3.

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I miei singhiozzi sono l'unica cosa che può essere sentita nella notte fredda e silenziosa.

Jimin mi tiene stretta, come se stesse provando a tenere i miei pezzi rotti insieme.

Il dolore è insopportabile, non ho mai sentito qualcosa del genere prima d'ora. È la prima volta che mi lascio andare e affronto la perdita dei miei genitori, ed è devastante.

Jimin mi prende la vita e mi gira verso di sè.
Sto piangendo senza sosta davanti a lui, è così imbarazzante.
Mi prende delicatamente il viso con le sue mani. Le sue mani calde e morbide contro le mie guance fredde. Mi obbliga ad alzare lo sguardo e a incontrare i suoi occhi.

-Devi affrontare cosa senti, Y/N, anche se è doloroso. Ti sta mangiando dentro.- La sua voce è così dolce e morbida.

È bipolare? Prima è un completo idiota e adesso si comporta come se gli importasse di me.
Cerco di calmarmi e lentamente smetto di piangere.

Mi asciugo le lacrime con la manica della felpa, mentre lui non smette di guardarmi per tutto il tempo. 
-Ti senti meglio?-

Annuisco.
Dopo aver pianto un fiume, mi sento meglio.
Ora che mi sono liberata del peso che avevo sul petto, mi sento più leggera.
-Grazie.- Dico, guardandolo negli occhi.

Lui annuisce prima di girarsi.
-Ora va a dormire.- Dice freddamente.

Si, Jimin è sicuramente bipolare.
Non dico nient'altro e apro la porta, uscendo.

La guardia sta dormendo, grazie a dio. Cammino silenziosamente attraverso il corridoio ed entro nella mia camera.

Che diavolo è appena successo? Come sono finita a piangere nelle braccia di Jimin?

Cammino verso il mio letto e improvvisamente congelo quando vedo un biglietto sul mio cuscino.

Con le mani tremanti, prendo il biglietto e lo leggo.

"Ti è piaciuta la sua compagnia, non è vero? Ma non dimenticare a chi appartieni. Dormi bene."

Corrugo le sopracciglia confusa.
Quale compagnia? Di Jungkook o di Jimin?

I brividi mi scorrono lungo la schiena.
Uno sconosciuto sta seguendo i miei passi. 
Come ha fatto ad entrare nella mia stanza?
Non mi sento più sicura nella mia stessa camera, o da nessun'altra parte.

Alcuni giorni dopo...

Questi giorni sono stati abbastanza noiosi. Non ho visto Jungkook, Jihye mi ha detto che era occupato con un progetto. Mi manca. Lui mi fa sorridere ed è qualcosa di cui ho bisogno.

Alcune volte ho visto Jimin passare nella mensa, ma non ci siamo parlati, non mi guarda nemmeno.

Finalmente è venerdì pomeriggio, le lezioni sono appena finite e torno nella mia stanza.

Cammino intorno allo stesso angolo dove ho visto il sangue quella notte.

Chissà se era tutta la mia immaginazione...

Sto cominciando a dubitare della mia sanità mentale.

Vedo Jihye aspettarmi davanti alla mia porta.

-Hey, ti stavo aspettando.-

-Oh, perchè?-

-Beh, alcune persone del primo piano si radunano stasera in una piccola casa nella foresta, e ho notato che ultimamente sei un po' giù di morale, quindi penso che un po' d'aria fresca e distrazione ti faranno bene.-

-Un'altro incontro?-

-Si, ho già un piano di fuga.-

-Sto davvero cominciando a dubitare della sicurezza di questo posto...-

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