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Heyy~
Sorpresa sorpresa.
Non mi dilungherò troppo, dato che siamo a una parte importante della storia.
Ho deciso di pubblicare un capitolo in anticipo per farvi una piccola sorpresa, e anche perchè oggi è il mio compleannoo~♥️  Yayy auguri a me😄

Un ultima cosa, dopo me ne vado😂
Domani comincerò la scuola, perciò non so se aggiornerò più regolarmente, ovvero ogni cinque giorni, ma cercherò comunque di trovare il tempo per tradurre e pubblicare i capitoli.

Ok, ora preparatevi, perchè questo è un'altro capitolo bomba.
Non dico altro, e buona lettura😉

~°~°~

Un incubo... deve essere un incubo.

Prego mentalmente di essere nella mia camera, mentre apro gli occhi lentamente, ma mi si stringe il petto alla cruda realtà.

Dove sono?

Sono sdraiata su un letto, in una stanza che non ho mai visto prima d'ora.

Mi siedo, realizzando che non sono legata, ma quando sposto la coperta, vedo una catena intorno alla mia caviglia, collegata al muro.

Questo non è un incubo.

Sono davvero intrappolata qui.

Vedo due porte nella stanza, e mi alzo per vedere fin dove riesco a camminare.

Riesco a raggiungere la scrivania, l'armadio, e una delle due porte nella stanza; un bagno.

L'altra porta deve essere l'uscita.

Comincio a cercare qualche tipo di arma, qualcosa che posso usare per uscire da qui, ma non c'è niente.

Entro nel bagno continuando a cercare, ma ci sono solo saponette e asciugamani.









-Cerchi qualcosa?-

La sua voce fredda mi fa sussultare, e mi giro verso la porta del bagno.

Eccolo lì, con le braccia conserte e con gli occhi che mi guardano divertiti, come se non avesse distrutto la mia vita e ucciso Jihye qualche ora fa.

Jihye...

-Non sprecare tempo, non troverai niente di utile.-

Come fa ad essere così calmo? Come fa a sorridere in quel modo?

Lui non sente nulla, è pazzo, è uno psicopatico, un serial killer. Ha fatto cose orribili senza provare emozioni. Devo essere intelligente se voglio avere una possibilità di sopravvivere.

-Hai fame?-

Non rispondo. Lascia cadere le braccia lungo i fianchi, facendo un passo avanti.

Indietreggio istintivamente.

-Non aver paura, non ti farò del male.-

-Ti aspetti davvero che io mi fidi di te?-

Lui sorride. -Se avessi voluto farti del male, l'avrei già fatto tanto tempo fa, tesoro.-

-Allora cosa vuoi da me?-

Fa un altro passo verso di me. -Sempre a chiedere domande.-

-E tu continui a evitarle.-

Fa un altro passo, il suo sorriso diventa più grande.

-Immagino che alcune cose non cambiano mai.-

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