Capitolo 12

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È lunedì mi alzo, mi vesto e scendo in cucina. È da ieri sera che non vedo mia madre, da quando è solita in camera per parlarmi ma io le ho detto di andare via, perché non volevo parlare.
"Buongiorno...Cami senti..."
"Vado non ho fame"
"Cami io e te dobbiamo parlare, quando torni?"
Prima che possa dire altro e senza risponderla, esco di casa.
Stamattina ho mandato un messaggio ai ragazzi dicendogli di non aspettarmi perché a scuola mi avrebbe accompagnata mia madre, ho mentito ma voglio allontanarmi da loro visto che devo trasferirmi, forse soffrirò di meno.
Sento le lacrime scendermi ai lati del viso mentre ascolto le mie canzoni preferite, non mi ero mai accorta fossero così tristi.
Prima di raggiungere il cortile di scuola mi asciugo le lacrime, non voglio farmi vedere così dagli altri.
Nel varcare il cortile incontro i ragazzi.
"Non ti ha accompagnata tua madre?"mi domanda Fede appena mi vede.
"No...è che ha avuto un imprevisto e non mi ha potuto più accompagnare, solo che era tardi per dirvi di aspettarmi"
"Ah ok"
"Avete visto ieri la puntata..."blocco Simo prima che possa finire.
"Raga io entro in classe devo ripetere,voi rimanete qua"
"Ma cosa devi ripetere? Vengo anche io."dice Fede.
"No no rimani ci vediamo in classe"
Prima che possa aggiungere altro me ne vado e per fortuna decide di non seguirmi.
Arrivo in classe e mi siedo al mio banco, guardo fuori dalla finestra, sta per venire a piovere, ci sono dei grandi nuvoloni grigi, il tempo è come il mio umore, triste e grigio.
Dopo cinque minuti suona la campanella e contemporaneamente arriva anche a piovere, mentre tutti entrano, osservo le gocce di pioggia sul vetro, sembrano delle lacrime sul viso che scendono.
"Giusto in tempo"dice Fede sedendosi al suo posto.
Mi giro verso di lei sorpresa e la guardo.
"Non dovevi ripetere?"
Pensando a guardare fuori dalla finestra non ho preso nemmeno un libro.
"S-Si...è solo che ho perso tempo a guardare fuori, la pioggia."
Mi guarda come se sapesse che sto mentendo e io distolgo lo sguardo, apro lo zaino e prendo le mie cose e lei fa lo stesso.
"Buongiorno ragazzi"dice la prof di matematica entrando.
Per tutta l'ora mi tornavano in mente le parole di mio padre sul trasferimento e non sono riuscita a concentrarmi.
A volte notavo Fede guardarmi, e io cercavo di non guardarla, mi dispiace comportarmi così, ma non posso fare altrimenti, non potrò più essere loro amica.
Alla seconda ora abbiamo recitazione, non ne ho molta voglia, anche il prof si è reso conto che c'è qualcosa che non va.
"Tutto bene? Ti vedo un po' strana?"mi chiede il prof Riva.
"No...è che non mi sento molto bene, ho un po' di mal di testa"
"Ok, allora non fa niente chiamo qualcun altro".
Mentre torno al mio posto noto che Fede e i ragazzi si guardano, vedendomi strana, e chiedendosi cosa abbia realmente.
Le ultime due ore sembravano non finire più, all'uscita mi avvio a casa da sola ma i ragazzi mi fermano.
"Cami andiamo insieme"dice Simo.
"No...mia madre mi sta aspettando più avanti, non mi sento bene e le ho chiesto di venirmi a prendere per andare dal medico"
"Ok ma facci sapere"dice Ivan.
"Si infatti"dice Fede guardandomi.
Mi incammino e sento gli occhi colmi di lacrime, arrivata a casa, salgo in camera e mi distendo sul mio letto e ascolto un po' di musica e scoppio a piangere, non ce la faccio più a rimanere sempre sola.

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