III.

38 3 1
                                    

Uscii dal locale e cercai di percorrere la stessa strada che aveva percorso Luke all'andata, ma mentre camminavo mi sentii chiamare da una voce maschile.
"Harper, aspetta.", disse, e capii bene che era Ryan.
"Perché mai dovrei fermarmi? Non ne ho motivo.", risposi.
"Invece ti sei appena fermata e stai aspettando che ti raggiungo."
"Che vuoi esattamente Collins?"
"Voglio quello che mi hai negato qualche minuto fa, e stai tranquilla che me lo prenderò, che ti piaccia o meno.", disse avvicinandosi di più a me.
"Non credo proprio, Collins. Non sono come la maggior parte delle sciacquette che erano lì stasera, compresa Olivia. Perché non torni a farle da cuscino? Sembrava che stava abbastanza comoda su di te.", dissi indicando il bar e girandomi per andarmene.
Evidentemente a lui questa cosa non andava a genio, perché mi afferrò per un braccio e poggiò le sue labbra sulle mie in un bacio a stampo, che ben presto si trasformò in qualcosa di più.
Con la lingua, infatti, chiese l'accesso e invece di negarglielo e mollarlo lì su due piedi, magari anche con un ceffone su quella faccia perfetta, schiusi le mie labbra e gli diedi il permesso di approfondire il bacio.
Si staccò lui per primo, facendo aderire le nostre fronti e con il fiato corto.
"Menomale che non volevi darmi il mio obbligo.", disse sottovoce ghignando.
"Infatti non volevo. Non azzardarti ad avvicinarti mai più a me, Collins, o giuro che finisce male davvero."
Mi misi a correre in direzione del dormitorio, con una rabbia in corpo talmente elevata da riuscire a dare energia a tutta la città per un giorno intero.
Ma chi diavolo si credeva di essere?
Per fortuna arrivai in dormitorio e andai in stanza. Mi sistemai per la notte e mi misi nel letto, ma per colpa di Ryan non riuscii a prendere sonno.
Rimasi a giocare al cellulare e nel frattempo ritornò in camera anche Kate.
"Perché sei scappata?", mi chiese notando che ero sveglia.
Mi sollevai dal letto e le risposi.
"Non avrei mai baciato uno sconosciuto e giocare a quel gioco è stata una pessima idea. E menomale che Olivia aveva detto che sarebbe stata clemente."
"Ecco, Olivia è esattamente il tipo di persona da cui devi stare alla larga se non vuoi avere nessun tipo di problema. È la classica miss dell'università che può avere tutto ciò che vuole, crearti dei problemi e distruggerti con il solo schioccare delle dita."
"Ma credevo che foste amiche."
"Io e Olivia non saremo mai amiche."
"Scusami."
"Non devi scusarti. Piuttosto, che mi dici di Collins? Ho visto che appena sei uscita è venuto fuori anche lui."
"Mi è venuto dietro e ha detto che si sarebbe preso il suo obbligo a tutti i costi e così è stato, ma non voglio avere nulla a che fare con lui. Alla fine l'ho pure minacciato nel caso in cui si sarebbe avvicinato di nuovo a me dicendogli che sarebbe finita male."
"Wowowowowo, aspetta un attimo. Collins ti è venuto dietro appena sei uscita dal bar, si è preso il suo obbligo con la forza e tu l'hai minacciato di non avvicinarsi più a te? Che caratterino!", disse.
"Si, è andata esattamente così. Collins finirà davvero male se solo proverà a respirare nella mia direzione. Nel caso in cui dovessi vederlo, per favore ribadiscigli questo concetto."
"Sembra quasi che ti abbia fatto qualcosa.", disse pensando.
"Praticamente non mi ha fatto nulla, ma è quell'aria da "ehi, guardatemi, sono il più figo del campus" e la convinzione che le ragazze cadano tutte ai suoi piedi che da fastidio."
"Se non sapessi che stessi dicendo queste cose con una convinzione disarmante, giurerei sul fatto che sei l'ennesima che è caduta ai suoi piedi."
"Non cadrò mai ai suoi piedi e non sarò nemmeno l'ennesima scopata della sua esistenza. Se vuole provare ad essere amici, sono disponibile, anche se non riusciremo mai ad essere amici."
"Harper, può anche sembrare la persona più brutta di tutto il mondo, ma in realtà è una gran bella persona. Ognuno ha il proprio modo di esternare quello che gli succede e per lui è così, ma te lo posso garantire, è una persona dal cuore d'oro, vedrai."
"Non penso.", sussurrai.
"Ti ho deluso fino ad ora?", chiese.
"No.", confermai.
"E allora fidati di me su Collins."
"Va bene.", mentii.
Non ne avevo un vero motivo in realtà, ma non sapevo il perché dovevo fidarmi del fatto che in realtà non era quello che dimostrava di essere.
"Harper, fidati di me per favore. Permettigli di farti avvicinare perché non ha mai fatto così con una ragazza, non gli è mai corso dietro e credo che qualcosa sia cambiato. Non sarebbe mai andato dietro ad una ragazza, questo è poco ma sicuro."
"Va bene, ci proverò ma non prometto nulla. Ora buonanotte.", dissi rigirandomi per la milionesima volta nel letto.
"Buonanotte.", rispose.
A detta di Kate, Ryan non era quello che dimostrava di essere e di solito io non mi fermavo mai alle apparenze, ma ormai avevo preso una decisione, e avevo tutte le intenzioni di rispettarla: avrei evitato Ryan Collins per il resto dell'anno scolastico.



Angolo Autrice.
Che caratterino che ha il nostro Collins! Ma ditemi, cosa ne pensate di lui? E della decisione che ha prese Harper sull'evitarlo? Ci riuscirà?
Fatevi sentire con un commento o una stellina
Baci!

Nove regole per non innamorarciDove le storie prendono vita. Scoprilo ora