[40]•°•Rescue Mission•°

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<In pratica, il tuo piano sarebbe questo?> chiedesti solennemente al ragazzo che avevi accanto.

La preoccupazione e l'incertezza che lui stesso dimostrava erano abbastanza per chiuderti lo stomaco e farti venire voglia di dare il tuo bento al primo che passava.

<Lo so che l'opzione del salvarlo senza lottare può sembrare inverosimile, ma->

<È inverosimile, Midoriya> il tono ancora severo di Iida scosse il povero Izuku. Immaginasti che gli bruciasse ancora la guancia da quanto forte era stato lo schiaffo di prima.

<Anche se lo fosse, vi chiedo di fidarvi. Ormai siete qui, non potete tornare indietro> concluse.
Shoto, dal posto difronte al tuo, aggiunse <La nostra è un'azione puramente egoista e insensata, ma non per questo è obbligatoriamente destinata a fallire>

<Giusto> concordasti guardando Yayorozu e Iida, con un sorrisino tra il beffardo e il premuroso <Se siete qui anche voi due significa che avete almeno un po' di fiducia in noi, dico bene?>

Entrambi si guardarono con sguardo dubbioso, ma poi le loro labbra tese si curvarono in un leggero sorriso <Possiamo dire di sì..>

Il silenzio regnò sovrano un'altra volta in quello scompartimento, lasciandovi a riflettere con voi stessi fino all'arrivo.

Continuavi a muovere freneticamente i piedi contro il tuo sedile, e nel frattempo fissavi la tua cena lasciata a metà. Erano successe tante cose in quell'ultimo periodo, qualsiasi genere di cose, e non vedevi l'ora che tutti quegli incubi terminassero.

Avevi l'incubo che Saibara sarebbe tornato.

Avevi l'incubo di non riuscire a salvare Bakugo, o che qualcun altro del tuo gruppo venisse catturato.

E infine, avevi l'incubo che lo splendido rapporto che avevi con Shoto venisse rovinato da quei sentimenti che avevi recentemente scoperto di provare.

Per quanto ignificante fosse questa preoccupazione paragonata alle precedenti, sapevi bene, non avresti potuto ignorare il tutto per sempre.
Ci avresti potuto provare, ma non era detto che vi saresti riuscita.

Senza volerlo, tirasti una pedata sullo stinco del povero malcapitato che avevi davanti, il cosidetto ragazzo a metà.

Le tue mani scattarono subito in avanti <P-perdonami! Non l'ho fatto apposta, te lo giuro!> ti scusasti terribilmente mortificata. Le tue guance si arrossarono leggermente, e tu non le potesti controllare.

Il ragazzo trattene una risata <Non ti preoccupare, non mi hai fatto nulla> rispose gentilmente. Il modo in cui ti guardava era particolarmente affettuoso <E comunque, non faresti meglio a finire la tua cena?>

<Non ho molta fame, se vuoi il mio bento te lo posso dare> gli proponesti, facendogli vedere il tuo pasto, ma lui scosse la testa <Tienilo tu. Nel caso che dopo ti rivenga fame. Fa male mangiare poco, lo sai?>

<E piantala una buona volta...> mugugnasti mettendo un finto broncio. Ti girasti verso il finestrino, fissandoti su un punto impreciso dell'orizzonte in movimento <Non sei mia madre... >

"Accidenti a te, Shoto Todoroki..." pensasti amaramente "Con la tua bontà e la tua ingenuità mi rendi tutto più difficile..."

....

<Ho nuovamente una domanda importante da fare> annunciasti.

Yayorozu roteò gli occhi esasperata. In quel momento desiderò ardentemente che i lunghi ciuffi della parrucca le avessero potuto tappare le orecchie <Se si tratta ancora del tuo vestito non rispondo!>

•°•Il Fuoco Nel Mio Cuore•°• [Todo®oki×®eader]Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora