9.

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-Jimin!-

Lui comincia a camminare, trasportandomi sulla sua spalla.

-Non capisci, devo fare una cosa importante! Jasmine è...-

-Blah, blah, blah...- Mi interrompe, ridendo.

-Sei così immaturo!-
-Lo so.-

-Giuro che se non mi metti giù io...-

-Tu cosa?-
-Io... farò qualcosa di brutto.-
Jimin ride mentre continua a camminare tranquillamente.

-Se non mi metti giù urlerò così forte che ti sanguineranno le orecchie.-
-Davvero?- Dice con un tono divertito mentre parla, prima di dare una dolce pacca sul mio fondoschiena.

-Jimin!!-
Le mie guance diventano rosse. Mi ha appena sculacciato!?

-Urla e farò qualcosa di peggiore di quello.-
Una corrente calda mi scorre in tutto il corpo. Apro la bocca ma velocemente la richiudo.

-Così va meglio.- Dice vittorioso.
Attraversiamo una porta metallica, che penso sia la porta sul retro, e usciamo dall'edificio.
Mi ritrovo a fissare i suoi piedi, mentre cammina addentrandosi nella foresta.

-Jimin, mi fa male la testa...-
Smette di camminare e mi spinge giù, facendomi cadere tra le sue braccia e trasportandomi a mo' di sposa.

Alzo lo sguardo sorpresa e lo vedo fissarmi.
-Jimin, sono molto sicura di riuscire a camminare.-

Lui non mi ascolta e continua a camminare.
-Cosa succede se scappi via? Non posso rischiare.-

-Non scapperò, te lo prometto.-
I nostri occhi si incontrano, e come ogni volta i suoi bei occhi neri mi lasciano senza fiato.

Fa il suo solito sorriso.
-Scusa principessa, non posso rischiare.-

-Principessa?-
Non riesco a credere che mi abbia chiamata così.

Lui comincia a ridere.
-Avresti dovuto vedere la tua faccia.-

-Non sei divertente.- Dico trattenendo un sorriso. È così bello quando ride.

-Lo sono, invece.- Dice facendomi l'occhiolino, facendomi trattenere il respiro.

Sono sicura che se parlasse, sarebbe un rubacuori eccezzionale. Non è solo sexy, ma ha anche un'aura così sicura, che potrebbe far impazzire le ragazze.

Non posso fare a meno di sentirmi fortunata nell'essere l'unica con cui parla, di essere nelle sue braccia adesso.

~°~°~°~

Dopo aver camminato per un po', Jimin si ferma, mettendomi finalmente giù.
-Siamo arrivati.-

Guardo davanti a me, e spalanco gli occhi sorpresa.

Siamo in cima a una scogliera, circondata da una piccola valle.
Il sole sta tramontando, rendendo la vista ancora più bella.

-È bellissimo.-

-Già.-
Jimin si avvicina alla fine della scogliera e si siede, facendo dondolare le gambe all'aria.
-Vieni qui.-

Picchietta vicino a lui con la mano, ma scuoto la testa.
-Andiamo, non fare la codarda.- Ridacchia, ma io non mi muovo.

Scuote la testa mentre sospira e si allontana, lasciando un po' di distanza dal bordo.
-Meglio?-

Picchietta di nuovo vicino a lui, e questa volta obbedisco.
-Meglio.-

Mi siedo vicino a lui e mi godo la vista davanti a me, quando un vento freddo mi fa rabbrividire.
-Hai freddo?-

-Sto bene.-
-Y/N.-
-Hm?-

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