A pranzo scendo giù in cucina e mamma si siede di fronte a me e iniziamo a mangiare.
"Cami...mi dispiace che stai cosi male per il nostro trasferimento, ma a noi ci servono quei soldi, come faremo se tuo padre non lavorerà più..."
"Si mamma ho capito che è importante ecc ma io non voglio trasferirmi all'estero, non potrò più vedere i miei migliori amici, cosa vuoi che me ne importi ora dei soldi!"
"Lo so è mi dispiace molto, ripeto,ma..."
"Ma niente non voglio più parlarne e già difficile così"
Mamma fa come le dico e riprende a mangiare.
Finito salgo in camera e inizio a fare i compiti. Alle quattro mi arrivano i messaggi dei ragazzi che mi chiedono come è andata dal medico, io gli rispondo tutto bene, nonostante io non sia andata, ma non posso spiegargli la verità, non voglio che soffrano anche loro.
Ricevo anche altri messaggi ai quali decido di non rispondere.
Anche stamattina sono venuta da sola a scuola, senza dare troppe spiegazioni, anche perché loro non mi avrebbero creduta.
La giornata passa molto lentamente e io non riesco a concentrarmi.
Torno di nuovo a casa da sola, inventando un'altra scusa. Fede a ricreazione ha cercato di parlarmi per capire cosa avessi, ma io non le ho detto nulla, raccontandole altre bugie.
Oggi è mercoledì e nel pomeriggio mi dovrò incontrare con i ragazzi, questa volta a casa di Fede per il nostro "incontro settimanale".
"Mamma esco"le dico
"Ok..."sento rispondere mentre chiudo la porta alle mie spalle.
Arrivata a casa di Fede, trovo già tutti lì.
"Ciao"dico entrando.
"Ciao" dicono Ivan e Simo in coro.
"Che facciamo?"chiede Fede.
"Giochiamo a pallavolo? Qui vicino c'è un parchetto che ne dite di andare lì?"
"Si"rispondono i ragazzi entusiasti.
"Per te va bene Cami?"mi chiede Fede
"S-Si"
Prendiamo la palla e ci incamminiamo al parchetto.
È molto bello, ci sono delle giostre, molti alberi e anche un piccolo chiosco dove prendere il gelato.
Fede appena vede le altalene ci sale subito.
"Cami vieni anche tu!"dice indicandomi l'altalena di fianco alla sua.
"No...non mi va molto"dico
"Dai... vieni"insiste
"Va bene se non vuoi vado io" dice Simo salendo sull'altalena.
"Io vado a giocare a palla"dice Ivan correndo.
"Aspettami!"urla Simone raggiungendolo.
Fede scende dall'altalena e insieme li raggiungiamo.
"Tutto bene?"mi chiede
"Si...sto bene"le dico, cercando di sorridere per rassicurarla.
Giochiamo per un ora a pallavolo, anche se non ne avevo molta voglia, infatti, spesso non sono riuscita a prendere la palla.
Stanchi ci sediamo su un muretto.
Ho deciso di dirgli che esco dal gruppo,perché continuare un rapporto così? Non ne posso più.
"Raga devo dirvi una cosa"
Loro mi guardano senza proferire parola.
"Ho deciso di uscire dal gruppo"dico tutto di un fiato, alzandomi e togliendomi il braccialetto.
"Ma perché?!" Dice Fede e gli altri mi guardano dispiaciuti.
"Mi dispiace, ma sarà meglio così"
Prendo in fretta le mie cose e vado via.
"Meglio per cosa?"sento dire.
Ma non dico nulla.
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I 4 migliori amici
ChickLitCamilla Bianchi ha 14 anni, costretta a trasferirsi a Milano per il lavoro del padre. Fin da piccola ha avuto solo amicizie di poche settimane, ma nella nuova città le cose cambieranno? Riuscirà ad inseguire il suo sogno di recitare?