Madhouse

4.

È completamente buio...

L'odore metallico del sangue mi invade il naso.

Corri! Devi correre, sta arrivando!

Le mie mani toccano il muro vicino a me, guidandomi attraverso la casa.

Alla fine del corridoio, riesco a vedere una grande finestra, la luce della luna entra attraverso il vetro.

Ma c'è abbastanza luce per permettermi di vedere l'ombra di un uomo.

Lui...

Indossa un cappotto lungo e nero, la sua faccia è coperta con qualche tipo di tessuto che mi permette soltanto di vedere i suoi occhi.

I suoi occhi... non riesco a vederli nell'oscurità.

-Y/N...- La sua voce è così calma, ma allo stesso tempo così terrificante.

Non riesco a muovermi.

Lui comincia a camminare verso di me, e io resto a guardare in panico, le mie gambe non rispondono ai comandi.

Mentre si avvicina, riesco a vedere del sangue gocciolare dalle sue mani.

Assassino.

Corri... si sta avvicinando.
I suoi occhi...
Di chi sono?

Sono di...

Mi sveglio sussultando, respirando affannosamente.

Un altro incubo... ma questo sembrava così reale, come se fosse più un ricordo che un sogno.

Faccio scorrere la mano sulla mia faccia, cercando di svegliarmi e per cominciare la giornata.

Dopo le lezioni, torno finalmente nella mia stanza.

Entro e chiudo la porta dietro di me, sospirando mentre mi appoggio ad essa.

La mia stanza è buia, le luci sono spente e le nuvole coprono il sole, non facendo entrare tanta luce nella stanza.

Alzo lo sguardo e urlo quasi quando realizzo che c'è qualcuno seduto sul mio letto.

Sento il mio cuore perdere un battito.

E se è lui?
Sono completamente paralizzata.
Deglutisco e guardo attentamente l'intruso.

-Tu.-

-Io.- Dice Jimin, alzandosi.

-Mi hai spaventato a morte!-

-Lo so.-

Aggrotto le sopracciglia.
-Cosa... come... perchè sei qui?-

-Beh, ero annoiato, quindi ho pensato che spaventarti sarebbe stato divertente, e non mi sbagliavo.- Un sorriso si fa spazio tra le sue labbra.