IV.

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Era passata una settimana dal mio arrivo alla Columbia, avevo evitato Ryan Collins come la peste, e sembrava che lui avesse fatto la stessa cosa. Tranne per quel giorno a scuola; quel giorno aveva deciso di dare fastidio.
Alla lezione di letteratura l'insegnante, non avendo intenzione di spiegare, aveva aperto un dibattito, di cui io e Ryan siamo stati i protagonisti, in quanto eravamo gli unici ad intervenire. Ben presto l'insegnate passò in secondo piano e di conseguenza parlavamo tra di noi.
Per fortuna, la campanella di fine lezione interruppe il nostro discorso, perché probabilmente gli sarei saltata addosso e non perché non mi attraeva. Perché si, lo ammetto, aveva quel qualcosa che mi attraeva.
"Bene ragazzi, questa vostra discussione è stata molto intensa e mi è piaciuta. Varrà il trenta percento del voto del trimestre."
"Almeno a lei è piaciuta.", borbottai tra me e me.
"Hai carattere, ragazza, mi piaci.", disse Ryan affiancandomi in corridoio.
"Senti belloccio, non ho tempo da perdere, e tu me ne stai facendo perdere parecchio. Esattamente cosa vuoi?", chiesi sbuffando.
"Niente, lascia stare.", disse e si dileguò nel corridoio. E in quell'esatto Olivia lo affiancò e lo abbracciò.
"Wow Harper, mi meraviglio di come fai ad essere ancora viva. Mi spieghi perché lo tratti così?", disse Kate affiancandomi.
"Hai sentito tutto, vero?", borbottai.
"Già."
"Mi infastidisce, tutto qui."
"Sembra che c'è qualcosa che non mi dici",
"Cosa dovrei dirti? Che mi interessa? Nemmeno per scherzo! Ho altro per la testa e nessuno di questi pensieri, in questo momento, ha a che fare con un ragazzo. Cerco l'amore, è vero, e Collins non è il ragazzo che cerco, e anche volendo, lui non è il ragazzo giusto per me. Sei contenta adesso?", dissi esasperata.
"Si."
"Bene, perché me ne vado in dormitorio."
"Ma le lezioni. . ."
"Lo so, ho mal di testa e ho bisogno di riposare."
La lasciai lì e corsi, per modo di dire, in dormitorio, lontana da qualsiasi rumore e seccatura.
Ero in bagno quando sentii qualcuno bussare con insistenza alla porta.
"Un momento, arrivo!", urlai
Aprii la porta e non trovai nessuno, ma quando abbassai la testa notai un sacchetto di carta, lo presi e lo portai dentro. Lo svuotai sul letto e al suo interno c'era una confezione di analgesici e un muffin di Starbucks e un bigliettino ripiegato. Lo aprii.
"Ho sentito che stavi male e ho pensato di portarti questo. Non conosco i tuoi gusti e ho optato per il classico. Riprenditi. Collins."
Ryan Collins che si preoccupava per qualcuno?
Ryan Collins che origliava le conversazioni degli altri?
Mi auguro che sia tutto uno scherzo!
In realtà apprezzavo quel gesto, non credo che qualcun altro avesse fatto una cosa del genere per una matricola, o proprio per una come me.
Se lo avessi detto a Kate sicuramente avrebbe pensato chissà che cosa e avrebbe iniziato a costruire castelli per aria, ma era anche l'unica che poteva aiutarmi a comprendere la situazione.
Aspettai che rientrasse e nel frattempo mangiai il muffin e presi l'analgesico, nella speranza che avrebbe alleviato il mal di testa.
"Kate, devo parlarti.", dissi appena entrò.
"Sono tutta orecchi."
"Allora, quando sono rientrata qualcuno ha bussato per un bel po' alla porta ma quando sono andata ad aprire non c'era nessuno. Solo che poi ho trovato un sacchetto di carta con all'interno una confezione di analgesici e un muffin di Starbucks, il tutto accompagnato da questo bigliettino.", dissi porgendoglielo.
Le diedi il tempo di leggerlo e lì notai che lo lesse più di una volta, incredula quanto me.
"Se è come penso, sei rovinata."
"Come pensi?"
"Beh, te l'ho detto l'altro giorno, non si è mai comportato così con una ragazza e credo che qualcosa sia cambiato, anche se non so esattamente cosa. Ryan non è il tipo da comportarsi in questo modo con una ragazza, non l'ha mai fatto. Non si e mai preso cura di nessuno se non di se stesso."
"Dio mio. Credi che abbia una cotta per me?"
"Non la chiamerei propriamente cotta, ma credo che gli interessi, e anche tanto."
"Non è possibile."
"E invece si."
"Vorrà dire che mi atterrò al piano originale."
"Ossia?"
"Eviterò Ryan Collins il più possibile. Come la peste."




Angolo autrice.
Cari lettori, vi chiedo scusa ma la maturità mi ha messo un po' i bastoni tra le ruote e non sono riuscita ad aggiornare.
Capitolo un po' di passaggio, ma ci permette di capire qualcosa in più del nostro caro Collins. Voi cosa mi dite di lui? Vi piace.
Come sempre, fatemi sapere cosa ne pensate con un commento e con una stellina.
A presto con il prossimo aggiornamento.
La vostra N_M_Stories.

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