12.

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Preparatevi mentalmente per
questo capitolo.
Buona lettura~😉


I baci di Jimin sono travolgenti, il modo in cui mi tocca mi lascia senza fiato.

Mi piacerebbe dire che mi sono fermata, riacquisendo il controllo, realizzando quello che stavamo per fare.

Ma non l'ho fatto.

Jimin invece si.

Con il respiro affannato si allontana, tenendomi il viso.

-Mi dispiace, Y/N... io...-

Non riesco a nascondere la confusione nella mia espressione, non so cosa dire.

-Non vuoi farlo.-

-Di che stai parlando?-

Scende dal letto, alzandosi accanto a me. Alzo il mio corpo con i gomiti, guardandolo. Sembra così perso.

-Non sono stato onesto con te, non meriti di consegnarti a me ciecamente.-

I miei occhi si spalancano.

Mi ricordo i lividi sulle sue nocche e poi quelli sul viso di Yoongi, il modo in cui sa tutto di me, e quello che sta dicendo adesso mi fa tremare dalla paura.

Ma mi siedo, e lo guardo negli occhi. -Allora sii onesto con me.-

Lo vedo esitare, strofinandosi il viso con le mani.

-Vorrei, ma non voglio perderti.-

Non so cosa dire, so che quando parlerà le cose cambieranno per sempre, e non sono pronta, ma devo sapere la verità.

Al solo pensare della possibilità che Jimin possa essere l'assassino che ha ucciso i miei genitori, mi fa venire da vomitare.

-Prometto che sarò onesto con te, dammi solo un po' di tempo.-

Apro la bocca ma lui esce velocemente dalla stanza, lasciandomi confusa.

Mi butto sul letto, la mia testa gira.

Ti prego, Jimin, fa che non sia tu.

Ti prego.

~°~°~°~

Rabbia, lacrime, delusione, urla...

Taehyung.

È davanti a me, disordinandosi i capelli in frustrazione.

-Come hai potuto?-

La mia voce è a malapena un sussurro, e lo odio, non voglio sembrare così debole davanti a lui.

-Y/N...- Alza la mano verso di me, ma la schiaffeggio via.

-Non toccarmi!-

-Y/N, mi dispiace tanto, io...-

-Sta zitto! Smettila di parlare.- La mia voce si rompe, il mio cuore brucia, fa male.

-Io... ti ho dato amore, ti ho dato il mio tutto... come hai potuto?-

Si lecca le labbra. -Ero ubriaco, so che non è una scusa, ma è stato un errore, non ho mai voluto ferirti.-

-Un errore?- Parlare mi fa male, ma gli mostro il suo telefono. -Se è stato un errore, perchè le stai parlando ancora?-

-Y/N...-

Le lacrime continuano a scendere dai miei occhi, rigandomi le guance.

-Sto sprecando il mio tempo con te.-

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