrizza la testa, alzando la pistola e puntandola verso di noi.
-Corri!-
Jihye mi tira il braccio e corriamo velocemente nel corridoio, con i nostri cuori che battono disperatamente, bocche secche e respiro pesante.
Lo prego mentalmente di non sparare, mentre aspetto di sentire il dolore del proiettile trafiggermi la schiena a ogni momento.
Ma quando non lo sento, mi giro e lo vedo; cammina lentamente verso di noi.
Perchè è così sicuro sul fatto che non scapperemo? Non sembra avere fretta.
Corriamo verso la porta sul retro, ma è chiusa.
-No, no, no!- Jihye comincia a calciare la porta più volte.
Disperata, vedo le scale che portano al secondo piano vicine a noi, e senza pensarci due volte, le afferro la mano e salgo le scale, correndo il più velocemente possibile.
I nostri respiri accelerati eccheggiano, i nostri cuori battono più velocemente.
Il mio cuore sta per collassare quando raggiungiamo il secondo piano, vuoto.
Dove sono tutti?
-Non riesco a respirare.- Si tiene il petto. -Non riesco.-
Le prendo delicatamente il viso, i suoi occhi sono pieni di lacrime.
-Jihye, guardami. Staremo bene, okay? Dobbiamo solo trovare un posto dove nasconderci e staremo bene.-
Anche se non credo alle mie stesse parole, devo calmarla.
Attraversiamo il secondo piano, cercando di aprire le porte, ma sono tutte chiuse a chiave.
Ma poi mi ricordo.
Yoongi.
Forse può aiutarci, sento che potrebbe avere una buona idea su come scappare da questo posto.
-La camera 28 è dalla parte dei ragazzi.-
-Cosa?- Sussurra Jihye, continuando a guardare dietro di noi, l'assassino non è ancora arrivato.
Corro verso la porta che conduce all'ala maschile, sperando che sia aperta, e lo è.
Entriamo e cominciamo subito a cercare il numero della sua stanza.
25, 26, 27...
28.
Quando mi fermo davanti alla porta, però, i miei occhi si spalancano in shock.

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Madhouse
Hayran KurguBenvenuti nel manicomio, un posto dove tutti sono un po' pazzi. ||ATTENZIONE|| Questa FF contiene temi maturi che posso disturbare alcune persone. I lettori sono avvisati. [Jimin×Reader] ¬Traduzione italiana Buona lettura😊