Capitolo 3-🌱Esitazione🌱

187 23 0
                                    

Akira camminava tranquillamente, verso casa sua. Era riuscita a raggiungere la fermata dell'autobus per un pelo, dove Kyiomi l'aveva rimproverata per il ritardo.
Ripensò a Midoriya. Perché quel tizio ce l'aveva tanto con lui? Da quei pochi minuti in cui aveva scambiato quelle poche parole con quel timido ragazzo dai capelli scompigliati, non le era sembrato tanto odioso da meritare un trattamento simile. Poteva darsi solo che quel ragazzo fosse troppo pieno di sé, l'ennesimo stronzo che se la prende con i più deboli. La ragazza fece spallucce, continuando a camminare per quella strada solitaria, con solo il rumore dei suoi passi e il cinguettio di qualche uccello a farle compagnia. Quella tranquillità fu, però, presto interrotta da un'improvvisa esplosione, proveniente da non troppo lontano. Akira si guardò intorno, allarmata, per poi cominciare a correre in direzione dell'origine dell'esplosione. C'era una folla di persone, che parlavano e gridavano, attorno a... qualcosa? Il fumo appesantiva l'aria, facendo tossire la ragazza. Si fece strada tra le numerose persone, arrivando così davanti a quello che doveva essere uno spiazzo, costellato da macchine distrutte e fiamme, con al centro uno strano mostro fangoso che si muoveva come se stesse combattendo contro qualcosa. O meglio, qualcuno. In mezzo a tutto quel fango Akira scorse una persona. Il ragazzo che aveva dato fastidio a Midoriya. Lasciando andare continuamente esplosioni dai palmi delle mani avvolte in quel liquido melmoso, si dimenava all'interno della massa viscida. Akira si guardò intorno, notando che gli eroi professionisti non sembravano intenzionati a fare niente, così fece un passo avanti pronta ad intervenire. Ad un certo punto, però, si sentì spintonare da qualcuno, così si spostò, per scoprire che quello che l'aveva spinta era Midoriya, con ancora lo zaino in spalla, che correva disperato in direzione del mostro. Il ragazzo, con il cuore a mille, lanciò il proprio zaino al mostro, poi continuando a correre andò davanti al ragazzo, e cominciò a scavare nella massa fangosa, inutilmente. "Midoriya? Che cosa sta facendo??" Pensò lei, indecisa sul da farsi. Che cosa le stava succedendo? Si sentiva bloccata, non sapeva che cosa dovesse fare. Era da tanto che non le succedeva.
Quando finalmente si decise a fare qualcosa, però, All Might la precedette salvando entrambi i ragazzi e cambiando addirittura il tempo atmosferico con la potenza di un solo pugno.
Akira, dopo che gli eroi ebbero finito di rimproverarlo, corse da Midoriya, preoccupata. "Midoriya. Stai bene?" Chiese cercando di essere fredda ma facendo trapelare lo stesso la preoccupazione. "Sì, t-tranquilla!" Rispose lui, mettendosi una mano dietro la nuca, imbarazzato. "È stato pericoloso. Non avresti dovuto farlo, hai rischiato grosso." Gli tese una mano per aiutarlo a rialzarsi.
La ragazza volse lo sguardo verso il ragazzo dai capelli biondi, accerchiato da eroi professionisti. Poteva vedere chiaramente che lui non dava retta a loro ma aveva lo sguardo puntato sul ragazzo vicino a lei; poi guardò la ragazza, incontrando i suoi occhi. Lei mantenne il contatto visivo con lui, non lasciandosi intimidire da quegli occhi color del fuoco. Bakugou poi puntò lo sguardo davanti a lui, con irritazione.

"Allora... a domani. Ciao." Salutò lei, con voce pacata. Midoriya fece un cenno con la testa, prendendo la sua strada, con uno sguardo insolitamente triste.
Dopo essere tornata a casa fece i compiti e, dopo aver cenato, scese in cantina.
Era una stanza di media grandezza, dalle pareti di cemento grigio, che lei aveva provveduto a riempire con materiali sportivi, come un sacco da boxe, diversi pesi con un bilanciere, un tapis roulant e dei tappetini. Ad illuminare la stanza c'era una lampadina collegata al tetto tramite cavi elettrici in bella mostra, e una piccola finestrella rettangolare che dava sulla strada. Dopo essersi cambiata cominciò a riscaldarsi e, in seguito, ad allenarsi.

You Are My Hero ||My Hero Academia||Dove le storie prendono vita. Scoprilo ora