appuntamento PT. 2

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passò circa un ora, parlando piuttosto poco, ma dove stavamo andando per passare così tanto tempo?!

REN: hemm... siamo quasi arrivati

YUME: ah... bene

REN: chiudi gli occhi, finchè non ti dirò di aprirli

YUME: va bene

chiusi gli occhi come mi aveva detto Ren, non sapevo che fare, che dire o cosa aspettarmi. Sentii fermarsi la macchina e dopo poco aprirsi la portella accanto a me, una mano fredda prese la mia e mi tirò verso di lui con dolcezza.

REN: aspetta un secondo... ecco qua apri gli occhi

eravamo su un' altura, una piccola collina appena fuori dalla città, dalla vista fantastica su Tokyo e non lontana dalla Tokyo Tower, la città intensa e caotica, ma così bella e intensamente luminosa dall' alto. una vista spettacolare, non sapevo che dire, rimasi semplicemente a bocca aperta.

YUME: non sapevo che a Tokyo ci fosse questa piccola altura da questa fantastica vista

REN: io ci vivo...

YUME: come ci vivi, c'è solo quella catapecchia la dietro.

REN: si vivo qui, e quella catapecchia è dove sono cresciuto.

rimasi molto male, cadde il silenzio per circa un minuto finchè Ren non iniziò a spiegarmi tutto...

REN POV'S

REN: la mia storia è lunga e complicata, ma cercherò di rendere l' idea, perchè mi fido di te, anche se ti conosco a malapena, vedo nei tuoi occhi una luce, diversa.

vedi, quella che tu hai chiamato catapecchia una volta era un' orfano trofio, dove i miei genitori mi hanno lasciato, credo, non ricordo niente e di loro non so nulla, oltre che non erano Giapponesi, visti i miei lineamenti.

sono cresciuto qui. Fino a che, quando avevo quattordici anni hanno chiuso questo orfano trofio, ogni ragazzo o bambino fu portato in un' alro posto e i più grandi, circa quindici-sedici anni, lasciati alla loro vita, da soli.

Io mi nascosi, non volevo andare via da qui e quindi ci sono rimasto, avevo solo una chitarra, qualche vestito e questa macchina dell' orfano trofio che con esso venne abbandonata.

fino a che circa un' anno dopo, quasi al compiere dei miei sedici anni, venne un ragazzo che aveva sui venti anni. Mi vide e scambiammo qualche parola. Era il mio migliore amico, eravamo cresciuti insieme in quell' orfano trofio, aveva quattro anni più di me e con lui avevo passato ogni momento in qulla che ora è una catapecchia.

Era il mio migliore amico e lo è ancora. A quei tempi suonava e io avevo una chitarra. ora suoniamo assime, io la mia chitarra, il mio amico Yazu la sua batteria e Nobou, che conosci, il suo basso, cerchiamo una voce ma non abbiamo idea di dove andare a pescarla.

YUME: non so che dire non credevo davvero che avessi un passato così... come dire... tortuoso. mi dispiace molto.

REN: tranquilla, quel che è stato è stato, io ho superato quel periodo. trovai poi , grazie all' aiuto di Yazu la scuola dove andiamo e iniziai a frequentarla, fino a qualche tempo fa che incontrai te, e oggi che siamo qui sotto lo stesso cielo.

YUME POV'S

non lo conoscevo poi così bene come credevo, sapevo solo che avesse una band in fondo... ma perchè aveva scelto proprio me?! perchè le cose peggiori accadono ai migliori? la testa mi stava scoppiando di domande, a cui potevo rispondere in un solo modo, che tutto quello che era successo era davvero reale, ed era reale lui e quel fantastico posto dove eravamo, pieno di ricordi per il bellissimo Ren.

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