appuntamento pt.1

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Ero in camera mia continuando a piangere e intanto pensavo a cose belle per rallegrarmi, come a Yume e Ren.

YUME POV'S

Ore 7 p.m.

Ancora niente ma dove sará... Forse se ne è dimenticato, o forse è come tutti gli altri ragazzi e me lo ha chiesto per una scommessa o per ridere un po con gli amici!

7:15

Ero sul divano con la televisione accesa ad aspettare, ma oramai quasi certa che non sarebbe venuto, finché non sentii suonare al campanello e andai ad aprire.

Era davvero Ren, più splendido di sempre, cosi bello, così se stesso. Ere vestito semplice, proprio come era lui, semplice.

Pantaloni di jeans abbastanza stretti e camicia nera con una catena al collo.

REN: ciao, scusa il ritardo ma sono rimasto imbottigliato nel traffico.

Oddio aveva pure la macchina?! Mio dio ma quanti anni ha allora?

YUME: ciao, hai la macchina?

REN:  si ecco diciamo che... Vabe ti spiegherò.

YUME: va bene allora spengo e chiudo tutto e arrivo.

REN: si certamente.

REN POV'S

Non posso certo dirle tutto così, tutto subito, perleremo piano piano, spero solo che mi accetti per quello che sono, ma sará dura e io non sono neppure abituato a queste cose, ad uscire fuori, con una bella ragazza tanto meno.

YUME: possiamo andare.

REN: si ti faccio strada

Le feci strada alla macchina e le aprii la portiera per farla salire e andandomi poi a sedere al posto del conducente.

REN: allora hai un posto in cui ti piace o ti piacerebbe andare?

Questa sera sono al tuo servizio e ti porterò ovunque tu voglia.

YUME POV'S

Oddio ma è splendido non avrei mai creduto di poterli parlare, stare cosi vicino a lui, è gentilissimo e ha davvero un grande animo.

YUME: scegli pure non ho un posto prediletto. Ma prima posso farti uan domanda?

REN: certamente.

YUME: ma quanti anni hai se hai già la macchina?

REN: tranquilla ho 17 anni ma sono in regola, ho una speciale patente ottenuta perché non ho genitori.

YUME: ah, scusa la domanda indiscreta allora.

REN: tranquilla. Comunque ora ti porterò in un posto io, dato che non hai una scelta ben precisa.

Ero a sedere, osservavo la strada, le altre auto e i palazzi attorno, non sapevo cosa dire e come rompere quel silenzio che si era creato.

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